Capitolo 5: La selezione

Passarono alcune settimane di scuola dopo quell'avvenimento che a Yuki aveva cambiato la vita. Aveva trovato il suo migliore amico e, nello stesso giorno, aveva capito che quest'ultimo era l'amore della vita. Non era una cosa positiva vista sotto questo aspetto, ma a Yuki non dispiaceva.

I primi voti erano andati in interrogazioni o verifiche: le prime furono giapponese, storia e matematica.

Yuki varcò la soglia della scuola alle 7:55 come al solito, non era ancora arrivato in ritardo. Quando entrò, vide Hinata già seduto che lo aspettava, <<Ciao Yuki!>> era solito dire la mattina quando lui si avvicinava al suo banco per posare la sua roba.

<<Ciao Hinata!>> invece rispose sempre lui con una grande felicità in corpo, i due erano diventati davvero amici da quell'allenamento di pallavolo a scuola. Quando, quel giorno Yuki tornò a casa, raccontò al suo caro nonnino del suo nuovo migliore amico. Lui era molto felice che si era fatto un nuovo amico, anzi, proprio un migliore amico; quello stesso giorno lui non smise di raccontare a suo nonno del suo compagno di banco e di quanto lui fosse speciale.

<<Come stai Yuki?>> Hinata chiese felice per averlo visto, l'amico rispose e cominciarono a parlare finchè l'insegnante non fece il suo ingresso nell'aula. <<Domani ci saranno le selezioni di pallavolo non vedo l'ora! Premetto di essere un po' agitato, ma voglio davvero far parte della squadra>>. Hinata brillava mentre diceva quelle parole, Yuki si sentiva leggermente imbarazzato, sapeva quanto lui ci tenesse e sopratutto quanto era bravo a giocare. L'aveva visto giocare diverse volte da allora, e in tutte quelle volte, ne era rimasto estasiato.

<<Ma che teso, andrai benissimo, ti ho visto giocare molte volte e sei il più bravo secondo me>>. Cercò di rassicurare il ragazzo, i suoi occhi verdi erano molto accesi e questo fece sorridere Hinata <<Grazie Mille Yuki!!>>. Emanò una euforia pazzesca. Era felicissimo che il compagno dicesse questo e lo aveva caricato tanto che si gettò nelle sue braccia contentissimo. Yuki arrossì, sentì il suo profumo da vicino. Vide le nuvole, nella classe ormai non c'era più nessuno a parte loro due, tutto si era fermato. Era tutto magico, il brusìo per quei pochi secondi si fermò e Yuki non sentì più niente.

Anche Hinata era a suo agio in quell'abbraccio, ognuno sentì il profumo dell'altro. Sembrava quasi come se non volessero staccarsi l'uno dall'altro, ma poi entrò l'insegnante che interruppe le chiacchere e quel meraviglioso momento per iniziare la lezione.

Tutti gli studenti si alzarono, Hinata fu sopreso per quello che aveva appena sentito, una sensazione bellissima che mai aveva provato prima, Yuki era così soffice. Il compagno invece era un po' imbarazzato perchè con la coda dell'occhio vedeva Hinata che lo fissava ma non ne capiva il motivo. I suoi occhi si fecero infatti viola.

L'insegnante guardò Hinata e gli chiese perchè avesse quello sguardo assente. Il ragazzo quando capì di essersi imbambolato a fissare Yuki chiese subito scusa e poi tutti si sedettero, poi a lui scappò un sorriso, mentre il compagno dagli occhi viola prese gli strumenti per far la lezione.

*Il giorno dopo*

Era Sabato e non si andava a lezione. Era il momento di Hinata per entrare a far parte della squadra. Gli studenti non dovevano far altro che dividersi in squadre e giocare. Ci sarebbero state partite sia come per selezione che come per allenamento per tutti. Hinata era molto energico, la palestra era molto grande, sulla sinistra c'erano gli spalti dove si sedevano gli spettatori. Solitamente quella palestra ospitava amichevoli o tornei in cui tutti potevano assistere.

Gli studenti si divisero in squadre e iniziarono il riscaldamento. Mentre correvano per la palestra, il ragazzo vide che qualcuno si stava sedendo nei posti per assistere alle selezioni.

Quando capì chi era quasi gli scese una lacrima, era proprio Yuki. Si chiedeva cosa ci facesse lì, era Sabato e poi lui non abitava nemmeno vicino la scuola. Era contentissimo e vide che lo salutò pieno di energia con gli occhi verdi. Hinata era al settimo cielo e l'ansia che prima c'era, si trasformò in grinta per vincere.

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Dopo qualche ora le partite finirono e il Coach avrebbe chiamato gli studenti passati affidandogli la divisa con il loro corrispondente numero sopra. Erano entrambi un po' agitati a quel punto, Yuki aveva visto una grinta in Hinata quando stava giocando mai vista prima e non aveva così tanti dubbi; non si può dire lo stesso del giocatore però.

Il Coach passati alcuni nomi disse quello del ragazzo e lui si recò stracolmo di gioia a ritirare finalmente la sua maglia che sarebbe stata quella con cui avrebbe giocato con i suoi compagni. Numero 10, dopo un applauso, Hinata la mostrò in lontananza a Yuki come segno della sua felicità.

Quando tutti se ne andarono, chi più felici chi meno, Hinata andò di corsa da Yuki con sopra la sua nuova maglietta gridandogli <<Sono passato Yuki!>>. Lui era molto felice e si congratulò con il ragazzo che in preda all'emozione si fece trasportare abbracciandolo ancora. Yuki non se lo aspettava ma ricambiò l'abbraccio nel minor tempo possibile.

Hinata capì cosa stesse succedendo e un po' imbarazzato cercò di cambiare argomento staccandosi da lui. << Come mai sei venuto a vedermi?>>. Chiese con un grosso sorriso, dopo quei pochi secondi di imbarazzo mentre aspettava la risposta del suo amico.<<Ecco.. Ehm..Volevo vederti...N-Nel senso che volevo vedere il tuo provino..mi piace molto quando giochi a pallavolo..>> Era leggermente imbarazzato, il suo sguardo era rivolto a terra.

Hinata sciolse il sorriso e divenne serio. <<Yuki....>> Lui si girò lentamente guardandolo e vide il suo amico serio, pensava di aver detto una cosa sbagliata. Hinata si buttò di getto e lo strinse di nuovo a sè, ma stavolta era diverso. Lo strava stringendo forte, quelle parole avevano suscitato emozione nel suo cuore, era un caldo abbraccio, non come prima dato da euforia, questo era perfettamente cosciente di quello che stava accadendo.

Il suo cuore batteva forte, sentivano entrambi di nuovo l'odore dell'altro anche se quello di Hinata era per lo più sudore. I secondi passavano e l'emozione cresceva, Hinata era al settimo cielo in quel momento, e non solo per aver vinto.<<Grazie mille Yuki>> furono le sue parole pronunciate in modo serio e deciso, ma con passione, come mai aveva fatto prima.

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