15


Quella mattina, quando Wooyoung si svegliò si svegliò si sentì strano. Non sapeva cosa fosse, ma sentiva che qualcosa non andava. E non era solo perché non era stato violentemente buttato giù dal letto da Hongjoong, Seonghwa e Yunho. Aprì lentamente gli occhi e li sfregò, cercando di mettere a fuoco e quando ci riuscì si rese conto di una cosa. Quella non era la sua stanza. Di scattò si alzò e corse fino alle tende, aprendole in gesto veloce per permettere alla luce del sole di illuminare meglio intorno a lui. La coperta sul suo letto erano bianche e le leggere tende del baldacchino erano nere. Intorno alle pareti vi erano appesi stendardi che non erano per nulla familiare e l'armadio era nel posto sbagliato.

<<Cosa...sta succedendo?>> disse a sé stesso, cercando di darsi una spiegazione sul perché la stanza in cui si trovava in quel momento non era la stessa in cui si era addormentato.

Proprio in quel momento la porta della sua camera si aprì di colpo. Il ragazzo sgranò gli occhi, sorpreso, nel momento in cui vide entrare Yeosang, Mingi e Jongho. E il suo sguardo si fece ancora più confuso nel momento in cui vide le divise indossate dai tre. Quelle divise nere, in qualche modo erano familiari nella sua mente.

<<Non sei ancora vestito?>> domandò confuso Yeosang <<La riunione del consiglio inizia fra poco>>

<<Cos'è non ti senti bene?>> chiese Mingi a seguito.

<<Voi...io...>> arrancò Wooyoung, guardandosi velocemente intorno per poi tornare sui ragazzi <<Dove sono?>>

A quella domanda le tre guardie si guardarono sorprese, poi tornarono a guardare il ragazzo che sembrava essere in uno stato che nemmeno loro riuscivano a spiegare.

<<Che vuol dire?>> chiese Jongho <<Nella tua camera, dove altro>>

<<No>> scosse la testa velocemente <<Questa non è la mia camera>>

<<San ma cosa stai dicendo, certo che è la tua camera>> disse Yeosang.

<<Mi hai appena chiamato San?>> chiese il ragazzo.

<<Beh è il tuo nome come altro vorresti che ti chiamassimo?>> domandò Jongho, ridacchiando al comportamento del ragazzo.

<<N-non...non è possibile>> sussurrò, avvicinandosi passo dopo passo allo specchio che lo rifletteva a figura intera, fino a quando non fu abbastanza vicino da toccarlo con le mani <<Perché sono nel corpo di San>> urlò.

Il ragazzo si portò le mani al viso, sulla testa, sulle braccia, tastò tutto il suo corpo solo per vedere che il suo riflesso faceva lo stesso, e nonostante tutto ancora non riusciva a credere come potesse essere possibile. Era sicuro di essersi addormentato nella sua camera da letto, nel suo corpo, eppure si era risvegliato in una camera e in un corpo che non erano i suoi.

<< Ragazzi so che sembra assurdo, ma io non sono San>> disse subito l'altro <<Sono Wooyoung>>

A quelle parole i tre ragazzi si guardarono per l'ennesima volta prima che Mingi si avvicinasse a lui per portare la mano sulla fronte del ragazzo per controllarne la temperatura.

<<No, non sembra aver la febbre>> concluse Mingi.

<<Vi sto dicendo la verità. Sono Wooyoung. Ieri sono andato a dormire nella mia camera, nel mio corpo, ma quando ho aperto gli occhi questa mattina mi sono ritrovato qui, e nel corpo di San>>

<<Hai bevuto ieri sera?>> domandò Jongho.

Wooyoung afferrò il polso di Mingi per tirarsi via la mano che era ancora sulla fronte, e battè i piedi per terra sospirando esasperato. Sapeva che era un discorso assurdo e sapeva anche di non poter dimostrare di non essere San. L'intera situazione lo stava privando delle sue energie.

<<Comunque sia>> disse velocemente Yeosang <<Che tu abbia deciso di uscire di testa o meno, che ti sia San o meno, la riunione dei ministri sta per iniziare e il principe di Illusion non può certamente mancare>> concluse, allungando al ragazzo la sua uniforme bianca.

Wooyoung sentì il sangue gelarsi a quelle parole. Il so sguardo tremò, puntato sul ragazzo davanti a sé e l'uniforme nelle sue mani. Non poteva essere, aveva sentito male giusto?

<<P-principe?>> domandò, barcollando all'indietro per ricadere seduto sul letto poiché le sue gambe sembravano aver perso tutte le forze <<San è il principe di Illusion?>> domandò ancora, portandosi le mani fra i capelli mentre l'espressione sul suo viso diventava spaventosamente sconvolta.

I tre ragazzi davanti a lui si guardarono per l'ennesima volta, cercando una risposta a tutta quella situazione. Risposta che nessuno di loro sembrava avere. Cominciarono persino a valutare che il fatto che Wooyoung fosse nel corpo di San fosse la pura verità, solo quello avrebbe spiegato il perché di quella reazione così sincera.

<<Ma certo>> disse guardandosi intorno, studiando attentamente tutto il lusso intorno a lui <<Come ho fatto a non capirlo prima? Non poteva essere diversamente. È questo il motivo per cui si è interessato a me non è vero?>>

Lo sguardo del ragazzo era spento e lucido, le sue mani tremavano e la voce diventava sempre più roca per lo sforzo di trattenere le lacrime.

Yeosang decise che sì, quello era realmente Wooyoung e che il ragazzo stava andando fuori di testa. Lentamente si avvicinò a lui, intercettando nel frattempo Mingi che indietreggiava.

<<Chiama la regina>> disse in un sussurro.

<<Sei sicuro?>> domandò Mingi.

<<Sì, non è una situazione che possiamo gestire soli, e lei è l'unica che conosce tutta la verità su San e Wooyoung>>

Mingi non rispose, al contrario uscì velocemente dalla camera.

<<Di cosa stai parlando?>> chiese Yeosang a Wooyoung, cercando di capire cosa frullasse nella mente del ragazzo.

<<Sai, non capivo perché un ragazzo come lui potesse essersi interessato a me>> cominciò Wooyoung, perdendo quella lotta con le sue emozioni, lasciando si che le lacrime solcassero il suo viso <<Lui è così perfetto mentre io...non riuscivo a capire, ora, è tutto chiaro. Sa che sono il principe di Aurora giusto? È per questo che si è avvicinato a me, voleva scoprire le mie debolezze? Ammettilo>> urlò, aggrappandosi disperatamente alla camicia di Yeosang, che in panico guardò il ragazzo cadere sulle ginocchia e trascinarlo giù con lui.

<<Wooyoung ascoltami>> provò a parlare lentamente, posando le mani sulla sua testa. Sapeva che il ragazzo non poteva davvero pensare quelle cose di San. Ogni sua parola doveva essere dettata dalla sorpresa di quella scoperta, che aveva portato alla paranoia e alla paura verso l'intera situazione <<San non sa che tu sei il principe di Aurora. Non è per quello che è interessato a te, lui ti ama davvero. Non lasciare che la verità su di lui possa farti cambiare idea sulla sua persona e ciò che provate l'uno per l'altro. È vero, San è il principe, ma è anche un ragazzo come tutti noi, ed è sinceramente innamorato di te. Se ha scoperto la tua identità lo ha fatto in questo momento, perché immagino che se tu sei qui, lui sia nel tuo corpo>>

Wooyoung ascoltò le parole del ragazzo, mentre le sue spalle si muovevano in sussulti sconnessi per via di quelle lacrime che quasi gli impedivano di respirare. Sentì il tocco gentile di Yeosang sulla sua testa, e poco dopo anche delle leggere pacche sulla sua schiena. Alzò leggermente il viso e vide che anche Jongho si fosse avvicinato per rassicurarlo.

<<H-ho paura>> sussurrò poi, lasciandosi andare con la testa contro la spalla di Yeosang <<Ho paura che i nostri regni ci mettano l'uno contro l'altro ora che conosciamo le nostre identità. Ho paura che le nostre responsabilità...>>

<<San è sempre stato contrario all'odio fra i due regni>> disse velocemente Jongho, con tono deciso, facendo si che Wooyoung si voltasse verso di lui <<Sono sicuro che scoprire che in realtà sei un principe non cambierà i suoi sentimenti per te, né lascerà che la testardaggine dei sovrani possa separarvi, perciò fidati di lui okay?>> aggiunse sorridendo leggermente.

Wooyoung guardò attentamente i due ragazzi che erano davanti a lui, che cercavano di incoraggiarlo. Loro gli avevano creduto, perciò lui avrebbe fatto lo stesso, quindi annuì.

Proprio in quel momento la regina, seguita dalle sue guardie, entrò nella stanza e dopo aver osservato tutti i ragazzi ed aver recepito la tensione fra tutti chiese cosa stesse succedendo. Mentre Wooyoung ancora singhiozzava leggermente fra le braccia di Yeosang fu Jongho a spiegare il tutto alla regina. Questa ascoltò attentamente parola per parola, poi annuì e portò l'attenzione sul ragazzo.

<<Wooyoung, giusto?>> domandò dolcemente, avvicinandosi al ragazzo. Per lei era così strano guardare suo figlio con la consapevolezza che il suo ci fosse in realtà un altro ragazzo, ma sapeva che San non avrebbe avuto alcuna motivazione per metter su una simile sceneggiata quindi non le restava altro che credergli. In più, era a conoscenza della possibilità di certi eventi.

Il ragazzo annuì lentamente a quelle parole e guardò la donna avvicinarsi fino a sedersi al suo fianco.

<<Sono Minsu, la mamma di San>> iniziò la donna, cercando di mettere il ragazzo a suo agio in qualsiasi modo. Portò anche la sua mano su quella del ragazzo, in un gesto rassicurante, sperando di fargli capire che non avesse alcuna intenzione di fargli del male <<Posso farti qualche domanda? Mi servirà per capire ciò che sta succedendo>>

Wooyoung osservò la donna attendere una sua risposta in modo paziente. Guardò i suoi occhi profondi, il viso rilassato e il leggero sorriso sulle labbra. Non riusciva a capirne il motivo, ma qualcosa in quella donna gli ricordava sua madre. Quello fu il motivo per cui il ragazzo si ritrovò, per la prima volta, a rilassarsi in tutta quella situazione.

<<Sì>> disse leggermente il ragazzo.

<<Bene>> cominciò la donna <<Ieri siete stati nella radura non è vero?>>

Wooyoung guardò gli altri, poi nuovamente la donna e annuì.

<<Cosa è successo fra te e San mentre eravate lì?>> chiese ancora la regina.

<<Noi...>> iniziò lentamente il ragazzo <<Non è successo nulla di strano. Siamo stati in riva al lago, e stavamo parlando tranquilli fino a quando gli altri non ci hanno spinti in acqua e...>>

<<Siete caduti nel lago?>> domandò subito Minsu <<Solo voi due?>>

<<Sì>> rispose in modo automatico Wooyoung.

La regina guardò il ragazzo, il suo sguardo si sposto su Leedo e Keonhee che erano rimasti in silenzio ad osservare il tutto e nel momento in cui questi portarono la loro attenzione sulla donna lei sospirò.

<<È stato il lago>> rispose la donna.

<<Il lago?>> domandò confuso Jongho.

<<Vedete, c'è una leggenda che dice che il lago della radura sia magico e che possa compiere diversi incantesimi. Può anche far scambiare due persone>> disse tranquilla la donna.

<<Stiamo davvero parlando di Magia?>> domandò Yeosang.

<<Ma quella magia...magia?>> parlò Mingi <<Cioè incantesimi, streghe, maghi, fate, elfi e tutto il resto?>>

Alle parole di Mingi questo ricevette uno sguardo a sopracciglio alzato da parte di Keonhee e Leedo.

<<Non giudicatemi>> disse velocemente alle due guardie <<Davvero non riesco a credere che esista la magia>>

<<Dovresti crederci>> disse Keonhee <<La magia esiste>>

<<Ed è ovunque, perciò fai attenzione>> disse Leedo a tono basso, avvicinandosi lentamente al ragazzo <<Non puoi mai sapere quando un incantesimo ti colpirà>>

La guardia pronunciò quelle parole con tanto effetto che Mingi si ritrovò a sobbalzare all'indietro e nascondersi dietro Jongho, che lo guardo sospirando, mentre tutti gli altri scoppiarono in una leggera risata.

<<C'è un modo per tornare come prima?>> domandò Wooyoung piano.

La regina lo guardò in silenzio per qualche secondo poi annuì lentamente.

<<Ho sentito la storia di un mago che vive nei meandri della radura. Dicono sia una persona buona e che non ci sia incantesimo che non conosca>> iniziò la donna <<Dovreste andare da lui a chiedere aiuto, ma dovrete andare tutti insieme>>

<<Come fate a conoscere tutte queste storie?>> domandò Yeosang alla regina, ma questa si limitò a sorridere.

Wooyoung annuì velocemente pensando alle parole della donna, poi il suo sguardo si abbassò immediatamente, sconfortato.

<<Cosa c'è?>> domandò Jongho.

<<Non posso andare al castello e recuperare San, non con questo aspetto>> segnalò l'ovvio Wooyoung.

La regina spostò immediatamente lo sguardo su Keonhee e Leedo, che rotearono gli occhi e sospirarono.

<<Si, okay, non c'è bisogno che tu lo dica>> disse Keonhee rassegnato <<Abbiamo capito, ci pensiamo noi>>

<<Ah>> sospirò Leedo <<Chissà se potrò mai avere una giornata tranquilla, forza, vestiti piccoletto, abbiamo una gita che ci aspetta>> disse poi indicando Wooyoung, che era ancora in camicia da notte.

<<Parlate anche con Sunhee, dovrebbe essere al corrente della situazione ma ditele comunque che Wooyoung sta bene>> disse la donna <<E so che San è in buone mani, ma voglio comunque avere sue notizie >>

<<Voi...>>iniziò Wooyoung incerto <<Conoscete mia madre?>>

<<Beh>> disse tranquilla la regina <<Sì, posso dire che la conosco>> sorrise.

<<Voi due>> disse Mingi, indicando le due guardie <<Non vi ho mai sentiti parlare così tanto, c'è qualche evento importante?>>

A quelle parole i due tornarono nel loro solito sguardo duro e omicida, e guardarono Mingi in silenzio.

<<Scherzavo>> brontolò Mingi a voce bassa.

<<Come faremo per la riunione?>> chiese Yeosang <<San non si è mai assentato>>

<<Ci penserò io>> disse la donna <<Dirò che San sta poco bene e perciò rimarrà a letto per tutto il giorno, mio marito sarà troppo impegnato per andare a controllare, ma per sicurezza cercate di rientrare il prima possibile okay?>>

Tutti annuirono a quelle parole e, dopo che Wooyoung fu vestito, tutti lasciarono le stanze utilizzando i passaggi segreti per far si che nessuno vedesse San aggirarsi per il castello e rendere quindi le parole della regina più veritiere.

La donna, rimasta sola nella stanza si alzò dal suo posto e si avvicinò alla finestra, da quale poteva vedere la radura in lontananza. Le sue labbra si piegarono in un sorriso tranquillo.

<<Sembra che le cose comincino a farsi un po' movimentate>> ridacchiò.

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