23- rosa
Hyun aprì gli occhi tenendoli fissi sul soffitto sentì qualcosa che gli stringeva la mano e quando si girò per guardarlo al suo fianco vi era Jimin addormentato, sorrise iniziando a passare una mano tra i suoi neri capelli.
H: Jimin... Svegliati...
Jm: cinque minuti Hyun...
Sorpreso delle sue stesse parole Jimin aprì subito gli occhi puntandoli in quelli del fratello che ora gli stava sorridendo dolcemente, non diede il tempo di capire che si butto su di lui abbracciandolo forte, Hyun sorrise stringendosi a lui.
Jm: Hyun... Tutto questo tempo per svegliarti?
H: scusa fratellone, ma penso che ne avevo bisogno... Dove sono gli altri?
Jm: sono nel grande salone... Li vado a chiamare tu non ti muovere
Hyun sorrise soltanto mentre Jimin corse fuori dalla stanza, una volta solo si mise seduto poggiando la schiena alla testiera del letto portando una mano sulla sua pancia sorrise ma quel sorriso era bagnato dalle sue lacrime che avevano iniziato a scendere, non sapeva quando tempo era passato eppure faceva male come quella notte.
H: vivrò solo per lui... Ma il mio cuore sarà sempre tuo...
Hyun si asciugò subito le lacrime sentendo dei passi avvicinarsi di corsa riconoscendo il profumo di suo fratello e degli altri ragazzi, girò il viso verso la porta sorridendo quando la porta si spalancò mostrando tutti.
Felix: Hyun sei sveglio.
Bing: cavolo ragazzo ci hai fatto preoccupare
Chan: come ti senti?
Jm: ahhh dategli tregua fatelo prima visitare da Nam e poi lo tartassate.
H: non ti preoccupare Jimin, sto bene ragazzi vorrei solo mangiare qualcosa ho una fame da lupi.
Felix e Chan con Bing si guardarono e sorrisero a Hyun uscendo di corsa dalla stanza per andargli a prendere da mangiare, Nam si avvicinò all'omega sorridendogli.
N: posso visitarti?
H: certo... Jimin per quanto tempo ho dormito?
Mentre Nam cominciava a visitarlo notò lo sguardo che si diedero Jimin e Jk non riuscendo a capire.
Jm: vedi hai dormito due mesi...
H: cavolo così tanto? Cosa è successo mentre dormivo?
Di nuovo quello sguardo si chiedeva perché ma poi pensò al suo stato e quello che era successo quella notte, spostò le mani di Nam dal suo corpo e si mise seduto al bordo del letto facendo tutto in modo normale, si alzò facendo un po' fatica a tenersi in piedi essendo che aveva le gambe addormentate ma venne sorretto subito da Nam il quale gli sorrise e lo aiutò a camminare.
Jimin e Jk non capivano cosa stesse facendo ma lo seguirono fuori la stanza, percorsero il lungo corridoio lentamente osservando l'omega in ogni suo movimento, scesero le scale ritrovandosi nel grande ingresso dove vi erano dei lupi che appena videro l'omega si spostarono, gli riservarono degli sguardi sia di sollievo che di tristezza ma Hyun non gli diede peso e continuò a camminare uscendo fuori in giardino, era debole le forze ancora non gli erano tornate eppure continuò a camminare arrivando all'ingresso di quel labirinto, non aveva bisogno d'indicazioni sapeva perfettamente la strada perché il suo profumo era lì a mostrargli la via quel profumo che non avrebbe mai potuto dimenticare, un profumo che fin dal primo momento gli fece perdere la testa, un profumo che era solo suo e di nessun altro.
Camminò ritrovandosi al centro di quell labirinto dove vi era il gazebo e quell'unica lapide nascosta, si liberò della presa di Nam e avanzò fino alla lapide dove vi era inciso il nome Ayla, con fatica si mise inginocchio lì davanti passò il dito su quel nome fece crescere un'unghia e iniziò a incidere otto semplici lettere, un unico nome Taehyung.
I ragazzi osservavano da lontano il tutto, si aspettavano che l'omega iniziasse a piangere a disperarsi e invece lo vedevano lì mentre incideva quel nome con il sorriso sulle labbra, lo guardavano mentre nel cielo la luna illuminava tutto insieme alle stelle, una scia passò lungo il cielo, un desiderio espresso da tutti, un nome che echeggiava nelle loro menti e nei loro cuori sperando solo di poterlo rivedere anche se solo nei sogni.
Hyun finì d'incidere il suo nome, si allungò verso la lapide lasciando un lieve bacio mentre dai suoi occhi una lacrima solitaria scendeva andando a cadere sul terreno, la cosa che nessuno potesse immaginare era che dei rampicanti iniziarono a crescere lungo la lapide lasciando sbocciare delle rose bianche.
Felix: ma cosa...
Jk: deve essere una parte del suo potere, da quello che mi disse Tae lui l'ha guarito quindi penso sia uno dei doni che gli ha dato la luna, il curare e forse far rivivere.
Jm: pensi che...
Jk: non lo so... Penso più che altro che quella notte i suoi poteri furono stati bloccati dal suo lupo per questo non ha potuto fare niente...
Nam: quando me l'avete detto non volevo crederci... Ma ora...
Bing: l'unico problema e tenerlo al sicuro adesso, presto le voci inizieranno a girare e tutti sapranno che Taehyung non è più con noi.
Jm: cosa comporta questa cosa?
Chan: che se fino a ora ci hanno lasciato in pace adesso senza di lui siamo in pericolo.
Jimin portò di nuovo lo sguardo sul fratello non avrebbe permesso che gli succedesse qualcosa, se sarebbe stato necessario l'avrebbe portato via da lì sia lui che il cucciolo che portava in grembo, l'avrebbe protetto a ogni costo anche se significava lasciare il suo alpha, Hyun era l'unica famiglia che aveva anche se non era di sangue, ma per lui contava prima di sé stesso.
Hyun si cercò di alzare ma le forze gli vennero a mancare cadendo di nuovo a terra seduto, Jimin si avvicinò aiutandolo mentre ricevendo un debole sorriso da parte sua
H: cosa turba il tuo animo fratellone?
Jm: Hyun... Non voglio mentirti ma adesso che lui non c'è più, potrebbero attaccarci e io non voglio mettere a rischio la tua vita con quella del cucciolo, ti voglio portare via da qui.
Jk si sorprese di sentire quelle parole dall'omega ma sapeva perfettamente il legame che li univa e sapeva che Jimin avrebbe messo Hyun prima della sua felicità, da una parte invidiava questo rapporto, non per il rapporto ma perché lui non può più averlo visto che l'unica persona con il quale aveva questo rapporto adesso non c'era più, da dall'altra parte invece ne era felice perché in qualunque momento loro c'erano l'uno per l'altro sostenendosi e proteggendosi a vicenda e poi c'era quella terza parte che non voleva assolutamente che lui andasse via e lo lasciasse da solo, adesso che aveva cominciato a provare qualcosa di più non voleva.
H: non andrò via Jimin, rimarrò qui e se servirà combatterò.
Jk: Hyun forse Jimin ha ragione saresti al sicuro lontano da qui
Jimin osservò l'alpha che si era avvicinato non riuscendo a credere alle sue parole, per un attimo aveva sperato che si opponesse che gli urlasse contro di rimanere e non andare più via, ma dall'altra lo ringraziava perché sapeva che aveva capito il legame che li univa e sapeva che avrebbe rinunciato a tutto per Hyun.
H: smettetela, ho detto che non vado da nessuna parte dovrete sopportarmi ancora a lungo, e se verremo attaccati ci difenderemo, questa e la vostra casa, la sua casa.
Mentre lo diceva la sua mano si muoveva su e giù sulla sua pancia, guardò quei ragazzi che si trovavano lì in quel momento e gli sorrise a ognuno di loro, con l'aiuto di Jimin cominciò a camminare per uscire da quel posto e tornare in casa, voleva solo riposare un altro po' ne aveva un assoluto bisogno.
Una cosa che i ragazzi non videro fu che i rampicanti iniziarono ad allungarsi iniziando a coprire ogni siepe lasciano sbocciare delle bellissime rose bianche, ma nascosta da tutto quelle rose una sola rosa rossa, una rosa che rappresentava l'amore che univa Hyun a suo alpha.
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