48.

Mi sbatterei la testa contro un muro in questo momento,non tanto per il dolore martellate,che già da un po' continua imperterrito,ma per come ho risposto a Stefan.
Che cazzo mi è passato per la testa?
Reagire in quel modo così aggressivo,non è da me,non con lui,ma in quel momento era come se avessi scollegato il cervello.
E se dovesse ricapitare? Non posso permetterlo,finirebbero per curarmi col metadone ed io continuerei ad avere quella sensazione di confusione in testa.
Non voglio e non posso.

<Ehi Clear,tutto bene?>
< Eh? Si si scusa,sono solo stanca.
Scusami se ti ho chiesto di accompagnarmi,ma non ricordavo dove andare.>
< Stai tranquilla,l'importante è che sia tutto ok.>

Sospiro,vorrei tanto parlare con qualcuno e dire davvero come mi sento in questo momento,ma non posso fidarmi,dopotutto se Sandy sta qui,oltre al suo motivo,ce ne sarà sicuramente un altro.
Ma se non parlo scoppio,e poi ho quella sensazione strana,che avevo quando ho parlato con papà,da quando Stefan mi ha urlato che sarebbe venuto da me,dopo aver parlato con Jon e Samuel,si è amplificata,come se centrasse lui in qualche modo,
come se mi aspettassi,da un momento all'altro,un'altra sua minchiata.
Cosa cavolo deve dire Stefan a loro?
Sto impazzendo.
Troppi pensieri e troppe domande che non troveranno risposta,almeno non adesso.

< Sandy non resisto,e se non parlo scoppio.
So che dopo andrai da Jon e Samuel a raccontare tutto,ma non posso stare zitta.
Non sto bene,ho un mal di testa che non mi molla e sono cominciati i crampi,che non mi lasciano respirare.
Sono di un nervoso allucinante perché so già che devo trovare un modo per allontanare le mie crisi,che stanno per arrivare.
E poi ho un peso qui> mi porto la mano sul cuore
< che non mi molla da stamattina e che si è amplificato poco fa,quando ho salutato Stefan.
Non so di cosa si tratti,ma credo che riguarda lui,e poi che cazzo deve dire ai ragazzi?
Ho bisogno di una doccia,mi sento sporca,e soprattutto,ho bisogno di un caffè subito.>
Dopo aver sparato a raffica tutto,mi sento un po' meglio,ma se dovesse chiedermi di ripeterle qualcosa forse, nemmeno lo ricorderei.

Lei mi guarda,come se fosse dispiaciuta,ma poi mi fa un leggero sorriso
< Hai ragione Clear,dovrei andare a raccontare tutto come ho sempre fatto,ma non lo farò,non questa volta.
Dirò che non stai così male,voglio evitare che ti portino fuori dalla tua stanza>
La guardo senza riuscire a capire cosa mi voglia dire
< Fuori dalla mia stanza?
Senti,di qualunque cosa si tratti,non mi interessa.
Ho bisogno di un po' di tempo per abituarmi a tutto questo,e se volete pure rinchiudermi da qualche altra parte,dovrete addormentarmi almeno per una settimana e non ve lo lascerò fare.>
Mi sono innervosita ancora di più e non ci voleva proprio in questo momento.
Posa la sua mano sulla mia spalla,che tolgo immediatamente,e capisco che ci è rimasta male,ma continua a sorridermi
< Stai tranquilla,non dirò nulla e soprattutto,non permetterò che ti portino in quella stanza,hai la mia parola>
Nonostante continuo a guardarla male,mi fido di lei
< Ed ora,per farmi perdonare,ti preparo un bel caffè.
Su andiamo.>

Mentre ci avviamo in cucina,comincia a parlare del più e del meno,fino a quando non mi racconta di lei e Jon,di come lui è stato male dopo averci conosciuti,e di come io,secondo lui,somigli alla sua Felicity.
Arrivata ad un certo punto,non riesco più a seguirla,la mia testa comincia a non ragionare più e i crampi si fanno sempre più forti.
La blocco subito dicendole che voglio tornare in stanza senza nascondere la mia sofferenza.
Mi accompagna,aspetta che finisco di farmi una doccia veloce e,come se fosse fosse mia madre,mi sistema le coperte e mi lascia un bacio in fronte
< Puoi contare su di me.> e va via.

Dopo cinque minuti,mi alzo dal letto,sento troppo caldo e comincio a rovistare tra le mie cose nella speranza di trovare qualcosa,qualunque cosa che possa farmi stare meglio.
Ma non c'è niente,nulla.
Mi rigetto sul letto,lasciando quel manicomio in giro,cercando una posizione che mi possa confortare in qualche modo.
Cominciano le lacrime,non riesco a fermarle il dolore è troppo forte.

Dio mio,non lo ricordavo così e sono solo all'inizio.
Ti prego Stefan,vieni da me,non resisto!

Piego e ripiego il cuscino fino a quando non si rompe del tutto!

Cazzo,cazzo!

Mi alzo e comincio a legare i capelli,mi tolgo la felpa,fa troppo caldo e apro la finestra per far entrare un po' d'aria,ma niente.

Dove cazzo sei Stefan!

Mi rannicchio in un angolo tra l'armadio e lo scrittoio e comincio a dondolare,cercando di tranquillizzarmi,ma non funziona nemmeno questo.
Comincio a sbattere la testa sul muro.

Dio voglio morire,non resisterò così,ma non voglio urlare,non voglio farmi sentire da nessuno.
Ce la farò da sola!

Stringo il labbro inferiore tra i denti,fino a quando non sento il sapore metallico del sangue!
Sono talmente atroci i dolori,che non ho sentito di farmi male con i denti.
Ritorno sul letto e cerco di fare dei respiri profondi,cerco di non pensare al dolore che mi sta dilaniando e provo a chiudere gli occhi,cercando di pensare a qualcosa di positivo.
Quando li riapro,sono  in un
bagno di sudore,ho l'impressione che le pareti della stanza si stiano stringendo,e fuori è pure buio.

No no no,ti prego,pure questo no!
Dove cazzo sei finito?

Forse l'ho pure urlato,perché subito in stanza,entra Samuel con altre due persone che non conosco.
Una donnona enorme,sembra un armadio quattro stagioni,ed un uomo,che per stazza non scherza nemmeno lui.

< Stai calma Clear,adesso ti farò una puntura,è solo Talofen,ti aiuterà a rilassarti>
< Non voglio. Uscite dalla mia stanza>
< Sandra> e quella specie di armadio,mi blocca le braccia,cercando di mettermi in posizione supina sul letto.
< No Samuel,fermati ti prego!
Voglio solo Stefan e giuro che mi calmo>
Non so come,ma riesco a liberarmi ma la stanza mi sembra troppo piccola e,cercando di scappare,sbatto contro lo specchio dell'armadio che si frantuma sul mio viso!

Riescono a bloccarmi,ma non riesco a vedere per via del sangue che appiccica i capelli sul viso.
Vedo solo l'ago della puntura sempre più vicino.
< NO!!!> urlo con quanto fiato ho in corpo,rompendo i miei stessi timpani.


Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top