La mezza verità
Mi prende in braccio e si siede su una panca li vicino,tenendomi sempre più stretta,come se si spaventasse di potermi vedere andare via.
<Io per lei,non ero nessuno e non m'interessava nemmeno esserlo.
Prima della fine dell'anno scolastico,è venuta a scuola conciata davvero male,aveva lividi ovunque.
Ho provato a chiederle cosa le fosse successo,ma lei al suo solito,mi ha detto che non erano cazzi miei.
Ti ricordi la scorsa estate,che ti ho detto che andavo per 15 giorni dai miei cugini?>
Annuisco lentamente,è stata la prima estate che passavamo separati.
Mio padre aveva vinto un premio aziendale,e aveva deciso di portarci a fare una crociera,l'avevamo detto anche a lui,ma la settimana prima che noi partissimo,lui andava dai suoi parenti e quindi quell'estate ci siamo visti pochissimo.
<Ho chiesto a loro di coprirmi con i miei genitori,non sono andato da loro,sono stato con Mary.>
Mi alzo subito dalle sue gambe,vedo passare un attimo di tristezza,ma non m'interessa,voglio solo sapere.
<Continua>
<Sua madre è morta per salvare lei...>
Merda...<aveva 10 anni,quando stava attraversando la strada e non ha visto la macchina che arrivava,sua madre è riuscita a spingerla via,ma non è riuscita a fare niente per se stessa!
Suo padre,dopo che si sono trasferiti qui,non fa altro che picchiarla,come se la colpa di aver perso sua moglie,fosse la sua!!
Ha cominciato 4 anni fa ad usare le canne,ma non le bastavano più>
Ora capisco la frase di Mary" credo ti dia quel po di pace,che non riesci ad avere senza".Mi dispiace,mi dispiace immensamente per lei....adesso riesco a capire la sua stronzagine.....
<Sono stato con lei,ho provato ad aiutarla,ma non sapevo fin dove si spingesse,so soltanto che dopo 5 giorni,mi ha raccontato tutto.
Quella sera dopo aver bevuto e fumato,siamo finiti a letto insieme!>
<OK>dico con gli occhi pieni di lacrime <spiegami perche fingere le mattine di andare a scuola,
anzi lascia stare, per il momento non riesco ad ascoltare altro,quindi prendo la mia borsa e ci vediamo,non so quando> gli dico mentre scappa pure un singhiozzo <spero solo che questo tempo ti serva per riflettere.
Ciao Stefan >
<Clear......niente,ci vediamo dopo>
<No Stefan,non vado a casa,continuo a camminare cercando di trovare un modo per riuscire a riportati da me>.
Mi allontanò da lui e prima di uscire,mi volto un'ultima volta.
È rimasto seduto nella stessa posizione,ma si è portato le mani tra i capelli,come se volesse strapparseli o come se volesse far uscire i suoi tormenti.
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