la solitudine

//contiene temi un po' pesanti, per chi non li vuole leggere non li legga (es. autolesionismo, depressione, anoressia e altre cose)
//scusate se le ho trattate superficialmente ma dovete capire che era un tema per la scuola... avevo già modificato il mio modo di scrivere così da non renderlo eccessivamente pesante o "inaccettabile" dalla prof, scusate ancora, nel caso se volete farò dei capitoli a parte




"non capisci il valore delle cose fino a quando non le hai perse".
In questo periodo sono venute a mancare diverse cose tra cui anche le relazioni sociali, questo ha portato un forte senso di solitudine, un senso che ti fa stringere lo stomaco e seccare la gola, un senso che si insidia tra i meandri più scuri della mente non uscendo più di lì, raschiando le pareti dell'anima fino a farti stare male e, a volte, questo male porta alla depressione o peggio al suicidio. Anche l'autolesionismo può essere un modo per fuggire dalla solitudine, per sentirsi vivi e distrarre la propria mente dalla sofferenza, liberare la mente e fare uscire i pensieri insieme al fluido scarlatto, far cadere il peso del mondo dalle spalle e lasciarlo lì per terra per secondi così brevi ma anche così infiniti. Questo fenomeno sta crescendo tra gli adolescenti che portano sempre più spesso giacche o manche lunghe per nascondere le ferite, per non far vedere al mondo ciò che provano e mascherando tutto con un falso sorriso facendo finta che tutto vada bene quando in realtà il mondo dentro di loro è grigio e i fiori sono appassiti, la nebbia e la pioggia avvolgono in un malinconico abbraccio il paesaggio circostante lasciando l'anima priva di brio, letizia e gaudio. Agli adolescenti non resta nulla tranne che se stessi, perché non si può controllare la realtà che ci sta attorno ma si può controllare il proprio corpo, decidendo come deve essere e che forme deve avere, per questo alcuni ragazzi si abbandonano all'anoressia e alla bulimia. Certe volte l'anoressia è causata dal nodo allo stomaco che non permette di mangiare e fa vomitare quel poco cibo che si ingerisce, altre volte è causata dal volere della persona che, mettendosi a confronto con altri, crede di essere troppo grassa o non abbastanza magra, magari perché le pubblicità e i social ci mostrano sempre foto ritoccate di ragazze snelle e "perfette" facendoci credere che questo sia il canone di bellezza, l'ideale che tutti dobbiamo seguire. Il rapporto con il cibo però può essere anche inverso causando così la bulimia, ovvero un disturbo alimentare provocato dalle abbuffate continue che si fanno per cercare di distrarsi, per scacciare via i pensieri negativi o per riempire un vuoto che abbiamo. Ma queste cose sono davvero delle cure efficaci per la solitudine?

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