4. Lingua - Brycen
⚠️ ALLERTA SPOILER! ⚠️
Non proseguite se non avete concluso la lettura di Unmasked!
Un sospirò svuotò il petto di Brycen quando posò libri e taccuini sul tavolo. Una quantità eccessiva per la prima lezione, lo sapeva; probabilmente non sarebbero andati oltre il mero approccio all'alfabeto sayfano e alla sua pronuncia, ma era rassicurante avere tutto a portata. La sola idea di poter allungare una mano e sfogliare un tomo per trovare una risposta era in grado di scacciare una discreta porzione del suo nervosismo.
«Non spaventarti» disse ad Alexiej, che si era già seduto al tavolo. «È probabile che oggi non apriremo neanche un libro. Vorrei innanzitutto che prendessi confidenza con la lingua, che la esplorassi con la giusta calma finché non ti sentirai a tuo agio nell'utilizzarla. Partiremo dalle basi, naturalmente, e ci addentreremo in qualcosa di più complesso solo quando ti sentirai pronto. Nessuna fretta e, soprattutto, nessuna pressione: rilassati e non esitare a chiedere o a sperimentare, se ti aggrada. Possiamo esercitarci quanto e quando preferisci, sono a tua completa disposizione.»
Alexiej annuì, gli occhi marroni fissi su di lui. Aveva ancora la postura rigida dell'educazione zimea, busto dritto e mani chiuse a pugno sulle cosce, con i capelli rossi raccolti in una treccia morbida. Gli sarebbero occorsi mesi, forse anni per abbandonare quella formalità – com'era stato per lui, che ancora se la trascinava dietro insieme al suo accento.
Edvokin, al contrario, si era abituato in fretta. In quel momento se ne stava stravaccato sul divano, pigramente abbandonato sui cuscini con la camicia aperta e i capelli sciolti sparpagliati sul petto. Al suo fianco era distesa Chloe, le gambe coperte dal qípáo che penzolavano oltre il bracciolo e la testa schiacciata contro la sua spalla, senza curarsi di spettinare la crocchia in cui aveva raccolto i capelli. Brycen non riusciva a udire i commenti che si sussurravano a vicenda, ma dovevano essere piuttosto divertenti a giudicare dalle loro risatine soffocate.
«Siete ancora qui?»
«Mi sembra ovvio» sghignazzò Edvokin. «Se hai intenzione di impartire lezioni di lingua al mio fidanzato, mi sembra doveroso assistere. Potrebbe rivelarsi uno spettacolo interessante.»
Brycen inarcò un sopracciglio. Non aveva usato l'inflessione con cui pronunciava un commento sarcastico, ma per quale altra ragione quel commento poteva suscitare tanta ilarità?
«Te l'ho detto che non avrebbe capito» mormorò Chloe, con un ampio sorriso sul volto.
Edvokin le rivolse uno sguardo complice. «Non è forse ciò che lo rende così esilarante?»
«Si può sapere di cosa state parlando?»
«Di lingua, Bry. Lingua.» Chloe pronunciò quella parola anche in sayfano, poi si voltò verso Edvokin. «Non è buffo che anche in sayfano si possa usare la stessa parola? In jiyano non renderebbe.»
Lui annuì, ridacchiando di nuovo. «Devo essere sincero, Yce, credo che Lesha non abbia necessità di alcuna lezione a riguardo. Lo reputo già piuttosto esperto.»
«Ti sorprenderebbe scoprire quanto Brycen sia diventato abile, e io di lingue me ne intendo parecchio.»
«Mi stavo giustappunto domandando se le usanze sayfane gli abbiano insegnato qualcosa di peculiare da condividere, sono davvero curioso di vedere come avrà intenzione di sperimentare con Lesha.»
Alexiej lo guardò con le sopracciglia alzate e si abbandonò a un sospiro che sapeva di rassegnazione. «Lo stai mettendo a disagio, Edvik. Dovete continuare ancora a lungo?»
«Oh, ti prego, solo finché non lo comprende» lo supplicò lui. Stavano facendo qualche gioco di parole, quello Chloe l'aveva reso chiaro; la stessa parola... Ma gli unici termini che coincidevano tra sayfano e zimeo erano quelli nell'antica lingua, come Sihir. Cosa gli stava sfuggendo? «A tal proposito, Lesha! Prima di cominciare, dovrei avvisarti che la lingua di mio cugino è particolarmente fredda. Non temere, sono certo che ci farai l'abitudine, dopotutto puoi esplorarla con calma.»
«Non direi che sia fredda, semmai il contrario» lo corresse Brycen. «Il sayfano ha suoni melodici e aperti, è piuttosto espressivo, qualcuno lo considera addirittura passionale. E non posso certo definirla la mia—»
Lingua.
Si fermò. Spostò lo sguardo su Chloe, che allungò il sorriso nel rivolgergli un occhiolino, e quell'implicita conferma fu sufficiente a farlo avvampare. La sua mente richiamò alla memoria l'intera discussione, e la nuova chiave di lettura rendeva tutto così evidente che... Oh, Dea. Oh, Dea, il suo discorso iniziale era davvero così ambiguo? Come aveva fatto a non notarlo?
Le risate di Edvokin e Chloe gli riempirono le orecchie, e Brycen avrebbe voluto far notare loro quanto fosse sciocco e infantile quel divertimento, eppure non credeva che il suo atteggiamento fosse poi così maturo. Sentiva il volto in fiamme e cominciò a massaggiare la fronte così da avere una scusa per evitare lo sguardo di Alexiej: se l'avesse incrociato, l'imbarazzo l'avrebbe divorato dall'interno.
«Non era... Non mi riferivo... Lingua inteso come forma di linguaggio.»
«Era evidente» lo rassicurò Alexiej. «Purtroppo mi sono innamorato di un idiota.»
Edvokin schioccò la lingua contro il palato, agitando una mano. «Accusa ingiusta e del tutto gratuita! Ti ho visto che sorridevi, mio caro. Sei incapace di resistere al mio umorismo tanto quanto al mio fascino.»
«Siedi al tavolo con noi, se hai tanta voglia di parlare. Un ripasso di sayfano potrebbe giovarti.»
Lui trasalì, drizzando il busto di scatto. «Chloe, non avevi una commissione da svolgere? Sarebbe da maleducati lasciarti uscire da sola, mi vedo costretto ad accompagnarti.»
«Verissimo» disse lei. «Mi farebbe davvero piacere un po' di compagnia, pensavo proprio di uscire adesso.»
Edvokin si abbottonò la camicia e offrì il braccio a Chloe, che lo afferrò senza esitare. Brycen era lieto che avessero legato così rapidamente, un po' meno che fossero tanto inclini ad assecondarsi a vicenda su qualsiasi frivolezza. Ma ridevano entrambi, di un'allegria così spensierata che gli alleggeriva il petto, e si trovò a distendere le labbra mentre li osservava lasciare la stanza.
«Vorrei sottolineare che, se dovesse succedere qualcosa mentre il sottoscritto è assente, mi riterrò formalmente deluso e offeso» disse Edvokin, mimando un saluto.
«Entrambi ci riterremo delusi e offesi» gli fece eco Chloe. «Quantomeno lasciateci guardare.»
Brycen gettò fuori l'aria in un respiro denso e, quand'ebbero chiuso la porta, si decise ad alzare lo sguardo verso Alexiej. Grazie a Beyled lui non sembrava a disagio, e cercò di rilassare i muscoli mentre si schiariva la voce. «Chiedo scusa per il momento imbarazzante.»
«Ci sono abituato. Edvokin ha mosso così tante battute sugli uccelli da quando lo conosco che non sarei in grado di contarle.»
«Non rammento di avergliene sentite dire. Cos'avrebbe da ironizzare sugli uccelli?»
Alexiej prese fiato, ma non disse nulla. Restò a guardarlo per qualche istante, gli occhi fissi nei suoi, finché non scosse il capo. «Non è importante. Piuttosto, trovo che il contesto sia più esilarante delle ambiguità: un uomo, per di più un Dotai, che insegna qualcosa a un altro uomo, per di più un invertito. Sembra l'inizio di un racconto comico.»
«Una situazione piuttosto surreale, te lo concedo» ridacchiò Brycen. Un sayfano non avrebbe giudicato quell'evento in altro modo se non ordinario, ma agli occhi di uno zimeo doveva apparire come assurdo, un insieme di coincidenze tali da risultare tanto paradossale quanto blasfemo. «Ad ogni modo, non dovresti usare ancora quel termine.»
«Quale?»
«Invertito.» Brycen arricciò il naso. «Lo ritengo denigratorio. Sottintende che vi sia uno stato naturale delle cose – quale l'unione tra uomo e donna – e che sia da considerarsi anomalo tutto ciò che devia da questa condizione di normalità. Ma tu non sei un'anomalia, nessuno di noi lo è. Non siamo un'eccezione da tollerare, né il nostro modo di essere è inferiore o meno giusto rispetto ad altri. Tutte le sfumature fanno parte del bianco allo stesso modo: nessuno definirebbe l'arancio come inversione del viola, ma lo chiamerebbe col suo nome. Così ognuno di noi merita di essere accettato e celebrato per ciò che è, senza pregiudizi che possano offuscare la nostra autenticità. Perciò, non invertito. Nessuno è un invertito.»
Alexiej abbassò lo sguardo e tacque, restando in contemplazione per qualche istante. «Quale dovrei usare?»
«Comprendo che lo zimeo non abbia null'altro da offrire, per il momento... Ma stiamo per approcciarci allo studio di una nuova lingua, e possiamo prendere in prestito parole che ci consentano di esprimere concetti che altrimenti non saremmo in grado di definire.» Brycen sorrise. Afferrò uno dei taccuini e la penna, aprendo una pagina vuota per scribacchiarci sopra. «Se devo essere sincero non sono esperto nell'uso di questi termini a mia volta, tuttavia – da ciò che mi è parso di comprendere l'ultima volta che se n'è discusso – credo che questo possa risultare calzante. Si legge bisessuale.»
Brycen ruotò il taccuino e lo allungò verso Alexiej, lasciandogli il tempo di osservare quella parola che, per il momento, doveva risultare per lui priva di significato. Lo vide assottigliare lo sguardo e seguire col dito ogni singola lettera, masticando con fatica quella pronuncia a fior di labbra.
«Cosa significa?»
«Definisce una persona attratta sia da uomini che da donne» disse Brycen, ma subito stropicciò le labbra in una smorfia insoddisfatta. «Più o meno. Per semplificare. Ti consiglio di discuterne con Chloe, lei è decisamente più adatta di me nel parlare di questo genere di cose, esistono molte più sfumature di quelle che io e te abbiamo conosciuto finora.»
«Beh...» Alexiej deglutì. Si schiarì la voce e Brycen ebbe la sensazione che non sapesse bene cosa dire, finché non rialzò lo sguardo. «Allora grazie, professoressa.»
Brycen sorrise. «Come ho detto, sono a tua disposizione.»
Quest'oggi scenetta leggera con Edvokin e Chloe che fanno gli scemi per la non-felicità di Brycen xD Mi piace immaginare la vita quotidiana di questi quattro, dopo tutto quello che hanno passato lo trovo molto refreshing, vivo di queste scenette nella mia mente ♥
Come si intuisce dal discorso di Brycen, hanno "già discusso" a riguardo della sessualità di Alexiej, ma quando? Come? Trachemys lo sa già (?) ma lo scoprirete anche voi, non temete u_u Non è una scena che ho in programma di scrivere per il Writober, ma prossimamente arriverà una oneshottina a riguardo!
E via verso il prossimo giorno~
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