capitolo 3
Mi risvegliai sul divano di Kay, Born stava gardando fuori dalla finestra, Kay aveva delle fasce in mano
"Che...che è suc..."
"Ho provato a chiederlo pure io ma il tuo fratellone non mi vuole rispondere"
come se si fosse sentito in causa Born si girò e si sedette vicino a me
"Stai...stai...bene?"
aveva gli occhi lucidi, il respiro affannato, le sue mani tremavano, non l'ho mai visto così...così...impaurito.
Born è sempre stato una roccia, la mia roccia la sua libertà mi rendeva felice, poter correre con lui, poter confidargli ogni tipo di segreto, poter confidarmi senza aver paura della sua reazione, ci siamo sempre stati uno per l'altro, ma ora...ora era diverso non potevo dirgli che avevo paura, avrei racchiuso il mio dolore in uno scrigno per ora
"si...te?"
"Ora si"
"Born...le medicine..." disse Kay cercando di essere il più neutrale possibile, aveva probabilmente capito che c'era un atmosfera di tensione e che un passo falso l'avrebbe condannato
"Vacci tu!"
"Lo farei volentieri ma non sei in condizioni di stare con Maya, poi ti ho già spiegato come fare no?"
Born sbuffò, mi diede un leggero bacio sulla fronte ed uscì battendo i piedi come per mostrare la sua evidente contrarietà alla decisione di Kay.
"È proprio testardo eh..."
Disse Kay rivolgendomi un sorriso
"Par...parecchio s...si" dissi cercando di sorridere il più naturalmente possibile
"Non ti sforzare Maya, riposa, finisco gli ultimi bendaggi e poi potrai alzarti..."
avrei voluto ringraziarlo ma ero stanca, Kay si avvicinò al mio orecchio con fare amorevole come se avesse capito la mia situazione e mi sussurrò
"Di nulla...Liktos..."
I miei occhi si sgranarono per un istante...lui...lui mi aveva scoperto!
~♡~
Mi risvegliai qualche ora dopo, mi è bastato guardare il cielo per capirlo, ormai si faceva sera.
Kay era vicino a me, sembrava preocupato, avvicinai la mia mano alla sua quando...
-lui...sa...sa chi sono....-
improvvisamente mi ricordai tutto, ma come aveva fatto?
Subito ritirai la mano, lui si girò verso fi me, non sembrava arrabbiato o desideroso di vendetta, non percepivo la presenza di nessuno a parte me e lui, non aveva chiamato nessuno...strano.
Di solito gli umani sperano di ucciderci per vendere il nostro sangue pregiato oppure per la pelliccia o semplicemente per il loro piacere di sterminarci.
Ma lui...lui non l'aveva fatto, eppure avvertivo un forte senso di paura in lui, non mi aveva legata o altro,
"Come..." accennai io
"Mi dispiace..."
lo guardai perplessa, voleva uccidermi con le sue mani?
"Appena ti ho vista sono andato nel panico, ho preso più cose possibili per curarti mentre Born cercava di stare inutilmente sveglio per controllarmi credo, quando ho visto il tatuaggio dei Likos mi sono spaventato..."
Kay mi prese la mano e me la strinse come per incoraggiarmi a fidarmi di lui ed io nel pieno pallone non sapevo cosa fare
"Tatuaggio?"
dissi mentre mi sedei a gambe incrociate, Kay mi indicò la parte altq dell'avambraccio destro, allentò la benda e disse
"Ogni liktos ha questo tatuaggio a forma di fiore di loto, è un modo per riconoscervi da noi..."
non me n'ero mai accorta, credevo fosse una voglia strana, Kay la ricoprì con la benda, la tensione stava sparendo, la paura un po meno invece, dovevo fidarmi?
"Come lo sai..."
lui abbassò il capo, si sedette vicino a me e mi rivolse un sorriso, quasi malinconico
"Non sei il primo liktos che passa di qui sai..."
sgranai gli occhi, Kay mi prese la mano voleva che lo ascoltassi, inizialmente la mia paura era aumentata ma ora...ora vedo solo la sua di paura
"Si chiamava Keila, liktos del fuoco era scappata dal suo popolo, si rifugiò da me, avevo otto anni circa, lei sette. Mi insegnò molte cose sul vostro mondo..."
fece un respiro profondo e continuò
"Aveva 11 anni quando mi difese da dei bulli, si lasciò andare e il dominio uscì, lì bruciò e per questo venne seguentemente bruciata viva su un rogo insieme a mia madre che si era presa la colpa...io...è stata colpa mia, dovevo proteggerla e non il contrario"
una lacrima solcò il suo volto, non riusciva neanche più a guardarmi, si limitava a guardare il pavimento ed a continuare a raccontare
"Quando aveva dieci anni gli promisi che l'avrei aiutata a salvare gli altri dominatori in caso di attacchi..."
si alzò andò alla finestra, sapevo che diceva il vero, il mio istinto me lo diceva e quello raramente mentiva, mi avvicinai a lui e gli presi la mano, zoppicavo ma non mi importava,
"Mi sarebbe piaciuto incontrarla, sembra una futura alpha..."
lui si girò verso di me ed accennò ad un sorriso
"Si...ti sarebbe piaciuta lei era...era davvero..."
lo abbracciai lui smise di parlare e mi strinse a lui, era strano ma stare tra le sue braccia mi faceva stare in uni stato di quiete meraviglioso, come se tutto sarebbe andato per il meglio da allora, strano no?
Eppure io non volevo scioglierlo quell'abbraccio, volevo stare tra le sue braccia ancora un po.
~☆~
Born tornò la mattina, mi ero completamente scordata di lui.
Io e Kay eravamo seduti sul divano a leggere dei libri e bere the caldo.
Born appoggiò delle monete sul tavolo
"ti sei ripresa vedo..."
disse lui ridacchiando
"Ti devo parlare, kay ci lasceresti da soli?" continuò
Kay annuì ed uscì.
Born non sembrava scocciato ne altro, la sua espressione era indecifrabile, non tremava, i suoi occhi non erano più lucidi la sua paura era sparita
"Immagino Kay te l'abbia detto..."
sgranai gli occhi,
-lui...lui lo sapeva...è per questo che non tornava, ci ha lasciato da soli a posta...-
"Ci si può fidare Maya, è un tipo a posto..."
disse mettendomi una mano sulla spalla e sedendosi vicino a me
"Quindi restiamo?..."
"Perchè...avevi intenzione di andare via!"
disse lui iniziando a ridere per poi abbracciarmi
"Come sai che dice il vero..."
"Keila era la figlia di un consigliere del regno del fuoco, era un periodo un po buio per quel popolo, così Keila scappò...non so bene come sia arrivata qui ma spero che riposi in pace, da quel che so, era una ragaz..."
"Mi sarebbe davvero piaciuto conoscerla..."
lui sorrise e mi diede un leggero bacio sulla fronte
"Dopo qualche anno nella tribù del fuoco si seppe della morte di Keila, per fortuna il periodo buio era finito, un re saggio salì al potere e fece un funerale coinvolegendo tutto il regno"
"Come lo sai?"
"La notizia si sparse in ogni tribù di liktos, solo che tuo padre non voleva dirtelo per proteggerti, non voleva che in te salisse un odio troppo profondo per i non-liktos"
rimasi senza parole, mio padre...mi aveva sempre allenato per difendermi, per affrontare ogni difficoltà, per sapermi controllare eppure...in qualche modo sembra che lui avesse speranza per il futuro dei nostri mondi assai diversi.
~☆~
Quel pomeriggio lo passammo a passeggiare in città.
Kay ci portò anche ad un incontro di lotta, è stato divertente.
Vedere Born così felice e finalmente amico di Kay mi ha riempito il cuore di gioia.
Abbiamo assaggiato di tutto, Born non la smetteva più di fare domande a Kay sul loro stile di vita, sulle loro abitudini etc..
Per poco non mi veniva mal di testa.
La sera Kay dormì con noi, chiedendoci del nostro stile di vita, ammirava la nostra tenacia, il nostro coraggio,
"Come mai...siete qui?"
a quella domanda eravamo incerti su come rispondere, però in fondo lui si era aperto con noi, cosa avevamo da perdere?
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