• Capitolo primo - Dietro alle iridi enigmatiche•

- Lentamente, così , andiamo con cautela verso destra...-
Milos aveva direzionato il suo signore con estrema precisione.
Il vento caldo della mattina li aveva travolti senza preavviso.
La brezza era sempre benvoluta nel deserto, ma per loro sfortuna non era stato il momento ideale per tornare al palazzo del sapiente.
Uscire dal villaggio con un enorme scatolone polveroso tra le mani era risultato alquanto scomodo per tutti e due.
Eppure Milos era contento di poter sfiorare lievemente le mani affusolate di Astra.
Un contatto segreto, nascosto, così come la grande stima e affetto che provava per la stella vivente.
- Ouch! - esclamo' immediatamente venendo trascinato via dall'atmosfera gioiosa e romantica del momento.
Astra era letteralmente in fiamme.
Il suo corpo così come la grande stella, ardeva a più di trecentosessanta gradi, particolare che spesso gli sfuggiva quando era in sua compagnia.
Soffio' con gentilezza sulla mano senza lasciare la presa sullo strano dono che stavano trascinando.
- Signore... Non potrebbe fare qualcosa per la sua temperatura? È sempre così bollente... -. Le ultime parole gli uscirono maliziose, fissando con lo sguardo a volpe il biondo davanti a sé.
Astra al contrario sembrava occupato in altro.
Lanciò un'occhiata di noia al collega prima di fissare nuovamente la scatola davanti a sé.
- Cosa ci avranno dato quei due? - chiese accennando alla coppia di poco prima,
- Dalla polvere e dal peso sicuramente una statua! Magari in vostro onore! - gridò euforico il rosso rischiando quasi di cadere a terra,
- Stai attento! Andrà a finire come l'ultima volta, ricordi? - inizio' l'altro imitando la sua voce, -"Signore, signore! Dei bambini sono venuti qui a portarle un dono..." ed erano caschi di banane lanciate sul mio tetto! - Aza punto' i piedi a terra furioso.
Ci erano caduti troppe volte.
Milos lo guardò con gentilezza. Sebbene fosse molto scorbutico, non aveva rifiutato l'offerta dei due.
- Ci hanno risparmiato la spesa per due giorni - concluse lui sorridendo divertito.
- Non voglio più parlarne per un po', siamo intesi? -. Il saggio scrollò le spalle rabbrividendo.
Con lo sguardo curioso con cui era conosciuto, Milos aveva tracciato il loro bottino.
- Possiamo aprirlo? - chiese Astra dopo attenta riflessione.
- Vuole aprirlo? Umh... però... Va bene...-.
Posarono lo strano pacco a terra.
Per loro fortuna non vi era pericolo che qualcuno rubasse il contenuto.
Si erano allontanati dalla città da almeno un'ora: ora vi era solo il deserto accanto a loro.
Milos si sfrego' le mani con impazienza,
- Lo apra, lo apra! - chiese volendo quasi sostituirsi al suo superiore.
Fu questione di un attimo.
Le mani rapide e minuziose dell'albino aprirono con eleganza la strana scatola.
Le teste dei due si immersero al loro interno come rapiti da una forza segreta.
Il silenzio raggiunse la porzione di deserto in cui si erano fermati.
- È un centrino, fatto a mano...- disse Aza portandolo verso il cielo per ispezionarlo.
La bellissima intrecciatura del filo sembrava raffigurare proprio il sole.
- Molto bello - supporto' Milos richiudendo l'enorme scatolone.
- Ma a cosa serve un contenitore così grande per questa cosa? - domando' notando che lo stesso dubbio era condiviso.
- È filo di Airone rosso - concluse una voce poco distante da loro.
Aza voltò lo sguardo di poco in direzione del vento.
Una figura alta, slanciata dalle sembianze sinuose si era fermata proprio davanti a loro.
Il volto nascosto dal cappuccio scuro teneva stretto tra le mani un dromedario piumato, una creatura decisamente strana per quel deserto.
- È molto raro, trovarlo da queste parti è impossibile - prosegui' accarezzando il muso del suo compagno di viaggio.
Milos si fiondò dinnanzi a lei con sguardo serio.
- Chi sei tu? Non sembri del villaggio -. Provo' ad alzare la voce.
La ragazza al contrario non sembro' colpita dal suo atteggiamento.
- Mi chiamo Keylr. Sono una viaggiatrice... o almeno, lo sono stata fino ad adesso - concluse fissando i due.
- Voi due invece? Dei mercanti immagino, a giudicare dalle vostre vesti sfarzose... - disse fissando i due corpi femminei davanti a lei quasi per sarcasmo.
- Io sono Milos l'umile servitore di sua grandezza infinita Aza! -. Repentino, portò le mani al cielo.
- Oh, che sorpresa - concluse la giovane abbassando lo sguardo verso il centrino, per poi riportarlo subito sui suoi interlocutori
- Come lo avete ottenuto? Sapevo che molti mercanti trafficano merci uniche, ma non mi sarei mai aspettata che anche quell'oggetto sia qui....-. Una nota di delusione fu letta sulle sue labbra. - Ma non dovete badare a me, anzi, scusatemi molto umili servitori, ma ho un colloquio molto importante a breve e devo lasciarvi - si lasciò a un leggero inchino. - È un vero oggetto di valore, prendetevene cura - accennò prima di superare i due con il suo destriero.
Aza fissò il fisico sinuoso allontanarsi lentamente: gli occhi color smeraldo vibrarono nella sua mente come un ruscello senza fine.
I suoi capelli corvini ribelli, proprio come il passo lento e dondolante che teneva, lo rapirono.
Aveva visto da lontano lo spostare del cappuccio dalla testa liberando la folta chioma.
Voltandosi come attirata dallo sguardo di richiamo dei due vide con i suoi occhi la bellezza del suo volto.
Le labbra leggermente dischiuse umide come petali di rosa appena sbocciati, la carnagione olivastra che risplendeva sotto il sole cocente.
Era perfetta.
Una rarità mai vista prima.
- Signore...- lo richiamo' Milos con curiosità.
- Va tutto bene? Perché le fissa il fondoschiena? -.
A quella frase Aza si voltò di scatto furibondo,
-Ma come fai a dirlo Milos! - disse velocemente non negando la bassezza del suo sguardo.
Il rosso lo fissò nervoso. -Non era interessato alle donne vero? Non era attratto da quella lì, giusto? -
Per sua fortuna l'argomento fu in fretta cambiato.
- Ritorniamo al palazzo, troveremo un modo di usare quel centrino -
Il servo annuì sollevato da quella decisione.
- Vedrà, riusciremo ad usarlo bene! Starebbe divinamente nel suo centro tavola, ma anche nelle sue stanze se vuole-. Portò una mano sull'oggetto tanto riverito.
Ma qualcosa non andava.
- ...Dove è finito? - disse il rosso confuso.
- Milos...-
Aza si voltò di nuovo verso la città dentro la quale Kyler era scomparsa.
- Ci hanno fregato di nuovo! - escamo' colpendo Milos,
- Torniamo indietro, subito! -
Si voltò, lasciando che il mantello alzato dal vento lo avvolgesse.
- Sono stufo di essere ingannato dagli umani! -.

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Angolo autrice:

Chiedo infinitamente scusa per il tremendo ritardo!
Adesso sono finalmente libera dagli esami e posso godermi qualche giorno libero :3

Ho faticato molto a decidere con quale personaggio iniziare, ma alla fine sono partita con la sensuale e enigmatica Keylr amante dei centrini.

Spero di aver ritratto il carattere della ragazza in modo corretto LatSakunosuke :3

Ci vediamo al prossimo aggiornamento!

Un ringraziamento speciale alla mia beta madotsuki888

- Blue

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