Custodi?
Mi sembrava così strano averlo tutto per me, così, quando Derek mi accompagnava a casa, gli chiedevo se voleva rimanere, e lui accettava sempre la mia proposta.
Fortunatamente avevo casa libera da mezzogiorno, quando tornavo per pranzo, fino alle 4, quando tornava mio fratello.
Mia mamma lavorava tutta la giornata. No stop, e per questo l'ammiravo tantissimo. Mio papà, invece, di solito mangiava fuori con alcuni suoi colleghi di lavoro.
«Quindi..se io moltiplico viene così!» disse Derek concentrato.
«Esatto, e quindi l'esercizio ti viene giusto!» gli sorrisi.
«Sei un genio!» nn mi lasciò neanche il tempo per ribattere, che mi saltò addosso baciandomi. Mi sdraiai sul divano, dove stavamo studiando (..beh si, fino a cinque secondi fa..), e lui mi coprì con il suo corpo. La sua mano cominciò ad accarezzarmi il viso e il collo, per poi passare alle braccia e alla pancia...mi prese la maglietta e cominciò ad alzarla e...NO!!!!!
Mi fermai di scatto e lo rialzi. D'istinto mi allontanai guardando Derek dal basso verso l'alto. Ovviamente l'alto era lui!
«Che c'è? Ho fatto qualcosa di male?» chiese preoccupato.
«No, e-ecco..io...non...i-io sono...» arrossii di colpo guardando al suolo.
Lui corrugò la fronte e mi scrutò per un po. Infine i suoi occhi si illuminano, come si fosse accesa una lampadina. «Oh! Scusa, perdonami! Non lo avevo capito, mi dispiace...» mi prese una mano e me la accarezzò dolcemente.
«Io...non mi sento ancora pronta.» sospirai, neanche mi fossi tolta un macigno sulle spalle «Tutto qui.»
«Tranquilla, capisco. E aspetterò.» mi sorrise.
Il tempo passò e il freddo dell'inverno lasciò il posto alla calda brezza della primavera.
Una calda domenica mattina decisi di andare a fare una sorpresa a Derek. Dovete sapere che quel giorno era il nostro terzo mesiversario!!!
Ero emozionatissima e non stavo piú nella pelle.
Svoltai l'angolo per raggiungere casa sua quando lui mi si parò davanti. Per poco non mi ci schiantavo! Partii a ridere come una scema. Eeeed ecco che sfuma la sorpresa...
«Che ci fai qui???» esclamammo in coro. E poi partimmo a ridere (io di nuovo).
«Intanto auguri, amore mio.» un lungo bacio ci stava e ce lo meritavamo «Stavo per venire a chiederti se ti andava di andare al lag-...»
Non fece in tempo a finire che gli presi la mano e partii a correre in direzione del bosco.
«Lo prendo come un si.» rise.
«Hai avvertito a casa?» mi chiese premuroso.
Lo guardai male «Non sono mica una bambina io! E comunque si, ho avvertito.»
Sorrise guardando il cielo. Io seguii il suo sguardo fino a raggiungere la luna. Splendeva come non mai ed era piena. La sua luce rischiarava tutto come se forre giorno...o quasi!
«E' bellissima...» mi lasciai sfuggire.
«Mai come te.» disse Derek senza staccare gli ochhi dal sole notturno. Io lo guardai ammirando il suo splendido profilo. Poi lui si trasformò e cominciò a leccarmi il muso.
Risi «Basta! Haha smettila!» mi trasformai anche io e gli morsi un orecchio. Poi mi allontanai e mi misi in posizione di gioco, scodinzolante e con la lingua fuori. Lui alzò il muso e ululò per poi mettersi nella mia stessa posizione.
Abbaiai sfidandolo ad attaccare per primo. Lui rispose con un altro ululato che poi seguii anche io. quando finimmo un terzo ululato rieccheggiò nel bosco. Un altro???
Ci guardammo in giro. Il lipo ululò ancora, ma di dolore. Capii subito da dove proveniva e ci corsi incontro.
Trovammo una lupa sul color grigio chiaro che si dimenava guaendo dal dolore.
«Hey! Tutto bene? Ti abbiamo sentito ululare!» le trasmisi via mentale.
«Io...» ansimava ed aveva il fiatone «non lo so..! S-stavo..ero inseguita da alcuni uomini che mi sparavano contro.» ci mettemmo in ascolto, ma gli unici rumori che sentivo erano il vento tra le foglie e il respiro pesante della lupa. Anche gli odori erano normali.
Derek andò verso la lupa grigia e le annusò la ferita sulla zampa anteriore sinistra. «La dobbiamo medicare, ma non possiamo da lupi.» disse infine.
La lupa mi guardò con le orecchie dritte di stupore. «"Da lupi"? Siete dei Custodi anche voi?»
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