02 - Nuovo Look
22 gennaio 2031
Ore 10:00
Ci fanno scendere davanti ad un elegante edificio che sembra davvero una SPA. Ho già un'idea per rifarmi i capelli: li ho lunghi, ma voglio cambiare il colore. Se devo entrare in questa nuova carriera, voglio entrare con uno stile tutto mio!
Entriamo e conosco quello che sarà in futuro il mio parrucchiere di fiducia: è un uomo di mezz'età, muscoloso, dai capelli corti e colorati e con parecchi tatuaggi sulle braccia. La sua pelle è abbronzata e ha degli occhi ghiaccio bellissimi.
«Isabella, tesoro mio!» esclama lui andando verso Isabella e la saluta con due baci sulle guance. Io spero che tratti bene i miei capelli.
«Cosa posso fare te, cara?» domanda lui.
«Ehm...» Mi prende e mi sposta davanti a lui. «...ho bisogno che tu faccia un nuovo look alla mia nuova pilota di F5000», risponde lei.
«Oh! Che bella ragazza! Come ti chiami?» mi domanda.
«Sumika» gli rispondo mentre lui analizza i miei capelli lunghi.
«Un nome carino. Hai dei bellissimi capelli, ma le punte sono danneggiate...» commenta lui muovendo tutte le mie punte disastrate per colpa dello shampoo orribile che mi hanno lasciato nel bagno della mia stanza in ospedale.
«Senti Oliver, quanto tempo pensi di sistemarle i capelli? Dopo dovremmo andare a fare shopping...» puntualizza Isabella.
«Tesoro, le nuove star hanno bisogno di tempo per poter entrare in scena, se vogliono far colpo sul pubblico» le risponde lui.
«Allora, ne approfitto per fare una messa in piega. Questi capelli lisci sono piuttosto noiosi», dice Isabella e si siede su una poltrona libera.
«Brava tesoro! Ci pensa Gaia che è la migliore in messa in piega. Rilassati e non pensare a Sumika. La farò diventare una Dea» risponde Oliver e mi accompagna in una stanza. Appoggio lo zainetto su una sedia.
«Tranquilla amore. I maschi vengono solo una o due volte all'anno e parlano di cose incomprensibili», spiega lui. Mi fa accomodare su una poltrona comoda di colore azzurra e bianca di fronte ad uno specchio tutto con luci a LED che cambiano colore di continuo.
«Ma passando ai tuoi capelli, cosa hai intenzione di farne?» mi chiede mentre mi mette il mantello.
«Voglio farli grigi chiari» gli rispondo.
«Wow! Decisa... Mi piaci! E che grigi siano!» È la prima volta che mi decoloro i capelli. Corre a prendere dei prodotti e comincia a mischiarne alcuni in un grande flacone.
«Appena finiamo, ti lascerò i prodotti per curare i tuoi capelli» mi spiega lui agitando il falcone con il decolorante dentro di esso.
Intanto, ci conosciamo e per la prima volta in vita mia, mi sento a mio agio con un parrucchiere. Scambiamo battute, risate e gossip, ma anche qualche insulto a quei trogloditi dei maschi. Si vede che lui ama questo lavoro e fa di tutto che i clienti si sentino a suo agio in questo posto.
Dopo un'ora...
Isabella ha finito mezz'ora prima di me. Infatti, si vede che è rilassata.
«Sei pronta Sumika?», mi domanda Oliver. Sono di fronte a lui e Isabella con sguardo commosso verso di me. Una sorpresa? Sono curiosa!
Mi gira la sedia e mi guardo allo specchio. WOW! Sembro davvero un'altra persona! Per evitare i danni da decolorazione dei capelli, ha utilizzato una decolorazione particolare che tutti i parrucchieri stanno usando, e una macchina ha impiantato dentro la testa le extension dello stesso colore.
«Grazie mille Oliver!» gli dico. Mi alzo e lo abbraccio. Mi serviva un cambio di look. Sono soddisfatta del risultato e Oliver è stato bravissimo.
«Grazie ancora Oliver. Ora, se non ti dispiace, dobbiamo andare a fare shopping. Sumika non ha tanti vestiti e scarpe, e domani, ha la sua prima prova di guida» conclude Isabella prendendo la sua borsa.
«Ma figurati cara. Andate pure e passate quando volete se avete bisogno di un cambio di look» commenta Prima di andare, Oliver mi dà i prodotti per curare e lavare i capelli nei prossimi giorni. Lo ringraziamo e usciamo.
In macchina, Isabella mi spiega il sistema delle gare e come si svolgono (anche se ho letto su varie riviste le caratteristiche dei mezzi): siamo agli inizi dell'anno, e come tutte le gare di mezzi (macchine o moto che siano), sono stati annunciati i campionati di quest'anno.
«Tutto chiaro, Sumika?», mi chiede Isabella.
«Sì, sì. Chiarissimo», le rispondo convinta.
Inizio ad avere sete. Parlare con l'aria condizionata mi reso la gola secca. Le chiedo se posso prendere da bere.
«Cosa desideri?
«Avete tè Arizona?» le chiedo.
«Sì, certo. Che gusto?» ribatte lei
«Tè verde classico.» Apre uno piccolo scompartimento alla sua sinistra e tira fuori una bottiglietta della bevanda che intendevo. Adoro quel tè, è la mia bevanda preferita.
Me la porge, apro il sigillo di plastica che sigilla il tappo e apro la bottiglietta bevendone un sorso.
Fresca e dolce, come piace a me. Prende la sua borsa, tira fuori un piccolo cubo azzurro e bianco, preme un bottone e si apre. Mi avevano spiegato che esistono gli ologrammi, e quello che sto per vedere, è un ologramma di una ragazza giovane e mi parla della storia della Feisar e di come è stata fondata.
Feisar sta per Federal European Industrial Science and Research tradotto in italiano sarebbe: Ricerca e Scienza Industriale Europea Federale, venne fondata come rimpiazzo per la Foundation for European Anti-Gravity Research dopo che furono troncati i fondi e dovette seguire i progetti per l'antigravità dopo che Belmondo riuscì nella scoperta. Con lo scioglimento della Fondazione, venne designata la FEISAR come nuovo centro di ricerca e sviluppo sull'antigravità, riuscendo addirittura ad assumere dipendenti della AG Systems da una donna molto giovane di nome Sofia de la Rente e si qualificata prima insieme ad un suo amico Paul Jackson con veicoli molto maneggevoli ma poco veloci e resistenti.
«Diciamo che Belmondo è il mondo in cui stiamo vivendo; tecnologie, scienza, intelligenza artificiale e altro ci hanno permesso di vivere al meglio» mi spiega Isabella.
Dopo aver sentito la storia della Feisar, direi che sono convinta a diventare una pilota Feisar.
«Sei sicura di diventare capitana della squadra Feisar? Richiede molta responsabilità e pressione…»
«Sì! Sono sicura al mille per mille!» rispondo con certezza. Sono sicura di questa scelta e fiera di portare il nome della Feisar. Non mi importa se mi metterano pressione o faranno male ai miei compagni. Amo le sfide come queste, quindi… fanculo!
«Congratulazioni…» mi dice mentre si volta a prendere qualcosa da dietro. «…sei ufficialmente la capitana di Feisar. Conto su di te per far valere questa squadra!» Tira fuori una giacca da pilota con i colori della squadra davvero figa.
«Più tardi, ti darò il resto dell’abbigliamento esclusivo della tua squadra.» Non vedo l’ora.
Adesso, shopping per entrare in pista come si deve: in grande stile!
Spazio Autrice
Finalmente finito! Per la storia di Feisar, mi sono inventata delle cose e spero che vi siano chiare. Comunque, Sumika fa parte della Feisar, e sembra felice della notizia. Cosa ne pensate voi?
Fatemelo sapere e ci vediamo nel prossimo capitolo!
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