37. Con qualcuno che amo davvero
Il resto della serata, Deku e Bakugou la passarono ancora più appiccicati di prima.
Parevano impossibili da scollare.
Katsuki non aveva occhi che per Izuku, e per il verdino era lo stesso.
Il biondo si era gia trovato in situazioni simili, perciò pareva essere tranquillo, mentre Deku, per contro, si sentiva accaldato al solo essere sfiorato dal compagno.
Avrebbero anche voluto ballare assieme, ma la musica non era adatta e non seguiva i loro gusti, perciò optarono per un posto a sedere in uno degli angoli più reconditi, ed una volta lì, presero a parlare, ad accarezzarsi, a baciarsi.
Quel calore reciproco, in grado di riempire il cuore, era così piacevole da essere paragonabile ad una droga.
Per Izuku era esaltante, non avendolo mai provato, ma per Katsuki era come ricascare nello stesso vortice dopo una lunga astinenza, e di conseguenza, rischiare l'overdose.
Se si fosse attaccato troppo ad Izuku, in futuro, era certo ne avrebbe sofferto; tuttavia, per qualche motivo, non riusciva a lasciare solo il ragazzino, poiché sentiva il dovere di fornirgli la protezione che fino ad allora gli era stata negata.
Mentre erano seduti, quasi per istinto, Katsuki mise una mano sulla coscia di Deku e si volse verso di lui.
Il ragazzino poggiò le proprie mani sul suo petto, in maniera delicata, dopodiché piegò un poco il capo e baciò le labbra soffici e delicate del biondo.
I due si allontanarono e si sorrisero.
Al mondo esistevano solo loro.
Non vi era Kirishima, non vi era il boss, non vi erano gli uomini e le donne che li guardavano schifati.
Vi erano solo loro, coinvolti, innamorati.
Esistevano solo loro, e si amavano, e si guardavano, come se ognuno fosse per l'altro, il dono più prezioso.
Quando fu il momento di ritornare, Fat Gum dichiarò chiuso il locale al microfono, fece uscire i clienti e mandò a casa le spogliarelliste, per poi raggruppare i propri sottoposti.
Bakugou aveva un braccio attorno alla vita Deku e lo teneva stretto a sé.
Kaminari abbracciava Jirou da dietro e Mina stava in piedi vicino a loro.
Nessuno dei presenti sembrava poi molto ubriaco o fatto - come poteva capitare - eccetto Kirishima, così sbronzo da non riuscire a stare in piedi, se non con l'aiuto di Sero.
<<Che serata del cazzo!>> Biascicò, agitando i pugni in aria, poi indicò Bakugou, <<Ma guarda te se non devo star male per quella faccia di merda...>>
<<Non ti ho obbligato io a bere.>> Rispose Katsuki.
A stento rimase calmo.
<<Vattene a fare in culo, Katsuki!>>
Bakugou fece un passo avanti, ma un gesto di Fat Gum lo riportò all'ordine.
<<Fatela finita!>> Ordinò fermamente il boss, <<Domani abbiamo le trattative con la Lega, stanotte voglio che dormiate. Kirishima, ti terrai i postumi e guai a te se aprirai bocca. Non voglio sentire una sola lamentela.>>
<<Sissignore!>> Rispose lui con in faccia un sorriso beota, completamente ricretinito.
Fat Gum annuì, non aggiunse altro, fece solo cenno ad Amajiki di fare strada ed il ragazzo li condusse alla macchina che li avrebbe riportati al covo.
Per precauzione, fece bendare Midoriya, e Bakugou, nonostante si fidasse ciecamente di lui, non poté opporsi a tale decisione.
Giunsero in un palazzo dalle finestre serrate, chiuso al mondo esterno.
Appariva come sporco e fatiscente visto dall'esterno, ma una volta entrati, parve a Izuku uno dei luoghi più caldi ed accoglienti che avesse mai visto.
Katsuki prese dal salotto la chiave della propria stanza, appesa al muro.
Quando Kaminari gli offrì la chiave di una delle stanze vuote perché la desse a Deku, Katsuki rifiutò:
<<Non c'è bisogno.>> Disse, <<Dorme con me.>>
E fu così che Katsuki condusse Izuku alla sua stanza e lasciò che entrasse.
Kirishima, nella stanza accanto, stava vomitando a tutto spiano.
<<Non farci caso...>> disse a Izuku, <<In genere dopo un paio di conati smette e va' a dormire.>>
Deku si sedette timidamente sul letto.
<<Non importa...>> rispose piano, <<Non mi dà fastidio.>>
Katsuki chiuse a chiave la porta e si volse verso Izuku.
Si rese conto solo dopo averlo visto così rosso ed in agitazione, di aver soppresso inconsciamente i propri desideri per tutta la sera.
Non voleva dormire quella notte e sperava con tutto se stesso che Deku avesse il medesimo desiderio.
Deglutì.
<<Ti sei divertito?>> Chiese, avvicinandosi all'armadio.
Si tolse la giacca e l'appese, dopodiché chiuse le ante ed attese una risposta.
<<Solo grazie a te...>> sussurrò Deku, poi la sua espressione cambiò, <<Però non credo che gli piacerò mai...a Kirishima, intendo...>>
Katsuki si tolse le scarpe con i piedi e le spostò con noncuranza.
<<Vedrai che imparerà ad apprezzarti...e, se non questo, sono certo che imparerà ad accettarti.>>
Afferrò i bordi della propria maglietta e se la sfilò, per poi lanciarla via.
Essendo vestiti forniti dagli sbirri, aveva controllato, prima di giungere allo stripclub, che non avessero cimici o spie, e gli erano sembrati puliti.
Izuku si perse a guardare quegli addominali così perfetti, i suoi occhi si sgranarono ed il suo viso divenne rosso e caldo come il sole al tramonto.
<<Lo spero...>> sussurrò in risposta, ma Bakugou notò subito che non era più lì con la testa.
Salì sul letto, sorreggendosi su tutti e quattro gli arti e si avvicinò al viso rosso del più piccolo.
Lo baciò prima sulla guancia bollente e poi sul collo.
Respirò sulla sua pelle ed Izuku, in tutta risposta, rabbrividì.
<<Io vorrei...fare una cosa, questa notte...>> Sussurrò Katsuki. <<Però è importante per me che tu me lo dica...se non vuoi.>>
Izuku lo guardò.
Posò i suoi occhi prima su quelli color brace rovente del biondo, poi sulle sue labbra sottili e dischiuse.
Non ci pensò minimamente, e lo baciò.
Quando si staccò da lui, il desiderio che Bakugou provava nei suoi confronti salì alle stelle.
I loro respiri si mescolarono alla luce di quella stanza.
Respiri affannati, carichi d'eccitazione e desiderio.
Izuku deglutì.
Portò una mano al viso di Kacchan, lo fissò dritto negli occhi e disse:
<<Ciò che desideri mi fa paura...non so che cosa significhi, perché non l'ho mai fatto in vita mia...>> Portò anche l'altra mano sulla guancia calda del compagno, <<...però, Kacchan, io ti amo e voglio farlo con te. Voglio che tu sia il primo, e vorrei anche che fossi l'unico.>>
Il suo viso divenne bordeaux, solo a dover pronunciare quelle parole, e Katsuki sorrise, nel vederlo così.
<<Anch'io vorrei che tu fossi l'unico.>> Disse, dopodiché lo baciò, felice come non mai, consapevole che, finalmente, avrebbe nuovamente condiviso un atto d'amore, con qualcuno che amava davvero.
Angolo autrice
Allora visto che Watt mi prende per i fondelli, in giornata farò uscire altri due capitoli, e mi assicurerò che vengano pubblicati.
Puttana la miseria Ù.Ù
Spero che questo capitolo di transizione vi sia piaciuto^^
Ci ribecchiamo in giornata con il prossimo❤
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