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<<Wooyoung!>> l'urlo si propagò per tutte le stanze del principe nello stesso momento in cui la porta venne aperta violentemente, Yunho controllò attentamente ogni angolo o possibile nascondiglio, ma del principe non vi era alcuna traccia.

<<Lo hai trovato?>> domandò Hongjoong cercando di ritrovare il respiro dopo la lunga corsa.

<<No, qui non c'è>> rispose velocemente Yunho, trattenendo un ringhio.

<<Ho controllato nelle stalle, e anche al campo di addestramento>> sbuffò Hongjoong.

<<Sono sicuro di aver controllato l'intero palazzo almeno due volte>> si mise in mezzo Seonghwa, con sguardo omicida <<Oh ma quel ragazzino deve sperare che non lo trovi, o questo regno resterà senza il suo futuro re>>

<<Andiamo a trovarlo, prima che il futuro re resti senza guardie perché il re ha deciso di ucciderci>> commentò Hongjoong.

<<Prendo il cavallo e faccio un giro qui intorno. Io mi chiedo come sia possibile che ogni volta riesce a scapparci>> sbuffò Yunho.

<<È Wooyoung>> concluse velocemente Hongjoong.

<<Forza facciamo un altro giro>> sospirò Seonghwa.

***

Wooyoung, in sella al suo cavallo, cavalcava a velocità lasciando che il vento gli scompigliasse i capelli. Odiava dover presenziare alle riunioni a corte, tutte quelle responsabilità per lui non erano altro che noia e disturbo, per quel motivo alla prima occasione possibile aveva deciso di scappare via. Aveva fatto sellare il suo cavallo ed aveva lasciato il castello senza guardarsi indietro. Aveva bisogno di tempo per se stesso, qualche momento in cui nessuno gli ricordasse quale fosse il suo ruolo e quali fossero i suoi compiti. Aveva bisogno di qualche momento per essere libero. Quasi senza essersene reso conto aveva raggiunto la radura, territorio che non apparteneva a nessuno regno. Si fermò davanti a tutti quegli alberi così alti. Giravano molte voci al riguardo. C'era chi diceva vi abitassero degli esseri magici, non umani. Di che tipo di esseri si trattasse nessuno ne era a conoscenza. Wooyoung, che fin da ragazzo era sempre stata una persona curiosa, non si sarebbe certo fatto intimidire da delle storie, perciò spronò il suo cavallo e si addentrò nella radura. Ci mise qualche minuto prima di riuscire a superare quell'inestricabile massa di alberi che sembravano quasi formare una barriera che avesse il compito di tenere gli intrusi all'esterno, ma una volta raggiunto il centro della radura non poté che spalancare occhi e bocca a quella vista. Un grande lago si espandeva davanti a lui, e dalla parete rocciosa sgorgava una cascata limpida. Wooyoung non aveva mai visto nulla di simile, e quella vista lo lasciò totalmente senza parole. Lentamente scese dal suo cavallo e, dopo averlo legato ad un albero, si avvicinò lentamente al bordo del lago, chinandosi per avvicinarsi il più possibile senza però rischiare di cadere all'interno. Il ragazzo era perso in quella vista tanto da non essere riuscito a rendersi conto di non essere da solo.

Il moro, come suo solito, aveva cavalcato fino alla radura per godersi un po' di tranquillità da tutte le pressioni che suo padre esercitava su di lui ogni giorno. Aveva superato la fitta barriera di alberi ed era nei pressi del lago quando notò una presenza a lui sconosciuta. Andava ogni giorno in quel posto, era il suo posto segreto, ma per la prima volta non era da solo. Restò nascosto dietro un albero, di cui spostò lentamente la chioma, per vedere meglio il viso di quel ragazzo che sembrava perso nell'osservare la vista davanti a lui e dovette ammettere a se stesso di non aver mai visto qualcuno di più bello prima di quel momento. I capelli biondi brillavano baciati dal sole, il viso dalla pelle chiara era luminoso e le labbra sembravano essere carnose al punto giusto. I suoi occhi erano però coperti dai capelli che erano ricaduti dal viso. Come se fosse stato sotto ipnosi si mosse lentamente fino a sistemarsi dietro di lui, in modo che l'acqua del lago riflettesse anche a la sua figura, e solo in quel momento vide il ragazzo scattare in piedi dal suo posto e voltarsi verso di lui.

<<Scusa, non volevo spaventarti>> disse San, alzando le mani, e con tono tranquillo.

Wooyoung rimase immobile al suo posto, imbarazzato per essere stato sorpreso in quel modo, ma allo stesso tempo abbagliato dalla bellezza che esercitava il ragazzo davanti a lui. I capelli neri erano leggermente più lunghi del normale, tanto da potergli ricadere sugli occhi dal taglio felino e intensi. E quelle labbra, non avrebbe saputo come descriverle.

<<N-Non lo hai fatto>> ripose velocemente Wooyoung, cercando di riprendersi dal suo stato.

San si ritrovò a ridacchiare a quel leggero balbettio, notando anche come le guance del ragazzo fossero diventate più rosse del normale, decise però non di non farglielo pesare.

<<Non sapevo che qualcuno a parte me conoscesse questo posto>> parlò tranquillamente San, sedendosi in riva al lago battendo poi con la mano al suo fianco per invitare l'altro a raggiungerlo <<Vengo qui ogni giorno e non ho mai visto nessuno>>

Wooyoung rimase qualche secondo a guardare il ragazzo, indeciso su cosa fare, poi però decise di sedersi al suo fianco.

<<Solitamente cavalco intorno alla radura, è la prima volta che vengo fino a qui>> spiegò, cercando di contenere l'imbarazzo. Era sempre stato un ragazzo solare, e anche abbastanza socievole, la presenza di quel ragazzo però gli provocava una strana sensazione che non era in grado di spiegare.

<<Qual è il tuo nome? Io sono San>> si presentò il maggiore.

<<Wooyoung>> rispose l'altro, e così la conversazione cadde mentre i due si godevano il rilassante suono della cascata e della natura intorno a loro.

***

Yunho aveva cavalcato per tutto il territorio del regno eppure non era riuscito a trovare Wooyoung. Cavalcando senza sosta si era ritrovato davanti alla radura. Normalmente non ci sarebbe entrato, ma era l'unico posto in cui non aveva controllato perciò decise di addentrarsi nella radura. Si mosse lentamente poiché per lui era un territorio sconosciuto. Sentì però di colpo un rumore che lo costrinse a fermarsi e guardarsi intorno. Girò varie volte la testa, finché non riuscì a capire la fonte di quel rumore. Rimase a fissare uno scorcio fra gli alberi per qualche minuto fino a quando non vide una figura comparire fra essi. Istintivamente scese da cavallo, e posò la mano sulla spada legata alla sua vita, in quel modo se si fosse trovato in condizione da combattere sarebbe subito riuscito ad impugnare la sua arma. Quella figura cominciò a farsi sempre più vicina, fino a quando non divenne totalmente chiara ai suoi occhi. Yunho non poteva credere a ciò che vedeva. Lo aveva visto ferito, in fin di vita. Nonostante non avrebbe mai voluto abbandonarlo lì era stato trascinato via a forza. Era stata quella l'ultima volta che lo aveva visto, disteso sul terreno arido, in una pozza di sangue.

<<Mingi?>> si ritrovò a sussurrare, incredulo.

Il ragazzo lo guardò e, sorpreso, inclinò leggermente la testa.

<<Sei vivo? Come è possibile? Io...>>

<<Tu mi conosci?>> parlò Mingi interrompendolo, facendo gelare il sangue di Yunho, e fermando il suo cuore in quel preciso istante. 

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