Ricomincio
È passata quasi un'ora da quando ho lasciato l'ospedale e ho voglia di sgranchirmi le gambe,ma non c'è un'area di sosta già da un bel po.
Intorno a noi solo aperta compagnia, mucche al pascolo con i loro vitellini vicini e qualche cavallo che galoppa,apparentemente,libero.
Guardo quello che mi circonda e,nonostante preferisco il mare sia d'estate che di inverno,spero davvero che la comunità sia in mezzo a tutto questo verde,mi trasmette tanta tranquillità ed è così che mi sento,e anche se a volte ho delle strane sensazioni,ho voglia di ricominciare e un giorno poter raccontare cosa ho passato.
< Papy,ti puoi fermare? Devo fare la pipì e mi scappa.>
Sorrido guardando Giuly,così piccola ma davvero matura per la sua età.
È stata lei che,per tutto il tragitto, mi ha ripetuto che tutto sarebbe andato bene mentre mi teneva la mano,che ha mollato solo adesso per parlare con papà.
Mio padre accosta, azionando le quattro frecce e ne approfitto pure io per scendere.
Mentre mamma aiuta Giuly,io mi appoggio ad una staccionata,mi accendo una sigaretta e comincio a guardare e ad ascoltare ciò che mi circonda.
Solo tanto silenzio,nessun rumore provocato dal uomo e un profumo di terra bagnata,in lontananza s'intravede un edificio antico,non capisco bene cosa,ma sembra una vecchia torre.
<Che succede tesoro?> è mio padre
< Niente,stavo solo ascoltando quanta pace c'è in questo posto...Mi piace>
< Sei sicura di stare bene? Bene davvero?>
< Si,almeno per il momento.> mi giro a guardarlo dritto negli occhi e non voglio più mentire.
< Non lo so papà, sto bene ma ho delle strane sensazioni,che non riesco a spiegare.
Sento come un peso sul petto,come se dovesse succedere ancora qualcosa,non riesco a spiegarmi meglio.>
< E pensi che possa riguardare te e questa strada che stai prendendo?>
< Non saprei. Io sono sicura di voler ritornare quella di un tempo e volermi lasciare tutto alle spalle.
Forse sarà paura,perché quella ce l'ho,ho paura di deluderti e di ritornare quella di ieri,perché diciamocelo pa,potrebbe succedere e lo sai,anche se in questo momento ho solo voglia di arrampicarmi sulla scogliera ed urlare " Ho vinto io",e lotterò per riuscire a farlo.>
< Ed io non ho alcun dubbio,tu riuscirai a vincere questa tua battaglia.
Sai, Jonathan mi ha spiegato nei dettagli a cosa andrai incontro tra un po,e mi ha pregato di farti cambiare idea.
Gli ho detto che,ognuno di noi ha il diritto di scegliere cosa sia giusto fare,anche sbagliare, quindi tesoro mio affronta tutto a testa alta anche con dolore,che prenderei volentieri io per evitarlo a te.
Io mi fido di te,io credo in te.
E per quanto riguarda questa tua sensazione vedrai,sarà una cosa momentanea,sicuramente dovuta alla situazione che adesso stai vivendo.
In ogni caso non sei sola,ti aiuteremo sempre e comunque,anche se dovessi fare dieci passi indietro tenderò sempre la mia mano verso di te,per aiutarti a farne venti in avanti.> mi dice mentre mi cinge le spalle con le sue lunghe braccia e guardando entrambi verso quella torre.
< Stiamo arrivando.
Quello è il tuo nuovo inizio>
< Allora andiamo,che ho voglia di ricominciare>
E mentre saliamo in macchina,parte una canzone,che conosco benissimo e che forse in questo momento mi appartiene.
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