Capitolo 9
Can
Sono rimasto sveglio tutta la notte per controllare Nuray, per assicurarmi che lei stesse bene. Dopo che ha perso conoscenza fra le mie braccia mi sono spaventato da morire. Questa ragazza ogni giorno tira fuori di me le emozioni e il problema non è che queste emozioni io non le abbia mai provato, il problema e che quando si tratta di lei le cose si intensificano ancora di più.
<Come sta?> domanda Cemal appena entra nella stanza, la stessa che io ho ceduto a Nuray. Quando ieri sera è svenuta mi sono precipitato dentro casa con lei fra le mie braccia e quando i miei fratelli ma soprattutto Cansu l'ha vista tra le mie braccia ha avuto la mia stessa reazione. Il suo viso improvvisamente diventò bianco e la voce gli tremava mentre mi chiedeva cosa le fosse successo ma io non le risposi, non subito perlomeno. Prima di tutto ero fin troppo preoccupato per Nuray e poi non mi andava di far sapere anche agli altri questa parte di lei che la divora.
<Ancora sta dormendo> dico a bassa voce mentre continuo a guardarla dormire beatamente. Ieri sera dopo averla portata nella sua stanza ho preso da parte la sua amica e le ho raccontato di come fossero andate le cose e Cansu mi aveva chiesto di chiamare un dottore per somministrarle un calmante che è stato in grado di farla dormire per tutta la notte. Cansu non ha voluto dare troppe spiegazioni del perché della sua scelta ma disse solamente che per lei sarebbe stato meglio altrimenti avrebbe avuto un crollo nervoso al suo risveglio.
<Cosa ti preoccupa Can?> domanda mio fratello è per quanto avrei bisogno di parlare con qualcuno per esternare i pensieri che da ieri sera mi frullano nella mente io non posso. Il solo pensiero mi fa mancare il respiro.
<Non mi preoccupa niente> dico solamente mentre accarezzo lentamente la sua guancia.
<Allora se non ti preoccupa niente perché hai litigato con Melissa ieri sera?> domanda curioso mentre io sbuffo infastidito. Odio quando fa così.
<Anche io sono stato folgorato dalla sua bellezza sai? Quando la vidi scendere dalla macchina quel giorno ho pensato che fosse davvero una bella ragazza ma poi osservandola ho capito che lei è come il fuoco. È silenziosa e pian piano proprio come un fuoco si fa sempre più forte e se provi di avvicinarti a lei, lei ti scotta. Con le parole, con i gesti, facendoti capire quanto e dove sbagli. È arrivata qui un mese fa eppure siamo tutti piegati davanti a lei, in senso buono però. Lei ci tiene uniti Can e se inizialmente pensavo che fosse una bella ragazza ma fastidiosa adesso, ogni volta che la guardo lavorare al campo, ogni volta che cucina per noi, o magari quando sbagliamo ci rimette in riga, ecco, ho capito che forse siamo noi ad avere bisogno di lei e non all'contrario. E ho visto come la guardi. Ho visto come la cerchi sempre con lo sguardo, così come ho visto come ultimamente stai sfuggendo a Melissa e so che in qualche modo lei c'entra. Sicuramente come è successo con me lei è stata in grado di accendere la speranza anche dentro di te solo che tu la stai guardando con occhi diversi Can e ho paura. Ho paura che tu possa farla star male per via di Melissa e se io perdessi anche nostra sorella io, io penso che...>
<Non succederà> dico velocemente interrompendolo.
<Lei ti piace Can e neanche ti rendi conto ma tutto questo è sbagliato>
<Pensi che io non lo sappia?> sussurro piano mentre tolgo velocemente la mano dalla guancia di Nuray come se mi fossi scottato.
<Quello che tu stai iniziando a provare per Nuray non è sbagliato. Ma sbagliata è la ragione per cui hai deciso di sposarti Can>
<Non ne voglio parlare> dico in modo freddo allontanandomi da Nuray.
<Quando si sveglierà non dirle che sono stato qui> borbotto velocemente per poi uscire dalla sua stanza. Perché tutto deve essere così complicato, mi domando mentalmente mentre mi dirigo al piano di sotto con l'intenzione di andare a prendere il mio cavallo. Sono incatenato, anzi, mi sono incatenato da solo quando ho accettato di sposarmi con Melissa.
La mia relazione con Melissa è iniziata per caso e dato che lei veniva qui alla tenuta molte volte con suo padre pian piano ci siamo avvicinati e tra di noi è scattato qualcosa ma poi, con il tempo mi sono reso conto che non era vero amore quello che provavo per lei, per questo un po' di tempo fa decisi di lasciarla. In quel periodo litigavamo spesso ed io non ero più capace di sopportare i suoi continui lamenti per questo le avevo chiesto una pausa ma feci un grande sbaglio dato che lei reagì in un modo che mi spaventò moltissimo. Melissa aveva cercato di togliersi la vita e se adesso è ancora in vita lo devo a mio fratello Cemal che la trovò prima che fosse troppo tardi. I suoi genitori mi avevano colpevolizzato dicendomi che lei aveva reagito in quel modo per via della mia decisione ed io non avrei permesso che lei facesse nuovamente una sciocchezza del genere per questo sono ritornato da lei con tutto che non la amavo, che non la amo più. Con il tempo mi sono rassegnato a questa mia stupida scelta ma poi l'arrivo di Nuray ha scatenato dentro il mio petto un terremoto in grado di risvegliarmi. In grado di risvegliare il mio cuore facendolo battere nuovamente come da tempo non faceva e se ieri sera ho litigato con Melissa è stato proprio per Nuray. La mia fidanzata avrebbe voluto che io le accordasse più attenzione e di ritirarci nella mia stanza ma il mio cuore continuava a stare in pensiero per Lya, la mia magnolia. Per molto tempo mi sono sentito incompleto ma da quando c'è lei sembra come se quella parte di me si fosse non solo completata ma anche aggiustata. E non posso non pensare a quando papà mi disse che l'albero di magnolie avrebbe fiorito solo quando la sua metà sarebbe tornata, unendo finalmente i pezzi mancanti.
"Non mi lasciare" le sue parole risuonano nella mia mente mentre il vento scompigli i miei capelli per la forte velocità con cui sto andando e improvvisamente tiro le redini del cavallo in modo brusco e questo, questa mia stupida scelta fa fermare il cavallo di colpo mentre io cado giù.
🌸Nuray🌸
Un flebile mormorio continua a ronzarmi accanto all'orecchio ed io odio essere svegliata in questo modo.
<Smettila, chiunque tu sia> mormoro infastidita mentre mi copro la testa con il cuscino e stranamente la fodera è imbrattata dall'odore di Can.
<Sei sveglia> la voce di Cemal arriva alle mie orecchie facendomi strabuzzare gli occhi all'istante mentre scopro il mio viso.
<Cosa ci fai qui?> domando incredula mentre mi siedo nel letto.
<Stai bene?> chiede mentre fa un passo in avanti e dal tono di voce che ha usato mi sembra preoccupato.
<Certo, perché non dovrei?>
<Ieri sera ti sei sentita male. Tu, insomma, ah, lascia stare> farfuglia in modo impacciato mentre si porta le mani nei capelli biondi con fare disperato.
<Mi sono sentita male?> chiedo incredula scendendo dal letto. In che senso mi sono sentita male? Perché io non ricordo niente?
<Tu ieri...> sento come inizia a borbottare ma la mia attenzione improvvisamente si focalizza sulla strana sensazione che inizio a sentire all'altezza del cuore che in modo tormentato batte.
<È successo qualcosa> sussurro piano mentre mi porto la mano sul petto. È una sensazione strana quella che sento. Il mio cuore sembra impazzito mentre uno stato di angoscia mi assale lentamente.
<Nuray stai bene? Dove diavolo è Can quando serve> sento nuovamente Cemal borbottare e quando sento il nome di Can il mio respiro si mozza.
<Dove è Can?> domando con la voce tremante senza capire del perché mentre infilo i miei stivaletti.
<Lui, ecco, è uscito. Non lo so. Dove stai andando?> chiede poi preoccupato quando mi precipito fuori dalla mia stanza.
<A cercare Can> dico solamente prima di iniziare a correre per tutta la casa, cercandolo dappertutto fino a quando fuori, davanti alle scuderie non trovo Ishak e mi informa di aver visto Can prendere il suo cavallo ma di non essere più ritornato.
<E cosa aspettavi a dircelo idiota?> chiede Cemal urlando.
<Andiamo a cercarlo> sussurro piano mentre prendo Stella e montare su. Non riesco a spiegarmelo ma so che c'è qualcosa che non va, lo sento. Il mio cuore continua a battere all'impazzita mentre la mia mente sussurra il suo nome.
<Dove sarà andato?> sento Cemal mormorare mentre mi affianca ed io senza risponderli mi dirigo al lago con una brutta sensazione che mi accompagna.
<Can!> un urlo disperato esce dalla bocca di Cemal quando a poca distanza da noi si vede il corpo di Can sdraiato per terra.
<Can> il suo nome dalle mia bocca esce in modo flebile mentre scendo dal cavallo correndo poi da lui senza esitare. Sento Cemal urlare in preda alla disperazione quando il fratello non da alcun segno di coscienza e vorrei urlare a mia volta, vorrei incitarlo ad aprire gli occhi e guardarmi come fa di nascosto, vorrei chiederli di ascoltare la mia voce come lui fa con me quando ho un attacco d'ansia, e lo farei, lo farei veramente se non fosse per il fatto che appena la mia mano sinistra ha toccato la sua testa si è inumidita di sangue. Del suo stesso sangue.
******
Il tempo sembra essersi fermato da quando sono salita dentro l'ambulanza e il tragitto per arrivare all'ospedale sembrava non finire mai. E più l'attesa si fa lunga più la mia preoccupazione aumenta, così come aumentano i battiti del mio cuore ma l'unico che sembra abbandonarmi è il mio respiro che esce in modo irregolare.
<Devi calmarti Nuray, stai tremando> lo voce fioca di Cemal interrompe i miei pensieri e quando la sua mano si appoggia timorosa sulla mia invece di spostarla la afferro con decisamente, stringendola forte, cercando di trasmetterli un po' di forza. La stessa che sto cercando dentro di me solo per non crollare.
<Non voglio perdere anche lui. Ho già perso troppe persone>
<Lui starà bene Cemal> sussurro piano cercando di convincere prima di tutti me stessa di queste parole. I dottori ci hanno detto che Can sta bene ed è fuori pericolo ma fino a quando non si sveglierà e non mi assicurerò che realmente è così questa angoscia continuerà a farsi sentire.
<Vuoi andare da lui?> chiede Cemal a bassa voce.
<C'è pel di carota> rispondo mormorando mentre una smorfia di disgusto esce dalla mia bocca al solo pensiero di quella accanto a lui.
Quando avevamo trovato Can privo di sensi Cemal non aveva tardato a chiamare i soccorritori, così come nessuno che lavora alla tenuta non ha tardato a venire all'ospedale, in pensiero per Can. Nessuno tranne che la sua fidanzata Melissa. Forse a chiamarla è stato Tarik ma lei è arrivata per ultima. A detta sua aveva un importante appuntamento dal parrucchiere e quando è arrivata il mio stato d'animo è peggiorato. Prima che lei arrivasse io ero nella stanza di Can, a sorvegliarlo, preoccupata per lui, mentre mentalmente lo pregavo di svegliarsi solo per porter riprendere a respirare ma appena è arrivata Melissa il mio posto l'ha preso lei urlando ai quattro venti che lei fosse la sua fidanzata e per diritto lì spettava. È tutta quella sceneggiata l'aveva fatta solo perché il dottore ci aveva consigliato di non affollare la stanza di Can e che se l'avessimo voluto vedere avremo dovuto fare a turno, uno alla volta.
<Neanche a te sta simpatica eh?> chiede Tarik ridacchiando.
<Perché c'è qualcuno a cui sta simpatica?> chiedo seria mentre mi alzo. Sono stanca di aspettare qui seduta.
<Noi dobbiamo farcela andare bene> risponde Cemal usando un timbro di voce aspro e vorrei chiederli a cosa si stesse riferendo ma la voce di Can mentre chiama il mio nome riesco a sentirla fino a qui.
<È stato Can?> domanda Tarik e senza aspettare inizio a correre verso la stanza di Can.
<Che succede?> domando preoccupata appena apro lo porta della sua stanza. Pel di carota si trova davanti al suo lettino ma la sua testa e girata verso la porta mentre i suoi occhi si possano su di me, rivolgendomi uno sguardo infuocato.
<Non succede un bel niente. Vai fuori!> dice in modo duro.
<Can> chiamo il suo nome a bassa voce mentre inizio a camminare verso di lui con l'intenzione di affiancarlo ma Melissa mi blocca mettendo una mano sul mio petto e spintonarmi leggermente.
<Fallo un'altra volta e quella mano te la spezzo> la voce di Cansu arriva alle mie orecchie in modo forte e nel preciso istante in cui lei mi affianca l'espressione dura di Melissa svanisce.
<Cosa è successo?> chiede Cemal.
<Non lo so. Questa ragazza praticamente mi è saltata addosso appena ho aperto gli occhi>
<Sono la tua fidanzata dannazione!> risponde Melissa urlando mentre si gira, guardando Can.
<Nuray> dice in modo deciso il mio nome facendo sussultare il mio cuore.
<Ma cosa c'entra lei ora?> chiede Melissa infastidita.
<La mia fidanzata è Nuray> dice Can serio al che io nel sentire le sue parole strabuzzo gli occhi perplessa, e non sono l'unica. Tutti i presenti nella stanza hanno spostato il loro sguardo su di me ma io l'unico che guardo e proprio Can che mi rivolge un piccolo sorriso.
<Stai bene?> sono queste le parole che escono dalla mia bocca mentre finalmente mi avvicino a lui.
<Si perché? A proposito, cosa ci faccio qui?> domanda curioso mentre afferra la mia mano con la sua, incrociando le nostre dita.
<Tu non stai bene> sussurro piano sicura di me ma soprattutto preoccupata.
<Mai stato meglio> lo sento mormorare e mentre io sono intenta a guardare il bellissimo sorriso che mi rivolge lui lentamente sembra avvicinarsi a me e solo quando si trova ad un palmo dalle mie labbra capto la sua sbagliata intenzione. Ed è tardi, capisco tardi la sua intenzione dato che l'attimo dopo le sue labbra si sono unite con le mie in un dolce e ingenuo bacio a stampo. Un bacio alquanto semplice ma capace di far vibrare ogni fibra del mio corpo.
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