23. Il segreto di Terence
Una sera d'aprile ero affacciata al balcone. Stavo pensando alla prima volta che avevo incontrato Terence. Eravamo sul Mauritania, il piroscafo che dall'America ci aveva portati a Londra. Quando lo vidi mi accorsi che stava piangendo, avrei voluto aiutarlo, invece lui ridendo, mi prese anche in giro. Avevo conosciuto tanti aspetti di Terence, ma ancora non ero riuscita a capire quale fosse quello vero, quello sincero. Forse lui si divertiva a nasconderlo.
All'improvviso mi accorsi del segnale proveniente dalla camera dei gemelli. Presi la corda da sotto il letto e l'avvolsi attorno ad un ramo. Arrivai all'ultimo albero che mi separava dai dormitori maschili. Non li vidi in nessuno delle terrazze dei ragazzi. Ad un tratto non vidi più la luce. La lanterna si era spenta. Saltai nel balcone più vicino e con mio grande stupore riuscii ad atterrare in piedi. Chiamai il nome di Peter e Patrick, ma non ottenni nessuna risposta. Avevo paura di aver sbagliato. Non ero mai entrata in quella stanza. Aveva un letto solo, ma era più spaziosa di quella di Patrick e Peter. Non c'era nessuno e la luce era spenta. Feci per andarmene, quando scorsi una fotografia in bianco e nero sul pavimento. La raccolsi e riconobbi subito chi era ritratta. Era Eleanor Baker, un'attrice teatrale americana. Aveva poco meno di quarant'anni ed era famosissima negli Stati Uniti. Era una fotografia con dedica. La lessi.
"Al mio amatissimo figlio Terence, con tutto il mio amore."
Sotto c'era la sua firma. Allora io ero entrata nella stanza di Terence. Non ci potevo credere. Eleanor Baker, una delle attrici più celebri e famose dei nostri tempi era la madre di Terence? Non sapevo che fosse sposata col Duca di Granchester e che avesse un figlio. La parola "morta" era stata scritta sopra la fotografia. Mentre me ne restavo lì imbambolata, con la foto tra le mani, la porta si aprì ed entrò Terence. Oh mio dio.
Un tuono rimbombó in lontananza e Terence si avvicinò a me. In un baleno me lo ritrovai davanti in tutta la sua bellezza disarmante. Indietreggiai e la fotografia mi sfuggì di mano. Quel ragazzo mi metteva soggezione. Il modo in cui mi guardava, come a voler studiare ogni mia mossa per un ipotetico attacco a sorpresa.
«Che ci fai nella mia stanza?» tuonò.
Scorse la fotografia, la raccolse e la ridusse in minuscoli pezzettini.
«Terence, io sono entrata per baglio...» furono le uniche parole che riuscii a dire tremante.
Terence venne verso di me, mise le mani sopra le mie spalle e inveí «Non devi svelare a nessuno quello che hai visto, se ne fai parola con qualcuno ti giuro che te ne farò pentire»
«Terence...»
«Va' via» urlò dandomi le spalle.
«Mi dispiace, non dirò niente a nessuno, te lo prometto.» gli giurai.
«Ho detto vattene!»
Uscii nel balcone e udii la voce di Peter che mi cercava dal balcone accanto.
«Ragazzi, sono qui.» li chiamai.
«Des, ma che fai li?»
«Ora ve lo spiego. Toglietevi di mezzo.» presi una bella rincorsa e saltai. Mi sfracellai il sedere.
«Suppongo di essermi rotta l'osso sacro!» gemetti.
«Sei proprio fantastica, Des. Sei riuscita a mancare un materasso» ridacchiò Patrick.
«Stavamo portando fuori il materasso. Eravamo preoccupati per il tuo ritardo. Così sei entrata per sbaglio nella stanza di quell'individuo.» mi disse Peter pronunciando con disgusto la parola "individuo" quando ci sedemmo nel divanetto.
«Già, proprio così.» annuii.
«Ma Terence come ha reagito?» insistette.
«Lui non si è accorto di niente... ehm dormiva» mentii e sbattei le palpebre.
«Sei fortunata, perché se ti avesse visto, ora saresti distesa su un letto dell'infermeria» esclamò Peter.
Mi alzai di scatto «Non puoi parlare così di lui. Terence non è aggressivo!»
«Ah no? Io ti posso dimostrare benissimo l'esatto contrario.» anche Peter si era alzato ed eravamo uno davanti all'altro.
Patrick ci bloccò «Ehi, ehi. Non l'abbiamo invitata qui per parlare di Terence, no?»
Peter si sedette sul letto e delle foto scivolarono da sotto il materasso. Le raccolsi e capí subito chi era ritratta.
«Eleanor Baker...» mormorai.
«Si, ragazzi è lei. Le foto erano sotto il materasso.» spiegò Peter.
«Perché le tieni lì?» gli chiesi curiosa.
«Ah bravo, così tu nascondi le foto delle attrici sotto il materasso» rise Patrick prendendo in giro il fratello.
«E ne ho moltissime altre, ora ve le faccio vedere» disse Peter, per nulla offeso alzando il materasso.
«Ma sono tutte della Baker!» notò Patrick.
«Sono bellissime» mormorai «Non ci avrei mai creduto se mi avessero detto che collezionavi le foto della Baker»
«Ma tutti i ragazzi sono suoi ammiratori» mi spiegò Patrick.
«Anche tu, Pat, tempo fa collezionavi le sue foto. Ti ricordi quel giorno a Chicago, che senza il permesso di nonna Catherine, andammo a teatro a vederla?» rammentò Peter.
«Oh si» annuí Patrick «siamo rimasti completamente incantati dalla sua interpretazione. Andavamo a caccia delle sue riviste con le sue fotografie. Anche tu, Des sei una sua ammiratrice?»
«Ma certo» affermai.
«Guarda qui Des. Questa è la mia collezione completa» Peter aprì una scatolina «qui interpretava Naná a Broadway»
«Guardate questa invece, secondo me è la più bella» mi mostrò Patrick.
Come somigliava a Terence. In ogni fotografia, c'era qualcosa che mi ricordava lui. Più la osservavo, più trovavo dettagli che lo confermavano. Non avevano lo stesso colore dei capelli, ma avevano lo stesso modo di sorridere e gli stessi occhi. Così intensi, ammalianti, misteriosi, profondi... così scuri da sembrare senza fondo, eccetto le insenature più chiare. Ero sicura che quando l'avevo incontrato sulla nave, era andato a trovare sua madre negli Stati Uniti. Però stava piangendo, forse perché non era riuscito a vederla.
«Oltre a essere un'attrice bravissima, è anche una donna stupenda, che ha sempre un grande stuolo di ammiratori» la elogiò Patrick.
Guardai alcune foto, fino a quando non vidi quella di Anthony.
«Anthony...» mormorai. Era una fotografia molto bella. Anthony sorrideva e anche se era in bianco e nero, i suoi capelli biondi risaltavano molto.
«Eh? Ero convinto di aver lasciato quella foto negli Stati Uniti» mi spiegò Peter «come mai si trova qui?»
«Non ne ho la minima idea» rispose Patrick.
«Vorrei tanto tenerla» dissi.
«Des, non mi dirai che tu non hai nessuna fotografia di Anthony?» mi chiese stupito Peter.
«No, purtroppo non ne ho nessuna. Mi piacerebbe avere questa. Mi ricorda il giorno in cui Anthony mi ha regalato la rosa per il mio compleanno.»
«Ragazzi, è tardi, è meglio che vada» li informai dopo un po' .
«Okay Des, ci ha fatto piacere rivederti» mi disse Peter.
«Anche a me, buonanotte Peter, buonanotte Patrick» li salutai.
Uscii in terrazzo e Peter disse al fratello «Hai visto che Des si è intristita quando ha visto quelle fotografie?»
«Si, ma è tornata subito a sorridere»
«Io penso che Des non sia ancora riuscita a dimenticare Anthony» continuò Peter.
«Beh, dobbiamo capirla, no? Neanche a noi è riuscito» confessò Patrick.
Mi arrampicai sull'albero e tornai nella mia stanza. Facevo fatica a credere ancora a quanto avevo scoperto. La stanza di Terence era buia. Chissà cosa stava facendo. Tornata in camera tirai fuori dal cassetto una piccola scatola di legno e misi dentro la fotografia di Anthony. Quella scatola gli oggetti a cui ero più affezionata: la spilla del principe della collina, la foto di Anthony, il fiocco di Annie e la collana che mi aveva regalato Miss Pony. Quegli oggetti rappresentavano tutta la mia vita. Ognuno di essi mi rievocava dolcissimi ricordi e rappresentava persone molto importanti per me.
Stava arrivando il temporale. Andai a chiudere le finestre e vidi un ragazzo a cavallo. Colsi il rumore degli zoccoli provenire in lontananza e che si avvicinavano sempre di più. Sempre di più nella mia mente.
«No, non dovevi prendere quel cavallo» urlai.
Corsi fuori in corridoio tesa e agitata. Non capivo più niente. Scesi le scale all'impazzata.
Grondavo di sudore.
Anthony supera un cespuglio e la zampa bianca del cavallo si impiglia in una trappola nascosta in mezzo all'erba.
Spalancai il portone del piano terra.
Il cavallo si imbizzarrisce e Anthony perde il controllo.
Scesi di corsa gli scalini..
Il destriero scaraventa Anthony a terra che batte la testa contro una pietra.
Persi l'equilibrio e caddi dalla gradinata. Vidi tutto nero e poi niente.
Terence
Dovevo strappare quella fotografia molto tempo prima. Non dovevo lasciarla in giro. Ormai Des aveva letto quello che c'era scritto. Non avrei dovuto prendermela con lei. La colpa era soltanto mia. Mi odiavo per quello che avevo fatto, ma io non potevo distruggere la foto di mia madre.
Era una gelida serata d'inverno, la neve cadeva fitta, quando andai in America a trovare mia madre nella sua villa a Broadway. Lei mi accolse e mi abbracciò, ma subito dopo mi disse che era meglio se non fossi più venuto.
Nessuno sapeva che aveva avuto un figlio fuori dal matrimonio e questo le avrebbe rovinato la reputazione. Quella fu l'ultima volta che la vidi perché mi imbarcai subito sul Mauritania per ritornare a Londra. Spesso mi ero domandato cosa mi spinse a cercarla, forse perché desideravo vederla, ma non era stata una buona idea. Lei non voleva che gli altri sapessero della mia esistenza. Vederla, soltanto vederla. Quel pensiero mi assillava. Non mi abbandonava mai un istante. Affiorava nella mia mente e bruciava ancora. Ero appunto sulla nave quando incontrai per la prima volta Des. È stato per merito di Des se ho potuto dimenticare un po' quell'incontro.
Mio padre, cinque anni dopo la mia nascita, si era sposato con una nobildonna inglese, l'attuale duchessa di Granchester, e non voleva che nessuno, eccetto alcuni parenti e collaboratori fidati sapessero che ero il figlio di una sfrontata e volgare attrice americana. Sarebbe stato uno scandalo. La moglie di mio padre non mi aveva mai accettato nella famiglia e non avevo un buon rapporto con i miei cinque fratellastri.
Dannazione! Buttai a terra la fotografia di mio padre che si ruppe in centinaia di frammenti di vetro. Uscii sotto la tempesta diretto alle scuderie. Avevo un cavallo al limite del bosco. Quello era uno dei vantaggi quando si aveva il padre finanziere della scuola. Era grazie a tutte quelle donazioni se la preside aveva un occhio di riguardo per me.
«Forza, bello!» incitai il mio cavallo.
Volevo dimenticare tutto. Tutto quanto.
Ero arrivato alla demarcazione del bosco dopo aver galoppato per tutta la strada che dalla scuderia arrivava al cortile, quando i miei occhi si fermarono su un corpo che giacieva inerte alla fine della scalinata di marmo. La riconobbi subito dai suoi ricci biondi. Che diavolo ci faceva Des lì sulle scale alle undici inoltrate? Scesi dal cavallo e mi avvicinai a lei. Aveva perso i sensi.
«Des, avanti rispondi!» la chiamai.
Articolò una parola «Anthony... Anthony»
Doveva essere ancora incosciente. La portai in infermeria coprendo col mio mantello blu oltremare la sua vestaglia giallo pallido. La adagiai nel letto dell'infermeria, e mi misi ad aspettare accanto a lei.
La luce nell'ingresso si accese e l'infermiera Cooper entrò nell' infermeria frenetica e ansiosa esclamando «Mio dio... mio dio... che è successo?»
«L'ho ritrovata svenuta in fondo alle scale. Deve essere caduta. L'ho soccorsa e l'ho portata immediatamente qui.» le spiegai.
«Grazie Terence... mio dio devo subito avvertire Miss Collins» mi ringraziò e ripetendo all'infinito " mio dio" la capo infermiera uscì più ansiosa di quando era entrata.
Mi avvicinai al letto di Des e la contemplai.
Era bianca come un ciencio e gli occhi le lacrimavano.
«Anthony...» mormorò di nuovo.
Anche prima l'aveva chiamato più volte. Le raccolsi le lacrime con le dita e sentii la pelle calda sotto le mie falangi. Piangeva per lui, ma chi poteva essere?
Ciao ragazzi🤗,
questo capitolo è piuttosto importante. Scopriamo finalmente di più sul passato di Terence e soprattutto perché si trovava sulla nave di ritorno dagli Stati Uniti la sera in cui lui e Des si sono incontrati per la prima volta.
Des, per errore, entra nella camera di Terence e scopre qualcosa che non si sarebbe mai aspettata😱.
Terence è figlio della famosa attrice americana Eleanor Baker. La sua relazione col duca di Granchester, però, ignota ai più, costringe la donna a tenere segreto suo figlio e così anche Des dovrà rispettare la promessa fatta a Terence.
Intanto Des vede una ragazzo a cavallo nel giardino della scuola che le ricorda Anthony e il momento della sua morte. Si precipita fuori nel tentativo di fermarlo quando cade dalle scale.
Il ragazzo a cavallo è Terence che soccorre Des svenuta e la porta immediatamente nell'infermeria della scuola.
Fatemi sapere se vi è piaciuto🥰,
un abbraccio,
Carla💗
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top