14. Nostalgia e desiderio

Bakugou rimase attonito per qualche secondo.
Il suo stupore si sarebbe potuto tagliare col coltello.
Kirishima Eijirou, parlò da oltre il vetro, chiedendo al biondo di aprire e farlo entrare.
Vi impiegò un tempo non indifferente, ma alla fine Katsuki si riprese ed aprì la finestra.
Il nuovo arrivato si tuffò di testa all'interno della stanza, atterrando sopra il letto con una capriola, tuttavia, la spinta lo trascinò in avanti e lo fece atterrare col culo sul pavimento.
<<Kirishima?!>> Esclamò nuovamente Bakugou, <<Che diavolo ci fai qui?>> Chiese poi.
<<Sono venuto a farti visita!>> Esclamò il ragazzo dai capelli rossi, sfoggiando un enorme sorriso.
Kirishima si alzò ed abbracciò il biondo, immobile come un tronco.
<<Ma come diavolo sei salito fin quassù?>> Domandò Bakugou, confuso.
<<Dalla scala antincendio.>> Rispose il rosso con entusiasmo, <<Dopodiché ho camminato sul cordolo fino alla tua stanza.>>
Si sedette sul letto accanto a lui.
<<Scusa se ci ho messo tanto, ma individuare il piano giusto e la finestra esatta, mi ha richiesto parecchio tempo...>>
<<Ma sei stupido?!>> Esclamò Bakugou, mostrando i denti come a suo solito, <<Potevi morire, razza di defic->>
Le sue parole furono troncate di netto dalle labbra del rosso, le quali si posarono con velocità e dolcezza sulle sue.
Bakugou arrossì in maniera evidente, ma Kirishima era troppo impegnato a sentirne il sapore per rendersene conto.
Si allontanò poco dopo e sussurrò:
<<Mi sei mancato.>>
Sollevò una mano e la portò alla guancia del biondo, per poi proseguire:
<<È stato così strano...passare la notte di capodanno nel tuo stesso letto e ritrovarmi di nuovo solo il giorno dopo...>>
Un lieve velo di lacrime coprì quegl'occhi cremisi mentre la sua voce iniziava ad incrinarsi maggiormente ad ogni parola.
Bakugou strinse la mano di Kirishima contro la propria guancia, avido di quel calore che tanto gli era mancato.
<<Anche per me...è stato strano.>> Mormorò il biondo, <<Temevo mi avessi abbandonato...>>
La vera natura di Bakugou fu messa a nudo in quell'istante: i suoi occhi s'inumidirono e la sua espressione prese le sembianze di quella di una cane bastonato ed abbandonato a se stesso.
Kirishima sgranò gli occhi a quell'affermazione.
<<Non è così...>> si affrettò a dire, <<Non lo farei mai...sai che non lo farei mai...>>
Si avvicinò e posò nuovamente le proprie labbra su quelle del biondo, il quale accolse con gioia quel gesto d'affetto.
Non appena il rosso si fu allontanato, Bakugou si asciugò svelto le lacrime con il dorso della mano.
<<Non preoccuparti, Eijirou...gli ordini sono ordini.>> Disse con l'amaro in bocca.
Restare dentro la banca più del previsto era stata una sua scelta, Bakugou ne era più che consapevole, ma realizzare che nessuno, nemmeno Kirishima, avesse avuto la premura di aspettarlo, gli aveva portato parecchi pensieri scomodi su cui perdere il sonno.
Tuttavia decise di non formalizzarsi.
Di godersi il momento, dato che Kirishima non sarebbe potuto restare con lui ancora a lungo.
Scelse d'ignorare i propri demoni.
Per una notte, forse, ci sarebbe riuscito.

Quello che accadde dopo fu veloce, movimentato, ma dolce.
Era passato poco più di un mese dalla loro ultima volta insieme e la lontananza li aveva straziati.
Kirishima ne era stato lacerato, tuttavia, nemmeno Bakugou, generalmente più stoico, era riuscito ad uscirne completamente indenne.
Per quanto fosse in grado di non darlo a vedere, il biondo era ancora profondamente scosso dal pensiero di essere stato abbandonato da tutti.
Ciò lo terrorizzava, e sebbene Kirishima facesse parte di coloro che lo avevano lasciato indietro, in quel momento era lì con lui, in carne ed ossa.
Ed era anche tutto ciò che gli restava.
Per quanto insolito, fu Kirishima a prendere l'iniziativa: spinse Katsuki sulle coperte e si avventò su di lui, come un avvoltoio su di una carcassa.
Prese a lasciargli alcuni baci sul collo, sotto la mandibola, e poi poco sopra la clavicola, ove la maglietta gli impediva di proseguire oltre.
Bakugou comprese e si sfilò in fretta l'indumento, gettandolo a terra.
Kirishima sorrise malizioso e riprese a scendere, sfiorando gli addominali scolpiti del compagno con soffici baci, lieto di sentirne l'odore.
Moltissimi bei momenti della sua vita erano impregnati di quell'odore.
Una volta giunto poco sopra l'inguine, si arrestò e prese ad armeggiare con la cintura dei pantaloni e la cerniera degli stessi.
La sola vista di ciò che stava accendendo, bastò a Bakugou per eccitarsi, ed il rigonfiamento sotto la patta dei suoi pantaloni prese a farsi sentire, premendo contro la mano di Kirishima, il quale tentava di liberarlo.
Il rosso sorrise e Bakugou arrossì nuovamente, in modo più intenso.
Non appena il membro del biondo fu libero, il rosso prese a massaggiarlo energicamente con una mano per poi iniziare pian piano a leccarlo e ad inumidirlo, prima con la propria lingua, dalla base alla punta, poi con le labbra ed infine con l'intera bocca.
L'eccitazione di Bakugou arrivò alle stelle in breve tempo, ma non bastò per farlo venire.
Quando Kirishima ebbe terminato d'inumidire ben bene il membro del compagno, Bakugou si piegò in avanti, prendendolo per la spalle ed invertendo le loro posizioni.
Impiegò due secondi netti per spogliare il rosso di tutto ciò che aveva, e mentre la sua bocca si avvicinava per baciarlo dolcemente, la sua mano si muoveva sulla sua virilità.
Un gemito fermò il rosso dal baciare Bakugou, il quale colse l'occasione per portare il proprio pollice alla bocca del rosso.
Kirishima capì subito.
L'avevano fatto anche troppe volte: prese a leccare e succhiare il dito dell'amante, il quale poco dopo lo portò alla sua apertura, al fine di prepararla.
Se quello fosse stato un rapporto occasionale, Bakugou avrebbe certamente usato il preservativo, ma - tralasciando il fatto che non ne aveva con sé - sia lui che Kirishima si conoscevano da oltre un anno e sapevano di essere sani entrambi.
Tra i due vi era fiducia.
Di lì a poco, Bakugou diede inizio all'atto più intimo che due persone possano compiere.
Un atto di così profonda condivisione, da non importare tra chi o come viene fatto, ma solo con che consapevolezza.
E dietro il loro atto c'era amore, un amore intenso e profondo, rimasto seppellito a lungo, ma ora rinato.
Sentirsi reciprocamente provocò nei corpi di entrambi emozioni inspiegabili a parole.
Bakugou si muoveva a ritmo costante, alla velocità che sapeva essere più congeniale a Kirishima, il quale si aggrappava con tutte le proprie forze al biondo, affondando le unghie nei muscoli rigidi e tesi della sua schiena e gemendo per il piacere.
Il rosso raggiunge il culmine per primo, stimolato sia dal membro del biondo, sia dalla mano dello stesso.
Bakugou seguì poco dopo, e quando si accasciò accanto a Kirishima, il suo cuore era pieno e la sua mente vuota.
Non pensò a nulla che non fosse Eijirou.
Ed all'amore che provava per lui.
Sorrise, ebbro di quella sensazione di appagamento che sembrava essere ormai solo un lontano ricordo.
Circondò il rosso con un braccio, infilando la testa nell'incavo del suo collo.
Kirishima, di rimando, si strinse contro di lui.
Bakugou allungò una mano verso il basso, afferrò le coperte e coprì entrambi, per poi ignorare tutto il freddo e la solitudine che impregnava il resto della stanza, e concentrarsi solo su colui che aveva accanto a sé.

Angolo autrice
Un pizzico di SMUT male non fa mai.

*KiriBaku inensifies*
Spero ci siano altr* multishipper oltre a me che sclerano a vederli insieme :)
Un saluto a tutt* voi, miei simili, siete l'orgoglio di Wattpad T~T

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