3)

Lesley fece qualche passo verso il centro della stanza. Così da poter vedere bene tutti. Anche Toby, che era stato portato vicino a un mucchio di lana grezza. <<Sentite, per prima cosa bisogna controllare se c'è qualcuno che può aiutarci all'esterno. Poi, nel caso non trovassimo nessuno, bisogna andare a cercare il minimo indispensabile. Tradotto, tutti da Pete.>>
Si sentiva potente a pronunciare quelle parole. Sì sentiva forte.
<<Se qualcuno ha qualche arma, forbici, coltellini o cose così lo dica per favore. Non vogliamo correre il rischio di farci ammazzare giusto?>>
La sua voce sembrava quasi ironica. Come se stesse cercando di riempire l'ansia provocata da tutto quello che stava accadendo attorno a loro. Lei era sempre stata così. Già da piccola quando scriveva le sue fiabe da raccontare agli altri cercava di mettere sempre un elemento che facesse sorridere le persone.
Lei lo sapeva che era infantile a pretendere sempre di far ridere la gente, di sembrare un clown. Però, quando ci vuole ci vuole. <<Io ho questo.>> Disse mentre prendeva dalla tasca della sua salopette un coltellino svizzero. Era stato il regalo più costoso che ha ricevuto per il compleanno. Lo prese in mano. Lo teneva stretto, quasi riusciva a sentire la linfa vitale del legno del manico. Si rimise la mano nella tasca, e sentì una sostanza calda e appiccicosa. Dannazione, il suo cioccolato si era sciolto. Fece un'espressione di puro disgusto, per poi ritornare con gli occhi fissi sui suoi compagni. Dopo poco Elys si tolse la spilla a forma di rosa. Premette un minuscolo pulsante sulla base del fiore e dal pistillo uscì una piccola lama. Guarda cosa può nascondere un oggetto apparentemente così innocuo pensò Lesley. Una rosa che nascondeva una lama. Una rosa bianca. <<Lo so che é piccola ma é molto affilata.>> Disse Elys con tono semplice.
Stava ancora ragionando sulla rosa quando si alzò Micael per prendere parola. <<Io ho un taglierino.>> disse mettendosi una mano nella tasca inferiore dei pantaloni. <<Ho vari graffi sulle mani. Non fanno troppo male, però ecco...>> Esitò un secondo <<non vorrei correre il rischio di infezione.>>
Mostrò i palmi delle mani a Lesley. Erano pieni di sangue. In alcuni punti c'erano ancora le spine di vetro. Come faceva lui a non provare nemmeno un minimo di dolore?
<<Emh... Se non ti fa così male possiamo andare a cercare un kit di pronto soccorso. A scuola ci saranno.>>
Nessun altro si alzò.
<<Voglio venire anche io, mi annoio a stare qua.>> Tuonò Lukas. Bene, un compagno in più fa sempre comodo no?
<<Quindi, ricapitolando. Noi adesso usciamo. Per noi siamo intesi io, Lukas, Elys e Micael. Qualche commento?>>
Di nuovo nessuna risposta.
<<Perfetto. Voi restate qua a guardare Toby e a cercare cose utili in questo posto. Se volete potete iniziare a costruire giacigli per la notte.>>
Faceva strano dirlo. Non sapeva se avessero trovato risposte. Non sapeva niente. Potrebbe essere scoppiata una guerra. I suoi genitori potrebbero essere morti. Gusci vuoti, senza emozioni, pensieri, affetto. Senza vita. Si visionò l'immagine nella testa. Per poco non le venne da piangere. Ma non poteva mostrarsi debole. Non in quel momento. A grandi passi si avviò verso la porta, quando sentì una voce da dietro. <<Se trovi una mazza da baseball potresti portarmela? É mia.>> Era la voce di Vivian. <<Sì certo. Ma perché una mazza da baseball?>> Chiese senza nemmeno voltarsi. <<Oggi doveva esserci la partita decisiva. Dannati inizi di guerre mondiali.>> Era sarcasmo quello? Probabilmente. Aprì la pesante porta, e di nuovo la piccola stanza venne illuminata da qualche raggio di sole. Era alto. Saranno state le due del pomeriggio. <<Andiamo su. >> Esortò quelli che erano rimasti dentro.
Uscì dallo scantinato. Ci mise molto ad abituarsi alla luce. Prese gli occhiali da vista dalla tasca della salopette che aveva sul petto. Il paesaggio attorno a sé era il solito. Terreno arido, montagne rocciose in lontananza e qualche casa. Dietro di lei la sua scuola. Accanto a lei, persone che la seguivano. Iniziò a camminare lentamente. Doveva fare ordine nella tua testa. Punto uno trovare qualcuno a soccorso. Punto due trovare armi per tutti. Punto tre trovare cibo. Punto quattro trovare kit di pronto soccorso. Si ripeteva i punti a ripetizione. Si isolava dal mondo. Aveva troppi pensieri in testa. Aveva bisogno di scrivere. Di scrivere scrivere e ancora scrivere. Sarebbe potuta esplodere. Camminando e pensando arrivò davanti alla scuola. I suoi amici erano poco più indietro di lei. Nessuno in giro. Davanti alla scuola c'era una strada. Di solito trafficavano un sacco di auto. E invece, niente. Un rumoroso silenzio invadeva la mente di Lesley. Obbiettivo: Pete. Attraversò la strada senza nemmeno aspettare gli altri. Era arrivata al negozio. Quanti pomeriggi passati dopo la scuola a girovagare nel negozio del caro vecchio Pete. A rubacchiare qualche caramella, provare vestiti mai comprati e a sentire le storie del proprietario del negozio. Di solito stava dietro il bancone, a scrutare il negozio come un dio minaccioso. Però, quel giorno non c'era. I suoi amici aprirono la porta di vetro affumicato. Erano di nuovo uniti nel negozio. Micael aveva il fiato pesante e le guance rosse. Il negozio in sé era molto malandato, però per dei ragazzi cresciuti nella quasi totale miseria mascherata da normalità era il paese dei balocchi. Iniziarono a girovagare esperti nel negozio. Lesley corse al reparto cibi già pronti. Prese dei panini, qualche confezione di biscotti e dei marshmallow. Ritornò al bancone. Lukas aveva preso dei fucili e Delle pistole. Se n'era ficcato già due in tasca. Le altre le teneva in mano. Aveva un fucile da caccia a tracolla. <<Questi piccolini potrebbero bastarci.>> Disse con tono esperto. Micael arrivò al fianco di Elys, che teneva in mano una valigetta bianca. Micael aveva le mani fasciate. <<Lei é una vera maga! Mi ha curato le mani!>> Esclamò compiaciuto indicando Elys, che era diventata rossa. <<Abbiamo tutto? Possiamo tornare?>> Chiese. Tutti annuirono.
Avevano tutto. Potevano resistere. Avevano qualche speranza di trovare le risposte alle loro mille domande.




Eeeeehy come va? Spero bene! Se c'è qualcosa che non vi soddisfa con i caratteri degli oc, scrivetelo pure, le critiche sono ben accette! Yukan-Zurimada mi sta per spedire il suo oc nonostante il ritardo. Così avremo un antagonista.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Buonanotte.

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