Capitolo 33 - Nuova dimora...

Thalon tossiva. Era al centro della piazzola circondata dalle tane, disteso. Il volto sofferente raccontava le sofferenze che stava passando. Le squame avevano cominciato a staccarsi dal corpo e cadere sul terreno. Le ali si stavano lacerando come graffi. Lungo l'occhio destro, un solco lungo quasi quanto il muso si era formato e non accennava a placare la sua lacerazione.

<Non posso guardarlo soffrire così. Ti prego, dimmi che manca poco.> dissi ad Ammy esasperata accanto a me. Rekla ed Aki erano dalla parte opposta.
<Poco, stai pronta. Ti ricordi la formula?> mi disse senza staccare lo sguardo dallo spettacolo terrificante del corpo del drago nero.
Annuii pronta a spiccare il volo e pronunciare le parole il più in fretta possibile per placare il tormento al mio unico e vero amore. Misery teneva stretti Elros e Lydia in pena per il padre.
Mi era giunta voce che molti lupi erano andati via dal branco non vedendo il mio ritorno, tra cui Eden. Era un lupo quasi adulto, ormai, ma nulla toglieva che avessi voluto almeno salutarlo prima della sua partenza.

<Vai Kre, non fermarti per alcuna ragione.> mi ordinò la dea-lupo.
In un battito d'ali mi posizionai difronte al muso del drago alzando le mani verso di lui. <Bellator silvae servi. Guardiano della foresta, io, l'Alfa, ti invoco per servirmi nel bisogno.> le ferite di Thalon cominciarono a brillare di rosso sangue e lui trattenne un gemito di dolore <O lupo nascosto nel cuore, rivelati a me, il tuo Capobranco.>
Il corpo del drago si lacerò facendo urlare l'anima del mio compagno. Le squame si staccarono e si ricomposero formando la forma di un lupo dagli occhi gialli. Poi si alzò una nube e l'urlo di dolore si placò. Stranamente mi sentivo la testa pesante.
La nube di terra si dileguò in poco e, finalmente, potei vedere il corpo di Thalon, quello che veniva dalla sua anima.

Il pelo nero era interrotto sul muso da alcuni graffi rossi chiaro, le ultime lacerazioni del suo corpo di drago.
La testa cominciò a girare, ma mantenni l'equilibrio finché non cessò il dolore. Mi concentrai sul nuovo corpo di Thalon e lui mi guardava mentre il nostro piccolo branco si riuniva ad ammirarlo.
Tutto ciò per cui ero stata mandata era finito. E ora? Come torno lupa?
Come con una pugnalata, mi si mozzò il respiro. Non urlai, il dolore era troppo forte per emettere qualsiasi suono. Misi la mano destra sul petto e caddi in ginocchio apooggiandomi sulla mani sinistra a terra. Faceva troppo male.
Il tempo sembrò rallentare. Il mio sguardo andò a Thalon che mi venne incontro, ma prima che potessi toccarlo persi conoscenza.

AUTRICE
Hey là! Scusate se ho fatto due capitoli corti, ma mi sembravano adatti come colpi di scena o altro. Tenete conto che ne ho pubblicati due in un colpo!
Intanto un ululato forte,
Kre♡

P.S.: per chi è curioso di sapere cosa vuola dire "Bellator silvae servi" è latino e significa letteralmente "Guerriero della foresta in servizio". So che non è molto epico, ma l'ho letto in un libro in cui un Capobranco trasforma un ragazzo in licantropo e mi piaceva l'idea di usare questa formula. :)

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