Capitolo 6

IL giovane GIL aveva superato la notte, Candy era rimasta tutta la notte a sorvegliare su di lui, erano le prime luci dell'alba, la febbre era scesa, e pian piano il giovane andava a svegliarsi.
Il risveglio del giovane fu del tutto tragico, venuto a sapere della sua imputazione alla sua gamba cadde in una profonda crisi di nervi.
Il dottor Morel fu costretto alla somministrazione di calmanti.
Erano delle scene forti agli occhi di Candy la riportavano in dietro con i ricordi all' tragico incidente di Susanna Marlowe in teatro per salvare la vita del suo adorato Terence, era rimasta priva di una gamba.


Ma ora erano tempi lontani e sicuramente i due vivevano felici .
Ci vollero lunghe settimana affinché il giovane GIL ebbe un modesto rapporto con il personale medico.
Dopo lunghe disavventure e scarse collaborazione fu proprio con Candy che stabilì un rapporto fiducioso.
Era tornato a nutrirsi, lasciava a Candy la possibilità, di prendersi cura mediche e igieniche.

Erano le prime luci di una mite giornata di dicembre, il sole era caldo, soffiava un piacevole venticello, Candy si toccò il viso con una mano le piaceva sentire quel vento che sembrava che stesse accarezzato il suo viso, si accorse che da tempo che non ricevesse una carezza,ricordava con piacere le volte che con molta dolcezza le aveva sfiorato il suo viso il suo adorato Albert immediatamente le lacrime comparvero sul suo viso.
Ma dopo un breve respiro tornò in sé,si era promessa di accompagnare il giovane GIL in una passeggiata con l'aiuto della sedia a rotelle.
Si diresse nel padiglione A verso il letto di GIL insieme alla sedia.
Candy sapeva che non sarebbe stata un impresa facile, a convincere GIL a sedersi su quella sedie, ma doveva del tutto provarci.
Con un sorriso raggiante si avvicinò al letto di GIL
<<Buongiorno pigrone, oggi vorrei portarti fuori!!>>
La reazione di Gel fu molta dura iniziò a gridare con tutte le sue forze
<<Vai via , se credi che io salga su quella maledetta sedia ti sbagli!! Vai via!!!>>
Candy cercò di farlo ragionare con tutta la sua estrema calma, anche gli altri pazienti l'avevano invitata a lasciarlo stare era del tutto inutile fare ragionare una persona dal carattere del tutto irruente.
Candy si sentì del tutto mortificata , non disse più una parola dopo aver raccolta gli oggetti scagliati a terra con violenza da GIL, fece un lungo sospirò e senza dire nulla se ne andò .
Da giorni Candy non si era presentata da GIL facendosi sostituire dalla sua collega Natalie.
La quale era in piena della disperazione.
<<Voglio la signorina Candy!!>> Gli urlava contro .
<<La signorina Andrew è stata trasferita nel padiglione C e quindi sarò io a prendermi cura di lei!!>>rispose Natalie, con molta calma.
GIL guardò con occhi suplichevoli Natalie.
<<La prego dica alla signorina Andrew che vorrei parlarle >>
GIL sapeva, che il suo comportamento, era stato del tutto brusco nei confronti di Candy, le doveva delle scuse.
Ma lui sapeva che ogni notte lei passava a controllare che tutto andasse tutto bene, riconosceva il suo profumo inconfondibile.
Dopo cinque giorni Candy tornò nel padiglione A.
Con voce molto ferma, salutò GIL.<<buongiorno GIL. Volevi vedermi???>>
GIL la guardò in modo molto superficiale, iniziò a fischiettare e guardava fisso il soffitto. A voce bassa disse<<Scusami!!>>
Candy con il sorriso sulle labbra<<scuse accettate!!>> Intanto avvicinò la sedia a rotelle vicino al letto di GIL
Questa volta non aveva affatto voglia di mollare

.
<<È una bella giornata non pensi che sia ora di andare a
Prendere una boccata di aria fresca???>>
<<Ho fatto le mie scuse, ma non ti ho chiesto di andare a passeggio!!>> GIL si stava di nuovo agitando il suo viso di nuovo cupo, ma capì che Candy non avrebbe mai mollato, non l'avrebbe dato respiro.
Dopo lunghi respiri la guardò negli occhi <<E va bene!!>> Disse con voce rassegnata.
Candy sentì un grande sollievo, con molta attenzione aiuto il giovane a sedersi sulla sedia, anche gli altri pazienti erano felici per GIL, ma soprattutto ammiravano la forte tenacia di Candy.
L'aria era tiepida e piacevole era più di mese che GIL, non vedeva la luce del sole, le era mancata l'aria che respirava, vedere il sole e un cielo limpido come quella mattina.
Il suo volto era sereno e luminoso, gli occhi nocciola brillava dalla gioia.
Prese la mano di Candy e la condusse sul suo petto.<<Candy sentì come batte il mio cuore, grazie grazie!!! ricorderò questo giorno come una mia nuova rinascita.
Te ne sono grato!!>> Finalmente GIL era tornato a sorridere.
Candy sentì uno strano imbarazzo ma era felice, confidava in Dio con la speranza che GIL ritrovasse la voglia di vivere .
Candy infilò la mano nella sua tasca e ne estrasse un armonica, ricordava ancora il giorno che l'aveva regalata a Terence.
<<Tieni ti regalo questa armonica quando sei triste suona e ti sentirai felice!!>> Disse Candy sorridente.
GIL spalancò gli occhi era incredulo la prese tra le mani senza togliere gli occhi dallo strumento esclamò<<È bellissima!! Sai lavoravo tecnico delle luci insieme a mio padre in una compagnia teatrale, e li cera un giovane attore che la suonava sempre, dava una dolce melodia.>>
Candy sentì brividi per tutto il corpo, con voce allarmata e soffocata<<compagnia di teatro??>>
<<Si Candy una delle migliori di New York la Straford!!!>>
Il viso di Candy impallidì il suo cuore batteva all'impazzata. inizio a tremare, le sue mani sudate.
<<Sai Candy era un bravo ragazzo, anche se molto triste il suo nome era Terence!!>> Esclamò GIL sorridente.
" Terence " quel nome risuonava nella testa di Candy il viso pallido si sentiva soffocare erano passati anni aveva cercato di dimenticare quel grande amore, ma era lì nel profondo del suo cuore, nessun uomo era stato in grado di catturare di nuovo il suo cuore, ormai morto in quella triste notte d'inverno a New York.

Lo amava e lo avrebbe amato per sempre.
Candy prese la sedia a rotelle e iniziò a spingerla verso l'ospedale.
<<Andiamo via Candy??>> Chiese GIL stranito
<<Si!! Inizia a fare freddo!!>>rispose Candy in modo deciso, iniziò a singhiozzare le lacrime scendevano sul suo viso
Anche il cielo si fece grigio pian piano iniziò a piovere, era in arrivo un forte temporale.

Dove ho usato immagini dell'artista fan art credito dell'autore.

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