13
La regina Minsu aveva passato l'intera mattinata nella biblioteca per cercare, fra tutti i libri che credeva potessero aiutarla, un qualsiasi indizio su quella ragazza. Era sicura che questa fosse legata al regno di Illusion. Nel suo sogno la ragazza indossava la tiara reale che quel momento adornava la testa della regina, e i suoi abiti erano quelli ufficiali che la donna era solita indossare durante le cerimonie. C'era solo un problema. Nonostante avesse cercato in qualsiasi libro considerato utile non riuscì ad ottenere alcuna informazione. Si lasciò cadere sulla sedia, sospirando.
In quel momento la porta della biblioteca si aprirono e Leedo e Keonhee fecero il loro ingresso. Inizialmente si fermarono sulla porta, nel vedere quelle montagne di libri che erano stati tirati giù dagli scaffali, poi guardarono la regina.
<<Cosa è esploso?>> chiese Leedo inarcando un sopracciglio.
<<La mia pazienza>> rispose velocemente la donna <<Non ho trovato assolutamente nulla. Non riesco a crederci, ci sono mille e mille libri qui ma nemmeno una pagina su quella ragazza>> sbottò.
I due si avvicinarono alla donna, facendo attenzione a non pestare i libri che erano riversi sul pavimento e non appena Keonhee fu al suo fianco le toccò leggermente la spalla, allungandole una lettera.
<<Non credo sia una coincidenza>> disse il ragazzo.
La donna alzò lo sguardo su di lui, confusa, poi osservò la lettera fra le sue mani. Subito ne riconobbe il mittente, e la aprì velocemente. In silenzio, sotto lo sguardo dei due ragazzi, lesse quelle parole scritte nere su bianco e arrivata alla fine sospirò pesantemente.
<<Non esistono le coincidenze quando si parla di noi>> disse la donna spostando lo sguardo verso la finestra davanti a lei <<Sta per succede qualcosa>>
<<E ovviamente non sappiamo cosa giusto?>> domandò Leedo con una punta di ironia.
<<A quanto pare dobbiamo scoprirlo>> roteò gli occhi Keonhee.
<<Ma come? Ha controllato tutti i libri possibili e non ha trovato nulla>> riprese il maggiore <<Non possiamo certo resuscitare qualche re morto e chiedere se ci fossero delle donne in famiglia>> disse in modo teatrale.
<<Leedo sei un genio>> disse subito la regina, saltando dal suo posto.
<<No non ci provare nemmeno>> le puntò il dito contro Keonhee.
<<Non è quello che intendevo>> protestò la donna spostando il dito dell'altro <<C'è un libro che contiene i nomi e i dettagli di tutti gli appartenenti alla famiglia reale. Ma è ben protetto e persino per me sarà difficile consultarlo>>
<<Sei la regina, perché dovrebbero impedirti di leggerlo?>> chiese confuso Keonhee.
<<Pare che alcuni vecchi sovrani abbiano provato a modificarlo a proprio piacimento per le successioni al trono, e da quel momento gli unici che possono vederlo e leggerlo sono gli storici di corte>> spiegò la donna.
<<Allora andiamo da loro e->> iniziò Leedo ma fu interrotto dalla regina.
<<Serve un permesso del gran consigliere>>
A quelle parole sia la regina che i due ragazzi si scurirono in volto. A nessuno di loro piaceva quell'uomo. Troppo misterioso e sospetto ai loro occhi. Nonostante non avesse mai compiuto nulla di pericoloso per il regno credevano che spingesse fin troppo a favore del conflitto con il regno di Aurora.
Nonostante fosse la regina aveva bisogno del consenso di quell'uomo per mettere le mani su quel libro. Certo, a dispetto delle regole di corte, non avrebbero dovuto aver nessun problema a ricevere quel permesso. Vi era solo un problema. Come per la regina, anche quell'uomo sembrava aver avversione verso di lei.
<<Quindi cosa hai intenzione di fare?>> domandò Keonhee.
<<Proverò a parlare con lui>> rispose la donna.
<<E se non ti darà quel permesso?>> chiese Leedo.
<<Troveremo un altro modo per mettere le mani su quel libro>>
***
<<Fatemi capire>> disse Yeosang puntando i due ragazzi <<Avete intenzione di fare i piccioncini d'ora in poi?>> domandò.
Yunho, che era seduto sull'erba fresca mentre Mingi aveva la testa posata sulla sua spalla, ridacchiò alle parole dell'altro e lasciò che fosse il minore a rispondere.
<<E anche se fosse?>> chiese Mingi divertito <<Per due anni ti ho visto farlo con Jongho, ora non puoi venire a fare il terzo grado a me>>
<<Non siamo mai stati così smielosi>> puntualizzò Yeosang.
<<Non per colpa mia>> sbuffò Jongho, in un leggero broncio, che diventò immediatamente un sorriso alquanto falso nel momento in cui Yeosang si voltò a guardarlo con un cipiglio sul viso, facendo ridacchiare gli altri.
<<Io ormai ci sono abituato>> ridacchiò Hongjoong <<Anche se rivedervi così dopo tutto questo tempo fa un certo effetto>> sorrise.
<<Si hai ragione>> concordò Seonghwa <<Ma sono comunque felice per voi>>
Yunho cominciò a sentirsi leggermente in imbarazzo a sentirsi così al centro dell'attenzione, così provò a cambiare argomento.
<<Perché fate storie a noi e non a loro?>> disse indicando due ragazzi seduti in riva al lago.
Tutti i ragazzi si spostarono per vedere i due che guardandosi l'un l'altro, con le mani intrecciate, sorridevano godendosi quel momento.
<<Perché sarebbe come parlare da soli>> disse Seonghwa.
<<Quando sono insieme sono chiusi nel loro mondo, non c'è spazio per noi>> roteò gli occhi.
***
<<Wooyoung>> lo richiamò dolcemente San, spingendo il ragazzo a guardarlo <<Io...ho un regalo per te>>
<<Davvero? Cosa?>> domandò subito, felice il ragazzo, e San annuì lentamente stringendo le mani dietro la sua schiena.
Dentro di lui il ragazzo sentiva l'ansia prendere possesso di ogni parte del suo corpo. Quando aveva pensato a quel regalo non aveva pensato ad alcuna conseguenza. In quel momento però mille e mille domande si affollavano nella sua mente. E Se Wooyoung ne fosse stato spaventato? E se non gli fosse piaciuto? Era forse troppo presto? Non voleva spaventarlo. Voleva semplicemente qualcosa che li legasse.
<<Un anello?>>
San a sentire quella parola uscire dalle labbra dell'altro si risvegliò dai suoi pensieri. Portò velocemente lo sguardo al ragazzo, alla sua mano ormai vuota e poi nuovamente sul ragazzo. Wooyoung guardava quel gioiello felice e con un sorriso ampio stampato sul viso.
<<È bellissimo. Andrà benissimo...>> disse ancora Wooyoung, provando l'anello su tutte le dita prima di fermarsi all'indice dove il gioiello calzava perfettamente <<Qui>> sorrise.
<<Quello....>> cominciò San, mettendo un piccolo broncio dopo aver sospirato <<È mio>>
Wooyoung fece saettare il suo guardò dall'anello a San.
<<C-cosa?>>
<<Se solo avessi aspettato te lo avrei dato io>> disse San, liberando l'altra mano che aveva nascosto dietro la sua schiena, aprendola per rivelare un anello di dimensioni un po' più piccole. Afferrò la mano sinistra di Wooyoung e dopo aver sfilato il gioiello che aveva indossato gli sistemò quello che ancora aveva nella sua mano all'anulare.
<<Sono anelli di coppia?>> domandò Wooyoung, più a sé stesso che al ragazzo.
<<Volevo semplicemente qualcosa che ci legasse>> disse San velocemente <<Qualcosa di solo nostro>>
Wooyoung sorrise a come l'altro abbasso leggermente il viso dicendo quelle parole. Si allungò per prendere l'anello che San ancora teneva fra le mani per metterglielo lentamente all'anulare sinistro, come aveva fatto lui per primo. San guardò prima come quella fascetta argentea brillava intorno al suo dito, poi lo sguardo si spostò sul minore, che dopo avergli preso il viso fra le mani lo costringe a girarsi.
<<Li adoro>> disse lentamente Wooyoung, avvicinandosi per unire le loro labbra un in bacio lento e sentito, allontanandosi poco dopo per posare la sua fronte contro quella dell'altro <<E amo te>>
Wooyoung vide la sorpresa negli occhi di San, che si spalancarono a quelle parole. Il minore era ormai sicuro dei suoi sentimenti e non riusciva più a nasconderli. Non ci pensò su e lasciò che quelle parole uscissero dalle sue labbra con una tale leggerezza che lui stesso si ritrovò sorpreso.
San guardò attentamente l'altro. I suoi occhi brillavano nei suoi, le guance leggermente arrossate e tutto intorno a loro sparì nello stesso istante in cui quelle parole riempirono la sua mente. Il cuore prese a martellare nel petto, come se avesse ricevuto una scarica elettrica che lo avesse sovraccaricato. Alzò lentamente la mano e la portò dietro la nuca dell'altro, facendo si che le loro teste fossero ancora più vicine.
<<Ti amo anch'io Wooyoung>> sospirò con voce tremante <<Probabilmente dalla prima volta in cui ti ho visto>>
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