Capitolo 23: La camminata


L'unico rumore percepibile era il vento che dolcemente soffiava, spostando lentamente l'erba, le foglie, la cenere sul pavimento e sui corpi degli avversari di Yuki. C'era un'atmosfera di pace, gli uccellini, nonostante le nuvole grigie che coprivano il cielo ed oscuravano il sole, canticchiavano, quasi a determinare la fine dell'incontro. Yuki aprì gli occhi dopo una decina di minuti, lentamente, come se fosse stato ibernato e si fosse risvegliato dopo decenni. Riuscì ad alzarsi a fatica, la ferita gli fece ancora male così la tenne con una mano. Si guardò attorno e vide tutti esanimi e abbandonati alla vita, come se avesse qualcosa di poco rilevante cominciò a camminare, anche se non era perfettamente in grado di farlo. Dopo alcuni passi sentì che qualcosa fosse cambiato, si sentiva diverso. Andò vicino allo specchio d'acqua che era posizionato a pochi metri da lui e si piegò in avanti, mostrando il suo riflesso nel lago. Quasi gli venne un infarto alla visione di quel riflesso. Era cambiato il suo aspetto fisico, ora aveva i capelli color giallo e gli occhi color rossi, misti ad un arancione. Erano molto belli quei colori, gli si addicevano davvero, ma come mai era cambiato? Non ci pensò poi così tanto. La sua morte era vicina, il suo corpo aveva espulso quello che gli scienziati gli avevano impresso nel corpo da bambino, ora sarebbe morto esattamente come era nato: normale. Sorrise, aveva visto per la prima volta com'era davvero. Quando si alzò venne toccato da un piccolo fiocco bianco. Cominciò a nevicare, all'inizio lievemente mostrando pochi fiocchi di acqua ghiacciata soffice che al posarsi sulle superfici si sarebbe sciolta tornando al suo stato originale. Guardò verso l'alto con la bocca aperta tendendo le mani, quasi come ad afferrarla ''Neve..? C-capisco'' si girò verso la foresta e si inoltrò ancor di più cercando un buon posto dove sedersi e posizionarsi. La neve si fece poco più intensa, i suoi passi avevano un ritmo lento e calpestavano la distesa bianca sul pavimento.

Hinata si avvicinò alla finestra, anche se era tardi era ancora sveglio, non riusciva a dormire. Come avrebbe potuto? D'altronde aveva perso la persona che amava che aveva amato per tutto quel tempo. Si meravigliò quando vide il clima che stava avvolgendo il Giappone. ''Neve? In questo periodo dell'anno?'' gli venne in mente Yuki, dopottutto il suo nome significava proprio ''Neve'' in giapponese; una lacrima rigò il suo viso, ma sorrise ugualmente.

Yuki camminò ancora, tenendo sempre stretta quella ferita che gli faceva ancora male, riuscì a trovare un bel posto dove fermarsi. Questo mostrava un buco al di sopra della foresta dove si avrebbe potuto mostrare il cielo, era distanziato dagli alberi di alcuni metri che sembravano fossero come un recinto, con al centro una roccia, molto lunga e abbastanza alta. Yuki si fermò e si accostò a questa guardando il cielo, la neve imperversò più forte con anche raffiche di vento, ma a lui non importava << Quale miglior scenario eh?>> sorrise a fatica.

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