Capitolo 31 - Un barlume di speranza

Raccontai tutta la storia di Thalon a Sasha e lei ne rimase commossa.
<Io posso aiutarti,> disse infine <ma posso aiutare solo gli angeli apprendisti, coloro che hanno completato l'addestramento.>
Fu Holy ad intervenire. <Formalmente, Krepta ha già fatto l'addestramento. L'ho addestrata personalmente quando le ho insegnato ad usare i poteri da lupa.>
Sasha mi guardò stupita. <Sei una ragazza dalle mille risorse!> rise. Poi aprì un cassetto della scrivania e ne estrasse un oggetto grande quanto una pallina da ping pong. Luccicava come un diamante, ma non riuscii a vedere molto.
<Come credo tu abbia intuito,> continuò Sasha <sono la dea del mutamento. Ciò che è vivo io posso far mutare e risorgere in nuovo.>
Si alzò e mi si avvicinò. Io ero in piedi a mezzo metro da lei. <Io ti proclamo Angelo Custode del tuo amato. Allo scadere del tempo in cui il suo corpo svanirà, tu potrai fornire alla sua anima una casa nuova.> mi porse il cristallo (la pallina da ping pong) che teneva in mano e quella, nelle mia mani, emanò un leggero bagliore argenteo.
<Tutto ciò che dovrai fare è farlo felice.> mi sorrise <Credo che sarà un gioco da ragazzi per te.>
Risi emozionata. <Mi sembra ovvio!>

☆~☆~☆~☆~☆

Holy mi riportò a pochi chilomentri dal territorio del mio branco.
<Volevo dirti,> mi fermò prima che potessi spiccare il volo <che il tuo protetto può vederti, ma solo se tu sarai così brava da fargli capire che ci sei.>
La guardai. <Non dovrebbe essere difficile, insomma...il passo più pericoloso era avere il posto da Angelo Custode e mi sembra che sia andata alla grande!>
<Si, solo per merito mio.> mi fece la linguaccia scherzosa.
<Lo so, grazie ancora Holy.> le sorrisi a trentadue denti. <Verrai a vedere come lavoro?> dissi. Poi sbattei le ali cenere e presi quota.
<Certamente! Ma ora il mio lavoro mi attende.> un colpo d'ali e scattó verso il cielo veloce come un fulmine dopo un veloce cenno con la mano.

Un sospiro e mi alzai nel vento diretta, e determinata, verso la mia casa. Holy mi disse che nel regno delle Nuvole, il quartier generale degli dei, il tempo scorre più lento e, quindi, erano già passati quattro giorni dalla mia morte.
Atterrai davanti la mia tana nel bel mezzo della notte. Mi orientai e capii che nella tana c'erano quattro figure: i miei due cuccioli, Eden e Thaoln. Mi avvicinai al mio compagno in forma drago e notai che stringeva delle piume bianche dalle punte nere tra le zampe. Feci per toglierle, ma la mia mano trapassò gli artigli del drago nero. La desolazione salì. Come facevo a farmi sentire se non potevo toccarlo?

Quella notte vegliai su di lui. Mi sedetti addosso alla parete della caverna e lo guardai dormire. Era come proteggere un cristallo, che si poteva rompere in qualsiasi istante.
Appena il sole tramontò oltre le montagne, mi alzai stiracchiandomi. Uscii fuori dalla tana mentre ancora tutti dormivano e distesi le ali alla brezza mattutina. Il profumo fresco di rugiada mi riempì i polmoni e sorrisi al mio primo giorno di lavoro come Angelo Custode.
Al mio fianco si materializzò una figura alta quasi quanto me. Mi voltai di scatto e per poco non urlai.
<Ti ho spaventata?> chiese Ammy.
<Si un po!> risi, poi mi accorsi di un piccolo particolare <Tu riesci a vedermi?>
La dea mi sorrise. <Sono come Holy. Anche io posso vedere le anime con il mio titolo di dea.>
Ora mi era più chiaro. <Quindi mi puoi aiutare?>
<Dipende in cosa. Dimmi pure.> si sedette spostando la coda al suo fianco sinistro.
<Per far tornare il corpo di Thalon intatto devo compiere un miracolo. Come diavolo devo fare?!> chiesi esasperata. Era tutta la notte che ci continuavo a pensare.
Ammy rise. <Mi dispiace, ma non potrei parlartene.> appena notò il mio sguardo affranto aggiunse alzandosi <Ma ho sentito dire che i Custodi possono comunicare con il protetto tramite i sogni. Basta toccargli la fronte e naturalmente non ti ho detto nulla.>
Io la fissai scherzosa. <Detto cosa?> La dea sorrise. Una figura scura la raggiunse incuriosita.
<Buoniorno Roy.> salutò la lupa.
Il giovane lupo annusò l'aria. <Buongiorno Ammy, che facevi?>
Lei si guardò intorno come se ammirasse un panorama ed incrociò il mio sguardo per un millesimo di secondo. <Chiacchieravo con il vento. Non sembra, ma ascolta molto.> mi misi a ridere, sicura che Roy non mi avrebbe sentito. Ammy, invece, stava per scoppiare.
In quel momento Thalon uscì dalla tana con il muso basso per poter passare dall'ingresso. Dietro di lui c'era Lydia che trotterellava felice. I presenti si salutarono e io seguii il drago e la lupetta per la loro strada.
Arrivarono al torrente che ci forniva acqua e Thalon cominciò a bere. Lydia, invece, saltava da una roccia all'altra cercando di non toccare l'acqua. Vi fu un silenzio interrotto solo dal rumore della corrente d'acqua.
Poi mia figlia parlò. <Sai, questa notte mi sono svegliata.> si interruppe attendendo un cenno dal padre. Lui annuì accucciandosi sulla sponda del fiume. Lydia saltò su altre due rocce e poi tornò sulla terraferma. <È stato strano, era come se avvertissi la presenza della mamma.>
Mi feci più attenta. <Magari è davvero qui. Chissà.> disse Thalon entusiasta. Poi calò di nuovo il silenzio. Così provai a fare come mi aveva detto Ammy. Si, mi aveva detto che funzionava con i sogni, ma durante il giorno?
Mi avvicinai e toccai la mente di Lydia. Attesi, ma non successe nulla.  Allora provai con Thalon e, appena le mie dita incontrarono le squame nere di drago...accadde.

AUTRICE
Si! Viva la suspance! Hahaha! Quanto sono crudele...lo so. Prima che torni a scrivere il prossimo capitolo...vi auguro una buona Pasqua e felici vacanze (anche se poche)! Dai che torno ad aggrovigliare parole!
Un ululato a tutti,
Kre♡

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