Ospedale

Sono seduta in questa sala d'aspetto, è grigia, tutto qui è grigio anche la pianta che sta affianco a me, non c'è nessuno, neanche un dottore che esca per visitarmi. Ogni tanto in lontananza si sente una campana suonare. Ma non si vede niente:
Non c'è un orologio per capire che ore sono, ho paura, non riesco a capire cosa sia successo, perché mi trovo qui. Cerco di ricordare, ma niente, il vuoto. Sembra un tempo lunghissimo, non ho mai amato le attese, e questa sembra interminabile. Ad un certo, però la parte si apre, una luce mi abbaglia, vedo un'ombra ma non riesco a vedere il volto. Finché la porta si chiude alle sue spalle. Mi alzo, non so che fare, ho i piedi incastrati al pavimento, lui si avvicina a me, mi abbraccia, ricambio con tutta la forza che ho. Mi sento in pace. Tra le braccia dell'uomo che più amo.

-lena, amore mio.-
-Mark, amore-

Un pensiero, mi filtra in testa. Forse lui ha capito.

-no, non sei morta. Stai solo dormendo profondamente. Ti va di camminare?-
-si-

Senza neanche accorgermene, mi ritrovo su una spiaggia, è un luogo così familiare, ma non riesco a capire dove mi trovo.

-siamo alle Maldive amore, uno dei nostri viaggi più belli, ricordi?-
-non so perché, ma ho una confusione in testa.-
-amore hai preso una bella botta in testa.-

Ci sediamo sulla riva, con i piedi a bagno. Appoggio la mia testa sulla sua spalla.
E forse questo il mio paradiso? Me lo auguro.

-lena, ho bisogno di parlarti, ed è importante. Io sono sempre affianco a te, ogni giorno, ma non posso vederti struggerti, per me. Io non ci sono più amore mio, ma tu si, la vita che hai è un dono speciale, non sprecarla nel ricordo di noi, non ti dico di dimenticarti di me. Ma, non sarebbe un problema se tu provassi un sentimento per qualcun altro, lo capirei. Non mentire a te stessa e affronta i tuoi sentimenti. Ti amo amore, e anche io avrei voluto che fosse andata diversamente ma purtroppo, la vita non va mai come vogliamo.-

Lo guardai intensamente in quei suoi occhi così profondi, che amavo ancora. Amavo tutto di lui. Mi avvicinai e lo baciai. Lo strinsi più forte che potevo. Volevo rimanere lì.
Ma lui riprese a parlare.

-voglio dirti che ci sarò sempre, a proteggerti, ma dovrai iniziare a camminare sola.-
-io ho bisogno di te.-
-credimi anche io, e ci sarò quando avrai più bisogno di me. Ed ora è il momento che ti svegli.-
-aspetta Mark, con me per sempre.-
-con me per sempre.-

Aprii gli occhi. Sentivo il bip della macchina, che teneva il conto del mio cuore. Le luci erano accecanti. Avevo bruciore agli occhi. Mi guardai il braccio sinistro, avevo un tubo infilato, mi stavano iniettando qualcosa. Il braccio destro lo sentivo pesantissimo. Solo quando mi girai, lo vidi, Alan che dormiva sul mio braccio.
Con voce bassa e debole sussurrai

-alan-

Lo chiamai quattro cinque volte prima di avere risposta.

-Alan-
-mmm, le-lena, lena.-

Si alzò di colpo.

-lena sei sveglia? Come ti senti?-
-ho un gran mal di testa. Ma che è successo?-
-non ti ricordi? Hanno provato a derubarti, e ti hanno colpito in testa con un oggetto.-

Cambiai colore in viso, il cellulare con tutte le foto di Mark, presa dalla disperazione mi toccai il collo, la collana con l'anello di Mark nn era lì. Ora potevo disperarmi.

-se stai cercando la collana e qui.-

Me la diede in mano. Mi sentii sollevata.

-la mia borsa?-
-siamo riusciti a prenderli. Quindi non hai perso niente.-
-Riusciti?-
-si con la polizia, ti stavo cercando e ho incrociato la polizia, mentre stavo chiedendo se ti avevano visto passare, abbiamo sentito gridare, e siamo corsi dalla parte da dove proveniva il grido, e abbiamo visto mentre ti colpivano, erano in due.-
-grazie Alan.-
-non mi ringraziare.-

Si incupii. Le cose non credo si sarebbero più sistemate.

-gli altri?-
-sono partiti stamattina.-

Lo guardai impressionata.

-ma quanto ho dormito?-
-ti hanno dato dei medicinali per dormire, perché la botta che ti hanno dato era forte. Per tenerti sotto osservazione.-

-ora riposati, vado a parlare con il dottore, lo avviso che ti sei svegliata.-

Uscii dalla stanza. Iniziai a pensare, e mi resi conto di aver sognato Mark, alle sue parole. Glielo dovevo. Dovevo continuare questa vita anche per lui. Ma credo che per Alan fossi un capitolo chiuso. Ed io volevo davvero che fosse un capitolo chiuso? Dovevo ammettere che avevo provato qualcosa. Ero pronta per una relazione? O si era trattato di una semplice avventura? Passai più di un'ora intrecciando questi quesiti.

Dopo non so quanto, la maniglia si abbassò ed entrò Alan. Aveva un vassoio con del mangiare. A pensarci bene avevo una gran fame.

Cercai di alzarmi dal letto, ma ero senza forze. E mi accasciai sul letto.

-lena, non sforzarti, ci penso io.-

Mi sistemo un tovagliolo, a modo di bavaglino. Aprii il primo contenitore, e il mio naso mi pervase di un profumo di brodo di pollo, almeno così mi sembrava. Prese il cucchiaio e iniziò ad imboccarmi, cucchiaio dopo cucchiaio mi sentivo più forte.
Subito mi sentii rifocillata.
Aprii il secondo contenitore e all'interno una frittata al forno di spinaci. Praticamente la sbranai. La frutta decisi di mangiarla più tardi.
Però era strano, che in ospedale si mangiasse così bene.

-ti è piaciuta la cena?-
-si era squisita, direi che non ho mai mangiato così bene in ospedale.-
-ma non era il cibo dell'ospedale.-
-cosa? Sono sceso a comprarlo. Devi riprenderti. E il modo giusto e farti venire L appetito.-

Mi commossi.

-grazie Alan.-
-ho parlato con il dottore, tra un paio di giorni se stai bene pensa di farti uscire quindi per sicurezza farò i biglietti di ritorno tra cinque giorni. Per te va bene? Così avrai il tempo di riprenderti.-

Saremmo rimasti io e lui per tre giorni soli.
Ok, questo devo dire che mi spaventava, ma dovevo affrontare le mie paure. Assorta nei miei pensieri, non sentivo Alan che mi chiamava.

-lena, lena ok?-
-certo, certo.-
-ora, io vado, ci vediamo domani ok?-
-ehm Alan, ti dispiace se aspetti che mi addormento?-
-ok, non c'è problema.-

Si venne a posizionare di fianco a me. Nascosi la testa, sul suo petto. Mi sentivo al sicuro, nessuno parlava. Accese la radio e partii la canzone thinking loud, io sorrisi. Segno del destino? Un segno di Mark? Su quelle dolci note, e con il battito del cuore di Alan mi addormentai.

Note autore

Sono curiosissima!!! Che dite di questo capitolo. Scusate se vi ho fatto aspettare, ma ho avuto un po' di impegni.

Cosa vi piacerebbe che succedesse in questi giorni che passeranno insieme? L'idea che più mi piacerà la inserirò nel capitolo.

Pensate che sarà l'inizio di qualcosa di importante??

Aspettando le vostre risposte voglio come sempre ringraziarvi per le belle parole e per essere sempre presenti.

Lo so sarò ripetitiva ma ve lo meritate.
Detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto.

❤️❤️❤️❤️

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