2. " Stuzzicare "
Immaginare
Pensare che qualcosa sia diverso da quel che ci si aspetta che sia. Draco stava distrattamente guardando il tavolo dei Grifondoro, i quali sghignazzavano e allungavano sempre di più il collo in modo da poter vedere oltre le altre teste chi stava per indossare il cappello parlante e in quale casa sarebbe stato smistato.
Blaise Zabini sedeva al suo fianco e stava parlando con una ragazza davanti a lui, aveva dei capelli biondi e boccolosi e gli occhi chiari.
Senza farlo apposta, il ragazzo dalla pelle ambrata sfiorò il gomito di Malfoy, il quale lo guardò immediatamente torvo. Zabini sospirò e si sporse verso l'amico che ormai conosceva da poco più di qualche anno.
- Malfoy... perché mai sei tornato? - bisbigliò in modo che solo lui potesse sentire, e si coprì la bocca in modo da evitare gli sguardi di alcuni Serpeverde al tavolo che li scrutavano incerti e incuriositi da quel che si stavano sussurrando.
- Non fraintendermi, amico - continuò l'altro, ignorando il disinteresse di Draco a proferire parola. - Ma da quando hai messo piede sul treno non si fa altro che parlare del traditore che è tornato, se pensavi di passare inosservato... stai facendo un pessimo lavoro. -
Blaise si raddrizzò e rivolse un sorriso alla ragazza che lo stava guardando, poi, attendendo una risposta, bevve un sorso dal suo calice d'oro.
- Chi ti dice che io voglia passare inosservato, Zabini? - domandó Draco in un sussurrò.
Stava guardando davanti a sè, come se qualcosa di poco distante da lì stesse catturando la sua attenzione, ma Blaise sapeva perfettamente che era soltanto una sua immaginazione; Draco era più che attento a lui e ai suoi movimenti.
- Tesoro... dov'è Astoria? - domandó il ragazzo dalla pelle ambrata ritornando a guardare Daphne Greengrass. Lei alzò le spalle - Ha detto che stava arrivando. È rimasta con quelli del sesto anno, probabilmente. - scoccò un' occhiata a Malfoy, che in quel momento stava perlustrando la Sala Grande coi suoi occhi grigi.
C'erano diversi ragazzi e ragazze di altre case che lo indicavano e bisbigliavano qualcosa all'orecchio della persona al loro fianco.
- Sei più popolare di Potter ora, spero che tu ne sia almeno contento - disse freddamente, Pansy le lanciò un' occhiata che però Daphne liquidò con un gesto della mano.
- Draco, non la scoltare. Zabini, tienile la bocca cucita - la ragazza dai capelli corvini si appoggiò al suo fianco, gli circondò le spalle con un braccio e si avvicinò al suo viso pronta a lasciargli un bacio sulla guancia, ma il biondo la spinse via. - Tieniti le tue dannate effusioni per te - sbottó brusco.
Daphne rise e Blaise fece lo stesso, in quel momento arrivó Goyle con un altro Serpeverde al proprio fianco, e quando videro Pansy alzarsi di colpo, sbuffare e correre via, decisero di sedersi poco più lontani dal gruppetto.
Malfoy non si aspettava di certo di riprendere quell' "amicizia" che aveva con Goyle, soprattutto ora che Tiger era morto e sicuramente Goyle lo incolpava di ciò. I due si lanciarono uno sguardo minaccioso ma nessuno salutò l'altro. Blaise Zabini sembrò notarlo, cosí si sporse verso l'amico e gli disse un semplice : " Non fartene una colpa. Quell' idiota è morto per colpa del suo stesso incantesimo."
L'urlo del cappello parlante squarciò il silenzio e attirò l'attenzione di gran parte della Sala.
Ecco il primo bambino Serpeverde.
Era basso, un viso spigoloso, capelli ricci e neri, gli occhi altrettanto scuri. A testa bassa si avvicinò al tavolo dei Serpeverde, fece per sedersi vicino a una ragazza del sesto anno, ma lei gli sbarrò il posto e gli rivolse uno sguardo disgustato.
Draco guardò il ragazzo ancora in cerca di un posto, ma più si avvicinava a qualcuno più quel qualcuno lo mandava via, così, stanco di vederlo cercare, gli fece cenno con il capo di sedersi al suo fianco dove poco prima c'era Pansy.
- Grazie. - gli disse cercando di rivolgergli un sorriso compiaciuto, ma Malfoy lo ignorò e guardò Blaise che lo scrutava con aria interrogativa.
Daphne sembrava non farci caso, era troppo impegnata a guardarsi le unghie.
Al tavolo Tassorosso, Corvonero e Grifondoro si accomodarono diversi studenti, molti di più di quelli che si accomodarono al tavolo dei Serpeverde. Draco scrutò i vari tavoli e si accorse che in quello di Tassorosso c'era come Caposcuola Sophie Temple, una ragazza bionda molto esile dal viso sempre sorridente, Draco ci aveva parlato al primo anno una sola volta e non gli era mai stata tanto simpatica, ora era intenta a salutare ogni nuovo studente con entusiasmo. Stessa cosa per i Corvonero, c'era Erik Moore, un ragazzo dalla pelle ambrata e i capelli chiari che sorrideva a tutti.
Guardò verso il tavolo dei Grifondoro e come si aspettava, dopotutto, Hermione Granger era in piedi che agitava la mano a chiunque si stesse avvicinando al suo tavolo, chi non altro se non la salvatrice di Hogwarts?
Blaise sembrò capire ció che stava guardando l'amico e si sistemò attentamente il mantello nero sulle spalle. - Abbiamo una certa importanza noi Capiscuola - disse con tono altezzoso.
Malfoy lo guardò torvo. - Di certo Serpeverde è caduta veramente in basso per averti messo come Caposcuola -
Daphne rise sommessamente.
Dopo il lungo smistamento, la McGranitt incoraggiò tutti gli studenti a mostrarsi forti e coraggiosi, in quanto quello sarebbe stato un anno duro per tutti, molti errori si erano sistemanti ed altri si stavano ancora sistemando. Prima di sedersi, lanciò un'occhiata al tavolo dei Serpeverde, ma Draco Malfoy sapeva che in realtà lo aveva lanciato in particolare a tutti coloro che erano figli di ex Mangiamorte ed erano tornati ad Hogwarts.
Sospirò e prese a mangiare in silenzio, cercando di ignorare il ragazzino al suo fianco che continuava a guardarlo e sorridergli.
Fantastico, si era appena trovato un amico.
* * *
Subito dopo colazione avrebbe dovuto avere lezione di Pozioni con i Grifondoro, come sempre d'altronde, e non poteva far altro che detestare il professor Lumacorno, lui e la sua voce pimpante e snervante.
Affiancato da Blaise e Pansy, si avviò nei sotterranei per affrontare quelle due ore di lezione. Si accomodarono come sempre in coppia davanti a due calderoni: Blaise con Draco, Pansy con Daphne.
Il professor Lumacorno era chino su un foglio di pergamena intento a leggere, non li degnò di uno sguardo, ma quando arrivarono i Grifondoro si alzò di malavoglia dalla sedia e sorrise alla classe.
- Buongiorno a tutti e ben tornati, oggi impareremo a preparare una pozione soporifera...- prima che potesse continuare una mano si alzò, Draco guardò nella direzione dei Grifondoro e vide la Granger pronta a dare la sua spiegazione, ma il professore la invitò ad abbassare la mano - Su signorina, credo che tutti sappiano di che pozione sto parlando.-
Sul suo viso candido si allargò un sorriso che non sfuggí affatto alla ragazza, la quale lo guardò con occhi ridotti a due fessure.
- Mi devo spostare e far spazio al vostro fatidico feeling? - gli bisbigliò Blaise all' orecchio, senza nascondere un sorriso. - La guardi fin troppo spesso -
- Forza, iniziate. Prima finite prima potrete uscire di qui. E mi raccomando, frantumate bene con il pestello fino ad ottenere un impasto cremoso, se no non vi verrà bene. - il professore iniziò a girare per l'aula e dare qualche consiglio a quelli più in difficoltà.
Draco si limitò a prendere la bacchetta ed aspettare per agitarla, mentre Blaise si affrettava a fare il tutto.
-Potresti almeno collaborare...- borbottò aggiungendo due gocce di muco di vermicoli nel calderone.
- Lo sto facendo, aspetto che tu mi lasci agitare la bacchetta. - sospirò Draco, ignorando l'ennesimo sguardo che gli lanciò la Weasley di sottecchi.
Il tempo scorreva e appena ebbero finito, lasciarono riposare il loro preparato. Lumacorno rivolse loro un sorriso e si affrettò a dirgli di andare.
Blaise e Draco presero i libri e si avventarono verso la porta, mentre la Weasley e la Granger annunciarono di aver finito a loro volta.
Il corridoio del seminterrato era deserto, Draco salutò Blaise, che corse in bagno.
Lui si diresse verso le scale che portavano alla Sala d'Ingresso, ma alle sue spalle sentì qualcuno chiamarlo.
Non sapendo se voltarsi o meno, rivolse uno sguardo da sopra la spalla e vide che il piccolo ragazzino che si era seduto vicino a lui dopo lo smistamento gli stava correndo dietro agitando una mano, sbuffò e continuò a camminare facendo finta di non sentirlo.
- Ehi! - esclamò ad un tratto una voce. Draco si fermó, si voltò e vide Hermione Granger guardarlo con un' espressione dura e contrariata.
Dall'ultima volta che l'aveva vista era cresciuta di qualche centimetro e i suoi soliti capelli bruni erano raccolti in una treccia molle che le ricadeva sulle spalle. Era sola, la Weasley se n'era andata.
Il ragazzino li raggiunse, sorrise a Draco e poi guardò il Caposcuola dei Grifondoro.
- Grazie mille signorina Granger! - esclamò.
- Chiamami pure Hermione. - il suo viso si addolcì quando lo guardò. - Ci vuole solo più voce per richiamare l'attenzione di Malfoy. - e dette quelle parole tornò a guardare il biondo davanti a sé.
- Scusami? - fece Draco alzando un sopracciglio.
- M- Malfoy? Tu sei...Draco Malfoy? Quel Draco Malfoy? - il ragazzino sembrò per un instante come pietrificato dallo stupore.
- Ci sarebbe qualche problema? - domandó subito Draco con tono aspro sapendo a cosa stessero pensando entrambi.
Il Mangiamorte Traditore di Hogwarts che era tornato. Già, proprio così.
- No! - esclamò allora il ragazzino, cercando di mostrargli un sorriso. - Volevo chiederti un aiuto a trovare l'aula di Storia Della Magia. -
- Chiederlo a qualche tuo amichetto del primo anno no? - domandó prontamente Draco, storcendo l'angolo della bocca in una smorfia.
- Non sono riuscito a fare ancora amicizia con nessuno... - rispose il ragazzino e il sorriso sul suo viso si spense.
- Tranquillo, ti ci accompagno io. - rispose prontamente la Granger, rivolgendogli un sorriso a trentadue denti.
- No. Lo porto io. -
Entrambi si voltarono a guardarlo e Draco cercò di mostrarsi meno detestabile rispetto al solito.
- Credo che tu abbia altro da fare. Vieni, Nate. - gli appoggió una mano sulla spalla e lo spinse verso le scale.
Draco la guardò passargli vicino, ma prima che lo potesse sorpassare l'afferrò dall'avambraccio; fu una presa solida e lei trasalì quando furono a contatto. Sembrava spaventata, le vide balenare un velo di tristezza sul viso, e lui non poté fare altro che capire a cosa stesse pensando.
A quando era a casa sua, stesa per terra con Bellatrix sopra che le faceva del male e lui la guardava senza muovere un dito.
- Lasciami andare. - disse stringendo i denti.
Draco ritrasse la mano, ma non si scompose. - Stava cercando me, spetta a me portarlo nella sua aula. Tu va ad occuparti dei tuoi problemi da Grifondoro. -
- Non c'è nessun problema! - esclamò prontamente Nate, alzando lo sguardo verso i due e richiamando la loro attenzione. - Mi farebbe molto piacere se mi accompagnaste entrambi! -
Hermione Granger gli lanciò uno sguardo sconcertato, ma sorrise lo stesso.
Draco annuì e gli fece cenno di andare per primi per le scale, ma prima che potesse seguirli qualcuno gli urlò dietro: Blaise era appena uscito dal bagno e gli stava correndo incontro.
- Non ora, Blaise.- gli disse semplicemente il biondo, indicando con il capo i due che salivano le scale.
Il ragazzo sorrise. - La famigliola te la sei già costruita. Complimenti, amico. - disse toccandosi la cravatta.
Draco lo guardò in modo ostile ma non aprí bocca, salí velocemente i gradini e raggiunse gli altri due.
La sanguesporco stava ascoltando concentrata quel che gli stava raccontando Nate e gli indicava solo da che parte andare.
Draco fece finta di non ascoltare e si concentrò sulla strada da percorrere, ma non poté far a meno di sentire "Harry Potter" e roteò gli occhi.
- Sei sicuro di essere Serpeverde? - gli chiese Draco quando arrivarono davanti a una porta di quercia socchiusa.
Nate lo guardò - Non lo so... credo di sì? - rispose semplice stringendosi nelle spalle, poi si giró verso la ragazza.
- Spero di rivederti presto Hermione! Tu sei la mia preferita del trio! -
Lei sorrise e gli arrufó i capelli in un gesto affettuoso, dopodiché gli suggerì di entrare proprio nel momento in cui passò di lì il fantasma del professore Binns, che la salutò allegramente.
Appena la porta si chiuse, lei guardò il biondo davanti a sè, lo squadrò soffermandosi sui suoi occhi grigi.
Fece per dire qualcosa ma poi sembrò ripensarci, così si voltò intenta ad andare via, ma Draco puntualmente la fermò. - Spettava a me portarlo quassù. È un Serpeverde. -
Lei si giró il giusto per guardalo.
- Credimi Malfoy, quel ragazzo è troppo buono per subirsi il tuo odio. - proferì amaramente.
- Di che cosa stai parlando? Non gli ho fatto niente -
A quel punto lei si giró totalmente, le mani lungo i fianchi strette a pugno, gli occhi inespressivi.
- Perché non ne hai avuto ancora l'occasione. Ma ti assicuro che se vengo a sapere anche di qualche insulto, di una minaccia... considerati finito. - era un totale muro di pietra, non l'aveva mai vista parlare con nessuno nel modo in cui gli stava parlando in quel momento. Era parecchio distaccata e il suo odio nei suoi confronti esplodeva da tutti i pori.
-Non capisco perché tu sia tornato. Hai provocato solo danni a questa scuola, per colpa tua e dei tuoi genitori sono successe cose orribili, sono morte delle persone... - la sua voce si incrinò e smise immediatamente di parlare, la vide mordersi una guancia per trattenersi dal sputargli altro odio, altro disgusto che lui cercava di evitare.
- Oh, ti prego, continua. Il tuo odio non mi tocca minimamente sanguesp...-
La vide fare una smorfia ma non disse nulla, così continuò - Il fatto che io sia tornato non ti deve recar alcun tipo di problema. Non sto cercando nessun guaio, vorrei soltanto avere un attimo di tranquillità e star lontano dai problemi che ho in casa. Il fatto che io sia qui è stata una scelta della preside McGranitt e tu non sei tenuta a saper sempre tutto. -
- Credimi, io non voglio sapere niente di te, tu e i tuoi amici state lontani da Nate. - mormorò cercando di mantenere la calma.
- Come fai a conoscerlo? Non vi ho mai visti parlare. -
Lei emise una risata strozzata, come se fosse stufa di star lì a parlare con lui, ma rispose ugualmente. - Tutti lo conoscono o, per lo meno, tutti sanno chi lui sia. Lui è Nate Lox - fece una pausa quasi aspettandosi che lui capisse a cosa si stesse riferendo ma ci rinunciò, così riprese subito - È un Sanguesporco, Malfoy. Un mago figlio di babbani finito in Serpeverde. -
Lo stupore gli si lesse in faccia, adesso capiva perché le altre Serpi non l'avevano lasciato sedersi vicino a loro...
- Impossibile. I Sanguesporco non vengo mai smistati in Serpeverde. - disse ricomponendosi e grattandosi la fronte.
- Impossibile? Beh, hai davanti la tua prima eccezione. Ora, se vuoi scusarmi, ho altro da fare. - tono altezzoso, nervi tesi, disagio evidente. La Granger non vedeva l'ora di sottrarsi allo sguardo dei vari studenti che passavano di lí e bisbigliando qualcosa, prima indicando Draco e poi guardando la ragazza.
- Capisco. - fece Draco sospirando - Ti danno fastidio tutti gli occhi indiscreti e tutte le voci che girano. -
Hermione Granger corrugò la fronte ed incrociò le braccia al petto in segno di molteplici ragioni tra cui l'autocontrollo, mantenere la calma, cercare di contenersi o ostentare sicurezza, ma vedendo il suo volto contratto per la sorpresa ipotizzò più per l'ultima.
- Non è questo Malfoy - prese a tamburellare le dita sul suo braccio distrattamente - Non mi interessa delle voci che girano, non mi interessa sentirmi fissata quando ti parlo, nulla di questo mi interes...-
- E allora?- la interruppe lui.
- E allora? - gli fece eco - Non potrò mai guardati come un conoscente né come qualcuno a cui dare fiducia, razza di babbeo. Tu hai seminato solo odio in questa scuola e hai portato conseguenze molto negative per tutti. Non ti aspettare che ti saluti quando ti vedo solo per le poche ultime cose buone che hai fatto durante la battaglia. -
- Pott...-
La ragazza gli punto un dito contro con fare minaccioso. - Non nominare né Harry né Ron, Malfoy. Qui nessuno ti ha perdonato. - prima che lui potesse controbattere, la ragazza giró i tacchi e corse via, lasciandolo da solo davanti alla porta. Alcuni studenti di Tassorosso che si stavano muovendo a gruppetti lo guardarono e bisbigliarono qualcosa, Draco sospirò e scacció via i pensieri che gli stavano affiorando in mente, dirigendosi nuovamente verso i sotterrainei.
Blaise Zabini era appoggiato al muro di pietra, stretto nel suo mantello nero, e parlava con Sophie Temple, la Caposcuola dei Tassorosso. Appena vide arrivare Malfoy, prese ad agitarsi sul posto e arricciarsi i capelli intorno all'indice. - Tranquilla, non è ciò che dicono di lui. - disse il ragazzo cercando di tranquillizzarla, poi si rivolse a Draco.
- Finito di fare il babysitter con la Granger? -
Malfoy fece spallucce e rivolse uno sguardo alla ragazza che guardò immediatamente Zabini.
- Sei amico con la Granger? - domandó stupita.
- No - rispose secco Draco, ma Blaise rispose con un : " Ci stanno lavorando su ". Sophia fece per dire qualcosa ma sembrò ripensarci, così calò un silenzio imbarazzante, ma Blaise sembrò non preoccuparsene delle occhiatacce che stava ricevendo sia da Malfoy che dalla Temple, così riprese a parlare.
- Stasera c'è la ronda di controllo?-
La ragazza annuì impercettibilmente - Mi dispiace Blaise, io devo andare. Ci vediamo stasera a cena. - dette quelle parole si incamminò verso le scale e scappò via.
- Vedo che ti ho spaventato la ragazza. - Draco gli rivolse un ghigno divertito.
- Ma smettila, piuttosto dovresti tenere un profilo basso. Litigato con la Granger? - si incamminarono verso la sala comune dei Serpeverde a posare i vari libri. Arrivati davanti al muro di pietra annunciarono la parola d'ordine e il muro scivoló di lato, consentendo loro l'accesso. I cinque grossi camini presenti si accesero e rifletterono la loro luce verdognola nella stanza, i divani di pelle nera erano disposti al centro, le finestre che davano sulle acque del Lago Nero illustrarono il calamaro gigante nei pressi della vetrata.
- Si sta dicendo questo in giro per la scuola? - chiese Draco corrugando la fronte.
Blaise scrollò le spalle e si sedette sul divanetto davanti all'amico inarcando le sopracciglia - Nulla sfugge agli occhi, soprattutto una testa bionda con una sanguesporco come la Granger in giro vicini. Cosa combini? Pensavo la odiassi -
- Stavo accompagnando Nate Lox nella sua aula, lei si è intromessa ed abbiamo parlato. Fine. -
- Se cerchi qualcosa da lei, amicizia o qualsiasi altra cosa scordatela. In tutta la scuola lei è quella che più ti odia, stalle alla larga. -
- Non voglio niente da lei Zabini. Volevo solo porgerle le mie scuse, o meglio farle capire che mi dispiaceva per quel che le ha fatto mia zia Bellatrix, ma non ne ho avuto l'occasione. -
Daphne arrivò in quel preciso momento con Astoria e Pansy, si avvicinarono ai due. Daphne si appoggiò alla spalla di Draco e gli picchietto il braccio con l'indice.
- Pessima mossa parlare con una Sanguesporco vicino all' Aula di Storia della Magia... e soprattutto non avere un tono basso. Non si parla di altri nei corridoi - il ragazzo la scostò di colpo.
- Vado a pranzo. Blaise, vieni? - senza attendere risposta, il biondo si era diretto già verso l'uscita, l'amico si alzò e fece un inchino alle ragazze, ed uscì seguendolo nella Sala Grande.
La sala era mezza vuota, si stava riempiendo man mano che gli studenti finivano le lezioni, il tavolo dei Serpeverde era povero di studenti rispetto a quello delle altre case, ma si riempì poco dopo. La Granger si mosse a passo spedito verso il proprio tavolo, con il mantello della divisa che si rigonfiava dietro i suoi movimenti. Aveva un' espressione diversa da quella di prima, meno arrabbiata e più sorridente, al suo fianco c'era Piattola Weasley che le stava dicendo qualcosa mentre lei scuoteva la testa.
Nate Lox arrivò poco dopo testa bassa, e si andò a sedere lontano da Draco.
Il biondo lanciò uno sguardo al tavolo dei Grifondoro e si accorse che ad Hermione Granger non era sfuggito quel gesto, la vide rigonfiarsi di rabbia, quasi come se lui stesso avesse spedito il piccolo Mezzosangue lontano da sè, le rivolse un sorriso di scherno che la fece irritare notevolmente, tanto che pure la Weasley si giró a guardarlo scoccandogli un'occhiataccia.
Sapeva perfettamente cosa sarebbe successo, lei dopo lo avrebbe rincorso cercando di chiedergli cosa avesse fatto al povero ragazzo e lui sapeva già come avrebbe reagito.
Blaise al suo fianco lo guardò scuotendo il capo e bevve il succo di zucca dal suo calice.
- Tu cerchi solo rogne amico mio, questa cosa non finirà bene. Tra tutte proprio quella Grifondoro. -
N.A.
Ringrazio di cuore amartespos che ha accettato di scrivere questa storia con me ❤️❤️
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