13. La trasformazione di Remus 🔞

All'improvviso davanti ai suoi occhi scomparve tutto e davanti a sé si trovò davanti un ragazzino.

Davanti a lui c'erano due uomini. Un uomo dal viso buono e gentile dai capelli castani identico a Remus e un uomo dal viso freddo e severo dai capelli neri.

"Così hai deciso cosa vuoi, Remus?" chiese l'uomo dal viso gentile.

"Si, papà. Voglio il morso" rispose il giovane Remus con un sorriso.

Il suo viso era perfetto, senza cicatrici, la pelle pallida e le guance leggermente rosse.

Fissava i due adulti davanti a sé con ammirazione ed eccitazione.

"Molto bene, Remus… e…"

"Fenrir. Voglio che sia lui a darmi il morso."

Il signor Lupin aggrottò le sopracciglia per un breve istante, poi si voltò verso l'uomo dai capelli corvini che stava sorridendo al ragazzo.

"Per me è un onore essere colui che ti renderà un licantropo a tutti gli effetti" disse Fenrir mostrando i canini sporgenti.

Le guance di Remus divennero rosse.

Guardò suo padre e poi Fenrir e mosse i piedi in agitazione.

"Beh, so che dovevo scegliere papà, ma.. credo sia imbarazzante…" disse Remus e Lyall Lupin sussultò.

"Beh, in effetti" disse il licantropo Greyback con un sorriso malizioso, mentre il signor Lupin distoglieva lo sguardo. "Ti aspetto questa sera…"

🐺🌕🐺

Dopo quelle parole la scena cambiò e Sirius vide il giovane Remus davanti a suo padre.

"Non ti sei offeso, vero? Io... Mi imbarazza il pensiero di farmi dare il morso da parte tua. Io non lo darò mai ai miei figli. Che schifo...." Disse Remus abbassando la testa e giocherellando con le dita delle mani in vistoso imbarazzo.

"Ho ricevuto il morso da mio padre. In passato non avevamo tutti questi problemi. Ma se pensi che Fenrir possa essere il tuo compagno...."

"Cosa?! Credi sia per questo?! Non ho una cotta per il tuo braccio destro! Lo ammiro, è vero. Ma... Finisce lì! Non..." Remus era sconvolto.

"Io voglio solo la tua felicità. Ti vorrei accanto ad un tuo coetaneo, Fenrir è molto grande... La differenza di età..."

"Non mi piace in quel senso!" Disse Remus, stringendo i pugni e fissando male suo padre. "Non nutro nessun interesse strano nei suoi confronti! Il solo fatto che io sia gay non significa che mi piacciono tutti gli uomini sul suolo terrestre! Fenrir è un estraneo, farmi vedere nudo da lui è comunque meno imbarazzante che farmi vedere da te che sei il mio papà! Questo è tutto." Disse Remus sentendo il cuore battere furioso nel petto, sembrava volergli scoppiare fuori dal petto.

Lyall sorrise.

"Ok. Va bene. Solo.." l'uomo si bloccò.

"Solo cosa?"

"Nulla. Farà male. Il morso, intendo. Verrai catturato dai pensieri e dalla vita di Fenrir. Poi quando finirà tutto avrai bisogno di forze e vorrai dormire. La trasformazione fa venire sonnolenza. Se vuoi venire a dormire qui... Non sei tenuto a passare il tempo con Fenrir..."

Le guance di Remus si imporporarono.

"Perché mi stai dicendo queste cose? Sai qualcosa che non so? Fenrir è il mio compagno?"

"Fenrir è un Alpha, come lo sono io e come lo sei tu. Non possiamo metterci con altri Alpha. Dobbiamo procreare.. abbiamo bisogno di stare con degli Omega.."

"Come tu e la mamma"

"Esatto...." Disse l'uomo sorridendo e pochi istanti dopo l'orologio sulla loro sinistra cominciò a rintoccare, annunciando le undici di sera. Era giunto l'orario.

Remus deglutì e suo padre sorrise.

"Beh, Fenrir ti sta aspettando... Non farlo attendere troppo"

Remus annuì, nervoso, poi lasciò la stanza, attraversando un lungo corridoio che terminava con una porta di legno. Remus deglutì, prese un respiro profondo e poi alzò la mano stretta pugno per colpire con le nocche il legno della porta.

Un istante dopo la porta si aprì, rivelando Fenrir coperto da un accappatoio nero e i capelli corvini erano tenuti all'indietro.

Profumava. Era chiaramente uscito dalla doccia.

"Ciao Remus, avanti, entra" disse l'uomo con un sorriso, prima di chiudere la porta.

Remus fece qualche passo incerto all'interno della stanza, notando il grande letto matrimoniale e un divano posto sotto la finestra.

Davanti alla porta di ingresso si trovava un grande armadio a specchio.

Remus si bloccò a fissare il proprio riflesso, deglutendo con forza. Fenrir lo stava fissando a sua volta, le labbra lievemente incurvate verso l'alto. I suoi occhi scuri non si staccavano per un istante dal suo viso. Sollevò entrambe le mani per posarle sulle sue spalle. Il giovane Lupin sussultò, allontanandosi appena dall'uomo.

"Prima dici che vuoi il morso da me e poi scappi?" Chiese il licantropo guardandolo.

Remus avvampò.

"Non l'ho mai fatto!" Disse Remus distogliendo lo sguardo dallo specchio.

Se avesse continuato a guardarlo sarebbe probabilmente morto di crepacuore.

"Andremo con calma, ok? Vuoi che ti dia una pozione rilassante?" Chiese l'uomo.

Remus sembrò pensarci, poi annuì..

Fu tutto annebbiato e sconnesso.

Remus vide l'accappatoio di Fenrir per terra.

Sentì delle mani forti stringergli la vita.

Il profumo di bagnoschiuma riempiva la stanza.

La pelle del divano era bollente contro la sua schiena.

Una mano era stretta attorno al suo sesso e si muoveva con forza, facendolo gemere e ansimare.

"Di più! Ancora. Fenrir..ti prego..."

Remus aveva le gambe piegate sul divano e teneva le braccia nell'incavo delle ginocchia. Era esposto come mai prima d'ora.

Gli occhi scuri di Fenrir lo guardavano dall'alto.

La sua apertura era bagnata e scivolosa.

Una pozza di olio si stava spandendo sotto le sue natiche, sulla pelle del divano.

Due dita erano affondate nel suo ano.

Remus ansimava e gemeva e spingeva i fianchi in avanti.

Le sue dita adesso erano affondate nel suo ano. Era stretto e bollente. Non credeva di poter sopportare quatto dita. Due erano le sue, altre due erano di Fenrir che gli stava mordendo l'orecchio.

"Ti fotterò. Su questo divano. In questa posizione. Mi prenderò la tua prima, poi la seconda, la terza e la quarta. Ti farò gridare. Ti farò urlare talmente forte che tutti sapranno che stai diventando un Licantropo Alpha. Avrai il segno dei miei denti sulla tua pelle. Sentirai il fantasma del mio uccello nel tuo culo. Penserai per sempre a me. Grazie per avermi scelto, tenero Remus..."

Un'altra scena nebbiosa, poi tutto divenne nitido..

Remus stava osservando il suo corpo muoversi con forza su quello di Fenrir.

I suoi occhi erano puntati sullo specchio. Vedeva il sesso grosso e duro di Fenrir entrare e sparire. Era pieno di olio. Il culo di Remus era lucido per l'olio. Le sue mani si aggrappavano sul petto villoso del licantropo.

Remus sentiva le gambe tremare per lo sforzo.

Urlò con forza. Il suo corpo si muoveva frenetico. Su e giù. Su e giù. Su e giù.

Una scarica elettrica lo colpì e si depositò tra le cosce.

Il suo pene vomitò una grossa goccia di liquido pre-orgasmico. La pozza sul ventre di Fenrir era enorme.

Remus si chiese come non era ancora venuto..

La punta di Fenrir colpiva il suo punto più intimo e segreto.

Remus reclinò la testa all'indietro, gemendo e urlando il nome di Fenrir che si sollevò a sedere, gli strinse la vita con un braccio e poi lo morse.

I denti lunghi e affilati affondarono nel collo pallido di Remus.

Lupin sussultò e si irrigidì tutto, gli occhi sbarrati, la bocca aperta. L'orgasmo sporcò i loro corpi uniti..

Fenrir rimase immobile per quelle che erano parse ore, in realtà erano stati pochi minuti, venne con violenza nel corpo di Remus.

Remus crollò sfinito sul materasso, chiuse gli occhi e come predetto dal padre si addormentò.

Fenrir uscì dal suo corpo, osservando lo sperma che fuoriusciva dall'ano rosso e abusato di Remus.

Sorrise, poi gli accarezzò una guancia.

Dopo essersi rivestito, uscì dalla stanza.

Lyall Lupin entrò nella stanza, accompagnato da Fenrir che stava sorridendo orgoglioso.

L'uomo si avvicinò a Remus, accarezzandogli dolcemente una guancia.

"Ha sofferto?" Chiese l'uomo.

"Non più di tanto. È letteralmente crollato subito dopo..."

Lyall annuì e lanciò una lunga occhiata al corpo nudo di suo figlio.

"Medicalo.." fu tutto quello che disse, prima di uscire dalla stanza.

Due ore dopo, Fenrir teneva tra le mani una fialetta di pozione rigenerante e la stava spalmando sull'ano abusato e rosso di Remus.

Spalmò con due dita la pozione, sentendo l'apertura contrarsi.

Sollevò la testa e vide Remus aprire gli occhi. Fenrir si bloccò.

Il giovane aggrottò le sopracciglia.

"Cosa?" Chiese il giovane e i suoi occhi da vuoti quali erano mentre si erano uniti, adesso erano castani e vispi, come al solito.

"Sei un Licantropo. Ti ho appena dato il morso"  disse Fenrir e Remus si sollevò di scatto, portandosi una mano al ventre, mentre gemeva di dolore.

"Cosa hai fatto?! Io. Non volevo questo! Volevo il morso! Solo il morso!" Disse Remus agitato e senza prevederlo si trasformò.

O almeno, era quello che aveva creduto.

Le mani avevano preso le sembianze di artigli, i peli grigi avevano sostituito la sua pelle chiara e Remus si era portato le mani al viso.

L'urlo che lanciò fece scattare in piedi Fenrir e suo padre e altri collaboratori entrarono nella stanza.

Remus era in un mare di sangue. Il proprio sangue.

"Non vedo! Cosa è successo! Papà non vedo! Brucia tutto! Fa male! Papà aiuto!"

Sirius sbatté le palpebre e si trovò nel suo letto, tra le braccia di un Remus che lo fissava in silenzio.

"Cosa? Era il tuo passato, quello?!" Chiese Sirius scolvolto. "Il braccio destro di tuo padre?"

"Si. Ma non ce l'ho più con lui, ora... Ci siamo frequentati per un periodo, lui adesso non so se si vede con qualcuno, ma di certo non mi cerca più o vuole più. Io sono giovane, troppo, per stare con lui. E poi ora ci sei tu. Sei il mio compagno a tutti gli effetti, ora..." Disse
Remus accarezzandogli i capelli con una mano.

Sirius sospirò.

"Quello che ti ha fatto non è bello...."

"Lo so. E lo sa anche lui. Ma ormai è stato. Mio padre sa. Mi basta questo. La mia comunità è con me. Se mai dovesse mio padre stancarsi di Fenrir e dovesse mai lasciarlo andare la comunità gli volterebbe le spalle perché mio padre glielo chiede. Ma da quando mio padre è vedovo lui e Fenrir si compensano..."

"Non è che stanno insieme?" Chiese Sirius.

"No. A mio padre piacciono le donne. Ne sono certo. L'ultima volta che l'ho visto si stava frequentando con una donna Omega della comunità. Ha cinquantacinque anni. Io credo sia troppo vecchia per papà, ma lui è felice. Dice che tanto non avrà bisogno di altri eredi. Gli basto io..."

Sirius sorrise e si sporse verso di lui per baciarlo sulle labbra..

"Non vedo l'ora di conoscerli tutti e portare Regulus con noi..."

Remus a quel punto guardò Sirius e poi, imbarazzato disse: "Potrei aver parlato con James"

"E cosa ha detto?" Chiese Sirius sorridendo.

"Sembrava combattuto, ma appena Lily e Marlene andranno via, beh, potrebbe succedere quello che tu sai...."

"Wow. Regulus sarà felice"

"Non ti dà fastidio? James userà tuo fratello. Ci farà sesso per la sua prima volta per poi lasciarlo per sempre per mettersi con la sua ragazza. La vuole sposare"

"E che vuoi che ti dica? Regulus è abbastanza grande da capire. Se gli sta bene così, significa che si può fare...." Disse Sirius sollevando le spalle.

"Nella mia comunità ci sono un sacco di giovani che farebbero carte false per stare con tuo fratello. È davvero bellissimo..." Disse, poi, notando l'occhiata di Sirius, disse: "Ma tu ancora di più. Mi hai catturato il cuore, Sirius Black. Ormai non ho più occhi per nessun altro..."

Sirius sorrise e si sporse verso le labbra di Remus per baciarlo.

NOTE: Vi annuncio che il prossimo capitolo sarà l'ultimo di questa storia, poi... Volete che continuo con la storia su James o sulla storia di Peter? Fatemelo sapere nei commenti. A presto, Galaxy ✨

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