La nebbia era fitta, la tempesta si faceva sempre più forte e solo grazie al bagliore dei lampi capiva dove si trovava:in una foresta.

L'unico rumore che sentiva erano i rami che si rompevano sotto i suoi passi e che piano piano si trasformavano in una corsa.

Il rumore del battito del suo cuore quasi sovrastava il tuono dei lampi improvvisi che squarciavano il cielo e gli rendevano, almeno per qualche secondo, la vista più chiara.

Nonostante avesse una fitta al torace ad ogni suo passo più affrettato, correva, correva senza una meta; correva senza sapere dove stesse andando.

Si ritrovò all'improvviso su una strada; dallo sfrecciare di una macchina lontana pensò che si trovasse su una strada principale. Con il respiro affannato, si fermò sul posto e decise di percorrerla anche se fosse molto confuso.

All'improvviso nell'oscurità vide un'insegna, forse di un hotel, anzi no..era di un bar. Decise di entrare.

Varcò la soglia di quel locale, in apparenza trascurato e sudicio; la prima cosa che notò fu la sala completamente deserta e la luce soffusa, che gli rendeva ancora una volta la vista difficile. Si avvicinò al bancone, dove un barista,forse cinquantenne, stava preparando un bicchiere di scotch per un vecchio che stava quasi per addormentarsi sul bancone. Il barista dopo aver versato lo scotch nel bicchiere, cominciò a fissarlo con sguardo incuriosito: non era abituato a vedere ragazzi così giovani entrare in quel bar.

"Da cosa scappi,ragazzo?" Gli chiese con un ghigno sul volto.
"Dove mi trovo?" Chiese quasi non riconoscendo la sua voce. Ormai sembrava quasi non riconoscere se stesso.
"Nel Michigan."
"Michigan?" Rispose confuso e ancora più disorientato di prima.
Intanto il vecchio seduto al bancone, risvegliato dal suo amato scotch, ne chiese un altro bicchiere al barista. E mentre il barista versava quel liquido chiaro nel bicchiere, quasi impallidì nel sentire il ragazzo rispondere: "ma io non sono del Michigan". Si arrestò, e chiese: "come ti chiami, ragazzo?"
"Gabriel".

------SPAZIO AUTRICE------
Ciao a tutti, questa è la mia prima storia quindi vi chiedo di non essere troppo critici e duri. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate del prologo: so che non si capisce ancora molto, ma volevo rendere misterioso e intrigante il prologo. Commentate e buona lettura!