01 dicembre 1224 d.C.

nella villa dal tetto rosso, casa dei nobili di quella piccola grande città, un tenero piano a mezzo-giorno in punto segnò l'arrivo di un piccolo bimbo dai capelli bianchi.
la pelle era lattea, quasi come se fosse già malato: il piccolo dettaglio lo aveva ripreso dalla madre, che, nel mentre, lo osservava con un bel sorriso sulle labbra.

a causa di gravi problemi, era il loro quarto tentativo di avere un bimbo: i primi due erano aborti, mentre il terzo era deceduto esattamente cinque minuti dopo la sua nascita.

a causa di questi ricordi, mentre il piccino piangeva disperato — come ogni neonato che si rispetti —, uno dei medici che seguiva la gravidanza — e che aveva permesso a quel piccolo bimbo di vedere la luce — lo levò dalle braccia della madre, portandolo in un altra stanza per pulirlo e controllarlo a dovere.

la bella Yuhuji era esausta, ma stava bene: aveva già affrontato un parto che non era andato affatto bene, e quel dolore non era assolutamente niente rispetto a quel poco che sentiva in quel momento.
fu presto affiancata dal giovane marito, commerciante estremamente benestante, che la strinse tra le sue braccia.
«sia ringraziato il signore!» ripeteva a bassa voce, nel mentre baciava ripetutamente la testa della sua bella sposa.
le dolci labbra del marito ed il suo accenno di barba — che aveva fatto la mattina precedente — solleticavano i capelli biondi della moglie, che, nel mentre, accarezzava i bei capelli bianchi del marito.

«è nato, è nato!» piangeva invece di gioia la vecchia huyu, madre della donna che aveva dato alla luce il piccolo bimbo.
la dolce domestica provava a farla calmare, ma la gioia in quella casa era veramente troppo grande per essere trattenuta.
un piccolo bimbo dai capelli rossi come il fuoco, di appena due anni, si affiancò alla madre: la dolce domestica gli fece cenno che lo avrebbe fatto mangiare dopo, ma Yuhuji le sorrise.
«la prego, gli dia pure un po' di cibo, sarà affamato» sorrise lei, con la sua bella e calma voce.

la domestica fece un piccolo inchino, prendendo per la mano il suo piccolo Yama, facendo per uscire.
dalla porta, però, rientrò il medico, con in braccio il piccolo neonato che aveva smesso però di piangere.
nel silenzio della stanza, lo posò tra le braccia della madre, che lo accolse con un enorme sorriso e qualche lacrima.

il piccolo Yama, bimbo dai capelli rossi, occhi gialli e viso pieno di lentiggini, osservò con occhietti curiosi il neonato venir dato alla sua mamma.
sebbene curioso, non disse nulla: dopotutto non sapeva ancora parlare perfettamente.

la donna che teneva un braccio il nuovo arrivato, guardò il piccolo dai capelli rossi, facendo poi cenno di avvicinarsi.
«signora, ne è sicura?» fece la domestica, sbattendo le palpebre, «yama probabilmente è solo curioso, non c'è bisogno-»
«non si preoccupi» le fece la bionda, mentre il piccolo dai capelli rossi finiva in braccio alla domestica, che si avvicinò.

il rosso guardò il viso di quella creaturina tanto piccola, lasciando uscire poi dalle sue tenere labbra qualche piccolo versetto.
«yama!» fece la madre, come per rimproverarlo, mentre dall'altra parte la donna ridacchiò a sua volta.
«vuoi sapere il suo nome?» chiese la bella donna, ottenendo come risposta solo due occhioni del bimbo.

la bionda allungò lievemente il bimbo a yama, che allungò una manina per toccare quella molto più piccola dell'altro.
a quel tocco, il neonato sembrò sorridere.

«lui si chiamerà kaeya, e sembra molto felice di conoscerti»

tag belli e spero di non aver disturbato qmq<333

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