Capitolo 14
Nuray
<Sei uno stronzo bastardo!> la voce acuta di Melissa si sente fino a fuori e curiosa di sapere cosa sta succedendo mi affretto ad entrare dentro casa seguita da Cemal.
<E tu che cosa guardi eh?> chiede in modo aspro appena punta lo sguardo su di me.
<Cosa è successo Melissa?> domanda Cemal mentre si mette davanti a me facendomi sbuffare. Io adoro i fratelli Divit ma odio quando cercano costantemente di difendermi, soprattutto da Melissa. Da quando Can ha iniziato a fingere di non ricordarsi di lei Melissa non ha fatto altro che provocarmi e infastidirmi perennemente ed io ne ho abbastanza di lei.
<Per colpa di questa stronza Can mi vuole lasciare!> urla in modo forte e nel sentire queste parole in un certo senso il mio cuore sussulta ma di felicità.
Continuo a sentire la voce stridula di Melissa e forse anche quella di Cemal ma la mia attenzione così come i miei occhi si focalizzano sulla figura di Can e quando i nostri occhi si incrociano istintivamente un piccolo sorriso si forma sulle mie labbra.
<Come puoi lasciarmi per questa qui? E il matrimonio? Come puoi farmi una cosa del genere?> chiede Melissa urlando mentre si avvicina a Can e quando le sue mani si appoggiano sul suo torace per spintonarlo ancora e ancora, dentro di me scatta qualcosa.
<Se lo spingi un'altra volta ti strappo i capelli, come minimo> il timbro della mia voce esce in modo duro mentre lentamente mi avvicino a Melissa. Per troppo tempo l'ha trattato male e conoscendo la bontà di Can davanti alla sua cattiveria resterebbe in silenzio anche ora quando lei lo spinge.
<Tu solo provaci> risponde mentre mi lancia un'occhiata di sfida e non fa in tempo a poggiare nuovamente le sue mani sul petto di Can che le mie di mani si infilzano nei sui capelli e tirarglieli. La sento urlare mentre cerca di liberarsi da me ma io mollo la presa sui suoi capelli solo quando oltrepassiamo il portico di casa.
<Non ti permettere mai più di mettere le tue mani su di lui, e questo vale anche per tutte le perone a cui voglio bene> dico in modo aspro. Sono la prima a detestare chi usa la violenza ma lei per troppo tempo l'ha usata contro chi non doveva. Lei per anni non ha fatto altro che manipolare le persone intorno a lei usando la violenza psicologica, soprattutto con Can.
<E così che mi fai trattare? Tu non puoi lasciarmi! Lo sai che io...>
<Tu sei una grandissima bugiarda Melissa e mi domando come hanno fatto a crederti per tutto questo tempo>
<Di cosa stai parlando?> domanda Cemal mentre mi guarda confuso e come lui anche il resto delle persone che mi hanno seguita fino alla porta. Appena Melissa ha iniziato a urlare tutti si sono affacciati per cercare di capire cosa stava succedendo.
<Quei segni che ha sui polsi sono finti> dico sicura di me mentre incrocio le braccia sotto il seno.
<In che senso sono finti? Io ero lì quando...>
<Quando cosa Cemal? Quando tu l'hai trovata a casa sua lei aveva già organizzato tutto. I suoi genitori erano allarmati che non la stavo trovando da nessuno parte ma poi ti arriva una telefonata anonima dove ti informano che ci fossero dei strani movimenti a casa sua così tu ci vai dato che in quel momento eri lì vicino e la trovi con i polsi tagliati, o almeno e quello che lei ha cercato di farvi credere e voi ci siete cascati. I suoi genitori sapevano benissimo dove si trovava dato che sono stati loro a chiamarti>
<Sta zitta stronza!>
<Io non capisco> mormora Can in modo confondo mentre mi guarda cercando nei miei occhi una relativa spiegazione.
<Molte volte quando mi sono seduta accanto a lei a tavola ho avuto modo di osservare le sue mani, i suoi polsi. Inizialmente ero curiosa non capendo a cosa erano dubito quei segni, anche se mi ero già fatta un idea tutta mia, ma poi Can mi confessò quello che lei feci e il suo comportamento, questa sua bugia è stata messa in atto solo per manipolare Can e non farsi lasciare. Questo però l'ho scoperto in seguito quando qualche giorno fa vidi i suoi polsi privi di alcun segno e non riuscivo a credere come fosse possibile così mi sono impuntata di osservarla, di tenerla sotto occhio solo per capire come diamine fosse possibile che le sue cicatrici per un giorno fossero sparite, soprattutto quando lo stesso giorno, di sera però, lei rimase da noi a cena e magicamente le cicatrici erano riapparse>
<Ti ho detto di stare zitta!> urla nuovamente ma questa volta cerca di scagliarsi contro di me ma viene fermata dai miei due fratelli, Cemal e Tarik che la bloccano all'istante.
<Giù le mani> ringhiano entrambi in modo aspro e se loro la fermano solamente dato che sono degli gentiluomini, la mia amica Cansu involontariamente la fa cadere.
<Una volta ti avevo già avvisato di tenere giù le mani>
<Perché?> domanda Can con la voce fioca e mi duole il cuore rivelargli in questo modo la menzogna in cui per anni ha vissuto ma per via delle cose accadute non avevo trovato ancora il momento giusto per confessargli quello che grazie a Cansu ho scoperto. La mia amica certe volte mi fa realmente paura, soprattutto quando si trasforma in un agente sotto copertura. Ed è ciò che ha fatto quando le raccontai quel piccolo dettaglio che riguardava Melissa.
<Potrei dire soldi ma sono sicura che c'è dell'altro> rispondo sicura di me e dopo altri momenti di urla e minacce da parte di Melissa finalmente possiamo entrare dentro casa mentre i miei due fratelli fanno il tifo per me, e se loro due sono su di giri il silenzio di Can mi preoccupa, per questo gli faccio segno con la testa di seguirmi fuori in veranda.
<Tu sei incredibile sai? Riesci sempre a trovare una soluzione per tutto ma sopportare per me, per i miei problemi>
<Non avevo altro da fare> mormoro piano mentre lentamente mi avvicino a lui. Potrò avere paura, o magari potrei essere triste, arrabbiata ma a fine giornata sono le due braccia che desidero, la loro caloria mentre mi cullano dolcemente.
<Perché sei scappata?> domanda a bassa voce mentre mi stringe a lui, e non gli importa se si bagna per via dei miei vestiti ancora bagnati dato che continua a coccolarmi.
<Per paura> sussurro piano. Per paura che gli possa succedere qualcosa. Bülent mi aveva minacciato che loro avrebbero subito le conseguenze e forse solo adesso mi rendo conto che lui si riferiva a loro, ai fratelli Divit.
<O mio dio> sussurro sconvolta quando la mia mente inizia a realizzare.
<Lui lo sapeva> balbetto piano mentre mi stacco dalle braccio di Can.
<Ma di cosa stai parlando?> chiede curioso mentre confuso mi guarda.
<Bülent sapeva chi io fossi. Perché? Perché ha fatto una cosa del genere? Cosa c'entro io?>
<A cosa ti riferisci? Cosa è successo?> domanda questa volta preoccupato. Il suo sguardo lo è mentre mi guarda con quei occhi che quanto amo.
<Bülent ha abusato di me> confesso a bassa voce.
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