11.2 inviti
WILLOW'S POV
È passata quasi una settimana dall'ultima volta che Willow e Cedric si sono rivolti la parola e questo pensiero tortura la ragazza giorno e notte, tanto da sognare sempre una persona con occhi grigi allontanarsi progressivamente da lei.
Le sue giornate ora ruotano attorno allo studio: è l'unico modo che ha per non pensare a lui, vuole soltanto studiare in modo da non pensare, da non sentire, da non provare.
"Willow devi parlarci, non puoi continuare così." -afferma Arabella dopo aver alzato il naso dal libro di Pozioni.
"Cosa dovrei dire?" -replica la riccia abbassando lo sguardo. "Ehi sei stato veloce a rimpiazzarmi mentre non ci parlavamo, ora ti andrebbe di andare al ballo con me e dimenticarti di Cho?"
"Beh è un inizio." -risponde facendo spallucce.
"Concordo con Bella." -interviene improvvisamente Alexis dopo aver voltato la pagina di Divinazione.
"Voi non potrete mai capire." -afferma Willow scuotendo la testa.
Nessuno potrà mai capirla.
Nessuno.
I suoi momenti in biblioteca dovevano e devono essere dedicati allo studio, niente di più.
L' innervosisce parlare di Cedric, forse perché ha paura di dirgli quello che prova, forse perché sente la sua mancanza, forse..
"Willow mi sembra di aver capito abbastanza bene." -esclama Crystal con lo sguardo fisso su quello della riccia.
"Non voglio parlarne." -replica la Corvonero con tono esasperato.
"È inutile." -afferma Arabella a denti stretti mentre la guarda minacciosamente. "Devi tirare fuori le palle."
"Ha ragione Bella, non puoi continuare a piangerti addosso." - continua Crystal per poi poggiare la sua mano sulla spalla di WIllow.
"Ma non posso ricomparire da un momento all'altro, lui avrà g.."
"Willow, tu sei stata accanto a lui sin dal primo anno e pensi veramente che ti lascerebbe per la prima che capita?" -domanda ironicamente Alexis senza distogliere l'attenzione dal libro di Divinazione.
Forse hanno ragione.
Forse sta aspettando un suo passo.
Forse la sta evitando.
Forse ritornerà da lei.
Forse...
"Bella, i vestiti!" -esclama Crystal in preda al panico dopo aver guardato l'orologio appeso sul muro della biblioteca. "Dovevamo essere ad Hogsmeade cinque minuti fa!"
"Cazzo cazzo cazzo!"-replica la sorella maggiore per poi prendere le sue cose in fretta e uscire assieme alla grifona, lasciando dietro a sé una scia di imprecazioni di vario tipo.
"Ehm... okay." -dice Alexis che riesce a far sorridere la riccia. "Credo che Remus le stia aspettando per comprare i vestiti per lo Yule Ball."
"Dopo questo credo sia meglio che me ne vada." -replica Willow sorridendo. "Vieni anche tu?"
"Ho ancora qualcosa da fare, ti raggiungo dopo in Sala Grande." - sorride e riabbassa la testa.
Dopo aver risistemato tutti i libri nei vari scaffali, la Corvonero prende la sua borsa e lascia la biblioteca dietro le sue spalle.
Comincia ad incamminarsi fra i corridoi di Hogwarts, cercando la via per la Sala Comune, quando, ad un tratto, sente il bisogno di una boccata d'aria, così cambia direzione ed esce dal Castello, diretta verso il suo solito posto: il Lago Nero.
Non appena arriva, si siede sulla roccia che si trova poco davanti alla riva e comincia a guardare il tramonto.
Solitamente questo momento lo condivideva con Cedric, questo era il loro posto; ora, invece, è sola, accompagnata dal silenzio più rumoroso della sua vita.
La sua mente vaga, viaggia fra i ricordi belli e brutti, rimpiangendo gli errori causati dal terrore di perdere qualcuno che, alla fine, è riuscita a perdere lo stesso.
Il dolce suono del cinguettio degli uccelli, accompagna il suo "momento di riflessione", che ormai è entrato a far parte della sua quotidianità.
I suoi pensieri vagano da Hogwarts a Cedric, Hogwarts, Cedric, Hogwarts, Prove di Cedric.
Non pensa ad altro e, sinceramente, non vuole neanche pensare ad altro.
"Ehi." -una voce la risveglia dai pensieri e, quando si volta, vede i suoi profondi occhi che la stanno scrutando da capo a piedi.
"Ehi." -sussurra la riccia con un fil di voce, pensando che questo sia soltanto un altro dei suoi sogni.
"Speravo di trovarti qui, è da molto tempo che vorrei parlarti." -replica Cedric per poi sedersi nel loro posto.
Un posto pieno che era di ricordi, pieno di amore.
E, adesso, quel posto è pieno di mancanze.
"Anche io vorrei parlarti." -afferma Willow per poi incrociare il suo sguardo con quello del ragazzo alla sua destra
"Allora... vai." -dice con un dolce sorriso mentre passa nervosamente la mano lungo la gamba sinistra.
"Il solito Tassorosso." -esclama Willow per smorzare la tensione che si era creata, anche se, non ha alcun successo.
"È il momento." -pensa la ragazza fra sé e sé. "È il momento di avere paura."
"Ho pensato a ciò che ci siamo detti, a lungo e a fondo."-fa una pausa mentre distoglie rapidamente sguardo dal suo, sentendo che il macigno sullo stomaco aumenta man mano che le parole escono dalla sua bocca. "Ho sbagliato e ti chiedo scusa, ma avevo paura di perdere l'unica persona che mi sia sempre stata accanto."
È disposta ad avere paura pur di averlo accanto, pur di non sentire più la sua mancanza.
"Willow io-" -interviene Cedric, ma lo zittisce subito.
"No Ced, io sono pronta, io voglio stare con te." -afferma la riccia per poi riconnettere i loro sguardi. "Hai ragione, hai fatto bene a lasciarmi andare quella sera, sono stata una stupida. M-ma adesso ho capito che quella paura incontrollabile che ho non se ne andrà mai, ma non posso smettere di vivere per questo, devo soltanto convivere con quel terrore di perdere una persona, è una cosa che devo imparare con il tempo, ma sono certa che ci riuscirò. Scusami per averti fatto perdere tempo, per averti ferito, n-non era la mia intenzione, non lo è mai stato. M-ma ora sono pronta Ced, i-io voglio stare con te."
"Willow." -sussurra il Tassorro con voce spezzata. "Io.. beh ho pensato che fra noi fosse finita." - fa una breve pausa e poggia dolcemente la sua mano su quella della ragazza. "Mi sto vedendo con un'altra persona."
Tic tac.
Tempo scaduto.
E ora? Qual è la scelta migliore per lei? Fermare tutto qui?
Fermare quei sentimenti che prova per lui?
Far finta che in realtà non passa giornate intere, notti, a guardare e sognare la sua voce e il suo sorriso?
Far finta che lui non sia la sua colonna portante, ma soltanto una persona qualsiasi?
Dimenticare che lui l'ha guardata nello stesso modo in cui lei lo sta guardando?
"Oh." -è l'unica cosa che esce dalla sua bocca, dato che è troppo impegnata a trattenere delle lacrime amare, a trattenere il peso che porta sul cuore e sullo stomaco.
"Willow scusami." -esclama il ragazzo per poi alzarsi dalla loro panchina.
"Per favore non andartene. Per favore non entrare facilmente nella mia vita per poi andartene. Per favore smettila di far finta che non conosciamo i particolari l'uno dell'altro. Per favore non far finta che non abbiamo creato innumerevoli ricordi. Per favore smettila di far finta di non sapere che sei la mia colonna portante. Non mi importa se in questo momento non possiamo stare insieme, avremo il nostro tempo. Ti prego però, non andartene, non lasciarmi come tutti gli altri. Per favore." -pensa la ragazza fra sé e sé mentre guarda il ragazzo allontanarsi dal suo posto felice, che ora, di felice, non ha più niente.
Troppo tardi.
Le lacrime, che prima aveva combattuto, ora scorrono copiosamente lungo le sue guance.
Lui l'aveva detto: lasciarsi andare.
È una delle cose più difficili da fare, ma è necessaria.
Anche se li ami con ogni muscolo, osso, organo del tuo corpo.
Anche se li ami così tanto che la semplice idea di non averli con te, ti fa sentire vuota dentro, ti fa sentire male.
Non sai neanche come riuscirai ad andare avanti senza di loro perché questa persona è diventata così tanto parte di te, che senza di lui non riesci più ad essere te stessa.
Ma, allo stesso tempo, sai che devi lasciarlo andare per quanto spaventoso e doloroso esso sia.
E, magari, un giorno quella persona tornerà da te: lasciarsi andare per poi ritrovarsi.
Chi lo sa.
Magari è la tua persona e il tempo è semplicemente sbagliato.
Magari troverete le vostre strade.
Magari questa è la cosa giusta.
Magari questa è la cosa sbagliata.
Nessuno può saperlo.
Soltanto il tempo e il destino lo sanno.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top