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Wooyoung e San si erano presi qualche momento per osservare gli altri ragazzi parlare fra loro, ascoltando i loro discorsi seppur restando in disparte. Il più piccolo vide varie espressioni passare sul viso di Yunho durante quello specifico racconto, ma si trattenne dal correre da lui e abbracciarlo. San al contrario ascoltò con attenzione, senza mostrare nessuna reazione.

<<Ti da fastidio?>> chiese d'un tratto Wooyoung, catturando la sua attenzione.

<<Cosa?>> domandò San, preso alla sprovvista.

<<Che Mingi venga in realtà da Aurora>>

<<Assolutamente no>> rispose tranquillo San, con un sorriso sulle labbra <<Non mi importa da dove viene, e mio amico e gli vorrei bene anche se venisse da un altro pianeta>>

Wooyoung sorrise sollevato a quella risposta. Ognuno di loro sperava che Mingi potesse tornare a vivere con loro, ma sapevano che non avrebbero potuto costringerlo, né affrettare le cose, per quello avere la certezza che Mingi fosse circondato da persone che gli volessero bene era la cosa che più gli importava.

<È la stessa cosa vale per te>> disse ancora San, sorridendogli così naturalmente che Wooyoung si ritrovò ad arrossire a quelle parole.

Il minore abbassò leggermente la testa, per evitare che il ragazzo vedesse fin troppo bene la reazione che si scatenò in lui, ma l'altro la notò comunque e ridacchiò. Lasciò cadere la sua mano fino a quella del ragazzo e glie la strinse leggermente, portandolo a sollevare il viso per la sorpresa. San si alzò, lentamente, portandosi un dito davanti alle labbra per segnalare all'altro di fare silenzio, invitandolo allo stesso tempo a seguirlo. Wooyoung lasciò scattare lo sguardo sugli altri, troppo occupati a parlare fra loro per notarlo, poi si alzò e lo seguì. Il maggiore gli fece strada lungo un piccolo sentiero segnato dagli alberi fino a quando, nello stesso momento in cui le grandi chiome sparirono, davanti a lui si estese un vasto campo ricoperto di ogni tipo di fiore. Gli steli erano molto alti rispetto alla media, e i colori dei vari fiori variavano in tutte le tonalità. Il sole si rifletteva su piccole gocce di rugiada abbandonate sui petali, tanto da farle sembrare dei cristalli preziosi. Wooyoung spalancò la bocca a quella vista, in vita sua non aveva mai visto nulla di così bello. Si voltò verso San, per dar voce ai suoi pensieri, ma dovette riformularli. Lo sguardo del maggiore era dolce, l'espressione rilassata, le labbra rosee socchiuse e i capelli scuri si muovevano leggermente per via del leggero vento. Quella era la cosa più bella che avesse mai visto. Le loro mani erano ancora intrecciate, e Wooyoung se ne ricordò nel momento in cui San lo trascinò prendendo a correre in quel campo sorridendo e ridendo liberamente. Quella risata, era pura melodia per Wooyoung. Arrivarono al centro di quel campo e si lasciarono cadere a pancia in su, circondati da quei colori, quei profumi mentre il calore del sole li accarezzava dolcemente.

<<Sai, sono così felice di averti conosciuto>>

Le parole di San furono così improvvise, in quel silenzio, che Wooyoung si girò di scattò per guardarlo in viso. Quello che non si aspettava però fu la poca distanza fra loro. I loro nasi si sfioravano, i loro respiri si intrecciavano, e mentre i loro occhi vagavano sulle loro labbra le loro mani si stringevano ancora di più.

San era stato totalmente sincero. Era felice di aver conosciuto Wooyoung. Nonostante l'avesse conosciuto solo il giorno prima si sentiva stranamente legato a lui. Ad Illusion tutti non facevano altro che ricordargli il suo ruolo di principe e, i suoi doveri e le sue responsabilità. Wooyoung invece gli trasmetteva solo spensieratezza, e tanta felicità. Più di quanta credesse potesse provarne. Sentì un profumo prevalere su quelli dei fiori, e la vicinanza del ragazzo gli fece capire fosse il suo. Wooyoung...profumava di vaniglia, e San adorava le cose dolci. Cominciò ad avvicinarsi, lentamente, dando al ragazzo il tempo di comprendere cosa stesse per fare e allontanarsi. Capì però che il minore non si mosse nel momento in cui le loro labbra entrarono in contatto fra loro. Rimasero immobili per qualche secondo, entrambi incerti sulla reazione dell'altro fino a quando San non riuscì più ad aspettare. Lentamente prese a muovere le labbra su quelle dell'altro, dettando un ritmo lento, dolce, ma al tempo stesso doloroso per quanto piacevole. La mano libera di Wooyoung si mosse lentamente fino a raggiungere la nuca del maggiore, e lì cominciò lentamente ad accarezzare con i capelli che ricadevano su di essa, spingendo al contempo il ragazzo contro di sé. San si sentì invitato da quel gesto, e picchiettò con la lingua sul labbro inferiore dell'altro, in una muta richiesta che venne felicemente accolta. Wooyoung aprì ancora di più le labbra, permettendo così alle loro lingue di incontrarsi forti e dolci allo stesso tempo. Non ci volle molto perché i due cominciarono a sentire la mancanza d'ossigeno, che li costrinse a rompere quel contatto, tenendoli però fronte contro fronte.

<<Anch'io sono felice>> disse Wooyoung, rompendo il silenzio che si era ricreato fra loro, e i due si ritrovarono a sorridere di una felicità mai provata fino a quel momento.

***

La regina Minsu era nella biblioteca del castello e stava tranquillamente leggendo uno dei tanti libri che il marito le faceva periodicamente portare. Non si era mai pentita di aver sposato Hyunki, sin dal loro primo incontro l'uomo era stato premuroso e amorevole nei suoi confronti e la donna non avrebbe potuto chiedere di più. Si erano innamorati dopo essersi incontrati ad una festa nel palazzo di un regno confinante, e da lì passarono solo pochi mesi dal fidanzamento al matrimonio. La loro vita era felice e piena di amore, e le cose andarono molto meglio dopo la nascita di San. C'era solo una cosa su cui la donna non era d'accordo con il marito, il suo odio per il regno di Aurora. Sospirò, pensando alla sua amica, la regina Sunhee, moglie dell'acerrimo nemico di suo marito. Fu proprio ironico che le due, cresciute insieme nel regno di Precious perché entrambe nobili, fossero finite per sposare due uomini che si trovassero l'uno contro l'altro.

La regina sentì la porta della biblioteca aprirsi, così abbandonò i suoi pensieri e prestò attenzione alla figura davanti a lei. Si alzò dalla sedia, e chiude il libro lentamente.

<<Mio re>> si inchinò teatrale.

<<Da quando ti inchini a me?>> scherzò il re con un sorriso leggero, che le ricordava tanto quello di loro figlio.
<<Devo pur comportarmi da regina alle volte>> rispose a tono la donna.

L'uomo la guardo per qualche secondo divertito, con un sopracciglio inarcato, poi sbuffò una risata.

<<Mi sorprende la facilità con cui lo fai in pubblico quando in realtà conosco come sei fatta, e non ti inchineresti davanti a nessuno>>

<<Non mi pesa poi molto far finta che alcune persone mi siano simpatiche>> scrollò le spalle la donna <<Finchè c'è la pace nel regno>> aggiunse, e il re colse a pieno la frecciatina della doccia, perciò sospirò.

<<A proposito di persone che ti stanno poco simpatiche>> disse il re, avvicinandosi lentamente a lei per afferrarle la mano e cominciare ad accarezzarla dolcemente <<Domani il re Shin verrà con alcuni delegati, dovremo preparare la loro accoglienza>>

<<Il re Shin?>> domandò subito allarmata la regina <<Per quale motivo verranno?>>

<<Sono nostri alleati, dobbiamo mantenere dei buoni rapporti con loro>> spiegò il re Hyunki tranquillo.

La regina però conosceva bene il marito e sentiva che qualcosa non andava.

<<Dimmi che non è come credo>> disse velocemente sfilando la sua mano da quella dell'uomo <<Dimmi che non stai preparando la guerra>>

<<No>> rispose il marito <<Non per ora almeno>>

<<Quando capirai che tutto questo odio non ha senso? Nessuno più ricorda perché i due regni sono l'uno contro l'altro, questo potrebbe essere il momento giusto per->>

<<Non chiederò la pace ad Aurora>> disse deciso il re <<Non mi piegherò per primo>>

La regina Minsu guardò l'uomo in modo duro, deciso, e lui potè vedere l'impeto di rabbia nei suoi occhi.

<<Sei mia moglie Minsu, dovresti appoggiarmi>>

<<Lo faccio>> rispose velocemente lei <<Ti appoggio dal primo giorno in cui ti ho conosciuto, e ho promesso di esserti affianco in ogni momento, e lo faccio senza alcun peso perché ti amo>>

Gli occhi del re si addolcirono a quelle parole, sorrise, ma la regina non aveva ancora finito.

<<Ma ciò non vuol dire che ti appoggerò in una stupida guerra senza alcuna motivazione sensata>> concluse decisa.

Il re la guardò, il suo sguardò tornò serio nel momento in cui si voltò verso la porta per lasciare la biblioteca.

<<Sei mia moglie, ma sei anche la regina di Illusion, hai delle responsabilità e dei doveri>> disse con tono basso <<E mi aspetto che tu li rispetti>>

Dette quelle parole il re lasciò la biblioteca, richiudendosi la porta alle spalle mentre la regina guardò seria verso il punto in cui poco prima vi era l'uomo.

<<Leedo, Keonhee>> disse, e le figure delle sue guardie subito si presentarono davanti a lei <<Indagate sulle questione, voglio sapere il più possibile entro questa sera>> ordinò.

<<Si maestà>> annuirono i due, prima di inchinarsi e andare via.

<<Mi dispiace Hyunki, ma se credi che resterò in disparte ti sbagli>> disse la donna fra sé e sé. 

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