introduzione

Mio padre mi diceva sempre: "l'unico modo per vivere in pace con gli altri è vivere in pace con se stessi"

~☆~

POV. MAYA

Adoro vivere nella foresta dei mille sospiri.
Questa foresta è enorme, ha ospitato decine di branchi di lupi dominatori come noi.
La conosco quasi come il palmo della mia mano.
Mio padre Tarloc ha creato il branco dei Black Moon per assicurare protezione a tutti noi, lui ormai sta invecchiando quindi tra qualche mese al mio diciottesimo compleanno prenderò io le redini del branco.
Quando ero piccola mi allenavo spesso con lui, mi ha insegnato il dominio dell'acqua, ora però mi alleno con i miei cugini, sono dei bravi insegnanti...ma non quanto lui.
Devo ammettere che non mi sono mai interressata più di tanto all'idea di comandare un branco, quindi per me imparare a gestire un popolo di 34 circa lupi è un enorme passo.
Oggi mi sarei dovuta allenare con i miei cugini Lika ed Ayros ma ho preferito passeggiare per la foresta, noi siamo uno dei pochi branchi ora in vita, se non ricordo male dovrebbeto essercene altri tre o quattro ma non di più.
Noi Liktos (termine usato per indicare la popolazione di lupi dominatori) viviamo a stretto contatto con la natura da anni ormai, evitiamo il contatto con altre persone per paura.
Ma non è sempre stato così, tempo fa i Liktos e gli umani convivevano, poi tre di loro...i più forti scatenarono una rivoluzione, alcuni Liktos si allearono con gli umani, la guerra durò 5 lunghi anni, alla fine di essa i tre rivoluzionari vennero uccisi ma con grosse perdite, la dea Uma nostra protettrice esiliò delusa i Liktos nelle foreste sperdute e gli umani in grandi terreni rocciosi da cui sorsero imponenti città, due luoghi distanti in modo che non si potessero più scontrare.

Mi distesi vicino ad un albero, poi...mentre guardavo sognante il cielo una voce mi fece sobbalzare
"ancora tra le nuvole?"
era Born il mio migliore amico, un dominatore della terra.
Gli feci segno di sedersi vicino a me, lui si mise schiena contro la quercia e mi rivolse un sorriso mentre mi mettevo comoda vicino a lui.
"Sai che adoro guardare il cielo..."
"Anche saltare le lezioni da quanto ho sentito...tuo padre è furibondo"
"Gli passerà..."
"Ho trovato un buon punto panoramico qualche giorno fa, è abbastanza ai limiti della foresta ma potremmo farci un salto se vuoi"
lo guardai perplessa, non si poteva andare ai limiti della foresta, era troppo pericoloso...insomma...voglio vedere voi a scontrarvi contro un altro branco o contro un umano da soli, però ripensandoci Born è un dominatore della terra, per lui è facile, salta da ramo a ramo ed è fatta.
"È pericoloso Born...tu domini la terra certo ma io l"acqua, è un tantito più complicato per me arrivarci"
"Di lì passa un piccolo canale, ti basta nuotare no"

"Resta il fatto che..."
prima che potessi finire la frase lui si alzò e disse
"Sicura?"
lo guardai quasi incerta su come completare la frase iniziata, certo sarebbe stato rischioso, ma era anche verò che grazie al dominio dell'acqua potevo respirare sotto di essa perciò...
"Resta il fatto che non è sicuro andare da soli per questo ti accompagnerò"
lui mi guardò fiero.

~☆~

Effettivamente il viaggio fu un tantino faticoso, segure Born e nascondersi nell'acqua era complicato.
Arrivati mi portò in cima ad un albero, ci sedemmo su un grosso ramo, da lì si poteva vedere una grande cittá, piena di palazzi e strade con macchine che entravano ed uscivano, era abbastanza vicino alla foresta.
"Di notte deve essere stupenda" dissi io
"Abbastanza si, mi piacerebbe andarci una volta, esplorarla..."
lo guardai perplessa, Born era conosciuto per le sue idee folli ma così era superare il limite
"È tentare il suicidio Born, è vietato, se venissimo scoperti ci ucciderebbero lo sai"
lui alzò le spalle continuando a guardare la città, ne era innamorato.

~☆~

Si fece presto sera e dovemmo tornare al villaggio.
Mio padre mi accolse con un grande abbraccio quasi non mi vedesse da anni mentre lanciò un occhiata furente a Born, colsi subito il messagio che voleva dargli e mi misi sulla difensiva.
"Oggi non avevo voglia di allenarmi papà, Born è venuto da me ma l'ho trascinato in una passeggiata"
lui non rispose, mi guardò indifferente per poi urlare un
"Mia figlia è tornata si cena!".

~☆~

Quella notte faceva particolarmente freddo, decisi di andare da Born per scusarmi, era colpa mia se mio padre dopo cena l'aveva sgridato duramente.
Stranamente non lo trovai in casa (erano case primitive ma pur sempre attrezzate come case normali circa), così mi misi a cercarlo, lo so è una cosa stupida e irresponsabile da parte mia ma non volevo svegliare altri e metterli probabilmente in pericolo, avevo un idea di dove fosse e volevo accertarmene.
Era lì sul ramo...a guardare quella città
-chissà che ci trova di bello?-
lo guardai dal basso, non volevo disturbarlo ma solo controllare che stesse bene.
Ad un certo punto però sentii un ululato in lontananza,
-Ayros!-
Born scese velocemente dal ramo e lì rimase pietrificato appena mi vide
"T...tu...che ci...fai qui??"
"Tranquillo volevo solo controllare dove fossi, quando ti ho trovato non ho voluto disturbarti, stavo per andarmene quando Ayros ha dato l'allarme"
"Presto andiamo ci staranno cercando!!"
Annuisco ed iniziamo a correre verso il branco.
Più correvamo verso il branco e più sentivamo odore da bruciato, mi si stava gelando il sangue alcune lacrime si facevano largo nel mio volto
-papà!!!!-
Una fitta nuvola nera si faceva strada tra le capanne del branco, alcune capanne erano state date al fuovo tra cui quella di mio padre, i dominatori dell'acqua cercavano di spegnere le fiamme mentre Born ed alcuni dominatori della terra cercavano di calmarmi.
"PAPÀ!!!!!!! Born lasciami c'è mio padre lì!!!"

~☆~

L'incendio venne spento in poche ore, era stato dato fuoco a quattro capanne compresa la mia e quella di mio padre.
Mio padre era morto insieme ad altre cinque persone.
Volevano uccidere anche me...
La mia scomparsa aggravò il fatto, Ayros e Nala (consigliera di mio padre) furono tra i primi a dare contro a me ed a Born
"Eravate fatalità da un altra parte!"
"Ci avete messo un bel po ad arrivare"
"L'incendio ormai era divampato!"
E così via...
Lika ed il resto della mia famiglia (i miei zii Saw, Nagii, Cloud e la guaritrice del branco Feela) cercarono di tenere testa alla parte del branco d'accordo con Ayros e Nala ma non ci riuscirono.
In troppi erano contro di noi,
"Vi diamo la possibilità di dirvi perchè dovremmo credervi dicendoci e mostrandoci dove eravate in caso non ce lo diciate a malinquore dovremmo giudicarvi colpevoli e prendere una decisione" disse Nala
guardai Ayros, sperava che non fossi colpevole, lui era sempre stato un uomo tutto d'un pezzo portava i suoi 20 anni con onore rispettando sempre le regole e svagandosi varissime volte, ero sicura che sarebbe stato dalla parte di Nala.
Poi lanciai uno sguardo d'intesa con Born, se gli avessimo detto dove eravamo realmente i dominatori della terra avrebbero creato una bariera in modo che non potessimo più vedere la città, non potevamo dirgli la verità.
Nala stava per parlare ma Ayros capendo che non avrei parlato e speranzoso che cambiassi idea disse
"Vi diamo fino a domani pomeriggio, ora è tardi andate tutti a dormire a chi è stata bruciata la capanna dormirà con me o con gli altri e domani le ricostruiremo"
stavo per andarmene quando Feela e Lika mi presero per le braccia e mi portarono nella loro capanna.
Lika (mia cugina) lavorava con Feela (la guaritrice del branco) per diventare una brava curatrice come lei, e devo dire che impara velocemente.
"Dicci la verità Maya, cosa ci facevi con Born fuori dal branco"
mi intimò Lika
"Sei in un grosso guaio ragazzina, essere la figlia del capo ora ti metterà in una brutta situazione, potresti essere esiliata lo sai...e con te pure Born"
"Lo so ma io...io non posso"
"Maya non potremo aiutarti se non sappiamo se veramente sei innocente" disse Lika
"Fidatevi di me...fidatevi di noi"
"La fiducià non basterà sta volta ragazzina..."disse sospirando Feela prima di accompagnarmi fuori.

-ed ora?-

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