Parte 2: X-Race
In una dimensione arida e sconosciuta chiamata Omega, grosse nubi si stanno addensando all'orizzonte, strani venti solitamente loquaci stanno vorticando su se stessi inquieti , dando origine e tempeste di sabbia sempre più forti, un rombo di tuono squarcia improvvisamente il cielo mentre un fulmine improvviso, scarica la sua potenza a terra, creando una faglia nell'atmosfera ostile di questa terra dimenticata; dall'impatto scaturisce una luce...un uomo?
Forse.
Indossa lunghe vesti scure color della notte, capelli corvini portati fino alle spalle trattenuti in una coda, pelle ambrata, uno sguardo fermo, glaciale nel suo azzurro chiarissimo e, una profonda cicatrice a segnargli il viso all'altezza dell'occhio destro.
Parallelamente, nell'universo sconfinato della dimensione gemella chiamata Alfa, dopo una scarica di energia simile a quella di un microcosmo, una stella all'apparenza fredda e spenta prende a pulsare..Tu-Tum, Tu -Tum, Tu-Tum...
I battiti sembrano quelli di un cuore assopito. Inizialmente avvengono regolari poi si fanno sempre più intensi in un crescendo, come accordi di note altisonanti. Nelle profondità addormentate di quella stella intanto, un corpo protetto dalle chete acque avvolto in petali rossastri riprende vita; capelli color del grano albino, vesti bianche, due occhi intensi e dorati che si aprono piano, qualcun' altro si sta risvegliando.
Anni luce più distanti dopo il risveglio.
Due stelle cadenti.
Due luci sfrecciano nell'oscuro universo rischiarato dalla fredda e flebile luce delle stelle e, raggiungono la Via Lattea, la Galassia che stanno cercando, planando in un unico punto comune, proprio nel suo centro, sulla stella Zero della costellazione del Sagittario.
L'uomo abbigliato in vesti bianche e dai capelli biondo chiarissimi, parla per primo:
<<Mi stavi aspettando?>>, chiede con voce di velluto, rivolgendosi all' uomo dalle vesti color crepuscolo e, con il volto segnato da una bianca cicatrice che se ne sta seduto su uno dei seggi in pietra attorno ad un altare in rovina, avvolto da una natura statica, immobile, dove anticamente si sono discusse le sorti dell'universo assieme agli altri Elementali, Elementali di cui loro due, i più potenti, sono gli unici ad essersi risvegliati.
L'uomo tenebroso non risponde, si limita solo a scostarsi dalla sua posizione raggiungendo una colonna alla quale si appoggia distrattamente, distoglie lo sguardo dal biondino, fissa un orizzonte lontano ed immaginario, nel centro di quell'altare.
Niente attorno a loro, solo il buio e il silenzio perpetuo in questo luogo dove tutto sta per iniziare e dove tutto sta anche per finire. Sempre li. Il punto X della Via Lattea ciò che è ora l'ultimo prezioso territorio.
Nuovamente l'uomo biondo sicuro della sua supremazia, parla per primo poggiandosi ad uno dei seggi liberi, provocando volutamente, l'interlocutore:
<<Ti piace il nulla,vero?>>, chiede suadente fissando il moro.
<<Non sai quanto.>> , la sua voce roca e potente dissipa ogni ombra di dubbio, uno strano ghigno si dipinge sul volto dell'uomo, mentre la cicatrice brilla per un istante traslucendo; tra le sue dita affusolate prende forma una fiamma nera, fredda, una fiamma che brucia per un istante poi in un crepitio sinistro, con uno schiocco di dita, sparisce così, come venuta.
<<Tu ne sei attratto fratello, ma si può sapere cosa mai ci trovi di bello nel più oscuro niente?>>, gli si rivolge nuovamente il biondino guardandolo in viso, mantenendo uno sguardo fisso, per un' attimo risplende di una bianca luce; nei meandri dei suoi pensieri, ancora vivido un ricordo:
<< Sto pensando all'ultima gara disputata Lord Shadow...>>, disprezzo è quello che si coglie dal suo tono,<< ...ora a causa tua quel che fu un tempo un rigoglioso pianeta è solo un vecchio rifiuto, un agglomerato di lava fredda e roccia che sta vagando senza meta né comando, andando alla deriva, solo, collassando su se stesso.>>
<<Parli della distruzione di Mystica 17? >> , avanza di qualche passo Lord Shadow, reggendo lo sguardo del fratello additandolo con rabbia:
<<Ho vinto quel pianeta sottraendolo a te seguendo le tue regole! Il resto è stata solo una decisione voluta unanime dalla Legge del Caos .>>, puntualizza l'uomo dalle oscure vesti senza abbassare lo sguardo.
<<Legge del Caos? Sicuro che non sia dovuta alla tua di legge?>>. Il suo sguardo torna a quello del suo strano compagno, i suoi occhi dorati prendono ad illuminarsi di una luce calda e a cercare di scrutare quelli di ghiaccio di lui sin nel profondo, occhi che però gli fuggono.
<<Smettila, sai benissimo che non troverai nulla in me degno della tua attenzione che tu già non sappia...ora siamo pari.>>. Un guizzo bluastro attravera gli occhi di ghiaccio per un istante, per poi tornare ad essere del colore originario.
L'uomo dalle bianche vesti abbozza un sarcastico sorriso.
<< Siamo pari certo ma non per molto ancora! Come ben sai la Terra è l'ultimo pianeta in palio nel nostro diciamo...gioco delle parti.... >>
<<Già...e saranno proprio gli abitanti di questo pianeta instabile a gareggiare per loro stessi e...per noi.>> Conviene in un ghigno malefico il sovrano delle ombre, prima di scostarsi da una colonna ribaltata a terra, si avvicina quindi al ragazzo biondo compostamente immobile nella sua perfezione.
<<Detta le tue regole>>, incita il signore della luce; come da prassi chi vince il pianeta precedente, ha la possibilità di decidere le nuove leggi e regole della gara, il volto dell'altro si fa serio.
<<Con piacere! Sei piloti per sei veicoli, quattro gare aventi come ostacolo e fattezze gli elementi che compongono il loro personale universo...più una.... In totale cinque>>, risponde ostentando sicurezza, mentre il suo interlocutore lo guarda torvo, assottigliando gli occhi indagatori.
<< Cosa mi nascondi ?>> , chiede il biondo, ma in tutta risposta ottiene solo un tirato sorriso, reso più inquietante dalla strana angolazione della bocca in corrispondenza della cicatrice.
<<Sai che questa è l'ultima Corsa vero? Chi la vince...>>, si interrompe il moro, mentre è l'altro Skylight a terminare la frase per lui: <<...si aggiudica questa Galassia , l'ultimo baluardo e ...l'intero Universo!>>
<<Una posta molto alta non credi?>>, insinua infido il moro con un dubbio, per poi continuare: <<Ebbene...sei disposto a rischiarla?>>
Una nube oscura avvolge il Lord delle ombre, dove le tenebre si fanno spire attorno al tornito corpo d' ebano, un' armatura nera come l' abisso più profondo prende forma, un elmo a forma di gufo. In risposta il Signore della luce, amplia la sua energia fino a che questa, lo avvolge completamente in un bozzolo intessuto di fili dorati, ne esce poi con lui, un' armatura di un candore accecante, in testa la sua effige, una corona d'alloro attorno all' elmo. I due contendenti si fissano, occhi negli occhi. Acquamarina contro Topazio. Due colonne di energia scaturiscono dai loro corpi mentre risuonano all' unisono, per poi risalire gli strali del cielo che gli governa, per poi procedere nelle profondità dell' infinito universo per poi fare ritorno.
Nessuno dei due risponde alla domanda posta, la conversazione viene troncata.
Nella stella Zero del Sagittario intanto qualcosa riprende a pulsare, acque inesistenti prendono a sgorgare, venti impetuosi generati dal nulla prendono a soffiare, una giungla lussureggiante risale dalle fondamenta abbandonate, l' arido deserto nella zona sud si tramuta in fiume di lava; un vulcano spento prende forma innalzandosi diversi metri sopra il livello del terreno concretizzandosi ; nel suo centro una sfera luminosa piena di stringhe e codici luminosi, inizia a vorticare.
Tutt'attorno a queste cinque dimensioni fino ad ora invisibili generate dal potere rediduo degli Elementali, dai rimasugli di stelle, prendono forma strade, piste, gallerie, strapiombi; assumendo sempre più, una tangibile consistenza.
<<Le dimensioni sono pronte per essere calpestate! Mancano solo i nostri sei Campioni!>>
Una corrente gelida e turbinosa, cresce dalle nubi creatosi in seguito alla creazione di questi mondi nel grigio antracite del cielo e, veloce come un lampo saetta verso il pianeta blu, il pianeta Terra, toccando il suolo come una folgore.
<<Perfetto! Che X -Race inizi>>
Decreta colui che è ammantato del potere della Creazione e della luce.
I due rimangono per un attimo ancora li, in quella dimensione in bilico tra la luce e le tenebre, poi così come venuti, i due personaggi spariscono dissolvendosi in pulviscolo, lasciando attorno solo il silenzio originario.
-Quale sarà il destino del pianeta Terra?-
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top