11.3 inviti
ALEXIS' POV
"Ho ancora qualcosa da fare, ti raggiungo dopo in Sala Grande." -replica Alexis con un sorriso diretto a Willow, prima di riabbassare la testa sul libro di Divinazione.
La Serpeverde guarda la sua amica e, una volta che la sua sagoma scompare dalla biblioteca, apre lo zaino e tira fuori il piccolo diario di suo padre.
"Ehi Tom." -scrive con la sua piuma d'oca.
"Sei sola?" -domanda prontamente il ragazzo con la sua calligrafia sempre pulita ed ordinata.
Questo diario, che le è stato "dato" da suo padre la sera in cui le fece visita, è in qualche modo particolare perché è collegato ad un ragazzo della scuola, un certo Tom, che le è stato vicino durante il periodo più difficile della sua vita.
Dopo la vicenda con suo padre, non sapeva cosa fare, come muoversi, come comportarsi, ma soprattutto come tornare alla normalità.
Non era la prima volta.
Suo padre è sempre stato un uomo aggressivo, ma non ha mai superato di così tanto il limite.
Non ha mai..
Alexis non riesce neanche a pensarci.
Ogni volta che quel ricordo compare, sente ancora il bruciore della pelle, il sapore metallico del sangue, percepisce ancora la sua vista come offuscata, è come se tutto si ripetesse.
Inizialmente non ha avuto il coraggio di dirlo alle sue amiche, parlarne a voce alta lo rendeva troppo vero.
Così ha deciso di stendere i suoi pensieri e le sue emozioni su quel diario che prima considerava come dannato, ma ora lo considera come una benedizione.
Da quando la sua scrittura ordinata era apparsa fra le pagine bianche, Alexis ha cominciato a respirare nuovamente.
Apparentemente Tom ha vissuto la sua stessa situazione, così ha aiutato la ragazza a sfogarsi e a riprendere lentamente la sua vita in mano.
Le ha detto cosa, come e quando fare le cose giuste al momento giusto.
Tom ha aiutato Alexis in tutti i modi possibili e ora la sua mente non fa altro che pensare a lui, a come sia fatto e a dei possibili scenari assieme a lui.
Vorrebbe tanto incontrarlo, vorrebbe tanto sapere la storia di quella persona che l'ha salvata, vorrebbe tanto vedere la persona della quale si fida ciecamente.
"Certo, so di doverti scrivere solo quando non c'è nessuno attorno."
"Molto bene, questo è il nostro piccolo segreto." -scrive poco dopo, creando una morsa nello stomaco della ragazza.
L'idea di non sapere chi questa persona sia, rende tutto molto più terrorizzante, ma, allo stesso tempo, interessante ed eccitante.
"Con chi andrai al ballo?" -chiede Alexis curiosamente.
"Tu?"
"Dovresti sapere che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda." -scrive mentre sorride lievemente.
"Ho sentito che una persona in particolare ti vorrebbe invitare." -afferma, ignorando completamente ciò che la ragazza gli aveva appena detto.
Alexis non è stupita, in fondo, fa sempre così. Ogni qualvolta lei gli chiede qualcosa, il ragazzo o smette di rispondere o cambia argomento.
"Davvero?"
"Si."
"E cosa dovrei dirgli secondo te?" -domanda la Serpeverde, sperando che, preso dalla gelosia, le chieda di andare al ballo assieme.
"Che stupida, lo sai che a lui non piacciono questi giochetti infantili." -pensa la ragazza fra sé e sé, mentre si maledice mentalmente.
"Beh, fossi in te accetterei." -risponde dopo qualche secondo.
"Quindi andrò al ballo con questa persona misteriosa."
"Ci andrai al ballo, ma tornerai con lui?" -domanda ed improvvisamente una scarica di adrenalina attraversa la spina dorsale di Alexis.
Sta succedendo veramente o è un sogno?
"Dimmelo tu." -cerca di provocarlo, magari questa volta riusciranno veramente a vedersi.
"Che ne dici di incontrarci la notte del ballo?"
Non appena Alexis legge quelle parole, il suo cuore comincia a battere irregolarmente e, senza aspettare troppo, replica al ragazzo.
"Sembra perfetto."
"Hai fatto la scelta giusta, ora devo andare, non vedo l'ora di incontrarti." -risponde ed il diario si chiude automaticamente, lasciando la Malfoy con lo sguardo e il cuore persi fra le nuvole.
***
È passata una settimana dalla sua ultima conversazione con Tom.
La ragazza ha provato a cercarlo varie volte, ma non è mai stata ricontattata; molto probabilmente le lezioni e gli studi lo stanno tenendo occupato quindi non utilizza più il suo diario come faceva una volta.
"Alexis a cosa pensi?" -domanda Crystal dopo aver dato un morso alla sua mela.
In questo momento, la serpe e la grifona hanno deciso di prendere una pausa dallo studio, di fermare il tempo attorno a loro e di sedersi sulle gelide rocce dalle quali è visibile tutto il terreno di Hogwarts.
"A niente." -replica la Malfoy che, per non far notare il suo sorriso, torna a fissare il castello. "Bugiarda, avevi la tua faccia pensante."
"La mia cosa?" -domanda Alexis prima di scoppiare a ridere.
"La faccia pensante." -continua convinta. "Hai un'espressione calma e serena, i tuoi occhi si immobilizzano su un punto e hai lo sguardo perso nel vuoto."
"Smettila di fissarmi." -afferma la Serpeverde in modo da evitare altre domande, ma, conoscendo Crystal, questa piccola deviazione non l'avrebbe sicuramente convinta.
"Quindi?" -chiede con tono cantilenante mentre alza ed abbassa le sopracciglia.
"Bene.." -comincia a parlare e fa una breve pausa, cercando qualcosa di plausibile da rifilare alla mia amica dato che può parlarle di Tom.
Lui è il suo piccolo segreto e, per ora, deve rimanere tale.
Non vuole e non può rischiare di perdere l'occasione di vederlo.
Non vuole perderlo.
Non vuole perdere l'unica persona che ha mostrato interesse e affetto verso di lei.
"Mi hanno detto che Blaise Zabini.."
"Ma come fai a saperlo?" -domanda la grifona con un'espressione scocciata dopo essersi quasi affogata con un boccone di mela.
"La Parkinson ha la lingua lunga."-commenta Alexis dopo aver battuto 3 colpi sulla schiena della sua amica.
"Alexis smettila di ascoltare le conversazioni altrui." -replica con tono alterato. "Adrian me l'ha detto una settimana fa, ho faticato a non dirtelo e tu mi vieni a dire che già lo sapevi?"
"Potevi dirmelo." -afferma la Serpeverde facendo spallucce, non riuscendo a capire che continua a buttare benzina su un fuoco già acceso.
"POTEVI DIRMELO?" -domanda o meglio urla per poi adagiare, per qualche secondo, il pugno sulla bocca.
"Perché non stai sorridendo?" -chiede improvvisamente con espressione confusa. "Un mese fa saresti morta al pensiero di Zabini."
"Mi sono abituata all'idea." -replica la ragazza con tono calmo, ma, quando vede le sopracciglia aggrottate di Crystal, capisce che non sta credendo alla sua scusa e questo potrebbe essere un problema.
"Cazzo." -pensa la ragazza fra sé e sé mentre comincia ad immaginare il quarto grado della sua amica.
"Ti sei grattata il polso." -afferma per poi indicare la mano della serpe. "Quando fai così stai mentendo quin.." -la bruna comincia a parlare, ma fortunatamente una voce la interrompe.
"Alexis, sapevo di trovarti qui!" -esclama Blaise, al quale Alexis risponde con un debole sorriso.
"Io vado a spedire una lettera, ci vediamo." -afferma Crystal per poi uscire di scena, nonostante la sua conversazione con la Serpeverde non fosse ancora terminata.
"Cosa ti porta qui?" -domanda Alexis al ragazzo, nonostante lei sia già a conoscenza della risposta.
"In realtà volevo chiederti una cosa." -fa una breve pausa che porta la Malfoy a distogliere lo sguardo dal panorama, in modo da concentrarlo sui suoi occhi. "Ti.. erm.. Ti andrebbe di venire al ballo con me?" -chiede tutto d'un fiato mentre con l'indice sposta il colletto della camicia.
In risposta Alexis sorride, ma non perché sarebbe andata al ballo con Zabini, ma perché avrebbe finalmente incontrato Tom.
Ormai il ragazzo sconosciuto è diventato padrone della sua mente.
Non passa giorno, ora, minuto o secondo in cui lei non pensi a lui.
È diventato una costante.
Si sveglia pensando a Tom e si addormenta pensando a Tom.
"Certo." -replica la ragazza dopo qualche secondo mentre il suo pensiero continua a vagare tra le conversazioni con il ragazzo del diario.
Zabini sorride e le bacia la guancia, ma, questo gesto che poco tempo fa considerava come importante, ora, non le provoca più niente.
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