Chapter 11.

14th September 2016

*Vanessa's Pov*

Quel giorno mi svegliai con un forte mal di testa dettato probabilmente dalle ore di sonno arretrate e dalle diverse rivelazioni dei giorni precedenti.

Nonostante fosse difficile crederci, Derek Lockwood provava qualcosa per me. Non ero ancora sicura, e nemmeno lui lo era, ma qualsiasi cosa fosse non era abbastanza forte da sovrastare il passato del biondo.

Mi aveva dimostrato un lato di sè che spesso non lasciava vedere; non era solamente uno di quei soliti ragazzi, tutto muscoli e niente cervello, ma nascondeva sentimenti profondi e veri. Non sapevo cosa lo spingesse a reprimerli o comunque a tenerli nascosti, ma lo avrei scoperto.

Dalla finestra leggermente aperta intravidi un lampo solcare il cielo di Los Angeles. Quella giornata non sarebbe stata delle migliori, così decisi di rimanere ancora un po' a letto. Nella casa non si sentivano rumori, probabilmente mia madre e mio fratello erano già usciti di casa.

Mi soffermai ad osservare delle piccole gocce bagnare il vetro della finestra, mentre fuori iniziava a tirare del vento. In quel momento, come un lampo a ciel sereno, con la mente tornai al pomeriggio precendente.
Dopo quasi 6 mesi avevo rivisto l'ex ragazzo di Avalon, Brandon, e ciò significava solo che i guai sarebbero tornati nelle nostre vite.

Da quanto avevo capito Derek e Brandon si conoscevano, e anche bene. Dopotutto erano stati entrambi capitani della squadra di baseball, nonostante il secondo fosse poi scomparso dal liceo. Non si era mai capito il perchè della sua partenza, ma per il mio piccolo gruppetto non averlo intorno era solamente un bene.

Decisi di inviare un messaggio ad Avalon, per informare lei e Logan del ritorno in città del moro. Sperai con tutto il cuore che non si trattenesse più del dovuto, non volevo rivedere la mia migliore amica con il cuore distrutto, per l'ennesima volta, da un bastardo.

Brandon l'aveva fatta soffrire come nessun altro, segnando il carattere della bionda. L'aveva usata come se fosse stata una bambola, ingannandola di essersi veramente innamorato di lei. L'aveva tradita più e più volte, ottenendo sempre il suo perdono. Non riuscivo a capire il forte legame che si era costruito tra i due, ne il forte amore che legasse Avalon a Brandon. Non ero mai stata così innamorata di una persona a tal punto da perdonare errori così gravi, non capivo cosa significasse dipendere da una persona.

Poi tutto andò in frantumi, un ennesima volta, per colpa di Brandon. Con il loro legame, vidi distruggersi anche la mia migliore amica e mi ripromisi che mai mi sarei innamorata in quel modo, non avrei permesso a nessuno di entrarmi dentro così tanto a fondo.

Da quella volta, il moro se n'era andato e rivederlo aveva risvegliato un forte sentimento di odio, ma anche di protezione nei confronti di Ava.

Ad Avalon: "Avvisa Logan, venite a casa mia alle 10, vi devo parlare di una cosa importante."

Non aspettai una risposta, avevo solamente mezz'ora per svegliarmi del tutto e prepararmi psicologicamente a quello che sarebbe successo. Riposi il telefono sul comodino e afferrando un cambio, corsi sotto il getto caldo della doccia.

*** 

"Cosa sta succedendo?" mi chiese Logan osservandomi attraverso lo specchio. I miei due migliori amici erano arrivati da poco, mentre ero ancora intenta ad usciugare i miei lunghi capelli mori.

Il ragazzo continuava ad osservarmi con quel suo sguardo inquisitore, che alle volte riusciva a spaventare, ma al quale, dopo tanti anni, ero abituata.

La camicia in jeans fasciava il suo corpo già minuto, rendendolo ancora più esile, anche se frequentava la palestra. In realtà Logan nascondeva una forza d'animo degna di un leone; non si era mai dimostrato debole nonostante negli anni avesse dovuto affrontare diversi problemi. Era una vera e propria roccia, e per questo sapevo sempre di poter contare su di lui.

Avalon nel frattempo si era seduta sul mio letto ancora disfatto dalla sera precedente. La osservai accavallare le gambe, segno che stesse aspettando la risposta alla domanda posta dal moro.

Il piede sinistro dondolava fuori dal letto, mentre i suoi profondi occhi scuri mi scrutavano da capo a piedi. Sin da piccole avevamo avuto un rapporto particolare, lei era la bambina che amava attirare l'attenzione su di sé, mentre io ero quella che amava la tranquillità e restare da sola. Eravamo due perfette metà, nessuna delle due era gelosa dell'altra e questo ci aveva permesso di mantenere viva e costante la nostra amicizia.

Avalon era l'amica perfetta con cui fare pazzie. Non mi stupii infatti quando circa tre anni prima mi disse di essersi innamorata del capitano di baseball. Anche in quel momento l'avevo sostenuta, nonostante fossi contraria, e così avrei continuato a fare.

"Non so da dove iniziare, quindi arriveró al punto. Brandon é tornato in città" dissi velocemente, sperando che la notizia suonasse meno preoccupante di quanto mi sembrasse. Gli occhi di Logan si spalancarono ed insieme puntammo lo sguardo verso la figura esile seduta sul letto.

Il piccolo piede della mia migliore amica si bloccó a mezz'aria. Sul suo volto nacque un'espressione di sgomento mista a terrore. Si poteva benissimo capire che non si sarebbe mai aspettata un suo ritorno, non dopo averlo dovuto lasciare con il cuore spezzato. Dopo un anno passato a rovinarsi, Avalon era riuscita ad andare avanti ed adesso era tornato nelle nostre vite colui che gliela aveva rovinata.

"Sei sicura?" domandó Logan. Nella sua voce non c'era quel pizzico di ironia che si nascondeva in ogni sua frase o domanda. Lo osservai in silenzio prima di annuire leggermente.

"Ero con Derek da Mel's, quando lo abbiamo visto entrare. Il biondo é andato subito a parlargli, ma non so cosa sia successo dopo, visto che me ne sono andata" risposi torturando una manica della leggera felpa che avevo indossato.

"Non ci posso credere. Non può essere vero. Non può averlo fatto, vero?" ci chiese Avalon. Si alzò velocemente dal letto per poi avvicinarsi a grandi passi verso la finestra ancora leggermente aperta.

Fuori non smetteva di piovere, anzi, dei forti tuoni continuavano a spezzare il silenzio che si era creato dopo la mia rivelazione. Nessuno ci avrebbe mai creduto, nessuno se lo aspettava, eravamo stati colti in flagrante.

"Adesso che faremo? Tornerà a scuola? E se venisse a cercarmi?" continuó Avalon cercando di trattenere un singhiozzo che era riuscito a scappare dalle sue labbra rosse.

Mi alzai velocemente per poterla raggiungere e consolarla. Sapevo che quella notizia l'avrebbe scombussolata, ma non pensavo si sarebbe messa a piangere. Mi avvicinai a lei per poterla abbracciare; il suo esile corpo era scosso da forti singhiozzi, che riempivano l'ambiente insieme ai tuoni provenienti da fuori.

Gli occhi erano leggermente arrossati, lunghe strisce nere colavano sulle guance facendola assomigliare ad un panda. "Qualsiasi cosa voglia o fará stai pur sicura che non ti farà del male ancora una volta. Io e Logan ti proteggeremo e se osa solo sfiorarti, giuro su Dio che lo faccio finire in ospedale" dissi e sul suo viso nacque un piccolo e tenero sorriso.

"E lo faresti finire all'ospedale con questi braccini secchi?" mi prese in giro Logan che nel frattempo aveva recuperato un pacchetto di fazzoletti da dare alla mia migliore amica.

"Andró in palestra se necessario" risposi tirandogli un leggero pugno sul braccio che però non lo smosse di neanche un centimetro. Avalon osservando la scena si mise a ridere e fui felice di averla fatta sorridere dopo tutto.

Ci osservammo tutti e tre attentamente, poi come se ci fossimo letti nel pensiero Logan spalancó le braccia per far accoccolare me e Avalon sul suo petto. Ogni tanto un abbraccio di gruppo era l'unica cosa che ci serviva per sentirci uniti, protetti o semplicemente bene.

"Grazie di tutto, siete i migliori" surrurró Ava, stropicciandosi gli occhi con una manica della felpa. Logan si abbassó leggermente per poterle lasciare un tenero bacio sulla fronte.

"Adesso é ora che vada, ci sentiamo e grazie ancora" disse la bionda per poi allontanarsi e dirigersi verso la porta di camera mia. Eravamo rimasti solamente io ed il mio migliore amico.

"Cosa ci facevi ieri sera con Lockwood?" mi domandó ad un tratto il ragazzo che si era seduto sulla sedia della scrivania. Si dondoló per qualche secondo, per poi fermarmi ed inchiodare i suoi limpidi occhi verdi nei miei.

"Il professor Harrison ci ha assegnato un progetto, per conoscerci meglio e Derek ha pensato di portarmi in un posto tranquillo per poterne parlare" non gli dissi tutta la verità, siccome non ero ancora sicura del biondo al cento per cento. Avrebbe potuto anche avermi detto una gigantesca bugia e siccome il nostro rapporto era solo all'inizio non dovevo fidarmi del tutto.

Derek si era dimostrato un ragazzo totalmente diverso, ma da quello che sapevo era solito indossare una maschera e avrebbe potuto indossarla anche in quel momento. Logan mi osservò e nonostante capii che volesse sapere altro non chiese più nulla.

"Mi racconterai tutto quando sarai pronta, adesso non lo sei. Comunque gli hai chiesto scusa per come l'hai trattato l'altro giorno al bar?" mi domandó riprendendo a dondolarsi sulla sedia. Mi ero completamente scordata di quella storia e non mi ero mai preoccupata di chiedergli delle scuse vere e proprie, nonostante lui sembrasse aver dimenticato l'accaduto.

"No, mi sono scordata, adesso gli mando un messaggio. Logan sei il migliore." dissi avvicinandomi al moro per poi lasciargli un veloce bacio sulla guancia.

Il telefono era ancora sul comodino; lo accesi e velocemente cercai tra i contatti quello del biondo. Quando lo trovai, mi soffermai a pensare a quanto fossi stata stupida a non avergli chiesto prima scusa. Lui si era praticamente aperto con me, ed io non avevo nemmeno fatto un passo avanti per avvicinarmi a lui.

A Derek Lockwood: "Derek dobbiamo parlare di una cosa importante. Appena puoi rispondimi, dobbiamo vederci." scrissi per poi inviare il messaggio.

Logan si avvicinó per poi abbracciarmi da dietro e sussurrarmi un "andrá tutto bene, vedrai"; le sue braccia riuscivano a circondare la mia piccola figura e in quei momenti mi sentivo protetta ed indistruttibile.

La risposta non tardó ad arrivare, ma spense quel piccolo barlume di speranza che era nato in me.

"Non dobbiamo più vederci. Cercati un nuovo partner per il progetto, Kingston" lessi prima di sentire le forti braccia del moro stringersi intorno a me. Nonostante fossimo solo conoscenti, quella risposta riuscí a rompere qualcosa di profondo dentro di me. Non me lo aspettavo ed ero sicura centrasse qualcosa Brandon Harvey.

Ero determinata a scoprire cosa fosse successo la sera precedente. Non mi sarei lasciata abbattere da un messaggio del genere. Continuavamo a fare passi indietro, ma ero disposta a correre pur di sistemate quella faccenda.

💫💫💫

Buongiorno tesorini!
Ci tenevo tantissimo a pubblicare questo capitolo, sopratutto perché mancano poche letture al primo traguardo, 1000!

Spero vi sia piaciuto come al solito, lasciatemi un commento e se vi é piaciuto votate 🌟🌟🌟

Secondo voi cosa ha allontanato Derek?

alla prossima!
Mels 💝

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