10. Le rose di Anthony
Un giorno di maggio, come tutte le mattine, Anthony andò nel cortile delle rose.
«Ragazzi, hanno rovinato le mie rose.» disse a Patrick e Peter. Un cespuglio di rose era stato completamento tagliato.
«Anthony, se manca qualche rosa, non è mica un dramma? Sai quante ne nasceranno adesso? E più belle» lo rassicurò Patrick.
«Comunque, solo una persona che frequenta la villa poteva fare una cosa simile.» affermò Peter.
«Già, e doveva anche sapere che io ci tengo in modo particolare a queste rose.» disse Anthony amareggiato.
«Di un po', non sarai stato tu a tagliarle e adesso te ne sei dimenticato?» lo punzecchiò Patrick.
«E ti pare che le avrei tagliate in questo modo barbero? Anche i fiori soffrono, non lo sai Patrick?» rispose Anthony.
«Ascolta Patrick, sei proprio sicuro di non averle tagliate tu per regalarle a Des?» chiese Peter.
«Ma che cosa stai dicendo? E perché poi avrei dovuto regalarle dei fiori?» sbottò il fratello «Io non faccio regali così. Lo sai che regalo solo cose inventate da me. Peter, anche se sei mio fratello ci sono cose che non puoi dirmi.»
«Questa tua reazione aumenta i miei sospetti.» replicò Peter.
«Che cosa?»
«Ei! Fermatevi voi due. Che cosa vi prende? Io non vi ho minimamente sospettati.» si intromise Anthony.
«Io non sono stato.» ribatté Patrick.
«Comunque non perdonerò mai chi ha rovinato così le mie rose.» affermò deciso Anthony.
«Ciao Anthony» Amanda varcò il cancello.
«Ei, è arrivata la piccola strega.» sussurrò. Patrick all'orecchio del fratello.
«Ciao ragazzi, come va?»
«Hai portato una torta per me Amanda?» chiese Patrick.
«Si, ma è solo per Anthony.» rispose Amanda.
«A quanto pare la cosa non ci riguarda affatto» disse Peter infastidito andando via.
«Si andiamo da Des» lo seguii il fratello.
«Non voglio mangiare una torta adesso.» ribatté Anthony distaccato.
«Ho capito benissimo. Tu non la mangi perché non te l'ha portata Destiny» ribatté Amanda
«Non la voglio e basta»
«Perché ti piace tanto una come lei?» proseguì.
«Ti prego Amanda, non dire sciocchezze» disse Anthony raggiungendo Patrick e Peter.
«Des per noi è solo un'amica.» puntualizzò Peter.
«Va bene, voglio crederci ma spiegami una cosa. Chi può averle regalato delle rose meravigliose?» disse Amanda.
«Vorresti dire che Des ha delle rose...» intuì Anthony
«Si proprio così, e assomigliano a quelle che hai qui.»
«Ma allora è stata lei» realizzò Anthony.
«Anthony, Des non lo avrà fatto di proposito. Le rose erano così belle e lei avrà pensato di...» disse Patrick. «Adesso andiamo da lei e le chiediamo una spiegazione.»
«Adesso capisco, deve averle rubate. Mi sembrava molto strano che le regalassi delle rose. Ti consiglio di stare più attento» disse Amanda.
✩✩✩
Quando mi ero svegliata, avevo trovato un vado pieno di rose rosse sul tavolino vicino al mio letto ed ero convinta fosse stato Anthony a regalarme. Patrick venne a trovarmi quella mattina e mi raccontò tutto.
«Se non è stato Anthony a portarmi quelle rose, chi può averlo fatto allora?» gli chiesi.
«Des, io capisco che erano belle, ma forse è meglio che tu gli chieda scusa. Sai Anthony diventa un altro quando qualcuno gli tocca le sue rose» mi spiegò Patrick.
«Che cosa vuoi insinuare? Che le abbia rubate io?» sbottai.
«Ma vedi...»
«Dì a Anthony che troverò il colpevole e glielo porterò» gli dissi.
Mi diressi subito nella sala da pranzo dove trovai Steve stava mangiando una fetta di torta.
«Non è un po' tardi per fare colazione?» gli domandai.
«Sono affari miei.» sbottò.
«A che ora sei andato a dormire stanotte?»
«Nemmeno questo ti riguarda, non sono tenuto a dirti niente.»
«Steve! Fammi vedere le tue mani» si divincolò ma riuscii a prendergli il braccio «Sta fermo. Come immaginavo, sono piene di graffi, perché? Te li sei fatti per rubare le rose di Anthony, vero?»
«Non è vero, lasciami il braccio» si dimenò.«Aiuto!»
«Che cosa succede? Destiny!» la signora Tempest entrò nella sala.
«Mamma, Destiny ce l'ha con me, non fa altro che picchiarmi.» disse Steve dopo che gli lasciai il braccio.
«Ma non è vero!» protestai.
«Zitta tu. Steve, spiegami»
«Des mi deve odiare perché se la prende sempre con me» dopo che Steve raccontò la sua versione distorta dei fatti, toccò a me.
«Se ho capito bene stai accusando Steve di aver rubato queste rose dal giardino di Anthony, è così?» disse la signora Tempest nelle scuderie.
«Si, gli guardi le mani. Le ha piene di graffi.» spiegai.
«Guarda mamma, questo non è uno dei nastri che aveva Annie Brighton?» disse all'improvviso Steve.
«Non toccarlo, è mio.» affermai.
«Destiny, ti dispiace dirmi come fai ad avere quel nastro?» domandò la signora Tempest.
«L'hai rubato, come hai rubato le rose e per difenderti come al solito dai tutta la colpa a me!» mi accusò Steve.
«Allora vuoi rispondere? Dove hai preso il nastro?» mi incalzò la madre.
«Veramente io...» iniziai.
«Non hai il coraggio di dirlo, vero?»
Non potevo. Se avessero saputo che Annie era mia amica, lei ne avrebbe sofferto troppo.
«Sei rimasta senza parole perché ti abbiamo smascherato e ora non cercare di commuoverci con le lacrime.» mi schernì Steve.
«Giuro che non ho mai rubato niente a nessuno io.» dissi e uscii dalle scuderie.
Che vigliacco. Non lo avrei mai perdonato.
Dovevo andare da Anthony. Gli avrei detto tutta la verità. Soltanto lui poteva aiutarmi e capire. Aspettai al cancello delle rose, fino a quando Patrick mi informo «Ha detto che adesso non può riceverti.»
«Ha veramente detto così?» esclamai.
Patrick annuì triste.
Allora anche Anthony credeva che fossi una ladra. Mi sentivo terribilmente sola. Mi allontanai dalla villa degli Andrew e raggiunsi il fiume. Sulla riva c'era una barca. Magari mi avrebbe portato alla casa di Pony. Presi la barca, ma ero talmente stanca che mi addormenti. Quando mi svegliai mi resi conto che avevo perso il controllo della barca. La corrente era molto forte e non c'erano neanche i remi. Mi stavo avvicinando a una cascata.
«Aiuto!» urlai anche se non c'era nessuno bei dintorni. Non volevo morire.
Alla Villa degli Andrew, Patrick stava parlando con Anthony. «Quando voleva parlare con te, Des mi è sembrata molto strana poi ho chiesto ai Tempest ma loro non l'hanno più vista.»
«E non hanno idea di dove sia andata?» chiese Anthony preoccupato.
«Non è che i Tempest si interessano molto di Destiny. Sono convinti che sia una ladra. Si disinteressano di lei.» rispose Patrick.
«Patrick, dobbiamo andare subito a cercarla.» disse Anthony.
Subito dopo, Peter corse affannato verso di loro «Anthony, penso di aver capito chi ha rubato le tue rose.» riprese fiato e disse «Il giardiniere mi ha detto che ha visto Steve Tempest davanti al cancello delle rose l'altra notte.»
I tre ragazzi si recarono subito nel giardino dei Tempest.
«Io non so niente. Che cosa volete da me?» si difese Steve.
«Vogliamo la verità.» pretese Anthony.
«Non sono stato io. Io non so niente di questa faccenda» Steve tentò di scappare verso la casa, ma Anthony lo fermò e gli bloccò i polsi «Perché hai le mani graffiate?»
«È inutile continuare a negare.» lo incalzò Peter.
«Si, è vero le ho rubate io l'altra notte.» confessò Steve.
«E hai pensato bene di dare la colpa a Des» Anthony sferrò un pugno sul volto di Steve che si accasciò a terra.
«Muoviamoci ragazzi. Dobbiamo andare subito a cercarla.» Anthony, Patrick e Peter si avviarono nel bosco.
«Des! Des!» chiamarono.
«Niente da fare, qui non c'è. Io propongo di andare al fiume.» consigliò Anthony.
«Ragazzi, ma dov'è la barca?» domandò Peter quando arrivarono alla sponda.
«Potrebbe averla presa Des» ipotizzò Patrick.
«Voi sapete quanto la corrente sia forte in questi tratto. Finirà nella cascata.» disse Anthony in ansia.
«Povera Des» mormorò Patrick.
✩✩✩
Aprii gli occhi. Cos'era successo? Dove mi trovavo? L'ultima cosa che ricordavo era il rumore dello scroscio cascata avvicinarsi sempre di più.
«Ciao, come ti senti ora?» mi chiese un uomo. Aveva la barba folta e ispida e portava gli occhiali. «Sei fortunata. Se non mi fossi trovato in quel punto a pescare ora non saresti qui.» mi disse.
«Grazie per avermi salvata» gli sussurrai.
«Io mi chiamo Albert.» si presentò.
A quel punto sentii delle urla «Des! Des!»
Era voce di Anthony. Anthony mi stava cercando. Erano venuti anche Peter e Patrick.
«Sono qui» mormorai con voce flebile. Ero troppo contenta per urlare.
«Devi gridare se vuoi che ti sentano» mi disse Albert «Allora Des, quando mi vuoi rivedere o quando hai qualche problema, metti un biglietto nella bottiglia e gettala nel fiume. Vedrai che la corrente me la porterà senz'altro.»
«Ti ringrazio Albert. Non vuoi rimanere?»
«No, devo andare. A presto.» mi salutò.
«Des, dove sei?» sentii la voce di Anthony.
«Sono qui!» urlai.
Anthony comparve in sella al suo cavallo bianco.
«Spiegami come hai fatto ad arrivare fin qui.» mi disse. Era strano, non era il solito Anthony.
«Sono arrivata con la barca, non so come abbia fatto, comunque sto bene.»
«Sei una stupida. Non ti rendi conto di quanto siamo stati in pena per te?»
«Scusami, ma quando sono venuta per parlarti e tu non mi hai voluto vedere, io ero così triste che...» mi giustificai.
«Des, non ti volevo vedere per un motivo ben diverso da quello che tu hai immaginato. Ti avevo promesso di regalarti le rose per il tuo compleanno, ma non erano ancora sbocciate. Era semplicemente per questo motivo che non potevo rivederti» mi disse con un tono di voce più dolce.
«Sono stata davvero una sciocca. Ho pensato...»
«C'è qualcuno qui con te, Des?» mi interruppe.
«Si, l'uomo che mi ha salvato, si chiama Albert.» mi girai, ma era scomparso «Se n'è andato via.»
Peter e Patrick arrivarono in sella ai loro cavallo «Vi abbiamo trovato» esclamarono.
«Ora andiamo a casa.» concluse Anthony e mi diede la mano e salii sul suo cavallo.
Mi tenni stretta a lui per tutto il tragitto. Se solo avesse potuto sentire il mio cuore battere forte. Credetti che mi sarebbe scoppiato dalla gioia.
«Des, è bello stare con te.» mi disse.
Il cavallo correva veloce, il vento accarezzava i nostri visi. Desideravo che quel momento durasse il più a lungo possibile perché stavo bene vicino ad Anthony. Arrivammo al cancello degli Andrew e Anthony scese da cavallo «Guarda Des, sono sbocciate le rose.»
Una rosa di colore rosa tenue brillava tra tutte le altre.
«È meravigliosa, questa è diversa dalle altre» osservai.
«È questa la rosa che ti regalo per il tuo compleanno, Des perché è bella come te.» mi disse Anthony.
Ciao a tutti🤩✨,
Steve ruba le rose di Anthony per far incolpare Des. Quando apprende che Anthony non vuole vederla, Des è sicura che anche lui sia convinto della sua colpevolezza e sconfortata vuole tornarsene alla casa di Pony.
Peter nel frattempo ha trovato un testimone che afferma di aver scorto Steve lasciare di soppiatto le tenuta dei Tempest la sera prima e cerca di metter in atto un piano per farlo confessare. Ma a quel punto Des ha già preso una barca, ma a causa della forte corrente precipita nella cascata. Fortunatamente nei paraggi c'è un uomo, Albert che la salva.
Infine Anthony, Peter e Patrick trafelati, riescono a trovarla. Anthony le spiega che non voleva vederla perché lei non scoprisse il suo regalo di compleanno, un nuovo tipo di rosa che è appena sbocciata. È una nuova specie di rosa che Anthony ha voluto e curato con amore e tenacia.
Spero vi sia piaciuto,
Carla💗
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