Il video
Era arrivato il giorno della partenza per Bangalore, gli ultimi giorni erano stati pieni di rivelazioni. In aeroporto camminavamo mano mano per mano, non avevamo dato un nome a questa cosa, non me la sentivo ancora. E sapevo che se fosse stato per lui, avremmo classificato questa cosa in relazione. Ma era presto. Non volevo correre.
-pronta per tornare?-
-si finalmente-
Lo vidi rabbuiarsi. Forse l'avevo ferito.
-non vedo l'ora perché ho voglia di vedere Kilian e Nora, non perché non sia stata bene con te. Anzi, sono stata benissimo.-
Gli diedi un bacio a stampo. Si riprese in un attimo. E iniziò a punzecchiarmi, come al solito.
Appena ci accomodammo sui sedili, lui tempo un secondo mi allacciò la cintura.
-dottore, guarda che sono capace di allacciarmi una cintura-
-mia cara acidella, ma non accetti mai un aiuto da un gentiluomo?-
-be, se il gentiluomo sei tu, ci devo pensare-
Scoppiai a ridere. Finalmente l'aereo decollo.
Sentivo gli occhi chiudersi. La stanchezza di quegli ultimi giorni, e le rivelazioni, mi avevano stremato.
-lena, non addormentarti, voglio farti vedere una cosa-
Strizzai gli occhi, come a dire, cosa?
-aspetta, appena ci daranno il via, per poter riaccendere il telefono.
I minuti mi sembravano ore, e la curiosità mi stava uccidendo.
Finalmente accese il telefono, e dopo aver digitato qualcosa sullo schermo, me lo passò.
Lo schermo mostrava un play, così diedi il via.
Parti la canzone di photograph di ed sheeran, e poi una carrellata di foto mie, me le aveva fatte di nascosto e anche mentre dormivo. E poi alcune nostre fatte insieme in quei giorni.
-ma è bellissimo!!! Grazie grazie!!-
Se non fossi stata legata avrei saltato per tutto l'aereo.
-lena, ora riposati un po'.-
Appoggiai la mia testa alla sua spalla. E mi addormentai. Alan mi sveglió. Eravamo già atterrati. Passo quasi una mezz'ora prima di riuscire a ritirare le valige. Mano per mano, stavamo camminando, ma io non ero sicura di tutto questo, è quando la porta si aprii e mi ritrovai davanti Nora scostai subito la mano. Alan si accorse. Non disse niente.
Kilian e Nora corsero dalla mia parte. Ci abbracciamo fortissimo.
-mamma mamma-
-piccolo mio, come stai?-
-dov'è peluche?-
Scoppiai a ridere. I bambini, non dimenticano mai niente.
Guardai verso Alan, che in quel momento stava parlando con padre Patrick. E mi avvicinai insieme a Nora.
-al al-
Il piccolo Kilian aveva imparato già il suo nome.
-ehi ometto-
Lo prese sulle spalle.
Salimmo tutti sul pulmino. Chiacchierammo. Ma avevo come la sensazione che Alan non mi parlasse. Che gli era preso?
Aspettai che arrivassimo all' orfanotrofio per chiedergli il perché di quel comportamento.
Entrati in stanza non mi degnava di uno sguardo.
-che hai dottore?-
-niente-
Mi avvicinai, e gli accarezzai la schiena.
-non è vero. Qualcosa c'è.-
-sai lena, sicuramente non pensavo che avresti annunciato una relazione, ma credevo almeno, che tenermi la mano davanti ai nostri amici fosse un primo passo-
-Alan-
-no lena, ho bisogno di stare solo, per calmarmi.-
Uscì dalla stanza. Mi sedetti sul letto. Quel piccolo gesto l'aveva ferito. Andai fuori a cercarlo, ma di lui nessun avvistamento. Alla fine mi arresi, pensando che prima o poi sarebbe tornato.
Cercai di tenermi occupata, con le mie mansioni in orfanotrofio. Giocando con il piccolo Kilian per qualche ora. Mi gustai anche una bella chiacchierata che mi chiese come fosse successo quel brutto incidente a Mangalore.
Mi chiamo padre patrick, con lui c'era una donna.
-lena, ti presento la signora koy. Lei si occupa delle adozioni nel nostro orfanotrofio. Oggi ti farà alcune domande per iniziare il processo di adozione-
Avevo paura, e nello stesso tempo mi sentii emozionata. Avrei voluto condividere quel momento con Alan. Ma, dovevo affrontare anche questo sola. Furono tre ore pieni di domande, ogni tanto mi veniva il dubbio di sbagliare risposta, la vedevo annoiarsi tutto. Ogni mia risposta, movimento, silenzio. E questo mi innervosii ancora di più. Quando finimmo mi sentii sfinita.
E si fece sera. Ma Alan di niente nessuna traccia. Iniziavo davvero a preoccuparmi. Finché non sentii, qualcuno a biascicare in corridoio. Mi affacciai e lo vidi insieme ad Akir. Nelle condizione in cui era, aveva bevuto molto. Akir rideva, forse lo divertiva vederlo in quello stato. Mi avvicinai per aiutarlo a farlo mettere sul letto.
-lena lo sai che mi piaci vero?-
Continuava a dire quella frase.
-hai fatto centro lena, eh con il bel dottore? Un bel partito-
-Smettila Akir e aiutami a togliere gli indumenti-
-ma dove siete stati?-
-in un po' di locali-
-Akir ma perché non l'hai portato qui prima?-
-perché lui diceva che ti voleva dimenticare.-
-ah tra l'altro ben tornata. La mia famiglia domani ti vuole a cena. E non dire no-
-ci vediamo domani-
Mi girai ma lui era già crollato. Lo coprii con un lenzuolo, e mi infilai nel letto. Era stata una lunga giornata. E poco dopo finii anche io nelle braccia di Morfeo.
Note autore
Finalmente ho pubblicato! Scusate il ritardo. A voi i pareri!
Vorrei ringraziare SogniAperti per la copertina.
❤️❤️❤️
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