Sorprese

La settimana passò e la ferita al braccio di Katya guarì in fretta.

«Allora, visto che non ti fa più male, direi che puoi provare a trasformarti. Se hai qualche dolore torna umana, ok?» propose Derek. Eravamo nella grotta, ormai casa di Katya, e le avevamo appena tolto le medicazioni.

Lei annuì e mutò forma. La ragazza divenne subito il lupo grigio che cominciò a saltare per la grotta.

Mi trasformai e ululai per la contentezza. Katya mi seguì e poi anche Derek. Formammo un canto bellissimo che durò alcuni secondi.

"Correvo. Sempre di più.

Non potevo fermarmi, sarei morta.

Il nemico alle calcagna, le forze mi mancano, il dolore di una perdita, il dolore del mio cuore spezzato a metà."

Mi guardai attorno, Katya e Derek ululavano ancora. Ma che cavolo...?

Cosa era successo? Era una specie di visione. Ma riguardo a cosa?

«Hey, tutto bene?» Derek mi fissava preoccupato.

«Si..!» lo guardai con occhi sorridenti. Lui mi fece un cenno con la testa di seguirlo, Katya era uscita dalla grotta e continuava a saltare dalla gioia.

«Allora?! Vi muovete?! Non voglio aspettare anni!» abbaiò.

«Dove si va?» chiesi contenta della brezza che mi accarezzava il pelo.

«In cerca di altri Custodi!» esclamò Derek.

Lo guardai male. «Mi hai detto che non ce ne sono molti.»

«Ed è per questo che bisogna cercarli.» rispose alzando la testa.

«Il problema è che bisogna viaggiare.» disse Katya scodinzolando.

«Io non posso abbandonare così la mia famiglia!» scattai in dietro. «Aspettate...» Illuminazione! «E se io riammessi qui ad accogliere i nuovi arrivati?» rizzai le orecchie.

«Che splendida idea!» concordò Katya. « Noi potremmo andare a cercare i Custodi, e poi mandarli qui!»

«Ma come faranno a trovarmi?» chiesi perplessa.

«Beh, basta seguire il nostro odore. Seguiranno la scia.» intervenne Derek.

«Bene! Allora partiamo!» Katya corse in mezzo al bosco già verso le montagne.

Io mi avvicinai a Derek. «Quanto starete via?»

Sospirò. «Non lo so. Credo qualche settimana.»

«È tanto.» abbassai il muso e lo sguardo a terra.

«Già.» mi accarezzò il collo con la testa.

Io mi giri a gli leccai la guancia. «Fai attenzione, mi raccomando.» Lui non rispose e a testa bassa corse verso Katya. «Mi mancherai.» gli trasmisi poco dopo, ma lui era già lontano.

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