36. Un papà per Jimmy
Una mattina presto, qualche giorno dopo che ero tornata dall'Inghilterra, dalla finestra della camerata, vidi Jimmy prendere il carro.
«Miss Pony, posso sapere dove va Jimmy così presto?» le chiesi.
«Va alla fattoria del signor Cartwright.» mi spiegò lei.
«Ecco vedi Des, Jimmy lavora in quella fattoria già da un bel po' di tempo.» mi raccontò Kimberly.
«E Jimmy è proprio felice di lavorare per tutti i nostri bambini.» aggiunse Miss Pony.
«Che vuol dire?» chiesi.
«In cambio il signor Cartwright gli da il latte per tutti noi.»
«Ma allora il latte l'abbiamo perché...» realizzai.
«Si, il merito è di Jimmy.»
«Questo non lo sapevo. Potrei andare con lui? Vorrei salutare il signor Cartwright.»
«Ma certo, farà piacere anche a lui. Portagli i nostri saluti e digli...» Miss Pony non fece in tempo a finire la frase che stavo già correndo verso di lui.
«Jimmy, aspettami! Arrivo!» salii nel carro e ci dirigemmo verso la fattoria. «Jimmy perché non mi hai detto che ti alzi presto per andare a lavorare e che soprattutto lo fai per procurare il latte per la colazione dei bambini?»
«Non mi sembrava il caso. Durante la tua assenza io sono diventato il capo per cui era mio dovere occuparmi dei più piccoli.» mi spiegò.
«Jimmy, sono davvero fiera di te.» gli feci sapere «Ti ricordi quel giorno di Natale che siamo andati per la prima volta dal signor Cartwright?»
«Si, e qualche mese dopo tu ci hai lasciati per andare a studiare in Inghilterra.» disse tristemente e lanciò il lazo.
«Sei diventato bravo con il lazo.» appurai.
«Si, sono diventato un campione. Mi sono esercitato tutti i giorni mentre tu eri via. Des, anche tu ti esercitavi a Londra, vero?»
«Si.» mentii.
Quando arrivammo alla fattoria, Jimmy fece fermare i cavalli e scesi fuori.
«Eh? Ma sei tu Des!» il signor Cartwright mi venne incontro. Aveva la stessa barba bianca incolta che gli incorniciava il viso solcato dalle righe che facevano risaltare i suoi piccoli occhi chiari.
«Si, sono io, anche se è passato tanto tempo.»
«Mia cara, sei sempre la benvenuta nella mia fattoria.» mi accolse calorosamente.
«Devo ancora scusarmi con lei per essere andata a Londra senza dirle neanche una parola.» dissi amareggiata.
«Non fa niente. L'importante è che tu sia qui ora.» il signor Cartwright mi abbracciò.
«Signor Cartwright...» mormorai. Silenziose lacrime stavano iniziando a rigare sul suo viso.
«Ad una certa età si diventa più sensibili. Si piange subito. Sai cara, sono tanto contento di rivederti.» ripeté con voce strozzata «Ho bisogno di un tuo consiglio. Su, entriamo.»
Seguii il signor Cartwright all'interno della casa «Cosa doveva dirmi?»
«Vieni a vedere.» mi disse e lo raggiunsi davanti alla finestra che dava sul cortile. Jimmy era rimasto fuori con i collaboratori della fattoria e stava lanciando il lazo.
«Si tratta di Jimmy, vero?»
«Come vedi, i miei uomini gli sono affezionati.» fece un respiro profondo e annunciò «Ecco, ho pensato di adottarlo.»
«Eh?» esclamai.
«È un ragazzo in gamba. Diventando mio figlio, potrebbe ereditare la fattoria.» dichiarò.
«E gliel'ha chiesto?»
«No.» il signor Cartwright abbassò la testa.
«No? E perché?» gli domandai perplessa.
«Perché ho paura di sentirmi dire di no, come hai fatto tu.» rispose.
«Sono sicura che Jimmy accetterà la sua proposta. Glielo chieda pure tranquillamente.» lo rassicurai.
«Spero sia come dici tu. Des, ecco dovresti farmi un favore. Preferisco che lo chieda tu a Jimmy.»
«Certo, ci penserò io»
«Grazie cara.» disse e continuammo a vedere Jimmy fuori dalla finestra.
Era meraviglioso. Jimmy sarebbe stato adottato. Ero sicura che ne sarebbe stato felice. In fondo era quello che sognavano tutti gli orfani.
«Des, sono contento che tu sia tornata a casa. Accetta questo piccolo regalo.» il signor Cartwright ci regalò due taniche piene di latte.
«Grazie tante signore, i ragazzi saranno felici.»
«Per favore portate i miei saluti a Miss Pony e Kimberly.» ci salutò, quando con Jimmy risalii sul carro.
«Ma certamente.»
«Arrivederci e grazie.» li salutò Jimmy.
«A domani, Jimmy.»
«Jimmy, senti cosa ne pensi del signor Cartwright?» gli chiesi, mentre tornavamo a casa.
«È buono e generoso.» rispose.
«E non hai mai pensato di diventare suo figlio? Lui potrebbe adottarti.»
«Si, a volte ci ho pensato.» ammise.
«Davvero?»
«Si spesso, ma purtroppo non è possibile.» replicò.
«E per quale motivo?»
«Perché io voglio restare sempre con te dal momento che sei tornata.» rispose.
«Jimmy...» mormorai commossa.
Jimmy era cresciuto sul serio. Sarebbe stato felice col signor Cartwright. Era meglio se avessi parlato con Miss Pony e Kimberly.
«Oh! Vorrebbe adottare Jimmy? Ma è meraviglioso.» esclamò Miss Pony, dopo che glielo raccontai.
«Io sono sicura che Jimmy accetterà.» aggiunse fiduciosa Kimberly.
«Veramente Jimmy...» iniziai.
«Non preoccuparti Des. Gliene parlerò personalmente.» mi assicurò Miss Pony.
Quel pomeriggio, Miss Pony ne parlò con Jimmy.
«No, no e no! Non vado da nessuna parte, voglio restare.» ribatté lui.
«Ma Jimmy...»
«Non ho intenzione di andare via adesso che è tornata Des e poi devo lavorare per gli altri bambini, Miss Pony.» Non l'aveva presa bene.
Jimmy corse via sulla collina e lo raggiunsi.
«Des, pensi anche tu che sarebbe un bene per me andare dal signor Cartwright?» mi chiese piangendo.
«Si, è per il tuo futuro.» risposi convinta.
«Ma io non voglio lasciarti.» Jimmy mi abbracciò e mi fece molta tenerezza.
Jimmy aveva detto che voleva stare con me. Se io avessi lasciato la casa di Pony, forse avrebbe deciso di essere adottato. Non doveva perdere quell'occasione.
Quella notte gli costruii un cinturone per la sua pistola.
«Guarda un po', ti piace?» gli dissi il mattino dopo, prima di andare alla fattoria.
«Ma quello è un cinturone.» esultò.
«Mi ci é voluta tutta la notte per cucirlo.»
«Tu non hai dormito per...» mormorò.
«Perché non lo provi? Vediamo come ti sta.» glielo porsi è Jimmy se lo legò in vita.
«Ma è magnifico!»
«Mi sembri un cowboy del signor Cartwright.» lo ammirai.
«Eh? Ora capisco perché mi hai fatto questo regalo, ma con me non funziona.» disse infastidito togliendoselo.
«Ma no Jimmy...»
«Non diventerò mai il figlio del signor Cartwright. Riprenditi il tuo regalo!» urlò.
«No, Jimmy devi tenerlo. Non l'ho fatto con questo scopo credimi.» li pregai.
«Allora se le cose stanno così, lo accetto molto volentieri. Grazie Des.»
«Vuoi portarmi alla fattoria Cartwright con te?» gli chiesi. Jimmy assentì e salii sul carro.
«Lo sai che hai proprio un bel cinturone?» gli disse l'uomo di fiducia del signor Cartwright quando arrivammo. «È fatto molto bene, mi piace.»
«Me l'ha regalato Des.» rispose Jimmy.
«Adesso non ti manca proprio niente per essere un vero cowboy. Ti resta solo imparare a sparare con una pistola vera.»
«Dov'è il signor Cartwright?» gli chiesi io.
«Purtroppo è a letto per un raffreddore.»
Corsi dentro la tenuta del signor Cartwright ed entrai nella sua camera.
«Des!» appena mi vide, si alzò dal letto e mi venne incontro.
«Oh no, lei deve restare al caldo.» misturai la febbre «Mi hanno detto che lei non vuole vedere nessun dottore, è vero?»
«Non mi sono mai piaciuti i dottori. Hai parlato con Jimmy? Che cosa dice?» mi domandò.
«Non si agiti, stia calmo. Ora deve pensare solo a guarire. Lo sa che la febbre è abbastanza alta?» gli feci sapere guardando il termometro.
«Non è la prima volta che tu assisti un malato, vero Des?»
«Si, mi è già capitato e sono tutti guariti. Ora cerchi di dormire, presto starà meglio.» lo rassicurai.
All'improvviso mi venne un'idea. Avrei portato Jimmy da Tom. Lui gli avrebbe raccontato la storia della sua adozione. Si sarebbe senz'altro convinto. Il signor Cartwright aveva bisogno di Jimmy in quel momento più di chiunque altro.
«Ei Jimmy. Andiamo alla fattoria di Tom.» annunciai.
«Ok!» rispose entusiasta.
«Sapessi quante volte ho pensato con nostalgia a questi luoghi.» gli dissi mentre andavamo al ranch Johnson.
«È passato tanto tempo. Siamo venuti qui prima della tua partenza.» commentò.
«Si, mi ricordo.»
«Scusa se te lo chiedo, ma vorrei sapere se hai intenzione di andare via un'altra volta.» Jimmy mi guardò attentamente.
«No, Jimmy per il momento no.» gli assicurai ed arrivammo al ranch della famiglia Johnson.
«Tom!» urlai.
«Des, che bella sorpresa!» Tom mi corse incontro e mi abbracciò. «Pensavo fossi ancora a Londra.»
«Sono tornata qualche settimana fa.» gli spiegai. «Cosa mi racconti?»
«Nulla di nuovo, sai? E tu dimmi, ti sei fidanzata? Su Des, ci sarà pure un ragazzo di cui ti sei innamorata.»
«Oh Tom. Si, amo una persona.» gli confidai. Amavo Terence, anche se eravamo lontani.
Era cresciuto, si era fatto più alto e aveva un'aria più matura. Ci accomodammo in salotto e Tom iniziò «Jimmy, non sai quanto sarai fortunato se diventerai il figlio del signor Cartwright. Dico davvero. Sai, sono molto felice di essere diventato il figlio di un ranchero. Sono sicuro che col tempo le fattorie cambieranno. Questo è un lavoro molto importante che si svilupperà con il tempo. Le pistole e il lazo verranno messe da parte e poi anche i cavalli verranno sostituiti da macchine sempre più moderne ed efficienti che renderanno meno faticoso il lavoro dell'uomo. Credimi, è un lavoro che sarà molte soddisfazioni con il passare degli anni.»
Gli occhi di Tom scintillavano. Anche lui aveva trovato uno scopo nella vita. Io non ero niente in confronto a Tom. Lui era diventato un ragazzo forte e maturo, sapeva quello che voleva mentre io, che avevo studiato in una famosa scuola londinese...
«Cosa c'è che non va Des? Io ti vedo così triste.» notò Jimmy mentre tornavamo dal ranch.
«Ascoltami Jimmy io butterò questo cinturone.» gli dissi e lanciai il cinturone che gli avevo regalato sul prato coperto dalla neve.
«Ma che cosa fai?» esclamò.
«D'ora in poi dovrai cercare di assomigliare a Tom e non a me, hai capito?»
«Eh?»
Quando arrivammo, Miss Pony ci corse incontro trafelata «Des! Sei tornata finalmente! Dovete andare subito alla fattoria del signor Cartwright.»
«Perché? Cos'è successo, Miss Pony?» domandai angosciata.
«Il signor Cartwright si è aggravato. La febbre è aumentata. Troverai già lì Kimberly.» mi avvisai.
«Presto Jimmy.» gli dissi, lui fece partire subito il carro in direzione della fattoria. Corsi dentro, dove trovai Kimberly, l'uomo di fiducia del signor Cartwright e il medico davanti alla sua stanza.
«Come sta?» domandai impaurita.
«Tranquillizzati cara, è solo una bronchite. Ma è molto vecchio. Si dovrà assisterlo notte e giorno.» mi spiegò il dottore.
«Se tu Des, non gli avessi consigliato di stare a letto, forse a quest'ora il nostro capo...» disse il suo uomo di fiducia.
«Ha accettato di farsi visitare da un dottore solo quando gli abbiamo detto che eri stata tu a mandarglielo. Vuoi prenderti cura tu di lui?» mi chiese Kimberly.
«Ma certo.»
Io e Jimmy vegliammo il signor Cartwright tutta la notte.
La mattina dopo, Jimmy crollò dalla stanchezza e si addormentò sulla sedia davanti al letto del signor Cartwright.
«Jimmy....» il signor Cartwright si svegliò e lo guardò con molta tenerezza e lo coprì con la sua coperta.
«Signor Cartwright!» Jimmy aprì gli occhi.
«Jimmy, grazie.» lo ringrazio lui.
«Ma perché si è alzato?» esclamai io, quando entrai nella stanza.
«Ma Des ora sto bene.» replicò lui.
«No, deve stare a letto. E ora mangi qualcosa.»
«Lascia Des, ci penserò io.» intervenne Jimmy.
«Eh?» domandai sorpresa.
«Si, mi occuperò io di lui. Ho deciso che gli starò vicino e avrò cura di lui meglio di un vero figlio.» annunciò.
«Ne sono felice Jimmy.»
«Tu sei il mio papà.» ammise.
Albert, Terence, Tom e ora anche Jimmy. Tutti avevano trovato il loro scopo nella vita. Invece io non sapevo quale sarebbe stato ancora il mio futuro.
✩✩✩
Dopo che Jimmy andò a vivere dal signor Cartwright, Miss Pony e Kimberly vollero parlarmi. «Siamo molto fiere di te. Il dottore si è complimentato con noi per come hai svolto il tuo lavoro. Abbiamo parlato a lungo Kimberly e io, e siamo arrivate alla conclusione che tu potresti diventare un'ottima direttrice per la casa di Pony, che ne dici?» annunciò Miss Pony.
«Noi pensiamo che tu sia adatta per questo genere di lavoro. Le qualità non ti mancano, hai spesso dimostrato di volere la felicità altrui piuttosto che la tua. Potresti vivere qui con noi e allo stesso tempo occuparti dei bambini.» aggiunse Kimberly.
«Kimberly, Miss Pony...» iniziai. Anche se mi piaceva restare alla casa di Pony a prendermi cura dei bambini, non era quello che volevo fare nella mia vita.
«Cosa c'è? Non ti piace la nostra idea?» domandò delusa Kimberly.
«Ecco vedete, ho già deciso che cosa fare.» annunciai.
«Cosa?»
«Ecco, ho voglio diventare infermiera.» dichiarai.
«Infermiera? Non è facile come si pensa, è un lavoro difficile e anche molto faticoso.» replicò Kimberly.
«Lo so bene ed è per questo che vi chiedo di aiutarmi.» dichiarai determinata.
«La Mary Jane è una scuola per infermiere, qui vicino, sempre nello stato dell'Illinois. Potrai studiare e lavorare nello stesso tempo. Se sei fermamente decisa a intraprendere questa strada, manderò una lettera di presentazione alla direttrice, che è una mia vecchia amica, ma dovrai aspettare la prossima primavera.» mi spiegò Miss Pony.
Ero impaziente. Avrei voluto che fosse già primavera.
Arrivò marzo e la direttrice non aveva ancora risposto.
«Quanto dovrò aspettare ancora per avere una risposta dalla Mary Jane?» chiesi un girono a Miss Pony.
«Sono certa che ormai non tarderà molto. Bisogna essere pazienti, Des.»
«Lo so, ma non ci riesco. Non vedo l'ora di andare in quella scuola.» le confidai.
«Capisco perfettamente quello che provi Des, ma cerca di non farti troppe illusioni. Potremmo ricevere una risposta negativa dalla Mary Jane.»
«Oh.» mormorai delusa.
«Potrebbero non avere posti liberi a disposizione.» mi spiegò.
«Miss Pony, se non mi accettano dovrò rinunciare?» le domandai.
«Se questo dovesse accadere non preoccuparti. Noi chiederemo ad un'altra scuola.»
Qualche giorno dopo, il signor Marsh arrivo alla casa di Pony.
«Ei ciao Des. Sei cresciuta molto lo sai? Quasi non ti riconoscevo.» mi salutò.
«Anche lei sta bene.» gli feci notare.
«Sei diventata proprio una gran bella signorina. Scommetto che hai già trovato un fidanzato, vero?» il signor Marsh sorrise sotto ai baffi.
«Signor Marsh, non mi prenda in giro.» replicai divertita. «Ha per caso portato una lettera per Miss Pony?» cambiai discorso.
«Si, eccola.» tirò fuori dalla sua borsa una busta e ma la porse.
«Viene dalla scuola Mary Jane. Finalmente!» esultai e corsi verso l'ufficio di Miss Pony.
«La Mary Jane si complimenta con te, Des per aver preso la decisione di diventare infermiera.» mi disse Miss Pony quando finì di leggere la lettera.
«Allora qual è la risposta? Mi hanno accettata, Miss Pony?» domandai ansiosa.
«Ma certamente Des.»
«È meraviglioso.»
«Congratulazioni Des.» si complimentò Kimberly.
«Grazie Miss Pony, grazie Kimberly, sono molto felice.»
Andavo via per affrontare una nuova esperienza che sarebbe stata il mio futuro.
La sera prima della mia partenza, preparai le valigie. Non avevo ancora detto a Jimmy che sarei andata a quella scuola. Non potevo partire senza salutarlo. Era come un fratello per me. Ma se avesse saputo che andavo via, sarebbe venuto con me e avrebbe lasciato il signor Cartwright. Era meglio non vederlo. Non volevo che mi corresse dietro come aveva fatto l'ultima volta. Il mattino dopo, stavo uscendo in cortile, quando vidi tutti i bambini pronti ad aspettarmi.
«Possiamo venire anche noi ad accompagnare Des alla stazione?» chiese Sam a Miss Pony.
«Certo, andremo tutto insieme.» rispose lei.
In quel preciso momento, arrivò Jimmy col suo carro.
«Des, ma tu stai partendo di nuovo.» intuì quando mi vide con le valigie.
«Vado in una scuola per diventare infermiera.» gli spiegai.
«Allora tu ci lasci un'altra volta.» realizzò.
«Ma non mi seguire come quel giorno, eh.» gli dissi, cercando di trattenere le lacrime.
«Tu mi mancherai tanto Des, ma non posso seguirti come quel giorno. Ora che sono diventato il figlio del signor Cartwright non posso andare via e lasciarlo solo.»
«Sei davvero diventato grande, Jimmy. I Cartwright avranno un grande erede.» Jimmy si offrì di aiutarmi a caricare i bagagli sul carro e ci accompagnò fino alla stazione.
«Ormai sei diventata una signorina e hai trovato finalmente la tua strada.» mi salutò Miss Pony.
«Des, mi piacerebbe tanto vederti con l'uniforme bianca delle infermiere.» mi disse Kimberly.
«Se potrò, verrò senz'altro a trovarvi.» promisi.
«Bene, è arrivato il momento di salutarci.»
«Miss Pony...» mormorai.
«Piccola mia, abbi cura di te.»
«Arrivederci Des.» mi salutarono e salii sul treno.
«Kimberly, Miss Pony, io vi ringrazio dal profondo del cuore.»
«Buona fortuna Des.»
«Ci vediamo capo, torna presto.» mi disse Jimmy.
«Tu sarai sempre il nostro capo.» urlarono i bambini.
Il treno mi stava portando via dai miei affetti più cari, ma mi dava la possibilità di raggiungere la scuola di Mias Mary Jane, l'ospedale Saint Joseph e diventare una buona infermiera.
Ciao a tutti🤗✨,
il signor Cartwright confida a Des che desidera adottare Jimmy. L'anno prima Des aveva rifiutato di vivere con lui per restare alla casa di Pony, ora tocca a Jimmy prendere questa decisione. Dopo i primi tentennamenti perché vuole restare con Des ora che è tornata e con l'aggravarsi della condizione di salute dell'uomo, il ragazzo decide di occuparsi dell'uomo che considera un vero padre e così lascia la casa di Pony🩵.
Des ne è felice ma a differenza dei suoi amici, da Albert a Tom, sente di non aver ancora trovato il suo scopo nella vita. Des rimane tutto l'inverno alla casa di Pony e infine la ragazza decide di intraprendere la carriera di infermiera. Miss Pony ha scritto ad una sua vecchia amica ora direttrice della Mary Jane, una scuola per infermiere, per far accettare Des. La risposta della Mary Jane è positiva così, arrivata la primavera, Des lascia nuovamente la casa di Pony e tutti i suoi amici per recarsi in città dove andrà a studiare per imparare una professione fra le più umanitarie e faticose. Des può partire per la nuova vita che l'attende.
Vi prometto che i prossimi capitoli arriveranno presto e ci saranno dei colpi di scena.
Un bacio,
Carla💗
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top