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Tutti i presenti nella sala del trono erano caduti nel silenzio. I generali attendevano allineati ai lati della sala, Wooyoung sedeva sul suo trono, Hongjoon, Seonghwa e Yunho al suo fianco. Il consigliere del re spostava il peso da un piede all'altro. Solo uno era il rumore che riecheggiava nella sala del trono, quello dei passi del re che continuava a fare avanti e indietro, passando e spassando davanti ai troni, tanto che anche le teste dei presenti nella sala si muovevano per seguire i suoi passi.

<<Maestà>> provò a richiamarlo il consigliere, dopo un tempo a lui sembrato infinito.

Il re alzò lo sguardo e puntò gli occhi sull'uomo. In quel momento tutti i presenti sperarono di poter finalmente rompere quel silenzio, fremendo alla sola idea, ma nel momento in cui il re riprese a camminare come aveva precedente fatto questi rilasciarono un sospiro. I generali portarono lo sguardo sul consigliere, che a sua volta si voltò verso Hongjoong, che guardò Wooyoung.

<<Va bene ci penso io>> sospirò il principe, alzandosi dal suo posto per avvicinarsi al padre. Lo afferrò per la spalla, costringendolo a fermarsi <<Padre è inutile andare avanti così, non risolverai nulla in questo modo>>

<<Lo so ma mi aiuta a pensare>> rispose velocemente il re, permettendo comunque a Wooyoung di accompagnarlo verso il suo trono per occuparlo.

Wooyoung aspettò che suo padre sedesse tranquillo prima di riprendere il suo posto.

<<Il nostro esercito è ben preparato, non è mai stato battuto in tanti anni, i nostri soldati sono pronti per combattere con onore>> iniziò il re, parlando con tono deciso per far capire quanto lui stesso credesse nelle sue parole <<Non ci faremo cogliere certamente di sorpresa li sconfiggeremo una volta per tutte e riporteremo a casa Sunhee>>

Wooyoung prese un respiro profondo a sentir nominare la madre. Il principe sapeva benissimo che la regina non era stata rapita, ma sapeva anche se non poteva dire la verità al padre e che se anche lo avesse fatto non gli avrebbe creduto. Sospirò leggermente e si lasciò andare contro lo schienale del suo trono, in cerca di più sostegno. Avrebbe tanto voluto poter stringere la mano di San, avrebbe tanto voluto poter avere al suo fianco la persona che amava e lasciarsi incoraggiare da lui restando fra le sue braccia. Quanto desiderava poter sentire il suo calore e quanto odiava tutta quella situazione che gli negava quella possibilità. Pensò quanto il destino fosse crudele con loro, li aveva fatti incontrare e aveva al contempo deciso di separarli. Strinse il pugno abbandonato sul bracciolo del suo trono e portò lo sguardo verso l'alto per evitare che delle lacrime scivolassero dai suoi occhi. Non poteva permettersi di crollare, non davanti ai generali, non davanti a suo padre che seppur cercasse di dimostrarsi forte sapeva soffrisse la mancanza della regina.

<<Certamente maestà il nostro esercitò non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro dalla guerra>> parlò uno dei generali, quello che fra tutti aveva più anni di esperienza in campo e meglio conosceva l'esercito di Aurora <<Ciò che in realtà potrebbe creare qualche problema in realtà è che...>> l'uomo si interruppe per qualche istante e di sott'occhio guardo gli altri generali.

Quel gesto di leggera incertezza subito provocò confusione nel re e catturò l'attenzione di Wooyoung e degli altri ragazzi. Mai lo avevano visto vacillare, davanti a nulla.

<<Il fatto è maestà, altezza>> prese parola uno degli altri generali <<Che abbiamo scoperto che Hyunki ha intenzione di armare non solo il suo esercito, ma qualsiasi uomo, anche giovani ragazzi che mai hanno impugnato un'arma>>

<<State dicendo che pur di aumentare le sue fila ha deciso di armare degli innocenti?>> domandò il consigliere, non premurandosi di nascondere lo sdegno nella sua voce.

<<Sembra che questi vengano strappati dalle loro famiglie e obbligati a partecipare alla guerra, non hanno libertà di scelta>> parlò il generale più anziano.

Hoongjoong, Seonghwa e Yunho si guardarono sorpresi da quelle parole, non erano riusciti per vari motivi ad incontrare gli altri quindi non erano stati informati di quella novità. Wooyoung si sentì mancare il fiato a quella scoperta e subito andò a guardare le sue guardie che scossero la testa, a fargli capire che anche loro stessero ascoltato tutto quello per la prima volta. I quattro ragazzi sapevano però che i generali non avrebbero assolutamente mentito su qualcosa del genere, per quanto potessero odiare il regno di Illusion e la guerra fosse sempre stata per loro una valida opzione mai avrebbero osato avvalersi della vita di innocenti per i loro interessi.

<<Dev'essere impazzito>> disse il re Dongyul <<Hyunki deve aver perso il senno>>

<<Credo di poterle dire che le sue parole siano verità e non un puro modo di dire>> parlò nuovamente uno dei generali.

<<Che vorresti dire?>> chiese subito Wooyoung, che sentì il cuore accelerare alla sola idea che San si trovasse nel castello con il padre diventato pazzo.

<<Sembra che ormai il re non sia altro che un burattino nelle mani del suo consigliere>> spiegò il generale <<A quanto mi è stato riferito è il consigliere che porta il re verso quelle che saranno identificate come sue decisioni, ma che in realtà non sono altro che specchio dei desideri di quell'uomo che a quanto pare da anni ha atteso questa guerra>>

<<Sembra che sia riuscito anche a convincere il re a dichiarare la regina come traditrice del regno poiché non fosse d'accordo sulla guerra>> aggiunse il più anziano fra loro.

<<Cosa?>> scattò sorpreso Wooyoung. Così come le sue guardie. I ragazzi sapevano che la regina si fosse allontanata dal castello, proprio come aveva fatto sua madre. Wooyoung pensò alla reazione di suo padre, che subito aveva creduto fosse stata rapita, il padre di San invece l'aveva dichiarata come traditrice? Non riusciva a crederci.

<<Dov'è la regina ora?>> domandò il re <<L'ha rinchiusa in qualche torre?>> ironizzò, pensando che non si sarebbe assolutamente sorpreso se Hyunki l'avesse fatto. Avrebbe persino valutato l'idea di liberarla e graziarla poiché non condivideva le idee del marito.

<<No maestà, non sembra essere al castello e nessuno sembra sapere dove sia>> rispose il generale <<Alcuni dicono che sia scappata con le sue guardie per sfuggire dal re>>

<<Con le sue guardie eh>> ripete il re, fra sé e sé <<A proposito di guardie, dove sono Seoho e Ravn?>> chiese, come solo in quel momento il re si fosse ricordato delle due guardie. Certo non aveva un grande rapporto con i due, anche se li aveva sempre rispettati ed ascoltato i loro consigli. Il re guardò i generali che scossero la testa, spostò poi lo sguardo verso Wooyoung e gli altri che fecero lo stesso <<Avranno sicuramente deciso di scoprire dove Hyunki tiene Sunhee da soli>>

<<Vuole che li faccia cercare?>> chiese uno dei generali.

<<No va bene così>> disse il re in un leggero sospiro <<Non c'è molto che possiamo fare, facciamo si che il nostro esercito sia pronto, e se Seoho e Ravn tornano chiamatemi immediatamente>> ordinò prima di sciogliere quell'incontro.

***

Caro San,

Avevo promesso a me stessa di non scriverti fino a quando non avrei trovato un modo sicuro per fermare tutta questa pazzia, ogni passo che mi allontana però da te non fa altro che appesantire il mio cuore. Sin da quanto sei nato non siamo mai stati separati per così tanto tempo. Continuo a ripetermi che andrà tutto bene, che sei un uomo forte e che al tuo fianco hai degli amici leali e coraggiosi. La verità è però che ai miei occhi resterai sempre il mio bambino e non riuscirò mai a non preoccuparmi per te. Ho sempre pensato che nonostante fossi ormai cresciuto avessi comunque bisogno di me, da quando siamo lontani non faccio altro che pensare che probabilmente quella che aveva bisogno di te ero io. Mi sono allontanata dal castello con buone intenzioni, lasciandoti però con un gran peso. Ho commesso un errore. Ho sperato di poter risolvere la situazione e far tornare tutto alla normalità. Qui, dove sono ora, ho sentito le notizie riguardanti il regno e trovandomi davanti alla cruda realtà ho veramente capito. Mi dispiace averti lasciato con una responsabilità che non tocca a te affrontare. Se sono qui a scriverti è per chiederti scusa se in qualche modo ho creduto che sarebbe stato meglio tenerti al sicuro e non farti esporre contro tuo padre. Sei libero dalla promessa che ti ho strappato quella sera prima di andar via. Sono felice di esser riuscita a vedere il tuo viso innamorato. Ho sempre desiderato che tu fossi felice, ho sempre voluto che scoprissi il vero amore, ho sempre voluto che amassi con tutto il cuore. Sono felice che sia Wooyoung, ti ama e mi è bastato osservare il modo in cui ti guarda per capirlo. Lo fa proprio come io... te lo dirò di persona. Quello che ora voglio dirti è che mi fido di te San. Sei un ottimo principe ed un giorno sarai un ottimo re, perciò combatti per salvare il tuo regno, il tuo popolo. Nulla tornerà come prima perciò tocca a te ora fare la differenza.
Non dimenticare, qualsiasi sarà la tua scelta io sarò sempre al tuo fianco.
Ti voglio bene bambino mio. 

Quando San finì di leggere quelle parole non poté fare a meno di sorridere. Pensò fosse ironico che solo osservando la calligrafia di sua madre e sapere che lei si fidasse di lui fosse riuscito a recuperare tutta la sicurezza che aveva sentito vacillare. Sentiva che sua madre stava bene ed una parte di sé credeva di poter immaginare cosa la madre avesse omesso fra quelle righe.

Piegò il foglio e lo conservò nella tasca interna della sua giacca, proprio sul cuore. Si voltò poi verso i ragazzi, che erano rimasti in silenzio ad osservarlo.

<<Raccogliete le vostre cose e tutto ciò che potrebbe servirci, stanotte lasceremo il castello>> 

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