9. un peso
CRYSTAL'S POV
"Sicuro di star bene?" -domanda Crystal per la quinta volta ad Adrian dopo la comparsa di una grossa macchia violacea vicino alle costole.
"Dopo la pozione di Alexis non sento più niente."-risponde il Serpeverde per poi accennare un sorriso.
"È una maga in quella materia, io non so come faccia."-replica la bruna mentre accompagna il ragazzo nel castello. "Io e Pozioni siamo due rette parallele che non si incontreranno mai."
"Cosa c'entrano le rette parallele? Non le avevamo fatte a Trasfigurazione?" -chiede il ragazzo con tono confuso e, non appena la grifona si volta a guardarlo, scoppia a ridere alla vista della sua espressione.
"È un modo di dire Babbano, me l'ha insegnato Rem.."
"Pucey!"-ad interrompere la loro tranquillità, ovviamente, è Fred che si dirige nella loro direzione con Angelina.
"Che giornata meravigliosa." -pensa Crystal fra sé e sé non appena nota la sua compagna di stanza.
"Cosa vuoi Weasley?"-domanda Adrian aggressivamente per poi portare istintivamente una mano sul punto dolorante. "Sei venuto a scusarti?"
"Assolutamente no."-risponde Fred con un sorrisetto strafottente. "Faccio il Battitore, il mio compito è quello di lanciarvi bolidi e sono stato anche troppo gentile."
Angelina, che in tutto questo ha fatto il palo, si volta verso Fred e afferra saldamente il suo braccio, per poi voltarsi nella direzione di Crystal che, come al solito, ha indossato la sua espressione stoica.
"Merlino dammi la forza."
"Allora perché sei qui?" -chiede la bruna, spazientita dalla loro presenza.
"Ogni giorno che passa capisco perché il Cappello non ha mai menzionato Tassorosso."
"Volevo solo vedere se l'ho colpito bene o se la prossima volta devo aggiustare la mira per prenderlo ancora meglio." -afferma il grifone fiero di se stesso.
"Sei un imbecille."-replica Crystal con espressione disgustata.
"Fawley non scaldarti." -interviene Angelina con la sua solita risata fastidiosa.
"Infatti Crys non stavo parlando con te." -continua Fred che, come suo solito, non fa altro che peggiorare la situazione.
"Beh Freddie si dia il caso che tu e la tua amichetta stiate infastidendo anche a me, quindi, se non vi dispiace, andatevene." - dice la grifona per poi forzare un sorriso, tutto ciò senza staccare il suo sguardo da quello di Fred.
"Non dirmi cosa devo fare."-afferma la cacciatrice di Grifondoro. "E poi ho un nome."
"Angelina cara, sei proprio uno gnomo sul.."-la Fawley non riesce a terminare la frase perché viene interrotta da uno schiaffo da parte della sua compagna di stanza.
"Dai, metti altra benzina sull'incendio."
"Mossa sbagliata Johnson."- senza aggiungere altro, Crystal e la sua pazienza inesistente, si scagliano contro Angelina.
Tuttavia la sua mossa è bloccata dalle braccia di George ed Adrian, mentre l'altra viene trascinata via da Fred.
"Crys non puoi ucciderla tutte le volte che apre bocca, il prossimo anno dovrete giocare insieme e poi condividete una camera." -afferma Oliver con tono calmo, mentre cerca, a stento, ti trattenere un sorriso.
"Darò le dimissioni, non mi interessa, ma entro fine anno devo schiantarla."
"Ecco perché Grifondoro non vince mai la coppa." -interviene Arabella per sdrammatizzare la situazione, ma l'unica cosa che riesce a fare è beccarsi un'occhiataccia da parte di Crystal e di Oliver.
"Bella battuta!" -esclama Adrian che le batte il cinque.
"Dopo questa, me ne vado." -afferma la bruna per poi scuotere la testa.
"Crys questo perché?" -domanda Arabella con tono aggressivo, dopo che la sorella le ha dato uno schiaffo in piena nuca.
"Mi andava , notte Bella!" -replica la grifona e, subito dopo, si allontana velocemente assieme al Serpeverde, prima che la sorella possa dire, o meglio, fare qualcosa.
"Ma siete sempre così?" -domanda Pucey dopo qualche minuto di silenzio.
"No, siamo anche peggio." -risponde la bruna riuscendo a strappare un sorriso al ragazzo affianco a lei.
Una volta varcata la soglia del castello, smettono immediatamente di parlare a causa della presenza di professori che, come sempre, stanno pattugliando il corridoio.
"Tieni."-sussurra la ragazza ad Adrian per poi porgergli la pozione preparata da Alexis.
"Ti accompagno fino alla Torre." -replica il Serpeverde.
"Non essere stupido." -afferma la bruna mentre lo guarda nell'oscurità dei corridoi. "Il dormitorio di Grifondoro è al settimo piano."
"Quindi?"
"Beh ritorneresti nei sotterranei con mezza costola." -dice sorridendo, ma Adrian sembra essere sicuro della sua scelta.
"Testardo."
"È un prezzo che sono disposto a pagare." -esclama sottovoce per poi unire le loro labbra in un rapido bacio.
***
"Dovevi essere qui almeno 20 minuti fa."- afferma Crystal, con tono infastidito, a Malfoy.
"Avevo da fare."-replica mentre si avvicina al banco. "E poi ringrazia che sia venuto."
"Senti Draco, a me non importa assolutamente niente se tu non hai voglia di fare queste lezioni, tanto io non ci guadagno niente, anzi, ci perdo soltanto tempo prezioso per studiare." -esclama infastidita dall'atteggiamento del ragazzo.
"Viziato." -pensa fra sé e sé mentre cerca di mantenere la poca pazienza che ha. "Ma perché non me ne va bene una?"
"Neanche io vorrei essere qui tutti i venerdì a vedere la tua stupida faccia.."
"Silencio." -dice Crystal mentre punta la bacchetta verso di lui e, a causa di quest'incantesimo, il ragazzo può continuare a parlare quanto vuole, ma nessun suono uscirà dalla sua bocca. "Molto meglio."
"Ora, se non hai intenzione di farti dare una mano in Trasfigurazione, vallo pure a dire alla McGranitt, mi faresti solo un favore." -fa una pausa in modo da guardarlo dritto negli occhi che sembrano essere iniettati dalla rabbia. "Se invece hai qualche intenzione nel migliorare i tuoi voti, posso purtroppo aiutarti." -conclude la grifona e poi, con un gesto della bacchetta, fa terminare l'incantesimo.
"Come hai osato, sporca t.." -comincia a parlare, ma con un altro movimento della bacchetta, Crystal riesce nuovamente a farlo stare zitto.
"Allora non hai ben capito." -afferma la bruna con un sorriso strafottente.
Poco prima che altre parole uscissero dalla sua bocca, Draco tira fuori la bacchetta, ma, non essendo veloce tanto quanto la ragazza, non riesce a fare niente, dato che Crystal lo disarma.
"È inutile che ci provi Malfoy." -continua a sorridere mentre vede la sua faccia paonazza.
"Ok, mi sto divertendo."
"Ti ripeto per l'ultima volta." -si avvicina lentamente verso di lui. "Hai 2 possibilità: o lasci questa stanza oppure rimani ed impari qualcosa di questa stupida materia."
Una volta finito il discorso, Crystal nota che il ragazzo si siede sul banco davanti a lei.
"Mi hai fatto perdere fin troppo tempo." -esclama Crystal che fa terminare l'incantesimo e, con riluttanza, gli restituisce la bacchetta.
"Oggi ho pensato di fare il primo incantesimo che affronterete quest'anno dopo il ripasso."-afferma la grifona mentre cerca la pagina giusta. "Vera Verto."
"Sai di cosa si tratta?"-domanda la Fawley e, come sospettava, lui scuote il capo.
"Allora, serve a trasformare un animale in un calice d'acqua e, solitamente, vengono utilizzati uccelli, gatti o ratti."
"Ma a cosa mi serve realmente?"-domanda frustrato.
"Assolutamente a niente, ma per qualche strano motivo tu devi impararlo." -risponde ironicamente, con il sangue sulle vene che continua a bollire.
"Il bello di questo incantesimo è che è una delle trasfigurazioni più difficili da eseguire e che, se fatta male, potrà avere delle gravi conseguenze. " -continua a spiegare mentre prende il topo che, poco prima, le era stato consegnato dalla professoressa.
"Può sembrare molto facile perché devi soltanto fare.." -afferma per poi colpire il piccolo animale 3 volte con la bacchetta. "E, dopo quest'azione, devi pronunciare l'incanto, ma devi anche essere attento alla postura e al movimento dato che sono molto importanti."
"Quindi devo colpirlo 3 volte?"- domanda il ragazzo dai capelli platino e, in risposta, Crystal annuisce.
"Vera Verto."-esclama la grifona dopo aver picchiettato il topo per 3 volte. "Come hai visto, una volta eseguito, esce come un getto di nebbia che inghiottisce l'animale e lo trasforma rapidamente in un calice. Ora prova tu."
"Vera Verto." -afferma dopo aver effettuato la procedura.
Tuttavia, non avendo mantenuto la mano ferma, al posto che far uscire una luce cristallina, la sua bacchetta ne ha emessa una verdastra e un rumore scoppiettante.
Ciò ha portato alla creazione di un calice che emette dei strani suoni.
"Ma come diavolo fai?"-piagnucola Malfoy per poi ricadere sulla sedia.
"Non ho fatto in tempo a toglierla, peccato."
"Te l'ho detto! La posizione è importante, non puoi far ballare la bacchetta." -replica Crystal per poi riportare il topo alla sua forma originaria.
"Guarda." -afferma per poi prendere la sua mano ed aiutarlo nell'incantesimo, dimostrando come i movimenti devono essere decisi, ma allo stesso tempo delicati. "Devi rimanere immobile altrimenti non potrai effettuare l'incanto in modo corretto."
"Hai capito?"-domanda la grifona con la pazienza che sta superando il grado massimo di sopportazione.
"Ci riprovo."
***
"Ron smetti di fissarla, sei inquietante." -esclama la grifona al rosso che non smette di guardare una ragazza di Beauxbatons.
"Non ho mai visto ragazza più bella." -afferma con sguardo perso e sognante.
"Ronald è soltanto venuta a chiedere un vassoio." -interviene Hermione.
"Voglio sposarla." -continua il maschio più piccolo fra i Weasley, non curandosi di ciò che gli stavano dicendo.
"Ci credo Ron, è una Veela!" -esclama la bruna mentre scoppia a ridere a causa della sua espressione scioccata.
"Come l'hai capito?"- domanda George.
"Prima stava parlando animatamente con una sua compagna e una scintilla rossa ha attraversato i suoi occhi." -risponde Crystal mentre continua a mangiare un pezzo di pollo.
"Unico amore, il pollo non mi deluderà mai."
"Brillante."-afferma Fred sottovoce.
"Willow!"- esclama la Fawley dopo aver sentito una piccola botta sulla spalla. "Come stai?"
"Molto meglio, grazie Crys. Avevi proprio ragione." -replica tutta sorridente, ma ovviamente, avendo la testa fra le nuvole, la grifona non riesce a capire dove volesse arrivare.
" Ho riflettuto molto su Ced e.." -sussurra, ma viene interrotta dalla voce di Fred che cattura l'attenzione di tutti i Grifondoro.
"Ti spiego dopo." -afferma per poi dirigersi accanto a sua sorella Luna.
"Ma quello è Percy!"
"Non è possibile!" -dice la bruna con tono esasperato per poi portarsi le mani nei capelli.
"Ma cosa ho fatto di male?"
"Lo sappiamo che ti era mancato!" -esclama George con tono cantilenante mentre guarda il fratello fare il suo ingresso trionfale nella Sala Grande.
"Non ne hai idea.." -esclama la grifona per poi far finta di asciugare delle lacrime. "Ieri stavo per buttarmi dalla Torre di Astronomia, non posso più vivere senza di lui!"
"Vivere senza cosa?" -domanda improvvisamente il nuovo dipendente del Ministero.
"Senza di te." -risponde Crystal facendogli l'occhiolino.
"Molto simpatica." -replica con un finto sorriso cercando di fare l'autoritario, ma, in realtà, è diventato rosso come un peperone.
"Cryyyys, ancora non ha accettato il tuo rifiuto."-esclamano in coro i due gemelli e, come suo solito, la bruna fatica a mantenere un'espressione seria.
La 'storia' inesistente fra Crystal e Percy risale al terzo anno della ragazza, ovvero l'anno in cui il vecchio Caposcuola ha deciso di dichiararsi alla grifona che, avendo occhi solo per un ragazzo, lo ha rifiutato.
Da quel giorno fino al momento in cui Percy ha abbandonato la scuola, ovvero quest'anno, il ragazzo le ha reso la vita impossibile, controllando ogni sua minima mossa e togliendole punti per delle sciocchezze.
"Sicuramente lei si sarà pentita di aver lasciato andare una persona con una carriera già pronta, ma in fondo non mi stupisco, hai sempre preferito i ragazzini." -dice per poi dare un'occhiata a suo fratello Fred.
"Testa di cazzo."
"Certo Percy, ti sto proprio rimpiangendo." -replica Crystal mentre si asciuga una lacrima inesistente. "O forse dovrei chiamarti Weatherby?" -continua con sorriso strafottente, facendo riferimento a come lo chiama il Ministero della Magia.
"Bella Crys!" -esclama George per poi batterle il pugno.
"Siete soltanto dei ragazzini e sono estremamente deluso da te."- afferma per poi puntare il dito contro Ginny.
"Ti reputavo la più intelligente." -conclude per poi dirigersi verso il tavolo dei professori, dove ad aspettarlo c'è Barty Crouch.
"Si ma non piangere!" -urla la bruna per farsi sentire dal ragazzo.
"Sognavo di farlo da così tanto tempo."
"Non so se dovrei prenderlo come un complimento o.."-interviene Ginny facendo scoppiare a ridere tutti i presenti.
Subito dopo la scomparsa dei piatti, Silente si alza in piedi, catturando l'attenzione di tutti gli studenti presenti nella Sala Grande.
Crystal comincia a provare un piccolo brivido di eccitazione misto al terrore di perdere qualche studente.
"Ang sei pronta?"- domanda Fred alla ragazza che aveva deciso di mettere il suo nome nel Calice.
"Ce la farò! Porterò gloria a Grifondoro." -risponde sicura di se stessa.
"Certo, come no." -pensa Crystal mentre placa il suo istinto di scoppiare a ridere.
"Il momento è giunto." -dice Silente, sorridendo gli studenti. "Il Torneo Tremaghi sta per cominciare. Ma prima di tutto lasciate che vi presenti, per coloro che non li conoscono, il signor Bartemius Crouch, Direttore dell'Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale e il signor Ludo Bagman, Direttore dell'Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici: il signor Bagman e il signor Crouch hanno lavorato instancabilmente negli ultimi mesi per mettere a punto il Torneo Tremaghi." -prosegue Silente.- "E si uniranno a me, al professor Karkaroff e a Madame Maxime nella giuria che valuterà gli sforzi dei campioni".
La Sala Grande non è mai stata così silenziosa, si riuscivano ad udire persino i respiri degli studenti.
"Le istruzioni per le prove che i campioni affronteranno quest'anno sono già state prese in esame dal signor Crouch e dal signor Bagman."- dice Silente.- "Ed essi hanno preso i provvedimenti necessari. Le sfide saranno tre, distribuite nell'arco dell'anno scolastico, e metteranno alla prova i campioni in molti modi diversi... la loro perizia magica, la loro audacia, i loro poteri deduttivi e, naturalmente, la loro capacità di affrontare il pericolo."
"Ora è giunto il momento: il Calice è quasi pronto a prendere le sue decisioni, ha solo bisogno di qualche altro minuto. "-afferma per poi fare un breve momento di pausa. "Ora, prego i campioni che verranno chiamati di venire da questa parte della Sala, passare davanti al tavolo degli insegnanti ed entrare nella stanza accanto." -e indica la porta dietro il tavolo.- "Dove riceveranno le prime istruzioni".
Estrae la bacchetta e traccia un ampio gesto; tutte le candele tranne quelle all'interno delle zucche intagliate si spengono all'istante, facendo sprofondare la Sala nella semioscurità. Il Calice di Fuoco splende più luminoso che mai, e lo sfavillio bianco e bluastro delle fiamme è quasi doloroso allo sguardo. Tutti lo fissano.
"Sto per morire dall'ansia!" -sussurra Crystal e non sta scherzando.
Nonostante nessuno dei suoi amici, tralasciando Cedric, ha messo il nome nel Calice, ha comunque un cattivo presentimento.
All'improvviso le fiamme diventano rosse e, dall'interno del Calice, si sprigionano scintille.
"E DAI!" -esclama nervosamente George e, un attimo dopo, un pezzetto di pergamena viene sputato fuori, mentre le fiamme ritornano blu.
"Il campione di Durmstrang..." -legge Silente con voce forte e chiara. "É Viktor Krum!" -esclama e, dal tavolo di quella scuola, si leva un boato.
Qualcuno è frustrato per la sconfitta, mentre altri incitano il loro nuovo campione.
"Non avevo dubbi." -urla Ron fra gli applausi.
"Beh era abbastanza evidente." -replica Ginny con un tono annoiato.
Dopo vari elogi al cercatore più famoso del mondo, la folla si concentra nuovamente sul Calice che da blu è diventato rosso.
"Il campione di Beauxbatons..." -annuncia Silente dopo aver preso il pezzo di pergamena sputato fuori. "É Fleur Delacour!"
"Ron è tua moglie." -afferma Fred fra le risate mentre vede il fratello ipnotizzato.
Crystal vorrebbe ridere alla battuta del gemello, ma non ci riesce.
L'ansia la sta mangiando e, più passa il tempo, più sente un peso sul petto.
"Guarda ci sono rimaste tutte male!" -esclama Hermione indicando il tavolo della scuola francese.
"Ma stanno piangendo?" -domanda Harry sorridendo.
Il momento di spensieratezza viene interrotto nuovamente dal cambio di colore del Calice.
È il turno di Hogwarts.
"Perché sei così agitata?" -domanda Fred sottovoce. "Non hai nemmeno messo il nome sul Calice." -conclude per poi guardare la bruna dritta negli occhi, causandole una morsa allo stomaco.
"Filch che- oh per Salazar!"
"Non lo so Fred, ho una cattiva sensazione." -sussurra Crystal con lo sguardo perso nel vuoto.
"Il campione di Hogwarts.."-scandisce Silente e la bruna, istintivamente, collega la sua mano a quella del suo migliore amico, nonostante in questo momento non riesca a sopportarlo.
"É Cedric Diggory!"
Dal tavolo di Tassorosso si leva un boato, mentre il cuore della grifona perde un battito non appena vede l'espressione terrorizzata di Willow.
"Andrà tutto bene."-le mima con un piccolo sorriso incoraggiante.
"Mi stai stritolando la mano." -afferma Fred sottovoce in modo da non farsi sentire da Angelina e, in risposta, Crystal lascia la presa.
"Ottimo."-grida allegramente il preside di Hogwarts. "Bene, ora abbiamo i nostri tre campioni. Sono certo di poter contare su tutti voi, compresi gli studenti di Beauxbatons e Durmstrang, perché diate ai vostri campioni tutto il sostegno che potete. Acclamando il vostro campione, contribuirete in modo molto...»
Ma Silente si interrompe all'improvviso: il colore della fiamma è tornato nuovamente rosso.
"Cosa sta succedendo?"-domanda Ron, ma nessuno è in grado di rispondere.
Un foglietto viene sputato fuori dal Calice e, questa volta, è la mano di Fred a stringere nervosamente quella di Crystal.
"Harry Potter."
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