Chapter 7.
12th September 2016
*Vanessa's Pov*
Non avevo notizie di Derek, non che la sua presenza mi mancasse ma da ormai un anno ci avevo fatto l'abitudine ad essere torturata da quel ragazzo. Max continuava a venire a scuola normalmente e mi chiesi se i due ragazzi fossero veramente amici.
Fossi stata in lui mi sarei preoccupata tantissimo, ma a quanto pare non era della mia idea. Derek sembrava un ragazzo solitario ma non pensavo fino a quel punto, in fondo io non lo conoscevo nemmeno e i suoi problemi potevano essere più gravi del previsto.
Non mi aspettavo un tale reazione alla mia provocazione, ma a quanto pare parlare di suo padre lo turbava a tal punto da dover saltare la scuola. Non sapevo nemmeno se fosse ancora in città, avevo sentito, da voci in corridoio, che se n'era andato.
Mi chiesi diverse volte dove un ragazzo come lui potesse rifugiarsi. Avevo sentito dire che probabilmente era tornato a San Francisco ma nessuno aveva la certezza di dove fosse realmente. Preoccuparsi era inutile se persino il suo migliore amico continuava la sua vita normalmente.
Dopo la sua partenza, per così dire, il moro si era venuto a scusare per il comportamento del suo migliore amico, assicurandoci che si sarebbe sistemato tutto. Quel giorno io, Logan, Ava e Max avevamo pranzato insieme, nonostante gli occhi puntati addosso di metà istituto, eravamo riusciti ad intraprendere una bella conversazione, scoprendo che, al contrario delle nostre aspettative, Max non era d'accorso con diversi atteggiamenti di Derek.
Era un ragazzo con la testa sulle spalle, nonostante avesse avuto un passato burrascoso, era riuscito a rialzarsi. Da quello che avevo capito aveva alcuni problemi in famiglia ma rimaneva un ragazzo con degli ideali fantastici. Al contrario di Derek non giocava con le ragazze.
Mi accorsi durante la nostra chiaccherata che il moro prestava particolarmente attenzione alla mia migliore amica, che invece sembrava sull'orlo di una crisi isterica. Sin dal primo giorno del liceo aveva classificato Max Grant come il ragazzo stronzo ed impossibile e ciò la rendeva un po' restia al farci amicizia. Anche se si era dimostrato tutto il contrario, lei, testarda come mulo, continuava per la sua strada.
La cosa che mi lasciò un po' spiazzata fu che a riservargli occhiatine sognanti fu Logan. Continuava ad osservarlo come se da un momento all'altro potesse trasformarsi in un angelo e prendere il volo. Logan quando si innamorava non riusciva a trattenere i propri sentimenti e vederlo così preso da un ragazzo etero, che per giunta aveva attenzioni solo per la mia migliore amica, mi spezzava il cuore.
Dopo aver parlato con Max molti dei miei pregiudizi erano scomparsi; nonostante ciò la mia curiosità nei confronti del biondo era aumentata a dismisura e volevo arrivare al fondo della questione. Volevo scoprire dove fosse finito, anche se probabilmente poi non sarei riuscita a fargli nemmeno una delle diverse domande che mi frullavano in mente.
Quel giorno il professore Harrison, prima che lasciassi la sua aula dopo la sua ora, mi fermò per potermi parlare, e anche se incosciamente, aiutarmi.
"Vanessa come stai oggi?" mi chiese afferrando il mio polso. Anche se non era la prima volta, il suo contatto mi mandò diversi brividi per tutto il corpo. La sua mano calda continuava ad accarezzarmi il polso lasciato scoperto dalla camicia della divisa; solo quando mi voltai per osservarlo si decise a lasciarmi.
"Bene, perché me lo chiedi Dean?" risposi osservando attentamente l'uomo di fronte a me. La fede rifletteva le luci dell'aula e mi persi ad osservare le sue mani torturarsi. Era raro vederlo nervoso o intimorito e quando succedeva era perché voleva parlarmi di qualcosa che probabilmente non mi avrebbe fatto piacere.
"So che chiederti quello che sto per dirti probabilmente ti darà fastidio ma ho pensato che ciò farà bene sia a te che a lui. Ovviamente ne dovremo parlare tutti e tre insieme, ma sono quasi sicuro che alla fine di questo progetto mi ringrazierai. Vi ho osservato attentamente l'altro giorno, siete due ragazzi con un carattere, e un passato, contrastanti ma che in qualche modo seguono strade parallele ed io voglio offrirti l'opportunità di far incontrare queste due strade" mi propose. Nella sua voce non c'era nemmeno una briciola di esitazione e mi domandai se quello che avessi pensato prima non fosse stata solamente una mia impressione. Del suo discorso avevo capito che quello a cui sarei andata incontro non mi sarebbe necessariamente piaciuto, o per lo meno all'inizio, ma se Dean si impuntava su una cosa difficilmente cambiava idea.
"Stai parlando di?" chiesi sperando con tutta me stessa che non si stesse riferendo a quella persona. Nonostante fossi curiosa di scoprire cosa si nascondesse dietro a quel visino tanto dolce quanto stronzo, l'idea di entrare nel suo mondo, così segreto, mi preoccupava e non poco. Non ero psicologicamente pronta ad avere a che fare con le ombre e gli incubi di Derek.
Come avrei potuto salvarmi dal suo passato quando io stessa stavo annegando per colpa del mio?
"Sto parlando di Derek Lockwood" in quel momento tutti i miei peggiori incubi si materializzarono davanti ai miei occhi. "La prossima settimana darò alla classe una ricerca da svolgere in gruppi. Mi scuso se mi sono preso la responsabilità di metterti in coppia con lui, magari avresti preferito stare con la signorina Graham, ma ricordati, lo faccio per te" continuò appoggiando delicatamente la sua mano grande e forte sulla mia spalla, che in quel momento sembrava essersi trasformata in neve sciolta al sole.
Già dover passare metà giornata con lui era una grande sfida per i miei nervi, ma dover trascorrere con Derek anche dei pomeriggi per un progetto scolastico mi faceva venire i brividi. Ero sicura al cento per cento che avrei dovuto svolgere io la maggiorparte del lavoro; Derek non aveva la fama di studente modello, ma non fu ciò a spaventarmi.
Avremmo dovuto svolgere insieme un compito del professor Harrison, e questi spesso erano basati su fattori psicologici e filosofici che implicavano il mettersi a nudo. Ero una persona con delle idee ben precise ma Derek aveva dimostrato di saper mettere in dubbio anche la più piccola parte di me.
Dean prese il mio silenzio per un consenso e quindi continuò il suo discorso "Adesso dobbiamo trovare Derek per poter mettere in chiaro alcune cose. Tu sai per caso dove si trova? Non lo vedo da un po'". Inclinò leggermente la testa verso sinistra per farmi intendere che fosse veramente curioso di sapere che fine avesse fatto il ragazzo, se solo lo avessi saputo anche io.
"Non ne ho idea, non si è più fatto vedere dall'11 ma se vuole chiedo a Max Grant, il suo migliore amico" risposi mentre l'uomo di fronte a me si allontanava per avvicinarsi alla sua valigetta appoggiata sulla scrivania. Da quella posizione potevo notare diversi libri di poesia, tra cui uno di Bukowski. La chiuse delicatamente per poi dirigersi verso la porta.
"Voglio Derek Lockwood domani nella mia aula. Confido in te Vanessa, non deludermi" mi disse prima di scomparire definitivamente dalla mia vista. La porta mi faceva vedere diversi ragazzi in corridoio che stavamo discutendo tranquillamente tra di loro, ignari dell'uragano che si stava scatenando dentro di me.
In silenzio in aula era in netto contrasto con le urla di disperazione che avrei voluto rilasciare, ma mi trattenni e decisi che avrei dovuto assolutamente parlare con Max per non deludere le aspettative di Dean.
Aspettai l'intervallo dopo l'ora successiva per parlarne con Avalon e Logan, volevo che entrambi fossero al corrente di quello che mi era stato affidato. Inoltre l'idea di dover chiedere a Max una cosa del genere, cioè di riportare a Los Angeles Derek, mi spaventava. Avevo più confidenza che prima ma mi vergognavo ancora ad iniziare una discussione con il moro.
"Allora dopo l'uscita da scuola parliamo con Max e vediamo di trovare una soluzione, okay?" mi aveva consigliato Avalon prima di scappare nell'aula dell'ora successiva.
Le due ore successive passarono con una lentezza disumana, a tal punto che mi chiesi se qualcosa nella mia vita ogni tanto andasse per il verso giusto. Quando suonò la tanto desiderata campanella mi diressi velocemente fuori dall'edificio per aspettare i miei due migliori amici. Osservai Max appoggiato su una colonna dell'edificio ridere e scherzare con alcuni ragazzi della squadra di baseball. Sembrava tranquillo e spensierato, o magari riusciva a nascondere bene la preoccupazione per il suo migliore amico.
Quando Avalon e Logan mi raggiunsero ci diregemmo velocemente verso il moro che in quel momento era rimasto solo; mi chiesi se stesse aspettando qualcuno o se semplicemente adorasse la solitudine, in qualsiasi caso quando arrivammo da lui non era più da solo.
Ci squadrò con aria incuriosita, mentre sul suo viso nasceva un sorriso spavaldo, nonostante sapessi che fosse tutto il contrario, mi mise in soggezione. I suoi occhi continuavano a vagare tra me, Avalon e Logan finchè la bionda non si decise a prendere parola notando la mia insicurezza.
"Ti dovremmo chiedere una cosa, in realtà te la dovrebbe chiedere Vanessa ma fa lo stesso" disse la mia migliore amica facendomi avvampare. Alzai lo sguardo giusto per osservare il moro di fronte a me che in quel momento sembrava parecchio confuso.
"Si, insomma, grazie Ava per avermi messo in imbarazzo. Comunque Max volevo chiederti se sapessi dove si trova Derek?" confessai dopo aver tirato una leggera gomitata alla ragazza al mio fianco.
"Come mai ti interessa, Kingston?" mi chiese il moro alzando leggermente un sopracciglio. Per nulla al mondo avrei pensato a Derek in quel modo e se Max pensava che da parte mia ci fosse qualche genere di interessamento si sbagliava.
"Non è come pensi Grant, mi serve Derek per un progetto di filosofia e il professor Harrison ha detto di volerlo nella sua aula entro domani" risposi riportando alla mente le esatte parole di Dean. Sperai in cuor mio che Max sapesse dove si trovava il suo migliore amico anche se ciò significava doverci lavorare veramente insieme, ma per nulla al mondo avrei deluso le aspettative di Dean. Se pensava che Derek Lockwood mi avrebbe fatto bene allora era sicuramente vero.
"Potrei sapere dove si trova, ma dobbiamo andare allora" mi prese per mano per poi trascinarmi verso la sua auto, l'unica insieme alla mia e a quella di Avalon, ancora parcheggiata nel cortile della scuola.
Mi allontanai sempre di più dai miei migliori amici che mi osservavano con gli occhi spalancati, per avvicinarmi al nascondiglio del ragazzo che mi avrebbe scombussolato l'intero anno.
💫💫💫
Chiedo scusa per l'assenza e per averci messo così tanto!
Eccomi qua con un nuovo capitolo;
Vanessa sembra divisa in due, tra lo scoprite cosa si nasconde dietro a Derek o allontanarsi da quel mondo.
Secondo voi cosa farà? Lascio a voi i commenti!
Se vi è piaciuto votate!
Mels 💘
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