1. Caffè - Edvokin
⚠️ ALLERTA SPOILER! ⚠️
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Edvokin scrutò la tazzina sotto le sopracciglia aggrottate. Scelta bizzarra, quella di realizzarla in vetro: si poteva scorgere il liquido all'interno, di un marrone così intenso da inghiottire ogni altra sfumatura, ma per ottenere quell'effetto fluttuante avevano sacrificato le decorazioni. Niente forme cangianti, neanche un misero intreccio ad avvolgere il bordo. Colori, neppure i servizi del primo anello erano così carenti di sfumature. E perché era così piccola? Il manico era talmente stretto che a malapena riusciva a infilarci l'indice.
«Dovrebbe rappresentare un assaggio?»
«È quanto se ne beve di solito» disse Chloe, chinandosi fino a posare le braccia sul tavolo.
«Ma è così miseramente poco!»
«È sconsigliabile assumerne quantità superiori.» Brycen si stiracchiò sulla sedia, la voce ancora impastata dal sonno. Chloe gli aveva servito il caffè in una tazza di dimensioni normali, benché disgraziatamente monocromatica, e lui l'aveva mischiato con tanto latte che la tonalità era diventata simile a quella del legno d'acero. «Sarebbe preferibile limitarsi a bere un massimo di tre tazzine al giorno, benché la scelta ottimale consista nel ridurre quel numero a due.»
Edvokin schioccò le labbra. «Sciocchezze. Ho udito che è sconsigliato anche superare una certa soglia di alcolici – che francamente trovo imbarazzante – e pur avendola ignorata a cadenza settimanale posso affermare di godere di uno stato di salute sfavillante. Non presento alcuna delle fantomatiche controindicazioni che avrebbero dovuto colpirmi.»
«Ho i miei dubbi a riguardo» disse Brycen.
«Ho i miei seri dubbi a riguardo» aggiunse Alexiej.
Edvokin si voltò verso di lui a bocca aperta. «Persino tu parli contro di me? Questa coalizione tra voi è davvero sgradevole, farvi conoscere è stato un errore.»
«Avrei notato il tuo insignificante problema di dipendenza anche da solo, temo.» Alexiej sghignazzò sotto i baffi mentre lui borbottava, poi sollevò la sua tazzina.
Edvokin tentò di imitarlo, ma Brycen lo bloccò afferrandogli il polso.
«Aspetta, Kin. Dovresti aggiungere dello zucchero. Tesoro, potresti pensarci tu?»
Chloe annuì e andò a rovistare tra i mobiletti, tornando con una piccola zuccheriera di ceramica azzurra – Beyled candida, c'era qualcosa lì dentro che avesse più di un colore? – corredata di cucchiaino. Edvokin fissò Brycen con un sopracciglio alzato, poi si voltò verso il fidanzato. Alexiej bevve un sorso e dopo un istante di contemplazione piegò le labbra in una smorfia da non male.
«Lesha l'ha bevuto» fece notare Edvokin, tornando a guardare Brycen.
«Non ho ancora avuto modo di comprendere i suoi gusti, ma i tuoi li conosco piuttosto bene. È troppo amaro per te – e troppo caldo. Suggerisco aggiungere un cucchiaino di zucchero, forse persino due, e dopo aver mescolato mi occuperò di raffreddarlo un po'.»
«Colori, e quale sarebbe la ragione di simili precauzioni? Non sono certo necessarie tante specifiche. Mi credi forse un ragazzino viziato?»
«Certo che no» disse Brycen. «Da ragazzino eri molto più schizzinoso.»
Alexiej si sporse in avanti per incrociare il suo sguardo. «Più schizzinoso di com'è adesso? È possibile?»
Edvokin scoccò un'occhiataccia a entrambi. «Un errore. Un tremendo, madornale errore.»
«Però ha ragione, Edvik. È molto amaro» disse Alexiej. Soffiò sulla tazzina e bevve di nuovo prima di scuotere il capo. «Non lo gradiresti.»
«Questo lo deciderò da me, grazie tante. Se la tradizione vuole che venga bevuto amaro non può certo essere così terribile, e io sono perfettamente in grado di sopportare un po' di asprezza. Avendo convissuto con mia sorella per trent'anni, oserei dire di esserne persino un esperto intenditore.»
Edvokin sollevò la tazzina e la avvicinò al naso, inspirando l'aroma avvolgente che si levava dalla bevanda scura. Era intenso, ma non sgradevole. E perché Brycen sosteneva che fosse troppo caldo? A contatto con le dita non sembrava bollente, e non c'era più vapore che—
Si voltò. Alexiej non aveva ancora finito di bere e la sua tazzina stava fumando, al contrario di quella che stringeva in mano.
«Yce.» Edvokin notò con la coda dell'occhio che Brycen distolse lo sguardo a quel richiamo. «So cos'hai fatto.»
Lui si schiarì la voce e scrollò le spalle. «Non so di cosa tu stia parlando.»
«Gradirei sottolineare che hai preso iniziativa di tua volontà. Tenetelo a mente, la prossima volta che osate insinuare che io sia capriccioso: io non l'avevo affatto richiesto» borbottò Edvokin, scoccando un'occhiata di biasimo a entrambi gli uomini. Drizzò il busto e si sistemò meglio sulla sedia, le gambe accavallate sotto il tavolo. «Non ho necessità di particolari accorgimenti e neanche di dolcificanti – puoi riporre la zuccheriera, Chloe, grazie mille. Quante storie per un caffè, saranno a malapena due sorsi.»
Portò la tazzina alle labbra e bevve. Un sorso lungo che riempì la bocca con un tepore rinvigorente, il gusto energico e terroso pronto a esplodere mentre scivolava giù per la gola. Ma l'esplosione fu violenta. L'amarezza gli solleticò il retro della lingua e poi l'artigliò con prepotenza, sovrastando ogni altro sapore con un tale disgusto da far contorcere i muscoli.
«Ma è atroce!» Edvokin trasalì, posando la tazzina sul tavolo con tanta foga da far schizzare residui di caffè tutt'intorno. «Beyled candida, avete intenzione di uccidermi? Questa non è una bevanda, è il frutto malsano di una mente perversa che non conosce pietà né decenza, generato con l'unico scopo di infliggere sofferenza inesorabile! Ho bisogno di stemperare questo scempio.»
Si avventò sulla tazza di Brycen e tracannò il contenuto fino a svuotarla del tutto. Aveva un sapore accettabile – qualunque cosa sarebbe stata accettabile dopo quell'orrore – ma il retrogusto amaro del caffè prevaleva su quello dolce e cremoso del latte persino se mescolato. Edvokin lasciò andare la tazza in un lamento, il viso accartocciato in una smorfia che non riusciva a distendere.
Brycen sospirò. Recuperò la tazza e rovesciò all'interno ciò che restava del caffé di Edvokin, versando altro latte. «Io ti avevo avvertito.»
«Avevi detto che era amaro, non che fosse il distillato dell'essenza stessa del disgusto» si lamentò lui, rabbrividendo. Continuava a sfregare la lingua contro il palato nel tentativo di scacciare quel saporaccio, ma non voleva saperne di andare via. Come aveva fatto Alexiej a berlo? A finirlo, persino; ormai la sua tazzina era vuota. «A te piace quest'abominio liquido, Lesha?»
Alexiej alzò le spalle. «Ha un sapore peculiare.»
«Peculiare! Non avevo idea che nel tuo personale vocabolario codesto termine fosse sinonimo di "ripugnante a un tale livello da sfuggire alla comprensione della mente umana". Avrei dovuto immaginare che il tuo senso del gusto fosse irrimediabilmente compromesso, tu sbocconcelli carne secca come fosse uno spuntino delizioso. Sciocco da parte mia fidarmi del tuo palato.»
«La prossima volta fidati delle mie parole.»
«La prossima volta farò colazione con la vodka.»
«Che ne diresti di latte e miele?» Chloe gli appoggiò davanti un'altra tazza, piena fino all'orlo. «C'è anche un pizzico di vaniglia.»
Edvokin la fissò con occhi stretti. La superficie era schiumosa, decorata con un cuore fatto di granelli di zucchero brunito. Quando l'aveva preparato? L'aveva sentita trafficare con barattoli e bevande, ma era stato prima ancora che servisse il caffè.
La guardò. Lei curvò le labbra in un sorriso ampio che gli riempì il volto di un'innocenza che non aveva nulla di candido.
«Mi astengo dal muovere commenti solo perché mi hai salvato la vita» disse Edvokin, sentendola ridere mentre sorseggiava la bevanda tiepida.
Dolcezza, finalmente. Sollievo per la sua lingua atrofizzata, amabile delizia in cui l'anima trovava ristoro, liberandosi delle afflizioni che l'avevano tormentata.
Ma la prossima volta avrebbe comunque scelto la vodka.
Si parte in grande stile! Non appena ho letto la prima parola del prompt ho subito pensato a questa scena ed è il motivo per cui ho scelto proprio questa lista tra quelle che mi ero salvata xD
Il POV di Edvokin è sempre molto divertente da scrivere, mi era mancato ♥ Che ne pensate? Anche voi eravate certi che non avrebbe gradito il caffè?
Voi lo bevete? Amaro o zuccherato? Io riesco a bere senza zucchero solo una tipologia, negli altri metto almeno un cucchiaino e talvolta anche il latte. Però hey, sono migliorata: all'inizio ne mettevo TRE. Zuccheravo persino latte e miele, còff.
Di chi pensate sarà il prossimo POV? Chi avrà a che fare con la geometria? Lo scopriremo domani!
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