2. MARTEDI 5 LUGLIO

"Corri Sirius! Più veloce!"

Un cane nero e un ragazzo stavano correndo per i boschi quando ad un tratto Regulus si bloccò improvvisamente, posando una mano su un albero.

"Lo sentì anche tu...?" chiese il giovane posando una mano sull'albero, mentre la magia al suo interno si espandeva verso di lui, travolgendolo.

Sirius, il cane, odorò il tronco e voltò il muso verso destra, uggiolando.

Regulus aveva aperto gli occhi e aveva visto la grande cosa nera del cane correre lungo i boschi.

"Sirius! Ti ho detto di no! Non correre! Aspettami!"

Sirius però non lo ascoltava, nella testa sentiva solo un coro di Alpha Alpha Alpha.

Ad un tratto una macchina e delle tende da campeggio gli comparirono davanti agli occhi.

Ma era l'odore.

Sapeva di pagine di libri e cioccolata.

Ma...

Ad un tratto, da dietro la macchina un ragazzo dai capelli castani che stava trasportando uno scatolone comparve davanti alla sua vista e Sirius guaì, appiattendosi sul prato quando lo vide consegnare lo scatolone ad un ragazzo moro con gli occhiali.

Il castano si voltò, Sirius lo vide inspirare e prima ancora che i suoi occhi si spalancassero, Sirius gli fu addosso.

Remus inciampò, voleva sia reggersi alla macchina ma anche reggersi a quel cane, finendo così per cadere sulla schiena con un tonfo.

Sirius gli odorò il collo e guaì, abbassando la testa.

Alpha Alpha Alpha.

Omega.

Si, Omega...

"Sirius!"

Il cane si allontanò e ringhiò al ragazzino che era appena giunto.

Vai via!

"Sai che non posso!" disse Regulus, notando poi il ragazzo sotto Sirius e come il fratello posò sulla sua faccia la coda.

Il castano si lamentò e a quel punto altri ragazzi comparvero per osservare la scena.

"Remus?" chiese il ragazzo moro con gli occhiali e quando questo cercò di fare alzare il castano, Sirius si voltò, cercando di azzannarlo.

"Scusa, il mio cane non ama gli estranei" disse Regulus e Sirius starnutì ringhiando.

"Già" disse il castano sotto il suo corpo.

L'odore di eccitazione che Regulus stava emanando alla vista del moro era disgustosa.

"Non so se conviene" mormorò il castano, prima di posare entrambe le mani sulle zampe posteriori di Sirius che voltò la testa, leccandone una.

Sirius si allontanò per permettergli di alzarsi, poi si alzò e posò entrambe le zampe sulle sue spalle, posando il muso sotto il mento dell'Alpha.

Libri, cioccolata. Compagno.

Non mi conosci.

Si invece. Tu sei il mio compagno.

Preferisco i beta.

Sirius guaì e poi abbaiò, scendendo da Remus, la coda tra le gambe.

"Scusatelo, è... non lo so nemmeno io" disse Regulus imbarazzato.

"Non ti preoccupare. Siamo appena arrivati, non conosciamo nessuno. Sono Lily" disse la ragazza dai capelli rossi. "Lui è Peter e lui è James. E Remus."

Regulus sorrise e salutò prima Peter e poi Remus, venendo travolto dalla potenza dell'uomo.

"Oh" disse il giovane, mentre la magia dell'Alpha lo avvolgeva.

Regulus abbassò la testa in segno di rispetto e Remus annuì.

Quando fu il turno di James, Regulus aveva i palmi sudati e lo fissava intensamente negli occhi.

"Io sono Regulus. Ciao. Noi abitiamo qui. Cioè più avanti. Abbiamo... Beh abbiamo l'accesso alla spiaggia. Se volete passare... Possiamo... Che ne so.. giocare a... Uhm... Quidditch? Vi piace il Quidditch? Non sono molto bravo, però mi piace" disse Regulus guardando tutto il tempo James che stava ridacchiando.

"Stai chiedendo al miglior cercatore di Hogwarts se mi piace il Quidditch?"

"Tu vai ad Hogwarts? Anche io! Sono in Serpeverde! Il mio fratello maggiore doveva andarci, ma...."

Il cane nero gli fu subito addosso, ringhiando e sbavando.

"Oh" disse Regulus sovrastato dal cane. "Ignorate ciò che ho detto. Però a mio fratello piace molto giocare a Quidditch ha la vostra età..."

Sirius ringhiò e poi gli starnutì in faccia, facendo ridacchiare Remus.

Lily, Peter e James si voltarono tutti verso di lui che nascose la risata con un colpo di tosse.

"Spiaggia e Quidditch? Io non dico no! Voi cosa dite ragazzi?"

"Non saprei. Lunedì arriva Marlene..." Disse Lily guardando Remus che divenne tutto rosso.

Sirius inclinò la testa e sentì la gelosia colpirlo.

Chi è Marlene?

Remus scrollò la testa.

Ignora. Non chiedere. Ti prego.

Chi sarebbe? La tua ragazza? Come puoi avere una compagna?!

Non è la mia compagna.

Remus ringhiò e Lily sollevò un sopracciglio.

"Lo sapevi che sarebbe venuta qui! È la mia migliore amica!"

"È appiccicosa!"

"Tranquillo, ha capito che non sei interessato, ma è estate e vuole divertirsi!" Disse Lily guardando poi Regulus. "Verremo sicuramente! Mandateci un gufo per
l'orario!"

La bocca di Regulus si spalancò.

"Assolutamente! Mamma e papà saranno fuori, ma ci sarà mio fratello maggiore!" Disse Regulus con un sorriso guardando adorante James che era ancora immobile.

Sirius scodinzolò felice all'indirizzo di Remus e poi andò via, seguendo il fratello minore.

Solo quando furono lontani e in prossimità della loro abitazione che Sirius si trasformò e la prima cosa che fece fu dare uno schiaffo sulla nuca del fratello minore che lo fulminò con lo sguardo.

"E questo per cosa era?!" Chiese il ragazzo osservando il ragazzo alto, dai capelli neri lunghi fino alle spalle e grandi occhi grigi.

Regulus e Sirius avevano gli stessi colori ma erano completamente differenti. Sirius era di una bellezza disarmante, Regulus era ancora un sedicenne con l'acne e grandi occhi grigi, più alto dei ragazzi della sua età. Era più timido e riservato rispetto a Sirius che era sempre estroverso e soprattutto non stava mai zitto, facendo innervosire non poco la madre che minacciava di cacciarlo di casa una volta per tutte.

"Parli troppo! Già che c'eri potevi dirgli anche il mio aspetto e che sono un Omega!"

"Quello lo hai già fatto tu strusciandoti addosso a quel ragazzo!"

"Ma almeno io ho cercato di non farmi venire erezioni!"

Regulus avvampò e inciampò, cadendo a terra.

"Tu. Ti odio." Disse il ragazzino con il viso tutto rosso.

"Ah, i primi amori! Così belli. Ma sono ragazzi di passaggio, non affezionarti troppo..." Disse Sirius serio.

Regulus alzò gli occhi al cielo.

"Stai cercando di convincere te?" Chiese Regulus mentre vedevano in lontananza comparire la villetta nella quale vivevano.

Sirius non rispose, si limitò a stringere i pugni, conficcandosi le unghie nei palmi.

Sirius era sempre stato solo, non perché lo volesse, ma era quasi stato obbligato dalla sua famiglia e soprattutto da suo padre.

Sirius era nato Omega. Una vergogna terribile per la famiglia Black che aveva sempre sfornato Alpha e Beta.

Ma Sirius era nato Omega, l'essere inferiore, quello con meno diritti di un elfo domestico.

Sirius era sempre stato meno amato di Regulus, sia sua madre che suo padre non volevano che Sirius incontrasse altri ragazzi della sua età. Per quasi vent'anni era stato confinato in casa. Era stato scelto ad Hogwarts per cominciare la scuola, ma il mese prima di presentarsi, Sirius aveva avuto il primo calore.

Era stato terribile e dolorosissimo.

Sirius non aveva mai provato un dolore simile in tutta la sua vita, soprattutto non aveva mai pensato prima a cosa desiderasse davvero durante il calore.

Regulus era nato beta. La gioia della famiglia, sul quale mamma e papà avevano risposto ogni speranza.

Regulus non li aveva delusi.

Fino a quando non aveva ammesso di preferire i maschi alle femmine.

La madre e il padre non ne erano stati affatto felici, ma era Regulus, quindi a lui si poteva perdonare qualsiasi cosa.

Sirius invece era etero.

In passato, era stato con delle ragazze. O almeno, aveva fatto delle passeggiate con un paio di ragazze che erano andate in campeggio nei pressi della loro abitazione, una lo aveva baciato, l'estate dei suoi quattordici anni, due anni dopo, un'altra ragazza aveva fatto sesso con lui per la prima volta.

Sirius aveva si raggiunto il piacere con la ragazza, ma si sentiva svuotato. Non aveva provato un granché mentalmente o come unione. Era stato semplicemente sesso. Anche perché poi la ragazza era andata via qualche giorno dopo e Sirius non l'aveva mai più rivista.

Un giorno, mentre camminava tra i boschi trasformato da cane, aveva udito delle grida e delle risate. Incuriosito si era avvicinato, ma sempre stando nascosto.

C'erano tre ragazzi, due ragazzi e una ragazza che facevano il bagno in mare.

La ragazza scappava dai due ragazzi che le stavano schizzando l'acqua addosso, mentre i due ridevano e poi tra di loro scherzavano.

Sirius aveva inclinato la testa, trovandosi a fissare più intensamente i corpi muscolosi dei due ragazzi, senza forme morbide.

Aveva chiuso gli occhi, chiedendosi come sarebbe stato toccare un ragazzo o baciarlo.

Quel pensiero lo aveva spaventato, era tornato a casa e si era chiuso in camera.

Regulus aveva dodici o tredici anni e si era spaventato quando lo aveva sentito entrare in casa, sbattendo la porta.

Aveva abbandonato i compiti estivi e aveva raggiunto il fratello maggiore che stava piangendo, il viso affondato nel cuscino.

"Che cosa hai?" Aveva chiesto il fratello minore accarezzandogli la schiena, ma Sirius non aveva mai detto niente dei ragazzi al mare.

Non aveva mai nemmeno più pensato a quell'episodio finché non aveva visto quel giovane di nome Remus.

Aveva una grossa cicatrice sul viso. Sirius si chiese come se l'era procurata. Sembrava essere stato vittima di un incidente.

Sirius voleva saperne di più.

Sirius voleva sapere tutto di quel ragazzo. Di quell'Alpha. Il suo profumo e il suo potere lo avevano stordito.

Non avrebbe mai pensato a mettersi con un ragazzo prima, ma se quello era il suo destino, non avrebbe fatto niente per andargli contro.

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