Capitolo 7: Mancanza


''E ora cosa faccio? Mi annoio a rimanere da solo a casa.. Potrei allenarmi, ma non vorrei poi avere una ricaduta e star di nuovo male. Uffa!''

Hinata era uscito da poco. Era ormai da solo e continuava a chiedersi cosa avrebbe potuto fare in quel giorno di solitudine nel quale il suo compagno era uscito con la loro amica. L'unica opzione rimanente erano i compiti, ma chi aveva voglia di farli alla fine di Giugno; per quanto bravo a scuola, nemmeno a lui sarebbe venuto in mente di cominciarli, seppur siano stati tanti.

''Guardare la tv è noioso... Leggere non ho voglia, non posso allenarmi e dei compiti non se ne parla proprio. Mmm''

Si stava girando i pollici seduto sul divano con addosso la coperta in pigiama. Era diventato un po' pigro, forse era data dall'influenza di Hinata che, vivendo con lui, lo aveva condizionato un po'.

Senza rendersene conto cominciò a pensare.. Pensò, pensò; ma più pensava e più si ricordava dell'accaduto che l'aveva messo in quella condizione. Quando lo prese e lo lanciò nell'acqua.. gli salì un sussulto di nervoso, un'aura arancione si sollevò improvvisamente con dei ringhi e uno sguardo di fuoco che però sparì tutto d'un tratto ripensando al passato più remoto, con il suo nonnino, con la disponibilità che il fidanzato gli avesse dato e tutti gli altri bei momenti, Yara compresa.

Si calmò e sorrise, quasi quasi sarebbe uscito per vedere cosa quei due stessero combinando, ma non ne sarebbe valsa la pena. Yuki si fidava di Hinata e quindi non aveva nulla da preoccuparsi ma... rimaneva ancora la fatidica domanda ''Cosa faccio?''

Rimase ancora lì qualche minuto e passò la madre di Hinata che gli diede un'occhiata poi gli chiese

<<Yuki cosa fai lì tutto da solo? Hinata ti ha lasciato qui?>> poi si mise a ridere. Il ragazzo alzò lo sguardo e accennò un sorriso <<Si, e la cosa peggiore è che non so cosa fare!>> disse un po' frustrato. La madre pensò un attimo <<Mmm sai cosa faccio io quando sono annoiata? Faccio qualcosa di creativo, vieni che ti faccio vedere>> disse con un po' di euforia e un bellissimo sorriso. Sua madre era davvero bella, portava i capelli lunghi e di color arancione, ma non come il figlio che li aveva accesi, i suoi erano più delicati. Aveva gli occhi marroni ed era alta, un sorriso che brillava come un diamante e illuminava tutto ciò che colpiva.

Entrò in camera sua e prese uno scatolone, dentro c'era di tutto ma da quello, tirò fuori un'altra scatola di dimensioni inferiore alla precedente <<Ecco qua, quanti ricordi che ho di questo>>

Dentro la scatola c'erano i lego che lei utilizzava quando era giovane. Entrambi andarono in cucina dove lei porse la scatola colorata.

<<Con questi puoi sbizzarrirti all'infinito. E' un bel passatempo, li usavo molto di più da giovane ma ancora ora continuo ad utilizzarli. Se non sai come funzionano ti faccio vedere, guarda, prendi i pezzi e li assembli non è difficile. La difficoltà sta nell'immaginare e creare cosa hai immaginato. Qui c'è un libretto però se vuoi, che ti illustra cosa potresti creare e copiarlo. Provalo, con me funziona!>> accarezzò la testa di Yuki che ringraziò la donna poi ella lo avvertì che sarebbe uscita.

Yuki provò ad assemblare dei pezzi, scelse un'immagine apparentemente facile da riprodurre. Cominciò a prendere i primi pezzi li mise insieme, dopo molti minuti aveva quasi completato la sua opera. Altri minuti e la finì, era davvero bella. Aveva costruito una bellissima casa che apparentemente sarebbe dovuta essere in mattoni ed era soddisfatto, così tanto, che decise di continuare a costruire.

Con la coperta sulle spalle si spostò nella stanza di fianco e cominciò a costruire e, senza rendersene conto, passarono le ore.

Quando finì la sua ultima opera sentì la porta di casa aprirsi. Era Hinata, gli era mancato così tanto che laniò via la coperta in aria che cadde a metà tra il divano e il pavimento poi si lanciò di corsa verso di lui. Gli era mancato, tanto, aveva provato di tutto per distrarsi e aspettare il suo ritorno, era la prima volta che faceva così. Era davvero innamorato e ora che era tornato a casa, voleva solo stare con lui.

<<Hinataaa!>> disse mentre si lanciò letteralmente su di lui per poi tempestarlo di domande <<Come è andata? Vi siete divertiti? Che avete fatto?? Mi sei mancato!>>. Vide il sorriso di Hinata sul volto e questo lo fece diventare ancora più felice di quello che non era già.

Dopo qualche minuto sul terreno lo fece alzare mentre lui cominciava a raccontargli della giornata <<Tu invece cosa hai fatto Yuki?>> gli chiese dopo aver finito di raccontare gli eventi di quella calda e stravagante giornata mentre si dirigeva in salotto guardando cosa fosse successo lì, meravigliato <<Ho costruito un po' sotto consiglio di tua madre ehehehe>> disse con una faccia un po' imbarazzata <<Mi annoiavo, ti aspettavo con ansia. M-mi sei mancato..>>

Hinata guardò quelle costruzioni, che furono fatte anche bene poi si soffermò su di una; sull'ultima che era posta in fila.

Gli chiese quando l'avesse fatta e lui gli rispose che quella fu l'ultima di tutte le sue costruzioni che aveva finito poco prima che Hinata arrivasse in casa.

Il ragazzo dai capelli arancioni prese il ragazzo imbarazzato e lo baciò profondamente abbracciandolo e stringendolo

<<Se ti sono mancato così tanto, allora devo rimediare>> gli sussurrò nell'orecchio mentre sul viso di Yuki comparve un leggero e delicato sorriso.

L'ultima costruzione riportava la scritta '' Hinata X Yuki = ❤''

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