Capitolo 18: Ritorno a casa


Agosto:

Erano in macchina, tornando da quella meravigliosa vacanza. Si erano divertiti, avevano riso, pianto, combattuto e fatto l'amore diverse volte. Si potrebbe dire che sia stata una vacanza che un po' tutti vorrebbero avere. Durante il tragitto in macchina, Yuki però non fece che pensare a quello che sarebbe successo dopo. Dovevano ancora fare i compiti di scuola che, lui aveva cominciato appena, mentre il suo ragazzo non aveva nemmeno visto, quindi c'era da fare, ma insieme non ci avrebbero impiegato molto. Hinata era spensierato e sorridente, come era solito fare, ma Yuki non lo era affatto. Cercò di non trasparire la sua preoccupazione al ragazzo che era bravo a scovarla. Lucas aveva promesso vendetta e sapeva che i suoi amici aspettavano il rientro di Yuki per vendicarsi, lui li aveva tolto il posto che chiamavano casa; non seppe nulla dopo la sua scomparsa, però seppe che tutti i bambini furono trasferiti altrove. Si sentiva ancora in colpa, dopottutto fu colpa sua se si incendiò l'orfanotrofio, ma cercò di non ricordarselo.

Mentre erano impegnati a parlare, partì una canzone molto bella che li fece rilassare. Hinata prese per mano Yuki e si lasciarono trasportare dall'emozione... già ma quale? Yuki sentiva tutto un miscuglio di emozioni che non aveva mai provato prima, rabbia, tristezza, preoccupazione, paura... tutto perché non volle che Hinata in quella faccenda si facesse male. Quella canzone fungeva da sottofondo per il suo viaggio mentale, forse si stava preoccupando troppo, lo capì quando vide il sorriso di Hinata che lo guardò quando Yuki porse la sua testa sopra la sua spalla.

Arrivarono quindi in città e a casa propria, ora che scaricassero tutte le valige e che si sistemassero si fecero più o meno le tre/quattro di pomeriggio. Hinata si sdraiò sul letto di botto <<Aaaah casa dolce casa. Dovremmo uscire con Yara appena possibile dato che non ci vediamo da tanto, anzi ora l'avviso che siamo arrivati>> Yuki si sdraiò esausto sul letto di fianco <<Si ka ricordati che dobbiamo cominciare a fare i compiti, se no ci ridurremo all'ultimo secondo come al solito; e ti conosco, so che ne sei capace>> Hinata si mise a ridere <<Sisi tranquillo>> chissà come mai ma Yuki non si sentì troppo tranquillo al sentir quelle parole.

''Siamo a casa, questo significa che fra poco tutta la faccenda finirà presto'' pensò Yuki mentre giocherellava con i bottoni del suo pigiama. <<Yuki, Yara mi ha scritto che se vogliamo possiamo vederci anche ora, io ci starei tu che fai?>> chiese Hinata al ragazzo che lo guardò con uno sguardo sarcastico, la quale risposta fu anch'essa così <<Nah sono stanco, mi riposo un po'>>. Hinata allora si preparò per uscire, una rinfrescata, cambio dei vestiti sudati e alle 17:30 uscì per incontrare la ragazza.

La madre di Hinata poi dopo circa un'ora andò da Yuki e gli chiese di uscire ed andare a prendere le cose per il giorno seguente siccome non era rimasto molto in dispensa.

Dopo avergli dato i soldi, uscì e si avviò verso il supermercato, il sole era ancora abbastanza alto e luminoso, sembrava fossero le 16 di un ordinario giorno. Entrò nel supermercato guardò la lista delle cose da acquistare, quindi si diresse nei vari reparti per prendere i prodotti che di solito la madre acquista.

Dopo aver preso l'ultimo lo mise nel cestino poi si girò ma fu interrotto da una voce dietro di lui <<Finalmente ci incontriamo, eh Yuki?>> si girò di scatto e vide un suo vecchio amico di infanzia, uno dei 4 amici di Lucas. <<David!>> disse sorpreso facendo un passo indietro <<Finalmente ti trovo da solo. Almeno potrò eliminarti senza difficoltà. Ti stavo aspettando, anzi, ti stavamo aspettando>>. ''Stavamo? Significa che.. Devo andarmene da qui'' cercò di scappare ma appena fuori dal reparto vide un'altra sua amica <<Ciao Yuki. Che ne dici se ci divertiamo?>> Scappò dalla parte opposta e vide Erik, il terzo <<Weilà come butta?>> poi scappò verso la cassa e trovò l'ultimo ad attenderlo << Yuki, finalmente ci rivediamo>> . Ormai era circondato da tutti e 4, con il cestello della spesa in mano si guardò attorno mentre essi lo guardavano. ''David, Jasmine, Erik e Seris... sono proprio loro, allora non stava mentendo. Lucas..''

<<Ora che siamo al completo possiamo porre fine alla nostra vendetta, anche se qui sarebbe un po' scomodo ucciderti. Pazienza, speriamo di non fare casino>> disse Lucas incappucciato mentre arrivava dietro ai 4.

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