49.

Continuo a piangere ed urlare,non riesco a liberarmi visto che quei due armadi mi tengono bloccata sul letto,evitando pure di farmi respirare come si deve.
< Samuel ti prego! Non darò nessun fastidio.
Non puoi farmi questo,non ho fatto niente.> continuo a ripetergli sperando che si allontani da me.

< Che cazzo succede Samuel?>
< Jon non adesso!>
< Invece si! Sandra,Mike toglietevi subito.>
< Jon,dobbiamo solo calmarla,ha cercato di farsi del male!>
< Non ti credo,ora spostati da lei!>

Continuo a non vedere,ma finalmente quei due bisonti non mi bloccano più e con un salto scendo dal letto e mi rannicchio sotto la scrivania.
Ricomincio a dondolare.
< Non voglio farmi del male,non ho mai voluto.
Non volevo essere toccata da nessuno e sembrava,che le pareti della stanza volessero stringersi su di me. Ho sbattuto la faccia nello specchio,ma non volevo farmi del male,ci basta questo maledetto dolore.> dico piangendo.
Come hanno potuto pensare che potessi fare una cosa del genere, di mia spontanea volontà ho deciso di lottare e di rialzarmi e non di cadere ancora più in basso.

Jon si avvicina a me ed io mi appiattisco,per quanto sia fisicamente possibile,alla parete.
< Clear ti credo,stai tranquilla. Sandy mi ha raccontato e ho cambiato idea. Faremo a modo tuo,nessuno ti costringerà a fare diversamente,ma adesso vieni fuori da lì.
Devi pulirti la faccia e devo vedere se hai bisogno di medicazioni sul viso.>
< No,non voglio! Mi porterete nella stanza,l'ha detto Sandy. Non ci voglio andare,voglio solo Stefan e vi prometto che starò buona,non urlerò,ma portatelo da me,ti prego!>
Come fanno a non capire che ho soltanto bisogno di lui.
È tutto nuovo qui e ho solo bisogno di sentirmi a casa mia,ho bisogno di lui perché è lui casa mia!

< Che cazzo è successo? Cosa le state facendo?>
Mi sposto per vedere chi sia,e vedo Val e con lei c'è Stefan.
Quando mi vede, si precipita subito da me e mi prende tra le sue braccia,cercando di calmarmi,ma comincio a piangere più forte,stringendolo a me,come se potesse scappare da un momento all'altro.

< Stefan,non volevo farmi del male,stavo diventando pazza e tu non c'eri.> e in quel momento,una fortissima rabbia si impossessa di me
< Dove cazzo eri> e comincio a tirare pugni sul suo petto
<Avevo solo bisogno di te e non c'eri! Mi avevi detto che saresti subito venuto da me,e non è stato così> dico tutto tra singhiozzi e pugni < mi avevi promesso che saresti stato con me.
Mi hai lasciata sola,un'altra volta.>
Forse ho esagerato con le parole,perché blocca i miei polsi e mi costringe a guardarlo in faccia.
< Non ti ho mai lasciata sola e mai lo farò.
Tu hai deciso di andartene,non accusarmi di qualcosa che non farei mai>
Ha ragione,sono decisamente una stupida
< Lo so,ma non farlo adesso.
L'unica cosa che mi permette di mantenere un po' la calma,sei tu.
Non lasciarmi!>
< Stai tranquilla,sono con te,ma ora usciamo da qui e vai a sciacquare il viso,perdi ancora sangue.>
< No. Non voglio nessuno qui dentro,non esco da qui sotto se prima non escono tutti.>
< Ascolta Clear...>
< No Samuel,ascolta tu. Ti avevo chiesto un po' di fiducia,ma non l'hai fatto,stavi subito per intervenire.
Ora io non so come siete abituati a lavorare qui,ma certi metodi,con lei, non potete usarli.
Rimarrò con lei,chiederò il vostro aiuto se sarà necessario,ma ora lei ha bisogno di lottare da sola!>

Sapevo che riusciva a capirmi sempre,non avevo bisogno di parlare con lui,bastava solo uno sguardo,anche di un solo secondo,per capire gli uni i pensieri dell'altro.
In quel momento lo vedevo come un principe,ma no quello classico sicuro di se e vestito di azzurro,ma un principe tutto mio,fatto apposta per me,con un lungo mantello nero,per potermi nascondere e difendere dai cattivi di turno,ma fragile allo stesso tempo,perché sa di non poter combattere da solo,senza l'aiuto della sua amata.
Devo lottare e devo vincere anche per lui,perché mi sto rendendo conto solo ora,che ha più bisogno di me di quanto io,possa averne di lui.

< Ok Clear,ma fai un'altra cosa che mi possa far pensare che voglia farti del male,e non ci sarà ne Jon e ne Stefan a farmi cambiare idea!> così dicendo esce dalla stanza seguito da quei due colossi.

Jon si allontana da me,avvicinandosi a Sandy e Val.
Quest'ultima,con occhi lucidi,mi dice
< Siete fortunati ad avervi,e solo ora capisco che,se avessi avuto qualcuno al mio fianco,sarebbe stato tutto più facile anche per me.
Combatti Clear,vinci la tua guerra e vincerai anche per tutti noi.
Sii d'esempio per tutti quelli che decidono di affrontare ed uscire da quel giro che causa solo dolore e disperazione.> e va via pure lei seguita da Sandy.

Stefan mi aiuta ad uscire dal mio angolo e prendendomi in braccio mi porta in bagno.
Mi aiuta a pulirmi e a cambiarmi,visto che i dolori,non sono per nulla passati,anzi,ma cerco di resistere.

Quando finalmente usciamo dal bagno,Jon è ancora lì,ha cercato di dare una sistemata al casino che era quella stanza,e mi ha pure portato due guanciali nuovi.
Controlla il mio viso e mi dice che avrei bisogno di due punti sotto il sopracciglio destro,ma non lo farà.
Utilizza così una specie di colla e chiude tutto con un cerotto.
Quando va via,mi sdraio sul letto cercando di tranquillizzarmi,e Stefan si sdraia con me,tenendomi stretta.
< Ricorda principessa...
Sempre e per sempre insieme!>
diciamo contemporaneamente.

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