Capitolo 3 Una lettera e una nuova speranza

Passarono i giorni e tutti, al bosco dei Cento acri, vennero a sapere che io sapevo tutto.
Inizialmente non sapevano come comportarsi, ma poi, vedendomi felice, erano felici pure loro.
Passarono i giorni e più i giorni passavano, più passavo il tempo con Tappo.
Aveva ragione...
Siamo come due fratelli, che ogni tanto danno fastidio all'altro; ma nonostante questo si vogliono bene.
Iniziò a venire insieme a noi anche il piccolo Roo e ci divertivamo sempre di più.
Certo, orecchie lunghe diceva di farlo solo per farmi sorridere; ma non credo sia solo per questo.
Quel giorno, mentre stavo saltellando spensierato, sentii qualcuno piangere.
Confuso, smisi di saltellare e mi avvicinai a quel suono; finché non fu tutto chiaro.
Non potevo credere ai miei occhi...
Hi-Ho stava piangendo!
Eppure, non capisco perché dovrebbe piangere...
Forse perché perde sempre la casa e la coda?
O forse perché è asinello sfortunato, che sta spesso solo?
Mi chiesi, per poi avvicinarmi a lui.
<<Hey, somarello, bello! Perché stai piangendo?>>
Gli chiesi, per poi sedermi accanto a lui.
<<Eh? Ma che importa?... tanto non importa a nessuno...>>
Mi disse, con la sua solita tonalità triste e a quel punto cercai di consolarlo; ma la vedevo dura.
<<Beh, Hi-Ho, ti sbagli! A me importa di te! Più di quanto tu possa immaginare, perché sei mio amico e fai parte della famiglia>>
Dissi, sorridendogli e Hi-Ho mi rivolse uno sguardo confuso, non potendo credere a ciò che stava sentendo.
<<Dici sul serio? ... Ti importa veramente di me?
Eppure sono un somarello così triste...
Al contrario di te, che sei sempre vivace e attivo>>
Mi disse e a quel punto sospirai.
<<Beh, ti sbagli... Anch'io ho i miei momenti no, ma li affronto con un sorriso!
Tu perché sei sempre triste?>>
Gli chiesi e lui sospirò, per poi dire:
<<Vedi... Anch'io sono senza genitori...
Mi hanno abbandonato quando ero un asinello molto piccolo.
Ed è così triste...
Da quel giorno, ho pensato che non mi volesse bene nessuno e che a nessuno importasse di me.
Sai, sono un adolescente...
Al contrario di te, orsetto Pooh, Kanga, Tappo e Pimpi e Uffa...
Voi avete tutti più di diciotto anni e vivete in serenità.
Io invece sono solo un asinello sfortunato e solo.
Tutto solo...>>
Disse Hi-Ho e mi rattristai al suo racconto.
<<Beh, ti sbagli! Tu non sei solo, Hi-Ho...
Anzi, se vuoi puoi stare da me, così hai un posto dove dormire>>
Dissi ed egli rimase sorpreso.
<<Dici sul serio, Tigro?>>
Mi chiese ed io annuii, sorridente.
<<Certo, Hi-Ho!
Non voglio vederti triste e quindi starai da me.>>
Dissi e Hi-Ho mi sorrise, finalmente.
<<Grazie, Tigro>>

E così, Hi-Ho andò a vivere con me e passavamo il tempo insieme.
Sono felice, perchè ormai è tutto sereno al bosco dei Cento acri.
Io mi sento come se avessi una famiglia e sto bene.
Tutti ormai sorridono, compresi Tappo e Hi-Ho.
Sorrisi mentre pensavo, continuando a sorridere.
Non mi importa più se i miei genitori mi hanno abbandonato.
No!
Oramai ho una vera famiglia e sono contento di avercela.
Pensai, finché d'improvviso, non entrò una lettera dalla finestra.
Confuso la presi e vidi che era anonima.
Che strano...
Pensai, per poi aprirla e iniziare a leggerla.

"Caro Tigro;

So che ormai non ti ricordi più chi sono, ma sono finalmente giunta nel bosco fatato.
È un bosco incantato, che cerco da anni, per curare una malattia che ti ha colpito.
Purtroppo, soffri di piccole perdite di memoria; che possono aggravarsi con il corso degli anni.
Forse non te ne sei accorto, perché comunque scordi eventi molto passati.
Tuttavia, non voglio che perdi ancora i tuoi ricordi; perché essi potrebbero anche torturarti in sogno.
Spero che tu stia bene, ti voglio bene, ricordatelo sempre.

Con affetto;

Tua sorella maggiore Tania"

Appena lessi quella lettera rimasi sconvolto, non potendo crederci.
La rilessi tante e tante volte, finché non mi resi conto che era tutto vero...
Ho una sorella maggiore, che da anni cerca una cura per me...
Non posso crederci!
Pensai, per poi sorridere, mentre delle lacrime mi scesero nel volto.
E allora...
Significa che lei mi vuole bene e che forse può darmi delle risposte!
È magnifico...
Devo dirlo a tutti!
Così, iniziai a saltellare verso le case di tutti i miei amici e li riunii in un luogo per preciso.
<<Perché ci hai chiamati qui, Tigro?>>
Mi chiese Winnie Pooh, mentre era intento a mangiare il miele.
<<Beh, mi è appena arrivata una lettera molto particolare e...
Volevo sapere che pensate di tutta questa storia>>
Dissi, per poi far leggere la lettera a tutti.
<<Oddio...quindi... Che bello Tigro! Hai una sorellona!>>
Esclamò Ro, saltellando felice; ma gli altri non sembravano così entusiasti.
<<Beh... Speriamo che questo luogo esista davvero, se hai questa malattia; Tigro e... Siamo felici per te>>
Disse Tappo, sorridendogli e tutti sorrisero a sua volta.
<<Si infatti! Così potrai scoprire di più sul tuo passato!
Speriamo che scoprirai delle cose belle>>
Disse Winnie Pooh, per poi infilare la testa del vasetto di miele.
<<Oh rabbia...mi sono incastrato>>
Disse Winnie Pooh, ma poi sentimmo una risatina da parte sua.
<<Però, per tutto questo miele, non mi dispiace affatto>>
Disse, per poi mangiare il miele con gusto.
Improvvisamente, Pimpi si avvicinò e disse:
<<Beh, spero che non ci sia niente di pauroso nel tuo passato...
E se ci fosse... V-vieni a dircelo e ti aiuteremo>>
A quel punto sorrisi e abbracciai Pimpi.
<<Non preoccupatevi per me... Starò benone!
Ho una sorella e scommetto che lei sarà dolcissima.
Ve la farò conoscere e farà parte della famiglia!
Chissà quanti saltelli fa al giorno!>>
Esclamai, felicissimo e tutti mi sorrisero.
<<Sono sicuro che ne farà tanti, Tigro>>
Disse Pooh, mentre aveva la testa dentro il vasetto di miele.
<<Sono contento che lo pensi orsetto Pooh.
Beh, meglio se sistemo la casa per l'arrivo di mia sorella.
Spero che sta bene...>>
Dissi e poi Kanga mi si avvicinò, mettendomi una mano sulla spalla; in modo rassicurante.
<<Sono certa che starà benissimo... Stai tranquillo Tigro.
In ogni caso, se così non fosse, faremo di tutto per aiutarla>>
Disse Kanga ed io le sorrisi.
<<Esattamente>>
Risposero tutti gli altri ed io mi sentii sollevato.
<<Grazie ragazzi...
Beh, chi mi aiuta ad organizzare la festa più bella del bosco dei Cento acri?>>
Chiesi, felicissimo e Tappo si avvicinò.
<<Ovviamente io ti aiuto! Organizzerò tutto come si deve>>
Disse Tappo e poi tutti si avvicinarono.
<<Conta su di noi, Tigro!>>
Esclamarono anche gli altri, così al settimo cielo; sorrisi a tutti e li abbracciai.
<<Grandioso! Organizziamo la festa più bella, allora!>>
Esclamai, per poi saltellare verso casa mia; per prendere le decorazioni necessarie.
Così, tutto il bosco dei Cento Acri sembrava in sintonia e pronto per festeggiare.

Non vedo l'ora che mia sorella arrivi...
Sono così felice!

Continua..

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