30


Mentre i cavalli galoppavano a tutta velocità nella notte, seguendo il camino illuminato solo dalla luce della luna, i cuori dei ragazzi facevano lo stesso seguendo un unico ritmo. Non era stato difficile lasciare il palazzo passando inosservati. La parte più complicata del loro piano si faceva sempre più vicina tanto era più chira l'immagine del castello di Erantion. Sorprendentemente non vi erano molti soldati di guardia alla capitale, perciò riuscirono senza alcun problema a raggiungere la parte posteriore del castello, lì dove grazie alle regine avevano scoperto vi fosse un ingresso da pochi conosciuti che li avrebbe fatti entrare nel castello. Vi era solo un problema, nessuno avrebbe aperto loro la porta dall'ingresso dato che questa era spesso controllata da Ravn e Seoho, e nessuno dei due si trovava lì. L'unica opzione che i ragazzi avevano era quella di scavalcare le mura di protezione ed accedere alle stalle da cui avrebbero poi potuto prendere i passaggi segreti.

<<Qualcuno ha un piano?>> domandò San.

<<Che non comporti il finire uccisi possibilmente>> seguì Mingi.

Lo sguardo di San, Mingi e Jongho si posò immediatamente su Yeosang, l'unico in grado di ragionare razionalmente in ogni situazione. Più e più volte li aveva salvati da situazioni particolari, ed anche quella volta ponevano tutta la loro fiducia in lui.

<<Perché guardate me? Ho smesso di pianificare le cose da quando avete smesso di darmi retta>> rispose Yeosang con una punta di rimprovero nella sua voce.

<<E ti sembra il momento giusto per farlo?>> domandò Jongho roteando gli occhi esasperato.

Una parte dei ragazzi non poteva dargli torto, seppur i suoi piani fossero sempre perfettamente calcolati fin troppe volte erano finiti per fare di testa loro, ignorando qualsiasi cosa il ragazzo dicesse. Sapevano però che se avessero fatto in quel modo, anche quella volta, avrebbero avuto poche chance di riuscire nella loro impresa. Avevano bisogno di un piano, e Yeosang era l'unico a poterlo ideare senza che qualcuno finisse per rischiare la vita, o finisse catturato.

<<Yeosang>> disse semplicemente San, posando il suo sguardo ricco di speranze su di lui.

Yeosang sospirò e si portò la mano sul viso.

<<E va bene, ma se qualcuno fa di testa sua non tornerò indietro per salvarlo, sono stato chiaro?>> disse diretto a due persone in particolare. Mingi e Jongho. I due ragazzi annuirono frettolosamente e attesero indicazioni.

Yeosang osservò attentamente le mura davanti a loro, fin troppo alte per essere scavalcate aiutandosi l'un l'altro e prive di fessure che avrebbero potuto essere l'oro d'appoggio per una possibile arrampicata. Scavare per riuscire a creare un passaggio al di sotto era fuori questione, non avevano nulla che avrebbe potuto aiutarli nell'impresa, in più era certo che le mura fossero spesse un paio di metri dato che le guardie potevano camminarci sopra per la ronda perciò scavare per arrivare oltre avrebbe impiegato ore. Si guardò attentamente intorno fino a che il suo sguardo non si posò su un albero secolare a poca distanza da loro. Questo non era alto quanto le mura né così vicino, vi erano alcuni metri di differenza di altezza e distanza. Ci pensò attentamente e decise che avrebbero potuto farcela.

<<Okay ho un piano>> esclamò soddisfatto di sé stesso, osservando l'albero davanti a lui e costringendo gli altri a fare lo stesso.

<<Moviti>> ordinò Yeosang che non ammetteva repliche.

Yeosang corse verso l'albero e cominciò ad arrampicarsi fino ad arrivare il più in alto possibile. Fortunatamente per loro i rami erano così spessi da poter reggere il loro peso senza alcun problema. Arrivati sull'ultimo ramo in grado di fare loro da appoggio si sistemarono per equilibrare il loro peso.

<<Mingi passami quella corda>> disse Yeosang al ragazzo <<E datemi tutti i pugnali che avete >>

I tre ragazzi si guardarono confusi ma decisero di non far domande. San raccolse gli oggetti richiesti e li passò al ragazzo al suo fianco. Yeosang si premurò di legare al meglio possibile la corda al manico di uno dei pugnaleìi, arrotolandola e annodandola più volte, mentre gli altri li sistemò nella cintura..

<<Fatevi indietro>> disse, spingendo i ragazzi alla base del ramo. Questi obbedirono e arretrarono. Stessa cosa fece il ragazzo, prima di mettersi in piedi e consegnare l'estremità della corda a Jongho <<Okay, reggi qua e speriamo funzioni>>

<<Cosa?>> quasi urlò Jongho sorpreso da quelle parole.

Non ebbe risposta. Yeosang cominciò a correre per la lunghezza del ramo fino a lanciarsi in avanti. Nello stesso momento in cui il ragazzo saltò lo spazio che lo separava da quelle mura i tre ragazzi smisero di respirare. Il ragazzo si schiantò contro l'alta parete davanti a lui, riuscendo a conficcare la lama del pugnale in una crepa creata dall'impatto. Mantenendosi in equilibrio sull'arma cercò di fare il più pressione possibile per renderla stabile. Quando ne fu soddisfatto afferrò uno degli altri pugnali dalla cintura e ne conficcò un altro più in alto. Procedette in quel modo, scalando quei pochi metri aiutandosi con quelle armi, lasciandole conficcate, fino a riuscire raggiungere la cima delle mura. Prima di superarle osservò attentamente che la via fosse libera, poi invitò gli altri a fare lo stesso.

<<Morire spiaccicato al suolo non era una delle mie opzioni>> si lamentò Mingi prima di saltare dal ramo per aggrapparsi alla corda e tirarsi su.

Mentre i tre ragazzi scalavano le mura Yeosang continuava a tener sotto controllo l'area, sperando che mancasse ancora diverso tempo all'inizio della ronda delle guardie. Fortunatamente andò così.

Percorsero le mura di corsa, fino ad infilarsi in una delle torri di controllo e da lì riuscirono a raggiungere le stalle grazie anche alla poca illuminazione circostante. Ricordarono la strada percorsa nei passaggi con difficoltà ma grazie anche a Mingi che aveva cominciato a ricordare sempre più particolari di quel castello riuscirono ad introdursi nella sala privata di Yunho, Hongjoong e Seonghwa, dove questi insieme a Wooyoung erano riuniti.

I quattro ragazzi nel vedere delle figure introdursi furtivamente, coperti da un mantello, sobbalzarono e afferrarono velocemente le spade che fino a quel momento erano rimaste abbandonate sul tavolo in legno. Furono pronti a sguainarle quando le figure davanti a loro si sfilarono via il cappuccio facendosi riconoscere.

Wooyoung si sentì mancare il fiato nel rivedere San. Erano passate settimane dall'ultima volta che lo aveva visto, che era stato fra le sue braccia, che aveva potuto percepire il suo calore e il suo profumo.

<<San>> disse con voce incredula <<Sei davvero tu?>> domandò, timoroso che la mente avesse cominciato a fargli brutti scherzi.

San sorrise leggermente a quelle parole, poiché persino per lui rivederlo sembrava quasi una finzione. Wooyoung sapeva gli fosse mancato, ma si rese conto veramente quanto solo nel momento in cui quasi senza rendersene conto si lanciò contro di lui. San subito lo accolse fra le sue braccia e lo strinse il più forte possibile. Sentiva il bisogno di averlo vicino, di azzerare ogni possibile distanza tra loro, di sentirlo nuovamente suo. Per quel motivo non si fece alcuno scrupolo nel catturare le sue labbra in un bacio desiderato e bisognoso. Si staccarono solo per il bisogno di ossigeno, ma nonostante quello rimasero comunque l'uno contro l'altro, quasi timorosi di allontanarsi.

<<Cosa ci fate qui?>> domandò immediatamente Hongjoong <<Cosa vi è saltato in mente?>>

<<Se vi avessero scoperti sarebbe stata la fine>> seguì agitatamente Yunho, stringendo Mingi al suo fianco al sol pensiero di poterlo perdere nuovamente <<L'intero regno è in subbuglio>>

Mingi, Yeosang e Jongho spostarono il loro sguardo su San, sapendo fosse suo compito informare gli altri della sua decisione.

<<Siamo scappati>> disse immediatamente San, puntando lo sguardo deciso sui ragazzi davanti a lui <<Non ho alcuna intenzione di affiancare mio padre in questa pazzia, al contrario ho intenzione di fermarlo>>

I ragazzi di Aurora si guardarono per qualche secondo, incerti, poi riportarono lo sguardo sul principe davanti a loro.

<<Ma tua madre aveva...>> provò a parlare Wooyoung, ma l'altro lo interruppe.

<<Mia madre ha capito che ciò che mi aveva chiesto era impossibile e mi ha dato totale appoggio e carta bianca su come agire>> disse, portando la mano a recuperare la lettera che aveva sistemato nel taschino interno della giacca per passarla a Wooyoung. Il ragazzo lesse attentamente le parole che la regina aveva scritto nero su bianco, poi passò il foglio alle sue guardie che fecero lo stesso.

<<Sei sicuro di ciò che vuoi fare?>> domandò Wooyoung osservando il ragazzo davanti a sé.

<<Sono il principe di Illusion Wooyoung, è mio compito proteggere il mio regno e i miei sudditi da qualsiasi minaccia, e questa guerra non porterà nulla di buono>>

<<Credi che riusciresti ad affrontare tuo padre senza cedere?>> domandò Seognhwa, mantenendo uno stretto contatto visivo.

Nella sala calò il silenzio per qualche secondo. Quello espresso dal ragazzo era un pensiero che anche Mingi, Yeosang e Jongho avevano avuto. Yunho, Hongjoong e Seonghwa avrebbero fatto di tutto per evitare una guerra, ma la loro priorità era quella di proteggere Wooyoung. Se San avesse avuto dei ripensamenti ognuno di loro avrebbe potuto ritrovarsi in pericolo di vita, perciò, seguire l'istinto in quella situazione non era un'opzione.

San incrociò lo sguardo con tutti i presenti nella sala, poi lo puntò in quello di Seonghwa.

<<Ha dichiarato guerra ad un regno per puro capriccio, è diventato un fantoccio nelle mani del suo consigliere, ha deciso di reclutare persone innocenti per combattere per le idee di qualcun altro, ha fatto soffrire mia madre e l'ha marchiata come traditrice>> disse San tutto ad un fiato <<Quello non è più mio padre, è un mio nemico>>

Seonghwa mantenne quello sguardo deciso per qualche secondo, poi sorrise e annuì.

<<Per me si può fare>> disse.

<<In fondo non mi è mai piaciuto seguire la massa>> ridacchiò Hongjoong.

<<Credete davvero che potrei tirarmi indietro?>> rise Yunho <<Non riuscirai a liberarti di me>> sussurrò poi a Mingi.

I ragazzi sorrisero fra loro, felici di aver trovato dei veri alleati. Lo sguardo di San si posò poi su Wooyoung.

<<So che ti sto chiedendo di metterti contro tuo padre che non sta facendo altro che proteggere il suo regno da una minaccia, perciò ti capirò se deciderai di->>

San non riuscì a finire ciò che voleva dire perché le labbra di Wooyoung che si posarono sulle sue glielo impedirono.

<<Sarò al tuo fianco San, ora e per sempre>> disse con un sorriso che venne ricambiato immediatamente dal ragazzo.

<<Ti amo Wooyoung>>

<<Ti amo anch'io San>> ricambiò il ragazzo, felice di essere nuovamente al suo fianco.

<<Forza, prepariamo tutto ciò che ci potrà servire>> disse Hongjoong <<Prima andiamo via prima mi sentirò più tranquillo>> ridacchiò.

***

Termus era occupato a creare una delle sue tante pozioni da aggiungere alla sua scorta, sui ripiani di quegli scaffali ormai ricchi di boccette colorate. Stava mescolando con forza il liquido nel suo calderone quando di colpo si fermò e portò lo sguardo proprio fuori dalla finestra che aveva davanti a sé.

<<Hanno preso la loro decisione quindi>> sorrise fra sé e sé <<Dovrò muovermi e dare una ripulita a casa, d'ora in poi sarà un po' movimentato>> aggiunse riprendendo a mescolare. 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top