49. La figura nell'ombra
<<Midoriya! Sei sveglio!>> Esclamò Togata, precipitandosi al suo capezzale.
<<Midoriya...>> Si lasciò sfuggire Nighteye.
La sua reazione fu più contenuta rispetto a quella di Togata, ma bastò comunque a sorprendere Izuku.
Sembrava quasi...gl'importasse.
<<Midoriya, come stai?>> Insistette Togata, avvicinandosi a lui, <<Ti senti bene?>>
Aveva gli occhi di una madre, pieni di preoccupazione ed apprensione nei suoi confronti.
Izuku sgranò i propri - per quanto poté - vedendo i due medici comportarsi a quel modo.
<<Sto bene...>> Rispose, <<Mi sento solo...un po' indolenzito.>>
Togata sorrise.
Da dietro le sue spalle, anche Nighteye parve sollevato.
<<Meno male, il chip ha funzionato.>> Commentò Nighteye.
<<Uh?>>
<<Oltre che rilevare la tua posizione, il chip che hai in corpo, monitora anche le tue funzioni vitali. Se non ci avesse segnalato l'indebolimento vertiginoso del tuo battito, a quest'ora saresti stecchito in quella topaia ammuffita.>>
Il medico parve leggermente soddisfatto del funzionamento del chip.
Come se esso fosse una sua invenzione ed il monitoraggio corretto delle funzioni vitali di Izuku fosse un suo successo diretto.
<<Che è accaduto?>> Domandò Togata, cambiando improvvisamente discorso, <<Come hanno potuto ridurti così? Chi è stato?>>
Deku deglutì.
<<Alcuni teppisti...amici di Kacchan.>>
Nighteye s'incupì.
<<Lo sapevo, non avrei dovuto lasciarvi andare...>> Gli sfuggì tra i denti.
Izuku sgranò gli occhi.
<<Lei lo sapeva?>>
Nighteye si rese conto di aver detto una parola di troppo, ma ormai era tardi.
<<Sapeva che saremmo scappati?>> Chiese Deku.
Il primario deglutì.
<<Sì.>> Rispose, <<Ho scoperto il trucchetto del duplicato della chiave la sera in cui Bakugou ti ha fatto sgattaiolare fuori, in occasione del festival estivo. Ho visto tutto tramite le telecamere. Vi ho osservati.>> Spiego Nighteye, <<Bakugou è venuto a prenderti senza cavigliera al piede, se l'è data a gambe la mattina presto ed è ritornato poco dopo, scortato da Iida, indossandola come nulla fosse.>>
Izuku rimase perplesso.
Chiese: <<Perché non lo ha detto alla polizia?>>
<<L'ho fatto.>> Rispose il medico, <<Ho detto loro che per come le cose si stavano svolgendo tra voi, di li a poco ve la sareste data a gambe. In tutta risposta mi è stato detto d'iniettare un chip a te, ed aspettare.>>
Izuku deglutì.
Si sentì preso in giro, per l'ennesima volta in vita sua.
<<Non avrei voluto lasciarvi fuggire, ma la polizia ha fatto pressione su autorità più potenti perfino di me, convincendole che l'unico modo per tirare giù l'organizzazione a cui Bakugou apparteneva - qualunque essa fosse -, fosse quello d'introdurvi una spia.>>
Sapevano tutto...
Izuku non riusciva a crederci.
Provava talmente tanto dolore agli occhi che perfino piangere era complicato.
Eppure il desiderio c'era tutto.
Li avevano tenuti in pugno tutto il tempo.
<<Lo sapevo, avrei dovuto insistere, avrei dovuto dire di no. Guarda come ti hanno ridotto quegli animali...>>
Commentò Nighteye.
Izuku strinse i pugni e digrignò i denti.
Si sentì molto simile a Kacchan, almeno per un istante.
<<Quegli animali...sono stati gli unici a trattarmi come un loro pari!>>
Nighteye sobbalzò, Mirio si allontanò un poco.
<<E se proprio vogliamo dirla tutta, mi hanno pestato a sangue per colpa vostra! Perché pensavano lavorassi per voi, e per la polizia!>>
Nonostante il dolore, le lacrime sgorgarono lo stesso dai suoi occhi.
<<Io...io ero felice...con loro...>>
Si portò le mani alla testa, affondò le dita nei suoi verdi capelli arruffati, pianse e gridò ogni secondo più forte.
<<Avevo trovato l'amore. Avevo trovato amici. Avevo trovato una famiglia e un posto da chiamare "casa"!>> Deglutì, non smise un secondo di piangere.
<<Avevo finalmente trovato ciò che agli altri appartiene sempre di diritto! Ciò che le altre persone normali hanno servito su un piatto d'argento sin dalla nascita, io ho dovuto aspettare, e sputare sangue per averlo! Ma la cosa più ironica è che è bastato un secondo netto perché mi venisse strappato via, ed è tutta colpa vostra!>> Strinse le coperte fino a sbiancarsi le nocche, sgranò gli occhi lucidi e li fissò nei quattr'occhi di Nighteye.
<<Sparite dalla mia vista.>> Disse, e per la prima volta, Nighteye si spaventò, dinanzi ad un ragazzetto pelle ossa.
Che tuttavia, possedeva gli occhi di Bakugou.
Quella era la sua eredità.
Entrambi i medici si allontanarono a passo svelto dalla stanza.
Quando la porta si chiuse, l'espressione di Izuku mutò, da minacciosa a disperata.
Il ragazzo si cacciò a forza sotto le coperte e continuò a piangere dalla disperazione.
Pianse a dirotto ed a perdifiato, fino a crollare in un sonno profondo.
La porta si aprì con un cigolio, nel bel mezzo della notte.
Un silenzio di tomba aleggiava nella stanza.
Izuku dormiva come un sasso, sin dal pomeriggio.
La figura scura sgusciò all'interno e si mosse per la stanza senza accendere la luce.
Non sfiorò un singolo mobile, non spostò una sedia che fosse una.
A dimostrazione del fatto che conosceva bene il posto dove si trovava.
Attraversò la stanza e si sedette sul balcone, il viso rivolto verso la finestra.
Non l'avrebbe mai ammesso, ma gli era mancata la pace di quel luogo.
Spostò lo sguardo sul letto, ove Izuku dormiva beato tra le lenzuola candide.
La figura si alzò e si avvicinò al letto.
Guardò Deku dall'alto.
Sorrise un poco.
Un sorriso triste e nostalgico.
Si sedette prima accanto al corpo assopito, poi si fece spazio e si stese, facendo attenzione a non svegliarlo.
Abbracciò il ragazzo da dietro ed affondò il naso nei suoi capelli verdi.
Aveva un buon profumo.
Il profumo del sapone che veniva distribuito in ospedale, ma comunque un buon profumo.
La figura si assopì a sua volta, pian piano.
Passarono un paio d'ore prima che si svegliasse e si rendesse conto di non poter restare oltre.
Si alzò.
Spolverò le pieghe della propria giacca e s'infilò una mano in tasca.
Afferrò il biglietto che era venuto a consegnare e lo lasciò sul comodino accanto al letto.
Si chinò sopra al viso di Izuku, con una mano spostò la sua frangia con delicatezza e gli baciò la fronte, per poi sollevarsi e ritirarsi di nuovo nell'ombra.
La figura sgusciò nuovamente fuori dalla stanza e sparì.
Izuku si svegliò il mattino dopo, sbadigliò, si stropicciò gli occhi e si prese i propri tempi.
Ci mise un po' prima di scorgere il biglietto, ma quando lo vide, lo prese e lo lesse, pianse di gioia, felice, come non mai.
Mi sei mancato, Deku.
Stasera tornerò a trovarti.
Aspettami.
Tuo, Kacchan
Angolo Autrice
Il prossimo dovrebbe essere l'ultimo cap.
Anche questa storia sta volgendo al termine.
È stata una pubblicazione molto più travagliata delle altre, ma la vita quest'anno ha deciso di metterlo seriamente nel culo e non si è limitata ad una volta sola ahah.
T~T
Spero che a voi sia andata meglio, sigh.
E spero la storia vi stia piacendo! A domani <3
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